Se come chi scrive avete appena superato i 35, probabilmente vi ricorderete di tutte quelle immense miniere online, zeppe di giochi gratis in Flash, su cui abbiamo buttato decine su decine di ore della nostra vita adolescenziale e post-adolescenziale.

Anche se purtroppo non tutti i grandi classici del periodo sono sopravvissuti, moltissimi sono ancora giocabili su internet, e alcune serie hanno continuato a sfornare titoli sino ad oggi, come Infectonator della Toge Production, giunto al terzo episodio della saga principale, The Last Stand della Con Artists o l’impagabile Burrito Bison.

Il trailer di RUNGORE


Ma sarebbe sbagliato ricordare i giochi programmati su Flash Player solo come il modo con cui passavamo le noiosissime e interminabili lezioni di informatica sui datati computer che ci fornivano i nostri istituti, andrebbero invece considerati come il punto di partenza di moltissimi amatori che oggi sono diventati professionisti del videogioco e soprattutto come dei piccoli progetti realizzati con pochi mezzi ma tanto cuore che hanno aiutato a plasmare il mercato indie odierno.

Tutti questi videogiochi avevano dei punti in comune che hanno decretato il loro successo tra gli squattrinati e brufolosi giocatori: l’immediatezza, un gameplay che teneva l’utente incollato allo schermo nonostante la semplicità e ripetitività, ed un art design ‘’povero’’ ma riconoscibilissimo, che suppliva (ovviamente) alla mancanza di fondi ed esperienza.

Un passatempo consigliatissimo per quando avete solo 5 minuti liberi: immediato, veloce, comprensibile in un paio di secondi.


Oggi parliamo di un gioco che racchiude queste caratteristiche e che ha un sapore di dejà vu capace di catapultarvi direttamente nel 2010: Rungore, sviluppato da YOUR_MOMS_HP e distribuito da GRAB THE GAMES.

Rungore è un titolo semplice, frenetico e divertente, un incrocio molto ben riuscito tra un roguelite e un deck builder che prende spunto (oltre che dai browser game) da titoli come Slay The Spire e Loop Hero.
Parliamo di un gioco che fa della frenesia una caratteristica distintiva, insieme al suo battling in tempo reale, scordatevi quindi un sistema a turni che vi dia la possibilità di ragionare con calma:
Agite in fretta, giocate le vostre carte migliori e sbaragliate gli avversari!


QUESTA VOLTA FACCIAMO VELOCI…
LA TRAMA DI RUNGORE


Rungore non ha una trama e non se ne sente minimamente la mancanza, come diceva un grande saggio di nome John Carmack: “Story in a game is like story in a porn movie. It’s expected to be there, but it’s not that important.”.

Ovviamente non ci piacciono gli assolutismi, per fortuna il nostro medium preferito si è evoluto, ma Rungore rimane comunque uno di quei titoli dove la trama è di troppo.

Compiendo determinate azioni in determinati livelli sbloccheremo i nuovi Tizi.

Quindi scegliete un personaggio dai Tizi a disposizione (Guys in lingua originale), e lanciatevi nella mischia!

L’unico Tizio che avremo all’inizio della nostra avventura è il Knight Guy, conosciuto nella lingua del bel paese semplicemente come Cavaliere.
Ogni Tizio sarà sbloccabile in un modo diverso e sarà dotato di statistiche, abilità e carte uniche (che ci obbligheranno a usare strategie diverse).


GAMEPLAY:

CORRI, PICCHIA, CORRI.

Rungore, nella sua semplicità, si può fregiare di avere una mappa di gioco abbastanza corposa che ripercorre i classici stilemi del fantasy videoludico.
Ogni livello inizierà col nostro Guy che sfonda una porta e (come suggerisce il titolo) corre a perdifiato lungo corridoi mentre pestiamo a sangue ogni stramba creatura che si porrà dinanzi al nostro cammino.
Gli inevitabili combattimenti potranno concludersi solamente con l’esaurimento degli HP del nemico o dei nostri.

