Vi presentiamo un indie rilasciato inizialmente su Android/iOS, ora approdato su Switch, che è riuscito a conquistare un discreto successo.
Una settimana di parole!
In questo pixel art puzzle game saremo gli osservatori della storia tra il protagonista (che ha perso la memoria) e una donna che si occupa di lui. In 7 giorni dovremo riuscire a comprendere una nuova lingua con più di cento parole, mentre la salute del protagonista va lentamente peggiorando. A seconda delle azioni del giocatore, potremo vedere una storia corta e priva di significato o scoprire cupi colpi di scena, che purtroppo portano allo stesso finale.
avremo la possibilità di scrivere appunti ed idee in un diario.
Tutti pazzi per la semantica
Il primo approccio a questo gioco può risultare confusionario, a causa della quantità ingente di parole a noi sconosciute che il gioco ci introdurrà fin dai primi minuti. Il linguaggio che impareremo si basa sul Caesar cypher, un sistema di decifrazione che non ci permetterà di sfruttare le stesse lettere per imparare il resto del vocabolario. Gli unici suggerimenti che il gioco ci offrirà saranno la presenza di doppie lettere nelle parole per rendere più precise le nostre intuizioni semantiche e la presenza di un taccuino per ricordare i contesti in cui abbiamo incontrato una parola durante le run. Riuscendo ad acquisire una discreta conoscenza delle parole imparabili saremo in grado di completare i mini-game presenti in casa, come cucinare o curare le piante, ma anche rispondere in modo appropriato alla donna misteriosa in determinati eventi.
Le due tracce a disposizione del gioco potrebbero diventare ripetitive, rendendo l’esperienza più stancante di quanto dovrebbe, il gioco potrebbe implementare una radio per ascoltare delle nuove tracce e rilassarci.
Pensieri finali
7 Days to End with You ci offre l’interessante e rinfrescante possibilità di imparare una nuova lingua, un concetto decisamente diverso a ciò a cui siamo abituati, anche se il modo in cui il gioco ci introduce all’apprendimento delle parole è confusionario, con delle lettere diverse in ogni contesto che potrebbero far storcere il naso al giocatore; superato questo aspetto però ci troviamo di fronte un titolo corto ma molto carino.