Ad oltre nove mesi di distanza dal suo annuncio, avvenuto durante i The Game Awards dell’anno scorso, ci è stata data la possibilità di provare in anteprima Windblown, il nuovo titolo sviluppato da Motion Twin (sviluppatori di Dead Cells), la cui data di rilascio per la versione Early Access è fissata per il prossimo 24 ottobre.

Il titolo è ambientato in un mondo fantasy alquanto particolare, popolato da creature animalesche antropomorfe che vivono in porzioni di terreno fluttuanti nel cielo, ben oltre le nuvole, con un immenso vortice che imperversa in lontananza.

Dopo aver scelto il nostro personaggio, ci risveglieremo proprio su uno di questi isolotti sospesi e inizieremo la perlustrazione di queste strane aree di gioco: troveremo così la nostra prima arma, con la quale farci strada affrontando e sconfiggendo una serie di automi ed unità robotiche di vario tipo.


GAMEPLAY E COMBAT SYSTEM

È chiaro quindi che il gioco non si perde in chiacchiere e ci butta subito nel vivo dell’azione: Windblown è infatti un roguelite action con visuale isometrica, che presenta un combat system abbastanza classico, ma con qualche guizzo in più.

Per esempio, è interessante il fatto che le due armi che potremo portare con noi potranno essere “utilizzate insieme”, in quanto ognuna di esse avrà il proprio tasto d’utilizzo e non dovremo “equipaggiarle singolarmente”.

Questo permette di “mischiare” i moveset in tempo reale, anche e soprattutto grazie a una meccanica abbastanza originale, che abbiamo trovato davvero sul pezzo: per farla breve, durante una serie di attacchi consecutivi con una delle due potremo, eseguendone uno al momento giusto e uno con l’altra, effettuare una mossa particolarmente potente e spettacolare, relativa ovviamente alle armi che abbiamo equipaggiato.

In questo modo, il giocatore sarà invogliato ad evitare il button smashing, bensì a testare a fondo il moveset delle armi per comprendere il tempismo di attivazione della suddetta combinazione, per poi integrarla nel proprio ciclo di gameplay e devastare ogni minaccia in men che non si dica.
Questa è fondamentalmente la regola principale dell’intero combat system, che vuole essere frenetico e dinamico, ma anche richiedere al contempo una certa cognizione di causa dei propri mezzi a disposizione.

Data la sua natura di opera roguelite, andando avanti nella run troveremo altre armi con perk differenti, delle abilità attive chiamate “trinket” e, ovviamente, tutta una serie di potenziamenti passivi, la cui scelta orienterà a grandi linee la direzione della nostra run.

Ebbene, già da questa prova il tutto riesce a essere straordinariamente divertente e galvanizzante, specialmente quando si riescono a mettere a segno in sequenza le varie combinazioni.

Al contempo, va detto che a tratti l’azione risulta leggermente sporchina a causa di alcune animazioni ed effetti sicuramente belli da vedere, ma abbastanza invasivi da rendere non sempre chiarissimo ciò che sta avvenendo a schermo.
L’assenza della stamina o di una barra del mana consente di eseguire mosse con estrema rapidità, il che rende, se da un lato spettacolarizza in maniera piacevole gli scontri, dall’altro li rende un po’ un caos incontrollato.

STRUTTURA E COMPONENTE ROGUELITE

Ad ogni modo, durante l’anteprima abbiamo avuto modo di attraversare due biomi: i “Golem gardens”, ovvero dei colorati giardini dai toni paradisiaci, e “Factory”, un’imponente fabbrica di automi, ognuno con un proprio set di nemici e boss.

Alquanto curiose sono invece le logiche di spostamento tra un’area di combattimento e l’altra, in quanto, essendo ambientato in zone di terreno sospese, ci ritroveremo a scattare compulsivamente tra una piattaforma e l’altra per recuperare gli “ingranaggi” sparsi in giro o più semplicemente per raggiungere più velocemente la prossima arena.

Onestamente, abbiamo trovato questo aspetto alquanto bizzarro e, a meno che non venga poi sfruttato in ambientazioni successive per aprire qualche spunto esplorativo in più, anche un po’ fine a sé stesso, in quanto, almeno i primi due biomi non presentano chissà quale percorso segreto o alternativo, ma giusto qualche timida deviazione di rotta (che spesso e volentieri porta a vicoli ciechi).

Alla nostra morte faremo ritorno all’HUB centrale, un isolotto un po’ più grande e accogliente, dove ci attenderanno diversi NPC presso i quali potremo acquisire nuove quest e spendere le varie risorse accumulate per sbloccare nuove armi, potenziamenti e altre tipologie di vantaggi da trovare nelle run successive.

Anche sotto questo punto di vista Windblown sembrerebbe in linea con le altre produzioni del genere, proponendo una struttura roguelite abbastanza semplice e già vista altrove.

In tal senso, la cosa che speriamo di più in assoluto è che, dal rilascio della versione Early Access, possa venir integrato un numero più soddisfacente di armi, abilità e potenziamenti, dato che, nel caso di quest’anteprima, sono bastate davvero poche run per vederle tutte.


COMPARTO TECNICO ED ESTETICO

Invece, dal punto di vista artistico sembra essere stato fatto un lavoro più che dignitoso, non solo per quanto riguarda la resa estetica delle ambientazioni, ma anche in termini di puro design, che andrà a proporre personaggi giocanti e non, ma anche nemici e bossfight particolarmente stilosi.

Al contempo, alcuni dei modelli e alcune delle texture risulteranno talmente prive di dettaglio da sembrare quasi low poly: per quanto anche questa possa essere una scelta artistica voluta e rispettabile, a nostro avviso non si adatta proprio nel migliore dei modi a quelle che sono, invece, animazioni ed effetti ben più curati e belli da vedere.


LE CONCLUSIONI… PER ORA

In definitiva, Windblown sembra essere un roguelite solido, divertente e anche abbastanza stiloso, che fa della spettacolarizzazione dell’azione uno dei suoi punti di forza.

Seppur persistano dubbi sulla gestione delle fasi di intermezzo e su una struttura roguelite abbastanza banale, non vediamo l’ora che esca la versione Early Access per vedere quali nuovi scenari, nemici, armi e relative combinazioni hanno in serbo per noi gli sviluppatori di Motion Twin.

Le nostre aspettative ormai si sono alzate moltissimo e manca davvero poco per scoprire se verranno rispettate!


Ringraziamo Cosmocover per averci fornito una chiave del gioco per realizzare questa recensione.

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