Il titolo di cui parleremo oggi è Enshrouded, un survival con elementi GDR fantasy sviluppato da Keen Games in accesso anticipato. Ottenendo un grande seguito fra i fan del genere e i giocatori alla ricerca di un’avventura cooperativa, il titolo ha saputo catturare gli elementi chiave del successo di progetti come Valheim e Outward, creando un mix di idee davvero eccezionale.
E voi, siete pronti ad esplorare le rovine di Valle Ardente?
Scopritelo in questa recensione!
Incipit narrativo
Una volta creato il nostro personaggio e iniziata la partita, verremo introdotti al mondo di gioco e alla sua storia tramite una breve sequenza di immagini narrativa. Verremo quindi a conoscenza di un evento catastrofico che ha scatenato la diffusione della nebbia tossica conosciuta come Manto, rendendo l’intero regno inospitale per la maggior parte delle creature viventi.
Solo una razza di guerrieri conosciuti come Figli del Fuoco è sopravvissuta, emergendo dalle ceneri della civilizzazione per riportare ordine nel chaos.
Da questo momento, gli elementi di trama vengono gradualmente aggiunti tramite la raccolta di elementi di lore sparsi per il mondo di gioco, raccontando a pezzi la storia del regno caduto e dei suoi personaggi, fra conquiste, avventure e sotterfugi.
La storia di Enshrouded è ancora in via di sviluppo e ad oggi non rappresenta una componente troppo importante, se non piuttosto un contesto per giustificare l’impressionante lavoro di world building svolto dal team tedesco.
Gameplay
Cuore pulsante dell’esperienza di Enshrouded è il suo gameplay multigenere che riesce a congiungere elementi action, RPG e survival senza mai risultare inadeguato.
Infatti, lanciato nel mondo post-apocalittico, il giocatore dovrà sin da subito dedicarsi all’esplorazione di un vasto mondo aperto, alla costruzione di rifugi, al combattimento contro nemici e la ricerca di risorse.
Prima di analizzare gli elementi compositivi del gameplay è importante sottolineare che il titolo può essere giocato in cooperativa fino a 16 giocatori, consentendo agli utenti di vivere un’avventura in compagnia senza incorrere in alcun compromesso.
Esplorazione e survival
Fra gli elementi di pregio presenti nel titolo, la realizzazione del mondo di gioco in tutte le sue parti è forse l’aspetto più significativo.
Vastissima, varia, minuziosamente realizzata e disseminata di punti di interesse, la mappa di Enshrouded è un’esempio di open world survival ben realizzato.
Al suo interno convivono diversi biomi ricchi di segreti e piccole avventure autoconclusive, fra dungeons, bossfights e rovine appariscenti.
L’esplorazione è quindi un elemento fondamentale del gameplay loop, nonché un ottimo modo per ottenere ricompense e risorse atte a progredire nella nostra avventura.
Sfortunatamente, questa particolare attività non viene supportata dalla presenza di sistemi di trasporto particolarmente veloci, costringendo il giocatore a stare costantemente attento ad un frustrante sistema di stamina che viene mitigato soltanto dall’utilizzo della paravela laddove permesso dalla conformazione del terreno.
Avremmo gradito una maggiore libertà in questo senso, ma siamo fiduciosi nell’aggiunta di nuovi sistemi con lo sviluppo dell’accesso anticipato.
Al contempo il sistema di inventario e la resa estetica e pratica della UI lascia ancora molto a desiderare, evidenziando un contrasto con la restante identità artistica del gioco che potrebbe venire levigata nelle future release.
Il combattimento
Il sistema di combattimento di Enshrouded è piuttosto semplice, prendendo a piene mani dalle esperienze soulslike più famose per la costruzione delle sue fondamenta.
Avremo infatti modo di lockare, rollare, parare con lo scudo e attaccare con la nostra arma in mischia o a distanza. Il feeling restituito dalle fasi di combattimento è ancora lungi dall’essere perfetto ma riesce comunque a farsi apprezzare per la sua intuitività.
Da un punto di vista meccanico, il combattimento fa grande affidamento al complesso skilltree che avremo modo di approfondire con l’avanzare dei livelli.
