I puzzle game sono uno dei generi più longevi e comuni nei videogiochi, ma non per questo mancano di originalità.
Infatti, oltre a essere così diffusi, sono anche tra i più versatili, offrendo storie indimenticabili come nel caso della duologia di Portal, enigmi complessi come nei titoli della serie di Myst, ma anche gameplay rilassanti e innovativi come nel titolo di cui vi parleremo oggi.

Schim è un puzzle game sviluppato da due persone, Ewoud van der Werf e Nils Slijkerman, che ci racconta la storia di una piccola creatura simile a una rana che vive nelle ombre.


Riusciremo a saltare nelle ombre per raggiungere i nostri obiettivi? Scopriamolo insieme!


Trama

Nel titolo prenderemo i panni di una piccola creatura che vive nelle ombre, nello specifico nell’ombra di un essere umano.
Sin dalla sua infanzia, non ci siamo mai allontanati da lui, trascorrendo le nostre giornate assieme, fino a quando, dopo il licenziamento dell’umano dal suo primo lavoro, finiremo per dividerci per errore.
Questo diventerà il movente della nostra ombra, che sarà motivata a vagare per la città nella speranza di raggiungere nuovamente il proprio amico.

La trama trova i suoi momenti salienti solo all’inizio e nel finale, mentre per tutto il corso del gioco l’ombra sarà solamente uno spettatore della vita del suo umano, osservando a tratti ciò che fa e come passa le sue giornate. Questo porta in molti casi a dei livelli fini a se stessi che non hanno definite correlazioni con l’avanzamento della trama.


Gameplay

Il gameplay è sicuramente la parte più peculiare del titolo, dato che il nostro personaggio dovrà muoversi esclusivamente nelle ombre, saltando da una parte all’altra per muoversi. Ciò ci porterà a dover analizzare costantemente non solo i punti in cui sono presenti le ombre, ma anche come si muovono e come interagire con gli oggetti a cui appartengono, tutto ciò al fine di raggiungere il nostro obiettivo finale.

Come precedentemente citato, una delle meccaniche fondamentali sarà l’interazione con gli oggetti a cui le ombre appartengono, poiché saranno necessari per poter passare da un’ombra all’altra. In ogni livello sarà possibile interagire con ogni oggetto dotato di ombra, ma non tutti potranno essere sfruttati per i nostri scopi. Infatti, oltre agli oggetti statici, potremo trovarne alcuni che ci permetteranno di utilizzare le loro proprietà, come lampioni che faranno luce o ombrelli che ci faranno saltare con una semplice interazione. Questo porta il giocatore a fondersi con ogni oggetto presente a schermo, specialmente in caso ci si blocchi, e a pensare ad una buona tattica per poter sfruttare le risorse a nostra disposizione.

Oltre a dover interagire con gli elementi del paesaggio, avremo bisogno di sfruttarne il movimento. Infatti, molti livelli richiederanno di aggrapparsi all’ombra di un uomo, di una macchina o anche di un piccione in movimento, ed è qui che riscontriamo uno dei difetti del titolo. Buona parte di questi livelli richiederanno al giocatore di attendere l’arrivo dell’ombra, ma spesso quest’attesa risulterà frustrante e priva di risultati.
Difatti, il tempo necessario non è sempre prevedibile, e spesso risulta essere più lunga di quanto ci si aspetti.

Schim darà al giocatore un’ampia libertà di scelta sul modo in cui completare ogni stage, e questo fattore, insieme alla cura posta nella creazione dei livelli, sono i pilastri portanti del titolo. La maggior parte dei livelli sono segnati da idee incredibilmente interessanti ed l’ottimo level design fa da padrone all’intera esperienza.

Per quanto ogni livello sia colmo di idee creative e vi siano sempre diversi modi per approcciarsi ad ognuno di questi, in molti dei livelli più complessi si sente il bisogno di ricevere qualche piccolo suggerimento su come proseguire, soprattutto qualora non ci si rendesse conto di star procedendo sulla strada sbagliata.

Un’altra, seppur minore, nota di merito è la presenza di un grande numero di collezionabili, divisi per ogni livello, che danno un ulteriore motivo al giocatore per riaffrontare ogni stage, magari in maniera diversa.


Comparto artistico e tecnico

Come in ogni indie che si rispetti, il lato artistico è uno degli aspetti più importanti e identificativi del titolo. Schim possiede uno stile unico e fortemente minimalista, che nonostante tutto riesce a risultare vivace, soprattutto grazie al suo utilizzo dei colori, che saranno caldi o freddi a seconda dello stato d’animo della scena. Colori che, peraltro, sono modificabili in ogni livello a proprio piacimento, così da donare a ciascun giocatore un’esperienza più personale.

Alla mancanza di una trama ben strutturata, Schim compensa con un mondo animato e colmo di piccoli sprazzi di quotidianità che abbelliscono ogni livello e lo rendono unico.

Tuttavia, l’aspetto in cui il titolo eccelle maggiormente è sicuramente nella sua soundtrack. Ogni traccia sarà sorretta da meravigliosi ritmi lo-fi che si legano perfettamente alle sensazioni trasmesse dal titolo stesso e alla storia che vuole raccontare, donando al giocatore un’esperienza rilassante ed efficace.
Potete ascoltarla utilizzando il link a Spotify:

Quanto al comparto tecnico, è privo di particolari difetti, poiché per tutta la sua durata è rimasto stabile, non presentando crash o bug di alcun genere. Inoltre, la sua semplicità lo rende adatto ad essere giocato su qualsiasi configurazione.


Ringraziamo Pressengine per averci fornito una chiave del gioco per realizzare questa recensione.
Seguiteci sul nostro curatore e sul nostro sito per altre recensioni e articoli in arrivo nei prossimi giorni.

Recensione Schim – Un tuffo nell’ombra della città!
In conclusione...
Schim è un buon titolo in cui la bellissima soundtrack, lo stile grafico delizioso ed l'ottimo level design rappresentano i migliori pregi. Tuttavia, non mancano alcuni difetti, come alcune sezioni del gioco alquanto frustranti ed una trama che finisce per essere introdotta ma mai approfondita. Nonostante ciò, Schim risulta essere un titolo tenero e rilassante che intratterrà il giocatore per tutta la sua modesta durata.
Pregi
Comparto estetico e soundtrack deliziosi.
Ottimo level design.
Grande varietà nei livelli e nelle situazioni affrontate.
Difetti
Trama introdotta ma poi non sviluppata al meglio.
Spesso frustrante.
La mancanza di suggerimenti si può far sentire.
7.5
voto

Di MariaRosaria Cozzolino

Grande appassionata di videogiochi, specialmente retro, e cinema. Moglie amorevole e mamma di molti peluche che la accompagnano nella scrittura degli articoli per questo piccolo e caldo spazio nel grande oceano di internet.