Nella recensione di oggi parleremo di Super Crazy Rhythm Castle, un titolo particolarmente inusuale ma che è riuscito comunque a strapparci un sorriso, stupendoci con la sua originalità e il suo stile divertente.
INCIPIT
Super Crazy Rhythm Castle si presenta come un caotico e simpatico gioco ritmico, con all’interno diversi puzzle ed elementi enigmistici da risolvere mentre si suonano le diverse tracce presenti nei livelli. Il titolo è stato pensato per essere giocato sia da soli che con un gruppo di amici fino a 4 persone, offrendo un’esperienza di gioco che prende ispirazione da altre opere simili del calibro di “Overcooked”.
L’obiettivo del gioco è quello di conquistare il “Rhythm Castle” del famigerato “Re Ferdinand”, che ci metterà a dura prova per tutta la durata dell’esperienza, proponendoci delle sfide sempre diverse tra loro.
GAMEPLAY
Come ci viene suggerito dal nome, il gameplay di Super Crazy Rhythm Castle si basa sulla formula del “gioco ritmico”, con uno stile molto simile a quello di Guitar Hero. Il titolo è diviso in diversi livelli, ognuno con meccaniche di risoluzione diverse in base alla tipologia degli svariati enigmi presenti, che baseranno la loro meccanica principale proprio nell’andare a tempo con la musica che il videogioco ci propone.
La meccanica ritmica viene utilizzata in alcuni livelli per caricare diversi strumenti necessari per risolvere il puzzle, oppure per poter scavare e distruggere rocce che bloccano il passaggio ai personaggi.
Abbiamo subito notato che i puzzle proposti all’interno dei livelli sono pensati principalmente per essere risolti insieme ad un gruppo di 4 giocatori, sia in locale che online, in quanto ci sono diversi compiti da svolgere in momenti diversi oppure che richiedono una maggiore coordinazione, rendendo così l’esperienza in giocatore singolo più difficile e, a volte, più frustrante e meno divertente.
Oltre alla campagna è presente anche una modalità battaglia, che ci porterà a sfidare i nostri amici in degli scontri in stile rhythm game vero e proprio, consistendo appunto nel fare più punti rispetto al proprio avversario suonando una determinata canzone.
All’interno di Super Crazy Rhythm Castle sarà possibile selezionare due livelli di difficoltà, “normale” e “pro”. La differenza si trova principalmente durante l’esecuzione delle canzoni, in quanto le note presenti a schermo appariranno più velocemente e con una maggiore frequenza nella modalità più difficile, rendendo così l’esperienza di gioco ancora più movimentata e mettendo in difficoltà anche i giocatori più esperti.
Siamo stati particolarmente colpiti dalla personalità dei personaggi e dall’umorismo generale che si trova all’interno del titolo, che ha reso la nostra esperienza particolarmente divertente, strappandoci sempre due risate anche durante i momenti più seri. Persino le descrizioni degli oggetti presentano particolari chicche umoristiche.
La campagna principale di Super Crazy Rhytm Castle si aggira intorno alle 5 ore, mentre per terminare il gioco al 100%, raccogliendo tutti i collezionabili e completando tutti i livelli con tre stelle, sono necessarie dalle 15 alle 20 ore.
COMPARTO TECNICO E SONORO
In un rhythm game come Super Crazy Rhythm Castle, la prima cosa che salta subito all’occhio sono proprio le canzoni riprodotte durate i livelli. Il gioco ci propone diversi brani originali di molteplici generi, partendo dal rock fino ad arrivare al pop, con addirittura qualche brano in stile trap.
Tuttavia, nonostante siano presenti diversi stili musicali, le canzoni all’interno dei livelli non sono molte e rischiano di ripetersi a lungo andare, risultando in una non sempre apprezzata ripetitività.
Abbiamo apprezzato moltissimo invece la possibilità di poter trovare, all’interno dei livelli e negli hub di gioco, delle cassette contenenti diversi brani riguardanti storici titoli pubblicati da Konami negli anni 80′ sulle console retrò, come per esempio Castelvania.
A livello tecnico Super Crazy Rhythm Castle viene proposto come un gioco semplice con uno stile cartoonesco, adatto perfettamente all’atmosfera del titolo e all’umorismo che ci propone, risultando anche ben ottimizzato su console di nuova generazione. Buono anche l’utilizzo del DualSense di PS5, che permette lo sfruttamento dei grilletti adattivi nell’hub di gioco mentre si utilizzando determinati strumenti.
Ringraziamo Konami per averci fornito una chiave del gioco per realizzare questa recensione.
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