Sconfitti tutti i nostri avversari arriveremo alla fine del piano, dove troveremo il classico mid-boss, mentre alla fine dell’ultimo piano ci aspetterà l’altrettanto classico boss di livello, pronto a tirar fuori il peggio dal nostro Tizio.

Ebbene si, c’è anche il classico livello delle fogne, dove dovremo stare attenti alle radiazioni!

In caso di morte, o dopo aver completato il livello, verremo riportati nell’HUB principale dove potremo, tramite sonanti monete d’oro ottenute attraverso lo sterminio dei nostri remici, acquistare nuovi personaggi e potenziamenti o sbloccare nuovo equipaggiamento, prima di rituffarci in una nuova, sanguinosa, corsa.

Prima dell’inizio di ogni combattimento (e tramite il loot delle casse che ci verranno assegnate ogni tanto) potremo scegliere alcune carte da un mazzo che il gioco ci mette a disposizione, ognuna di queste conterrà buff e debuff specifici o attacchi alla salute/armatura del mostro che ci troveremo davanti.

Morirete spessissimo, quindi fateci l’abitudine.

Oltre alle carte, nel nostro trafelato peregrinare troveremo diversi tipi di equipaggiamento (elmi, corazze, armi …) in maniera totalmente randomica.
Mentre quelli base aumenteranno le nostre statistiche, tanti altri saranno sbloccabili nel negozio dell’HUB, o meglio, potremo sbloccare la possibilità di trovarli.
Questi, oltre a potenziarci, aggiungeranno tantissimi effetti al nostro attacco e alla nostra difesa.

Tutti i movimenti sono completamente automatici, sia nel movimento che nei combattimenti, che si svolgono, finchè non giocheremo una carta dal nostro mazzo, con un auto-battler che colpirà il nemico usando le nostre statistiche base, assolutamente insufficienti se non per vincere i primi scontri.

Tra un combattimento e l’altro potrebbero spuntare fuori degli incontri casuali gestiti a livello testuale, ogni scelta vi darà un oggetto o delle carte.

Ne consegue che la gestione del mazzo è uno degli elementi chiave del gameplay, ed è sin dai primi scontri essenziale riuscire a non rimanere senza carte per poter completare i vari livelli

Una delle carte più basilari del gioco, ma una delle più utili non appena potenzierete il vostro attacco.

Sfortunatamente, qui salta fuori uno dei problemi del gioco: anche se non passeremo da un combattimento a un altro finchè non sceglieremo il numero di carte prefissato dal gioco, è difficile riuscire a capire quali sono le quelle migliori da utilizzare nella nostra situazione.
Nonostante il numero impressionante di carte ci sono infatti poche illustrazioni che si ripetono all’infinito, rendendo davvero difficile distinguerle a primo impatto, sarà dunque essenziale leggere con attenzione le descrizioni, a costo di rompere il ritmo al cardiopalma del gameplay.

Lo shop di Rungore, che abbandona lo stile fantasy medievale.

In ogni caso non preoccupatevi, perchè la morte, in Rungore come in tantissimi roguelite (e roguelike) è parte dell’esperienza di gioco, la vostra dipartita servirà a sbloccare tonnellate di potenziamenti e oggetti che vi permetteranno di ritornare dal nemico che vi ha sconfitto e dargli una meritata lezione.

Il gameplay di Rungore potrebbe essere sintetizzato in queste poche routine sopracitate, e se la ripetitività è un vostro problema, vi consigliamo comunque di giocarlo seppur a piccole dosi, per non stancarvi troppo in fretta.

AZIONE MEMICA INFINITA:

Un’altra delle tante caratteristiche che collega Rungore con i videogiochi per browser è senza dubbio l’essere culturalmente legato alle tendenze comiche sviluppate dall’internet nell’ultima decade, quindi ai meme.

