Nell’articolo di oggi tratteremo del primo titolo sviluppato dalla software house francese Studio Plane Toast, ovvero Caravan SandWitch, un’avventura che mette al centro dell’attenzione non solo l’esplorazione del mondo di gioco ma anche la relazioni e i rapporti della nostra protagonista.
Una combinazione gradita che viene arricchita da una grafica che cattura con vivacità gli occhi dello spettatore, portando l’ennesima piccola gemma all’interno dell’esteso panorama videoludico indie.

Caravan SandWitch


Durante la stesura di questo articolo il prodotto in questione non è ancora disponibile al pubblico, dunque saranno presenti alcuni bug che probabilmente verranno risolti al day one o nelle patch successive.
Dopo questa premessa, siamo finalmente pronti ad entrare nella recensione dedicata!


Incipit Narrativo

Caravan SandWitch inizia con l’introduzione della nostra protagonista, Sauge, un’esploratrice che, durante il ritorno alla stazione spaziale in orbita sul pianeta in cui si svolge la storia, riceve un segnale di soccorso da sua sorella Masco, scomparsa da più di sei anni insieme alla sua astronave.
Questa richiesta d’aiuto ci porterà su Cigalo, il nostro pianeta natale, e precisamente nel villaggio di Estello. Per raggiungerlo, dovremo prendere un treno spaziale in compagnia di Nèfle, un nostro amico e fidato meccanico, che ci chiederà una mano per disabilitare un jammer che sta disturbando il segnale delle antenne.

Appena arrivati su Cigalo, facciamo la conoscenza dell’anziana del villaggio, Rose, che desidera darci il suo van per permetterci di esplorare l’ambiente desertico circostante.
Questa premessa è particolarmente interessante, poiché all’inizio della nostra avventura non sappiamo cosa aspettarci o chi incontreremo.
Inevitabilmente ci porremo una domanda: perché la nostra storia non inizia sul pianeta natale?
La risposta ci viene data quasi subito, poiché trent’anni prima degli eventi che coinvolgono Sauge, un disastro ambientale ha trasformato Cigalo, poco alla volta, in una landa desolata.

Caravan SandWitch


La trama di Caravan SandWitch si sviluppa attraverso le interazioni con le varie personalità rimaste sul pianeta, completando missioni e esplorando gradualmente tutta la superficie del mondo. Un aspetto molto positivo è la caratterizzazione dei personaggi, ognuno dei quali possiede una propria personalità e profondità, creando così una comunità in cui tutti si sentono valorizzati.

Lo Studio Plane Toast ha posto molta enfasi sull’inclusività, costruendo un mondo in cui ciascuno possa sentirsi parte di un insieme, con l’obiettivo di promuovere la collaborazione e il sostegno reciproco per superare le difficoltà ambientali.


Il gameplay

Caravan SandWitch offre un’esperienza di gioco appagante e coinvolgente grazie al connubio tra elementi esplorativi e interazioni con gli NPC, con un gameplay rilassante che riesce a trasmettere una sensazione di pace. Le sezioni di esplorazione rappresentano uno degli elementi cardine del titolo, poiché ci sono aree ricche di materiali da recuperare, fondamentali per proseguire nella trama e potenziare il nostro camper, che analizzeremo in seguito.

Durante i nostri viaggi ci imbatteremo in strutture create dagli umani per sfruttare le risorse che Cigalo offriva. Potremo esplorarle a piedi, arrampicandoci tra casse e utilizzando zip line per spostarci tra le varie estremità della struttura.

Come in molti titoli che prevedono la raccolta di oggetti utili per avanzare nella trama, avremo a disposizione un semplice inventario per conservare cibo e strumenti ottenibili tramite le quest. Queste ultime saranno consultabili tramite il Toaster, un dispositivo datoci da nostro padre, che funge da social network e ci permette di tenere traccia delle missioni e dei messaggi della comunità. La mappa, seppur non vasta, offre i segnaposti degli NPC e dei luoghi già visitati, aiutandoci a seguire il progresso delle missioni.

Non è previsto alcun danno da caduta, indipendentemente dall’altezza, e non vi sono sezioni d’azione o combattimento, poiché nel corso dell’avventura non incontreremo nemici fisici.

Un camper per tutte le evenienze

Uno degli strumenti più utili e fondamentali per la protagonista nel suo viaggio è il caravan, un mezzo che diventerà una risorsa preziosa lungo tutta l’avventura. Portando il camper al garage di Nèfle con la giusta quantità di materiali, sarà possibile installare potenziamenti che ne ampliano le funzionalità.

Il primo upgrade essenziale è l’antenna radar, capace di evidenziare e segnalare oggetti chiave come porte da aprire, scale per accedere alle strutture, o materiali da raccogliere, rendendo più agevole la ricerca di risorse su Cigalo. Il secondo potenziamento, invece, è un braccio meccanico, utile per aprire porte non meccaniche: aggancia la maniglia, evidenziata da un colore arancione, e la tira verso il basso per consentire l’accesso.


Per quanto riguarda la guida del caravan, i comandi sono semplici e intuitivi, rendendolo facile da manovrare e gestire. Tuttavia, lo stesso non si può dire per la modalità boost, che aumenta notevolmente la velocità del veicolo. Durante l’uso del turbo, infatti, il controllo del camper diventa piuttosto complicato, rendendo difficile mantenere il veicolo sulla strada.


Comparto Artistico e Tecnico

Un pregio attribuibile a Caravan SandWitch senza dubbio riguarda il comparto artistico, che sfrutta in maniera interessante il cel shading per creare un ambiente suggestivo e accattivante, catturando il giocatore con colori vividi che contrastano con il deserto e le strutture in rovina. Anche i modelli della protagonista e degli NPC sono stati realizzati con cura, evidenziando al meglio la loro caratterizzazione.

Sul fronte sonoro, il titolo offre un’ottima qualità sia nei suoni ambientali che nella colonna sonora, composta in maniera eccelsa e in grado di accompagnarci perfettamente durante la nostra avventura. Un’ultima nota riguarda l’assenza totale del doppiaggio, ma sorprendentemente non se ne sente la mancanza, poiché la narrazione riesce a mantenere il coinvolgimento senza la necessità del parlato.

Se la parte artistica di Caravan SandWitch è una gioia per gli occhi, purtroppo lo stesso non si può dire del comparto tecnico.
Come accennato, la versione che abbiamo testato non è quella definitiva, quindi i problemi riscontrati potrebbero essere risolti (si spera) con la patch del day one.

Il problema più persistente è il lag, che si manifesta in diverse situazioni, come la scoperta di nuove zone della mappa, durante la corsa della protagonista o quando si usa eccessivamente l’acceleratore del van. Fortunatamente, non sono emersi bug gravi che possano far crashare o compromettere il gioco.


Ringraziamo Dear Villagers per averci fornito una chiave del gioco per realizzare questa recensione.
Seguiteci sul nostro sito per altre recensioni e articoli in arrivo nei prossimi giorni.

CARAVAN SANDWITCH (PC)
IN CONCLUSIONE...
Un titolo molto convincente a punto di vista della trama e del gameplay, anche se con qualche sbavatura a livello tecnico che sicuramente gli sviluppatori risolveranno al day one. Consigliamo Caravan SandWitch per provare una nuova avventura pacifica e tranquilla, ottima per staccare dalla frenesia e i problemi della quotidianità.
PREGI
Grafica gradevole grazie al cel shading
Trama interessante da seguire
OST accattivante
DIFETTI
Qualche imperfezione tecnica, con lag ad ogni zona scoperta
7.7
VOTO