Con la recensione di oggi continua la nostra settimana a tema horror, trattando ancora una volta un titolo estremamente originale nel panorama videoludico del genere.

Lo scorso 19 ottobre, dopo ben 4 anni di accesso anticipato, World of Horror si è mostrato finalmente nella sua versione finale ed avendolo seguito attentamente nel corso della sua evoluzione, siamo lieti di poter essere finalmente qui per dare una valutazione approfondita al prodotto che è diventato.

Sarà riuscito il titolo ispirato alle celebri opere di Junji Ito e Lovecraft a catturare pienamente il loro fascino orrorifico?
Scopritelo in questa recensione!


INCIPIT E TRAMA

L’incipit narrativo di World of Horror viene efficacemente esplorato nella breve sequenza che funge da introduzione a ciascuna delle nostre run.
La storia si svolge in un enigmatico 198X nella cittadina giapponese di Shiokawa, località fittizia in cui accadono sempre più frequentemente eventi orribili e inspiegabili.
In questa ambientazione si mescolano due grandi fonti d’ispirazione: da un lato, le apprezzatissime opere del mangaka horror Junji Ito e dall’altro, gli orrori cosmici del leggendario scrittore britannico H.P. Lovecraft.
Sotto l’influenza degli antichi dei esterni, la follia dilaga fra gli abitanti preannunciando un’apocalisse apparentemente senza via di fuga.

Nei panni di un semplice studente, avremo il compito di indagare su alcuni dei misteri avvenuti nella città prima che il male si risvegli, in un ultimo disperato tentativo di interrompere il terribile rituale che si sta svolgendo nel faro.

La narrativa di World of Horror si dirama in tante piccole storie indipendenti l’una dalle altre, ricordando anche in questo caso le opere brevi di Junji Ito, nella realizzazione quanto nelle tematiche affrontate.
Nessuna di queste brilla particolarmente per i suoi personaggi o eventi, riuscendo ugualmente a formare un proprio microcosmo facilmente riconoscibile, collegato nelle sue componenti da una costante sensazione di ansia e pericolo.

Mettendo da parte le storie, sono forse gli incontri “speciali” a coinvolgere in maniera più diretta e profonda il giocatore all’interno dell’universo narrativo.
Quest’ultime si diramano al di fuori delle singole storie, andando in un certo senso ad evolversi in eventi meta-game ricchi di personalità e di pathos.

In sostanza il comparto narrativo di World of Horror è perfettamente funzionale alla sua atmosfera onirica e spaventosa, non brillando per intrecci e vicende ma riuscendo comunque a coinvolgere pienamente il giocatore nel suo piccolo e terrificante universo.


GAMEPLAY

Considerare il gameplay di World of Horror come un semplice contorno all’esperienza sarebbe scontato ma allo stesso tempo errato, soprattutto considerando l’inaspettata profondità delle sue meccaniche.

Nell’iniziare una nuova partita verremo accolti dalla scelta di prendere parte ad uno dei playthrough proposti, avendo anche la possibilità di generarne uno casualmente o di crearne uno custom per agire manualmente su difficoltà, effetti e personaggi coinvolti.
Mentre in base al dio lovecraftiano selezionato otterremo una serie di malus ad ogni risoluzione di mistero, scegliendo di interpretare un personaggio piuttosto che un altro otterremo dei perk, statistiche ed equipaggiamenti unici che potranno rivelarsi utili in base alla situazione.

Una volta superata la breve introduzione narrativa sarà subito chiaro il nostro compito, ottenere 5 chiavi per poter accedere al faro che domina il suggestivo paesaggio cittadino.
Ciascuna chiave ci verrà recapitata nella cassetta della posta al termine di ogni investigazione e saranno proprio quest’ultime a rappresentare il cuore pulsante del gameplay di World of Horror.

Le investigazioni

Dall’apparente sicurezza della nostra abitazione ci verrà data l’opportunità di intraprendere un’investigazione su 5 diversi misteri disponibili su base randomica.
Una volta fatta la nostra scelta e letto l’incipit narrativo ci verrà presentata una schermata di esplorazione dei luoghi interessati dal mistero selezionato, permettendoci allo stesso tempo di visitare gli shop, l’ospedale, la polizia o anche la nostra abitazione nel caso avessimo necessità di recuperare stamina e ragione in cambio dell’avanzamento della barra “destino”.

Il “destino” è una statistica rappresentata da una percentuale che crescerà ogni qualvolta compiremo una qualsiasi azione o verremo influenzati negativamente da un evento, obbligando il giocatore a ragionare costantemente sulle conseguenze delle proprie scelte per evitare il gameover.
Questa feature scandisce efficacemente i ritmi delle investigazioni ed il più delle volte si è dimostrata la causa ultima del fallimento delle nostre partite.
Vi consigliamo pertanto di prestare attenzione all’avanzamento di questa statistica e di tener conto degli step compiuti nel corso delle run poiché avere una buona memoria si rivelerà essere fondamentale nelle fasi conclusive di ciascun playtrough.

Investigando sulle ambientazioni consigliate dalla storyline verremo coinvolti in una varietà di eventi:
Nel caso degli eventi testuali, dovremo prendere delle decisioni che testeranno le nostre statistiche (le classiche forza, destrezza, carisma etc…). Le statistiche potranno essere potenziate raccogliendo esperienza dalla risoluzione di ciascun evento e garantiranno al giocatore una maggior probabilità di riuscita nei vari skill check.
Alcuni eventi necessiteranno di oggetti speciali per essere risolti in un certo modo, lo stesso sarà necessario per il raggiungimento di particolari finali nelle investigazioni.