Il gioco è farcito da tantissime citazioni alla cultura pop e ai meme più gettonati del momento, dai livelli alle carte passando per l’equipaggiamento, senza escludere i 15 personaggi sbloccabili e le tonnellate di mostri che avremo il compito di massacrare.

CHADBOW.

Riferimenti che ci hanno strappato tantissime risate e ci hanno spronato a continuare anche solo per vedere cos’altro avevano in serbo per noi i ragazzi di YOUR_MOMS_HP.


ANALISI TECNICA: GRAFICA, E SONORO:

La grafica in pixel art di Rungore sembra un’evoluzione di quel particolare mix tra EGA (standard sviluppato da Intel nel 1984) e VGA adottata da Loop Hero.
Gli sprite sono molto più elaborati rispetto a quelli del titolo sopracitato, composti sempre da pixel enormi, e con una palette di colori molto più ampia di quella del titolo dei Four Quarters Studio, scelta non è esattamente azzeccatissima.

Troppi elementi su uno schermo piccolo faranno diventare l’esperienza non molto piacevole.

Se gli ambienti di gioco infatti rimangono ben caratterizzati, il problema sono mostri e personaggi che, in particolar modo su piccolo schermo, risultano un po’ fastidiosi da guardare a causa di contorni e linee poco definite, un vero peccato considerando quanto questo titolo si presti alla portabilità.

Anche le animazioni non risultano esattamente fluide e varie, e stancano la vista piuttosto velocemente.

Capiamo bene che lo stile grafico ”sbavato” e le animazioni clunky sono frutto di una scelta, si tratta infatti di un tentativo di emulare i vecchi giochi a 8 bit per Commodore 64 e Amiga, ma sono scelte che possono per l’appunto funzionare appieno solamente per titoli più ragionati, meno frenetici e con una palette di colori meno varia.

Animazioni estremamente semplificate e poco fluide su un titolo frenetico? Una scelta discutibile

Per quanto riguarda la colonna sonora e il reparto audio in generale il gioco si è rivelato abbastanza carente, con pochi e ripetitivi brani ed effetti sonori davvero basilari.


Rungore è disponibile per: PC ed è un titolo verificato Steam Deck, nel corso del 2024 uscirà per: Nintendo Switch, Xbox Series, Playstation 5, Playstation 4, Xbox One

Ringraziamo Keymailer per averci fornito una copia del gioco per la nostra recensione.
Seguiteci sul nostro curatore e sul nostro sito per altre recensioni e articoli in arrivo nei prossimi giorni.

Rungore (PC)
In Conclusione
Rungore rimane un titolo davvero intrigante nonostante alcune scelte a livello grafico e sonoro che non ci hanno particolarmente convinti. Ispirato a livello e concettuale e umoristico ai titoli Flash e a livello tecnico all'epoca 8Bit, il titolo è un interessante mix dal ritmo frenetico e dalla grande personalità.
Pregi
Velocissimo, adatto per partite da 5 minuti
Si presta tantissimo alla portabilità ed è un titolo Verificato Steam Deck
Divertente, l'azione di gioco e l'umorismo a base di meme vi cattureranno facilmente
Un connubio di stili e idee che lo rendono davvero degno di nota
Difetti
Poche routine di gioco, che potrebbero annoiare alla svelta un pubblico non abituato a questo genere di titoli
Animazioni e Art Style dei personaggi non esattamente azzeccatissimi, potrebbe infastidire la vista, soprattutto su un piccolo schermo e con tanti elementi in campo
Colonna Sonora davvero basilare
8
voto

Di Nicola Lecis

Classe 1988.Nerd sin dalla più tenera età, cresce con un'infinita passione (ossessione?) per videogiochi, musica, fumetti, arte, letteratura, strumenti musicali a corda, hardware, cinema, arti marziali e fitness.