GRIS è senza dubbio uno dei videogiochi più importanti del decennio, capace di portare i riflettori sul mercato indie grazie alla sua storia meravigliosa, in grado di commuovere il giocatore senza usare nemmeno una parola, e al suo inconfondibile stile grafico, che lo rende a tutti gli effetti un’opera d’arte in movimento.
Con queste premesse, Nomada Studio torna in gioco portando sui nostri schermi un nuovo esempio della loro inconfondibile narrativa, arricchito da un incipit fiabesco e da un innovativo stile grafico.

Avendo avuto l’opportunità di provare in anteprima il titolo, condivideremo con voi la nostra opinione sul primo capitolo di quello che si preannuncia essere il prossimo capolavoro di Nomada Studio.


Un viaggio nella natura incontaminata

In Neva prendiamo i panni di una protagonista senza nome, la cui quotidianità viene distrutta dall’improvviso arrivo di una minaccia misteriosa e brutale.
Durante un attacco, le creature oscure infliggeranno un colpo fatale alla madre di Neva, una piccola cucciola di lupo di cui dovremo poi prenderci cura durante l’avventura.

Dopo la tragica perdita, ci avventureremo nella natura incontaminata, tanto meravigliosa quanto vulnerabile alle creature che abitano l’oscurità e che minacciano di distruggere la foresta.
All’inizio della nostra storia, non avremo uno scopo preciso se non quello di sopravvivere alla crudeltà delle creature e di distruggerle, così da dare un futuro prospero alla nostra casa e a Neva.

Paragonandola al precedente capolavoro del team, ci viene da chiederci se la trama manterrà lo stesso impatto emotivo, ma le basi poste fin ora si son dimostrate solide, soprattutto vedendo che il titolo non esita a giocare con i sentimenti del giocatore fin dai primi minuti.
Tuttavia, i due giochi sono su un piano differente, dato che GRIS porta sui nostri schermi una storia più personale, mentre Neva ci pone di fronte ad una fiaba piuttosto classica, ma non per questo meno valida. Vista l’abilità dimostrata dagli sviluppatori nella costruzione di un’ottima trama, senza dubbio riusciranno a sfruttare questo cambio di tono al meglio delle loro capacità.


Tra lunghe avventure e cinematografici combattimenti

Neva implementa alcuni degli aspetti più riusciti di GRIS nel suo gameplay, come il movimento e la struttura dell’esplorazione e dei suoi enigmi.
Un elemento trasformativo in questo caso è la presenza di un compagno di viaggio, la lupa Neva, che starà accanto a noi per tutta la durata del gioco.
In particolare, sarà fondamentale proteggerla costantemente ed insegnarle a superare gli ostacoli che incontra.
Tuttavia, il nostro rapporto con lei non si limita a questo, dato che spesso ci troveremo ad accompagnarla nella scoperta del mondo che la circonda o anche semplicemente a coccolarla.

Fatte queste considerazioni, l’aggiunta più interessante rimane l’implementazione del combattimento, totalmente assente in GRIS.
Questo è strutturato in un modo molto semplice e intuitivo da capire, presentando un limitato range di attacchi che si fanno forza dello stupendo stile grafico e delle animazioni per divenire spettacolari. Interessante è anche il sistema di cura, che ci permetterà di recuperare la nostra vita durante il combattimento, dopo aver portato a termine un’intera combo.

Purtroppo però, la semplicità del combattimento è anche il suo più grande punto a sfavore.
Le battaglie sono spesso troppo lunghe e finiscono per risultare stantie a causa degli attacchi limitati sia da parte nostra che da parte dei nemici, nonché della durata stessa degli scontri.
Nel finale avremo modo di scontrarci con il primo Boss, che, nonostante la sua monumentalità, presenta anch’esso una modalità di combattimento tradizionale e degli attacchi estremamente leggibili e semplici per quanto grandiosi.

Dai trailer che abbiamo avuto modo di analizzare durante la passata edizione dei Game Awards, sembra che il combattimento avrà a modo di evolversi nel corso del gioco, soprattutto grazie alla successiva implementazione di Neva come compagno di battaglia, oltre che di avventura.

Durante la prova del titolo, abbiamo avuto modo di dar un’occhiata anche agli enigmi ambientali che, seppur con un apparente immediatezza, sfruttano sempre al meglio l’energico sistema di movimento e il level design.


Un capolavoro visivo e sonoro nel solco di GRIS

Vista l’eredità importante del titolo, uno dei suoi pilastri è senza dubbio lo stile grafico, sempre curato dall’incredibile creative director di GRIS, Conrad Roset.
Nonostante la presenza del medesimo artista a capo del progetto, Neva trova un suo stile unico che sfrutta il tratto semplice per creare atmosfere mozzafiato, oltre ad utilizzare in maniera egregia i bellissimi colori che compongono la sua palette.

Oltre allo stile, tornano anche il compositore della favolosa OST di GRIS, Berlinist, che aggiunge un ulteriore tocco magico alla storia, componendo delle tracce che già dal primo capitolo hanno saputo mantenere la medesima qualità altissima della produzione precedente.


Ringraziamo Devolver Digital per averci fornito una chiave della preview per realizzare questa recensione.
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Di MariaRosaria Cozzolino

Grande appassionata di videogiochi, specialmente retro, e cinema. Moglie amorevole e mamma di molti peluche che la accompagnano nella scrittura degli articoli per questo piccolo e caldo spazio nel grande oceano di internet.