Negli ultimi anni sempre più sviluppatori hanno deciso di dare vita a nuovi titoli facendo leva sull’effetto nostalgia nei confronti dei classici che tutti amiamo, dando spesso vita a giochi molto creativi ed interessanti. You Will Die Here Tonight è uno di questi, e si cimenterà nella difficile impresa di fondere il gameplay classico dei Resident Evil con il combat system caratteristico di The House Of The Dead.

Sarà riuscito You Will Die Here Tonight a portare avanti il buon nome dei classici?
Scopriamolo insieme!


Trama

La trama del titolo è molto semplice: Vestiremo i panni di uno dei membri della divisione Aries, una squadra di polizia che da lì a poco si ritroverà a vivere un terribile incubo durante una missione all’interno di una cupa dimora piena di segreti.

I nostri 6 personaggi non saranno mai troppo approfonditi o interessanti, questo dovuto al fatto che ognuno di questi si baserà su stereotipi tipici del genere, senza mai evolversi ulteriormente. Nonostante ciò, è apprezzabile è il fatto che, nel caso ci dovessimo ritrovare di fronte ai cadaveri dei nostri compagni, avremo modo di sentire alcuni nuovi dialoghi che ci permetteranno di conoscere più a fondo le personalità e relazioni dei personaggi.

In base a determinate scelte compiute e a quale strada decideremo di percorrere otterremo uno dei 4 finali presenti nel titolo. Per gli utenti non intenzionati a cercare i vari segreti e ad ottenere ogni finale, il gioco potrà essere completato in circa 3 ore e mezza senza troppi problemi.


Gameplay

YWDHT si presenta come un Survival Horror Roguelike con telecamera dall’alto.
All’inizio di ogni partita il gioco ci permetterà di scegliere uno fra i 6 personaggi giocabili e, in caso di sconfitta, il nostro personaggio morirà permanentemente e saremo costretti ad utilizzarne un altro.
Come c’è da aspettarsi da un titolo di questo genere, una volta morti tutti i personaggi giocabili saremo costretti a ricominciare l’avventura daccapo.
Nel corso della run potrà spesso capitare di essere morsi da uno zombie e di iniziare un processo di trasformazione, a quel punto partirà un counter di 5 minuti, i quali potranno essere utilizzati per raggiungere il laboratorio sotterraneo e per curarci grazie ad un particolare siero.
Per ogni partita avremo a disposizione 6 dosi della cura e, se non dovessimo riuscire a curarci, il nostro personaggio si trasformerà in zombie e dovrà essere ucciso dai personaggi rimasti in vita.

Il combat system è sicuramente la parte più interessante del titolo, dal momento che riuscirà nella non facile impresa di implementare in un gioco ispirato ai primi Resident Evil, un combat system equivalente a quello di The House of The Dead.
Di conseguenza, ogni qualvolta ci ritroveremo di fronte ad un nemico avremo modo di ingaggiare un combattimento in cui la nostra visuale sarà ora fissa su di lui, senza però poterci muovere nello scenario. Nonostante l’idea risulti intrigante, il combattimento risulterà macchinoso e fastidiosamente lento, soprattutto quando i nemici partiranno lontani dalla nostra posizione.

Lungo tutto il corso del gioco ci ritroveremo ad affrontare diversi nemici, ognuno dotato di proprie caratteristiche, che andranno a differenziarsi dagli altri per velocità, forza, o armi utilizzate.
Tuttavia, è innegabile il fatto che molti di questi siano fin troppo difficili da sconfiggere, soprattutto in caso ci capiti di affrontarli nelle prime fasi di gioco. Stesso discorso per i boss, i quali saranno eccessivamente complessi da battere, specialmente in caso non si riuscissero a trovare delle armi più adatte all’impresa.

Per proseguire nel gioco dovremo spesso spremere le meningi per risolvere enigmi in pieno stile Resident Evil.
Questi ultimi risulteranno interessanti e ben costruiti e, pur non essendo mai eccessivamente complessi, richiederanno una certa abilità nella soluzione.

La mappa della residenza è molto grande e ricca di segreti e, mano a mano che proseguiremo con la storia, troveremo sempre più oggetti che ci permetteranno di accedere ad aree precedentemente inaccessibili.
È importante specificare che in caso di morte dell’intera squadra nessuno dei progressi fatti nella risoluzione degli enigmi o nella raccolta degli oggetti verrà salvato, invece, se a morire fosse uno dei tanti personaggi, potremo ritrovarne il cadavere e raccogliere il suo inventario.


Comparto artistico e tecnico

Il comparto artistico di YWDHT è caratterizzato da uno stile tendente al retrò per quanto riguarda la mappa e i combattimenti in prima persona, ed uno tipico dei fumetti per rappresentare i nostri protagonisti durante i dialoghi.

Grazie alla semplicità dello stile grafico, You Will Die Here Tonight riesce a girare senza problemi su qualsiasi tipo di configurazione.
Inoltre, il gioco durante non ha presentato crash o errori di notevole importanza.
Tuttavia, è doveroso far notare che giocare con mouse e tastiera è pressoché impossibile, dal momento che il loro utilizzo non ci permetterà di completare il tutorial per via di un bug presente in una delle schermate.
Da segnalare anche una generale scarsezza di opzioni modificabili, al punto da rendere le impostazioni grafiche e la mappatura dei testi sostanzialmente assenti.


Ringraziamo Terminals.io per averci fornito una chiave del gioco per realizzare questa recensione.

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You Will Die Here Tonight (PC)
In conclusione...
You Will Die Here Tonight è un titolo che poteva offrire tanto, grazie alla sua combinazione tra due capostipiti dell'horror videoludico: Resident Evil e The House of the Dead. Tuttavia, a causa del suo Combat System legnoso, dei suoi spike di difficoltà e delle idea alla base mai pienamente sviluppate non riesce ad eccellere.
Pregi
Ottimi enigmi.
Idee alla base creative ed interessanti...
Difetti
... Ma non rese nel migliore dei modi.
Spike di difficoltà troppo alti tra i vari nemici.
Personaggi non ben caratterizzati.
5.5
voto

Di MariaRosaria Cozzolino

Grande appassionata di videogiochi, specialmente retro, e cinema. Moglie amorevole e mamma di molti peluche che la accompagnano nella scrittura degli articoli per questo piccolo e caldo spazio nel grande oceano di internet.