Con l’articolo di oggi andremo a continuare la nostra settimana a tema horror andando a calcare su tutte quelle esperienze “ingannevoli” che si presentano innocue e colorate per poi farsi forza del cambiamento improvviso nei toni e nelle tematiche.

Si tratta di una scelta che inficia su tutti gli aspetti di un gioco e che il più delle volte è stata applicata su piccoli progetti indie la cui vera intenzione poteva essere facilmente nascosta in assenza di carrellate di marketing ed anteprime.


Come si inganna un giocatore

Com’è ovvio pensare, un gioco non può dichiaratamente spacciarsi per qualcosa che non è in quanto sarebbe estremamente scorretto nei confronti del consumatore, ciò che si rende necessario è quindi tessere la tela sin dalla descrizione e dalla presentazione del prodotto, spargendo piccole hint sulla sua vera natura che diventeranno a tutti gli effetti il selling point del prodotto.

È chiaro che esplorare una pagina Steam apparentemente innocua per poi notare dei tag inaspettati piuttosto che leggere una frase fuori posto all’interno della breve descrizione del prodotto può diminuire l’impatto di un risvolto di questo genere, ma è altrettanto vero che questo non può che potenziare il nostro interesse verso il prodotto.

È comunque fondamentale che il gioco sappia momentaneamente mantenere la sua maschera prima di scoprire le sue carte, poiché più sarà realistico e curato l’aspetto nel suo inganno e più sarà pesante il contrasto della sua svolta.

In questo articolo andremo a caccia di alcuni di questi titoli su Steam, portando esempi di uscita recente e non.


Doki Doki Literature Club

https://store.steampowered.com/app/698780/Doki_Doki_Literature_Club/

Sarebbe stato impossibile trattare di questo argomento senza fare riferimento ad un esempio che ha saputo guadagnare un’immensa fame ed il rispetto di una fanbase sempre attiva e presente.
Doki Doki Literature Club è a tutti gli effetti un dating sim, una tipologia di visual novel che ha visto la sua fortuna in Giappone e che nel corso degli anni ha conquistato il pubblico occidentale.

Dietro ad una struttura narrativa che ricalca alla perfezione le regole d’oro del genere, Doki Doki sviluppa una serie di twist cupi ed inaspettati, che travolgono il giocatore per l’impatto e la profondità degli stessi.
Che sia per il modo in cui il gioco comunica direttamente con l’utente al punto da manipolarne i file del PC, o l’intrigante backstory che vede interessare gli ipotetici sviluppatori del progetto “Libitina”, Doki Doki è un’esperienza obbligatoria per tutti coloro che cercano un titolo di questo tipologia o che si ritengano amanti dell’horror in generale.


Duck Season

https://store.steampowered.com/app/746510/Duck_Season_PC/

Inizialmente rilasciato solo in versione VR e successivamente in versione liscia su PC e console, Duck Season inganna il giocatore presentandosi come un innocuo tributo all’ormai leggendario Duck Hunt, titolo rilasciato nel 1984 esclusivamente su console NES.

Mettendoti nei panni di un ragazzino alle prese con il gioco originale, sembra accrescere un tono nostalgico ed evocativo, non lasciando intendere alcun tipo di risvolto che esuli dalla sua forma originale.
E così sarà fin quando le regole della partita non verranno completamente stravolte, trasformando il cacciatore… in una preda.


Buddy Simulator 1984

https://store.steampowered.com/app/1269950/Buddy_Simulator_1984/

Buddy Simulator 1984 è forse il titolo più sospettabile fra gli esempi qui riportati, rimanendo tuttavia uno fra i più profondi e meglio realizzati dell’intera categoria.
Dipingendosi fin dai primi istanti come un meta-game, Buddy Simulator ci permette di comunicare con una intelligenza artificiale senziente programmata per intrattenerci e diventare nostra amica.
Inizialmente presentato come un’avventura testuale, il titolo continua ad evolversi stravolgendo di continuo le sue meccaniche ed i generi d’appartenenza, nascondendo tuttavia un segreto ben più macabro ed intrigante.

Grazie al contributo dei dev, la nostra redazione ha potuto pubblicare una recensione approfondita di Buddy Simulator nell’ormai lontano 2021, potete recuperarla cliccando qui.


Dredge

https://store.steampowered.com/app/1562430/DREDGE/

Titolo di uscita più recente, Dredge si configura all’apparenza come un’avventura basata sulla pesca ed il collezionismo di esemplari.

Lo stile grafico semplice ma suggestivo e la lenta ma soddisfacente progressione delle prime sessioni lascerà intravedere un titolo piuttosto tranquillo e da giocare rilassati.
Illusione di tranquillità che verrà immediatamente spezzata da un inaspettato risvolto di tipo lovecraftiano, travolgendoci fra orrende mutazioni della fauna marittima ed i rimasugli di antichissime civiltà che appariranno familiari ai conoscitori della letteratura di genere.

Anche in questo caso, il nostro team ha potuto recensire il titolo approfonditamente e non vediamo l’ora che il DLC “The Pale Reach” venga rilasciato più tardi nel corso di questo mese.


Harvest Island

https://store.steampowered.com/app/1292500/Harvest_Island/

Inviatoci dagli sviluppatori in occasione della stesura di questo articolo, Harvest Island si presenta come un vivace farming game realizzato in RPG Maker.
Seguendo la storia di un ragazzo e della sua sorellina, verremo catapultati in una vita quotidiana fatta di lavoro in fattoria e rispetto per le “divinità locali”.

Ciò che si nasconde dietro questa tenera facciata è in realtà un orrore dagli sviluppi molto lenti, fra residui di una civiltà familiare e macabre verità che non smetteranno di colpirci con forza.
Il gioco non manca affatto di contenuti e ci terrà occupati per più di 30 ore facendo sfoggio della sua doppia identità, instillando gradualmente i presupposti per un twist non troppo originale ma allo stesso tempo estremamente interessante.

A condire il tutto, una pixel art molto curata, degli sprite di qualità ed una soundtrack sorprendente che ci accompagnerà senza stancarci per tutta la durata dell’esperienza.
Nota di demerito per la UI, grande vittima dei limiti dell’engine utilizzato e per questo piuttosto confusionaria e scomoda da navigare.

In conclusione, se siete in cerca di un titolo dal gameplay inusuale, slow-burn, ricco di tensione e che sappia immergervi in un mistero dai risvolti terrificanti, Harvest Island potrebbe fare al caso vostro!


Ringraziamo Keymailer e PressEngine per averci fornito le chiavi di alcuni giochi inclusi in questo articolo.
Seguiteci sul nostro curatore e sul nostro sito per altre recensioni e articoli in arrivo nei prossimi giorni.

Di Mario Ricerni

Appassionato di videogiochi, cinema e musica, ha creato STWGames per condividere il sogno di entrare in diretto contatto con l'industria che ha ammirato sin dall'infanzia.