Il titolo oggetto di questa recensione è un’avventura in prima persona caratterizzata da un’atmosfera horror psicologica, arricchita da enigmi e intrisa delle complesse tematiche dell’animo umano e della fede religiosa, fra paradiso ed inferno.
Gray Dawn, sviluppato e pubblicato da Interactive Stone, ci trasporta in un mondo onirico e inquietante, la cui storia viene raccontata tramite ricordi e illusioni.

Sarà riuscita la casa di sviluppo rumena a raccontare efficacemente le terribili vicende che ci vedono protagonisti?
Scopriamolo insieme!


Incipit

Nella narrare il suo incipit, Gray Dawn si servirà di una preghiera del personaggio che ricoprirà il ruolo di protagonista, Padre Abraham, un sacerdote gravato da pesanti sensi di colpa, ben oltre quelli che una persona comune potrebbe sopportare.
La vicenda narrata nel titolo si svolge durante la vigilia di Natale del 1920, all’interno dell’ufficio del nostro protagonista.
Mentre esplora la stanza, Abraham è tormentato da un flusso di coscienza intriso di pensieri negativi e tormentati.

Attraverso una vecchia radio, apprendiamo degli inquietanti eventi che coinvolgono il parroco: misteriose sparizioni di diversi bambini avvenute sotto la sua custodia, in particolare, la scomparsa di un chierichetto che diventerà parte integrante della nostra avventura.


Gameplay

Il nucleo del gameplay di Gray Dawn è un intricato tessuto di elementi che, uniti, formano un’esperienza coinvolgente e unica nel suo genere, in cui ognuno di questi aspetti contribuisce a costruire un mondo che sfida il giocatore, spingendolo a esplorare i meandri più oscuri della propria mente.

La componente esplorativa rappresenta un viaggio attraverso ambienti meticciati di suggestioni e simbolismi religiosi, dai corvi che gracchiano sulle guglie delle chiese ad ombre che danzano lungo le pareti di corridoi antichi, in cui ogni dettaglio è curato con attenzione per creare un’atmosfera densa e inquietante.

Il cuore pulsante dell’esperienza di gioco è tuttavia rappresentato dagli enigmi teologici, pullulanti di simboli e riti religiosi, che richiedono al giocatore di cercare prove e soluzioni.
L’interpretazione di testi sacri, la sequenza di passi per rituali e la connessione tra figure del Cattolicesimo diventano un vero e proprio rito virtuale, coinvolgendo il giocatore nella trama e integrandolo nel misterioso mondo circostante. Tuttavia, la complessità di questi enigmi potrebbe risultare meno impegnativa del previsto, mancando di una sfida significativa nella ricerca della soluzione.

Al fine di interagire con gli elementi presenti nello scenario, dovremo spostare con il nostro mouse gli oggetti facendo uso della fisica, in maniera non dissimile da quanto accadeva in Amnesia per aprire le porte oppure spostare cuscini.
Inoltre, sarà disponibile un inventario che permetterà di tenere traccia degli oggetti chiave raccolti durante il percorso dell’avventura.


Comparto Artistico e Tecnico

Il comparto artistico di Gray Down è di alto livello, soprattutto considerando il modo in cui le figure religiose e i paesaggi onirici sono stati rappresentati, con colori molto appariscenti e dal forte impatto visivo.
Il modo in cui il racconto si avvale del design degli ambienti, spesso vari e talvolta provocatori, risulta semplice ma al contempo molto efficace.
Stesso discorso va intrapreso per la componente sonora, in cui ogni melodia proposta contribuirà all’immersione totale nel mondo di terrore e profonda spiritualità vissuto da Padre Abraham.

Sfortunatamente, una delle pecche più pesanti del titolo risiede nel comparto tecnico, la grafica risulterà infatti essere di qualità mediocre, con texture distorte e bug fastidiosi, come la mancanza di possibilità di cambiare le impostazioni video.

Risultano numerosi anche i problemi di stabilità e nella progettazione del gioco, in particolare abbiamo siamo incappati nella “possibilità” di compenetrarci con diverse parti della mappa, rompendo in maniera piuttosto decisa l’atmosfera affrontata con cura dagli sviluppatori.

Segnaliamo inoltre che la mancanza di una traduzione in italiano potrebbe rappresentare un problema significativo per alcuni utenti, soprattutto considerando l’importanza della narrazione scritta nel contesto del gioco.


Ringraziamo KeyMailer per averci fornito una chiave del gioco per realizzare questa recensione.

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Gray Dawn
Gray Dawn (PC)
IN CONCLUSIONE...
Gray Dawn ci regala una storia fuori dall'ordinario con dei momenti di qualità e molto inquietanti. Un peccato invece sono gli enigmi, che risultano molto semplici e a volte banali, fungendo da banale contorno alla nostra esplorazione del mondo onirico di Padre Abraham.
Pregi
Ambientazione resa in maniera ottimale
Forte sensazione di ansia durante le ore di gioco
Storia intrigante
Difetti
Pieno di bug grafici e tecnici fastidiosi
Enigmi fin troppo semplici
7
VOTO

Di Antonio Russo

Hola! Mi chiamo Antonio e sono un appassionato di videogiochi fin dalla tenera età. Cresciuto a pane e Tekken 3, ho accolto questa occasione per dare il mio contributo alla community.