In questo senso l’altra faccia della medaglia corrisponde alla forte componente turn-based combat, contemporaneamente l’aspetto più profondo e controverso del titolo.

I combattimenti

Intraprendere un combattimento in World of Horror significa dover prendere delle importanti decisioni nella gestione del nostro personaggio e del suo inventario.
Quest’ultimo avrà infatti a sua disposizione un quantitativo limitato di stamina con cui eseguire ciascuna delle azioni disponibili.

Attraverso una UI estremamente complessa, ben nota per allontanare e spaventare i giocatori in cerca di un’esperienza più chiara e pulita, avremo la possibilità di eseguire una varietà di attacchi utilizzando l’arma equipaggiata o, in assenza di quest’ultima, i nostri pugni.
Più raramente saranno disponibili alcune utili spell da acquisire tramite l’esplorazione e la risoluzione di particolari eventi casuali.

Strettamente legata agli attacchi, la carica permetterà di potenziarne gli effetti mentre la preparazione ci assicurerà, in cambio di una grossa fetta della barra di caricamento, di eseguire un colpo sicuro nei confronti dell’avversario.

Mentre la prima sezione del menu riguarderà principalmente gli attacchi di tipo fisico, una seconda categoria mista ci permetterà di occuparci degli encounter spiritici, mettendo a nostra disposizione i classici “clap”e “bow” per eseguire rituali di attacco o per curarci mid-fight.

Diversamente, le azioni di difesa ci permetteranno di bloccare una parte del danno oppure di tentare di schivarlo.
Un’ulteriore meccanica fondamentale viene presentata sottoforma di azioni di supporto, contenendo tutte quelle opzioni che ci permetteranno di ottenere una forma di vantaggio tattico come la ricerca di un’arma improvvisata o la fuga.

Fallire uno skill check come anche uno scontro può portare alla morte o, in alcuni casi, a rimanere feriti o maledetti. Sarà quindi nostra prerogativa curare gli eventuali status visitando l’ospedale o svolgendo alcune azioni di purificazione.
Sarà inoltre possibile fare la conoscenza di companion umani o animali che potremo portare con noi nelle investigazioni, aiutandoci negli scontri e nelle esplorazioni delle location.

A prescindere dalla solidità e profondità di questo particolare sistema di combattimento, alcuni scontri si riveleranno di gran lunga più bilanciati rispetto ad altri e non saranno pochi i casi in cui ci ritroveremo ad incolpare il gioco di dipendere fin troppo dai capricci dell’RNG.

Longevità e l’influenza delle mod

Avendo snocciolato a pieno le componenti fondamentali del gameplay di questo titolo, non resta che esaminare i contenuti da un punto di vista quantitativo più che qualitativo.
Ed è sotto questo aspetto che World of Horror non riesce pienamente a soddisfare il giocatore, offrendo ad oggi ben 14 personaggi giocabili per solo 20 misteri da risolvere ed una manciata di diversi finali.

Considerando la durata molto esigua di ciascuna run che può terminare improvvisamente o prolungarsi per non più di un’ora nel peggiore dei casi, i contenuti base di WoH non offrono una varietà sufficiente a consentire una buona longevità.

Entrano quindi in gioco le mod, componente divenuta ormai dichiaratamente essenziale, a tal punto da aver convinto il dev ad inserire un apposito pulsante nel menu di gioco.
In virtù del costante ed altamente creativo lavoro della community, WoH acquisisce una longevità potenzialmente infinita, continuando ad offrire contenuti sempre nuovi, divertenti ed originali.


COMPARTO ARTISTICO

Nel caso non fosse evidente dalle immagini incluse in questa recensione, il comparto artistico di WoH è anche il suo principale focus ed appeal.
Il tradizionale stile manga unito all’essenzialità della pixel art e dei colori a 2-bit donano al titolo un look estremamente accattivante ed al contempo più unico che raro.

Nel congiungere i due universi da cui prende ispirazione, il titolo ne cattura con efficacia gli aspetti più terrificanti e caratteristici, riuscendo anche a dimostrare il pieno potenziale di un’unione che sembra ricadere nella più totale perfezione.
Diventa quindi evidente come nella sua apparente semplicità estetica, World of Horror riesca a regalare alcune fra le esperienze più visivamente d’impatto dell’intero panorama videoludico horror.

Altrettanto degne di nota sono le OST realizzate da Joseph Bailey e Garoslaw, di grande aiuto nella realizzazione dell’atmosfera ma soprattutto capaci di dirigere il ritmo frenetico o ansiogeno delle diverse fasi di gioco.
Le tracce non sono attualmente disponibili legalmente sulle principali piattaforma di streaming ma potete acquistare la soundtrack direttamente su Steam tramite il seguente link:
https://store.steampowered.com/app/2658360/WORLD_OF_HORROR_Soundtrack/


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World of Horror (PC)
In conclusione...
World of Horror è uno dei titoli horror più originali del suo genere. Forte di uno stile artistico ammaliante e di un universo narrativo che prende a piene mani dai maestri del genere, il titolo non propone un sistema di gameplay particolarmente accessibile e bilanciato, nascondendo comunque una struttura di gioco sorprendentemente profonda.
Pregi
Il mix Junji Ito - Lovecraft funziona ed è ammaliante
Narrativa semplice e d'impatto
Gameplay profondo...
Esteticamente ineccepibile
Difetti
UI confusionaria
... ma poco chiaro nella realizzazione
Non tutte le run sono bilanciate a causa dell'RNG
Contenutisticamente non eccelso in assenza di mod
8
voto

Di Mario Ricerni

Appassionato di videogiochi, cinema e musica, ha creato STWGames per condividere il sogno di entrare in diretto contatto con l'industria che ha ammirato sin dall'infanzia.