Il vasto sistema di abilità si snoda attraverso tre distinte categorie: Azzurra, Verde e Rossa, ciascuna plasmata intorno a specifici stili di gioco e classi.
La categoria Azzurra permette lo sviluppo delle magie con le classi Mago, maestro del danno ad area, e Curatore, esperto in buff di gruppo.
Per gli avventurieri più intrepidi, il Verde offre il Ranger, abile combattente a distanza, e il versatile Sopravvissuto, dominatore di mobilità e rigenerazione.
I guerrieri troveranno invece la loro vocazione nella categoria Rossa, grazie al Tank, baluardo difensivo del gruppo, e al Barbaro, specialista del controllo aggressivo nemico.
In questo senso, Enshrouded regala al giocatore un’ulteriore scelta attraverso l’inclusione di classi ibride come il Mago Guerriero e il Truffatore.
Infine, una categoria Oro prende un posto centrale nello sviluppo del personaggio, offrendo abilità di utilità come Attacco Furtivo e Sovraccaricato che non si allineano perfettamente con le tre macro-categorie principali.
Ciò permette di personalizzare il proprio stile di gioco e di creare build uniche e adatte a qualsiasi situazione.
La costruzione
Un altro elemento importante del gameplay di Enshrouded è ritrovabile nel suo sistema di costruzione voxel, fortemente ispirato a Valheim, che permette ai giocatori di agire con grande libertà creativa sulle strutture realizzabili e sullo stesso terreno.
Non a caso, permettendo di piazzare singolarmente i blocchi o di utilizzare blueprint, il building di Enshrouded ci è apparso sin da subito come uno dei migliori del suo genere.
Una volta completata la struttura di base, il giocatore può personalizzarla con una serie di strumenti e decorazioni. Che siano mobili, casse per conservare le risorse, stazioni di crafting e persino NPC dalle più svariate utilità, il titolo offre un pacchetto di feature già molto soddisfacente.
Si tratta di un sistema piuttosto innovativo che viene ulteriormente amplificato dalla presenza degli altari, che ci permetteranno fra le tante cose anche di piazzare vari punti di fast travel in giro per la mappa.
Comparto artistico e tecnico
Avendo tessuto già in precedenza le lodi del mondo di gioco realizzato dal team di Keen Games, ci sentiamo di dover estendere il discorso anche al lavoro artistico e tecnico che hanno reso tutto questo possibile.
E’ infatti evidente come la passione degli artisti e l’attento studio delle ambientazioni fantasy abbiano portato alla costruzione di un mondo dai colori così vibranti e accesi, in contrasto con la vera identità dell’ambientazione che altro non è che la rovina di un regno enorme e rigoglioso.
Il risultato è semplicemente meraviglioso, specialmente se osservato nel suo insieme, uno scenario imponente in cui la natura e il chaos hanno preso il sopravvento sulle laboriosità architettoniche dell’uomo medioevale.
Studio che viene accompagnato dalle note di una OST molto azzeccata, realizzata da un trio di musicisti (Alex Röder, Armin Haas e Matthias Wolf) che hanno saputo cogliere pienamente l’essenza dell’ambientazione fantasy decadente.
Attualmente la soundtrack è reperibile esclusivamente su Steam per un prezzo ulteriore di 8 euro:
https://store.steampowered.com/app/2815510/Colonna_sonora_originale_di_Enshrouded/
E’ importante sottolineare che un tale successo artistico è reso possibile da una impressionante capacità tecnica da parte dei dev che han deciso, del tutto inaspettatamente, di utilizzare un engine proprietario dal nome Holistic Engine realizzato appositamente per questo titolo. Per quanto difficilmente paragonabile ai risultati massimi delle soluzioni più tradizionali, la resa tecnica del lavoro di Keen Games è assurda, avendo permesso al gioco di esprimere pienamente le sue potenzialità estetiche e non mancando di supportare tecnologie all’avanguardia come il DLSS di Nvidia.
Seppur ancora il titolo necessiti di patch per migliorare le performance ed eliminare gli sporadici bug che abbiamo incontrato nella sua primissima versione, siamo fiduciosi nel futuro del progetto che, salvo imprevisti, vedrà il suo rilascio completo il prossimo anno.
Ringraziamo Keen Games per averci fornito una chiave del gioco per realizzare questa recensione.
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