Nella recensione di oggi parleremo di Anger Foot, titolo del team africano di Free Lives, pubblicato dall’immancabile Devolver Digital.
Abbiamo avuto modo di provare questo gioco più di tre anni fa nella sua versione embrionale su Itch.io e siamo rimasti piacevolmente sorpresi dal suo ritmo aggressivo e costante, abilmente combinato con la bizzarria del concetto di fondo: l’utilizzo del calcio come arma principale.
Caratteristiche che devono aver attratto l’attenzione del rinomato publisher statuniteste che ha infine deciso di inserirlo nella propria lineup di titoli.


E voi, siete pronti ad ampliare la vostra collezione di sneakers? Scopriamolo in questa recensione!

Avviata una nuova partita, verremo immediatamente catapultati nel ruolo di un violento coccodrillo di Shit City, una megalopoli immaginaria in cui il crimine e le gang hanno preso il totale sopravvento. Completamente immersi nel degrado, la nostra passione sembra essere quella per le sneakers, che conserviamo con estrema cura e attenzione.

Inaspettatamente, la nostra casa verrà distrutta nel corso di una rapina e la nostra collezione di sneakers sarà spartita tra i maggiori criminali della città.
Verremo così a conoscenza delle diverse fazioni che tengono in pugno Shit City:


la Violence Gang: Un gruppo brutale che controlla principalmente gli appartamenti malfamati;
la Pollution Gang: La gang che controlla la rete fognaria con tutte le degenerazioni del caso;
la Business Gang: La criminalità che occupa gli uffici corporativi contribuendo enormemente alla corruzione;
la Debauchery Gang: Un gruppo dedito al lusso e ai piaceri carnali più spietati.

Guidati da un furioso spirito di vendetta e decisi a prendere a calci ogni ostacolo sul nostro cammino, intraprenderemo un lungo viaggio per recuperare ogni pezzo della nostra collezione.

Non c’è molto da dire sulla trama di Anger Foot, che è stupida e irriverente al punto giusto da non stonare né con il gameplay né con la resa artistica dei luoghi e dei personaggi che li abitano.
Shit City, del resto, è il frutto evidente di un’ironia che deve molto alle ultime tendenze, tra meme e riferimenti che sapranno sicuramente strapparvi un sorriso se prese con leggerezza.

Il gameplay di Anger Foot si sviluppa lungo una serie di brevi livelli in cui il nostro unico compito è raggiungere l’uscita, annientando a suon di calci e proiettili ogni ostacolo sulla nostra strada.
Prima di cominciare, saremo portati a scegliere quale sneaker indossare in una selezione crescente di opzioni, ciascuna dotata di un particolare potere che si attiva con l’utilizzo del kick.
Completando il livello e le sfide ad esso legate, otterremo delle stelle che ci garantiranno lo sblocco di un nuovo paio di scarpe con cui affrontare i nemici.
Le abilità sono delle più divertenti e disparate, e molte di queste si sono rivelate essere particolarmente utili se non addirittura game changing.


Anger Foot, nel suo voler essere adrenalinico e brutale, è anche piuttosto punitivo, richiedendo al giocatore un’attenzione costante e ottimi riflessi. I nemici sono di diverse tipologie, tra cui coccodrilli armati di mazze, piccioni antisommossa, e altre degenerazioni dotate di armi da fuoco in grado di ucciderci con soli due colpi. Queste ultime potranno essere raccolte da Anger Foot ed utilizzate strategicamente poichè contenenti un unico caricatore.
A spezzare la monotonia dei piccoli livelli, il gioco presenta anche scontri con boss che, con le loro abilità uniche e il loro comportamento imprevedibile, richiedono strategie e riflessi ancora più affilati.

Se si uniscono queste regole ferree all’incredibile specificità delle sfide extra, si ottiene un titolo inaspettatamente difficile, molto più di quanto ci saremmo aspettati dall’esperienza con la demo originale.

In particolare, alcune sfide ci sono sembrate di risoluzione estremamente complessa e davvero frustranti, come il completamento del livello in pochi secondi o senza colpire nessuno.
Si tratta di condizioni piuttosto limitanti nei confronti della libertà di approccio del giocatore, specialmente quando ci viene richiesto di non usare le armi da fuoco o di non indossare le sneakers che abbiamo sbloccato.

Parlando di contenuti, il gioco può essere completato in circa 6/7 ore, una durata più che sufficiente se consideriamo la struttura alla Hotline Miami a cui il titolo si è ispirato.
La possibilità di rigiocare i livelli e completare le sfide in un secondo momento non può che influenzare in positivo questo aspetto del titolo, che saprà tenervi ben incollati allo schermo per tutta la sua durata.

Nel suo stabilire un’identità ben precisa e ricercata, Anger Foot attinge a piene mani dal mondo dei graffiti, del fumetto e delle serie TV, in particolare Justin Roiland con il suo Rick e Morty.
Questo si rende particolarmente evidente nella resa artistica dei personaggi e degli ambienti, cartoonosi ma al contempo piuttosto crudi e spietati nella rappresentazione.
La cura e il divertimento degli sviluppatori nella disposizione di segreti e dettagli inaspettati è ammirevole, e non è raro spezzare il ritmo dell’azione per fermarsi ad osservare la follia che ricopre ogni anfratto di Shit City.

Ritmo che viene amplificato con estrema efficacia dalla soundtrack hardbass realizzata da Jaybooty, incessante, insistente ed assolutamente elettrizzante.
Vi lasciamo alla playlist su Spotify!

Da un punto di vista tecnico il titolo si è dimostrato piuttosto pulito ma sicuramente migliorabile, fra cali di framerate inaspettati, compenetrazioni e bug occasionali.
Pur tenendo conto di questi aspetti negativi, non bisogna dimenticare che si tratta dell’opera prima di uno sviluppatore emergente e che il periodo di supporto post-lancio è appena cominciato.


Ringraziamo Cosmocover per averci fornito una chiave del gioco per realizzare questa recensione.
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Anger Foot (PC)
In conclusione...
Anger Foot è un buon titolo action che, rientrando a pieno titolo nel DNA Devolver, riuscirà a divertirvi con le sue atmosfere dissacranti e fuori di testa. Il ritmo incalzante e mai statico delle missioni viene spezzato dall'introduzione di sfide non sempre ben congegnate e piuttosto frustanti nella risoluzione.
Pregi
Incipit ironico e divertente...
Gameplay adrenalinico
Comparto artistico all'altezza
Difetti
... ma non per tutti
Sfide frustranti e sbilanciate
7.8
Voto

Di Mario Ricerni

Appassionato di videogiochi, cinema e musica, ha creato STWGames per condividere il sogno di entrare in diretto contatto con l'industria che ha ammirato sin dall'infanzia.