Con questo articolo/recensione tratteremo di un fenomeno videoludico che, con una certa tendenza al paradosso, ha avuto la sua maggiore diffusione solo negli ultimi anni, vedendo l’improbabile ma assolutamente ben accetta ribalta di un sottogenere degli FPS affettuosamente soprannominato “boomer shooter”.

I boomer shooter sono quel tipo di FPS, che ispirandosi ai leggendari classici degli anni 90 e dei primi del 2000, ripropongono la solita ed immortale formula shooter dandone una propria interpretazione “moderna” e più matura.

Esempi di immediata rilevanza sono Ultrakill, Dusk, Prodeus, Ion Fury ed AMID Evil, tuttavia in questo articolo andremo a concentrarci su tre titoli in early access che tentano di ritagliarsi uno spazio all’interno dello stesso sottogenere, pur presentando delle visioni completamente diverse di quest’ultimo.

A tal proposito vorremmo ringraziare in anticipo gli sviluppatori che hanno deciso di inviarci una copia dei loro titoli in occasione di questa riesamina.

La ricetta del successo

Per quanto sia davvero impossibile dare una risposta che risulti valida per tutti i giocatori, ciò che probabilmente ci attrae più dei boomer shooter è la loro semplicità e la loro immediatezza, così come la loro capacità di trasmettere con estrema sintesi gli effetti di un’ambientazione o di una tematica di fondo.

Abbiamo infatti una grande varietà di titoli ambientati in mondi fantastici, infernali, lovecraftiani ed allucinati, laddove questi rappresentano una sorta di parco giochi in cui l’unico limite è la nostra abilità.

La popolarità dei boomer shooter nell’attuale mercato indie è una importante testimonianza di come una formula considerata antica e passata possa venir sempre riproposta con un successo, a patto che venga trattata con la giusta cura ed originalità.
Del resto è abbastanza innegabile che un gameplay divertente, se riproposto in maniera originale, non smetterà mai di essere divertente e di attrarre appassionati fra nuovi e vecchi giocatori.


Blood West(PC)


Blood West è un FPS stealth in early access ambientato in una suggestiva reinterpretazione a tinte horror del vecchio west. 

A differenza degli altri titoli che andremo ad esaminare in questo articolo, l’opera di HyperStrange si esprime in un gameplay complesso e stratificato, fortemente puntato al ragionamento e alla gestione maniacale delle poche risorse a nostra disposizione.

Elemento che si rende evidente già dalla fondamentale gestione degli spazi dell’inventario, che per essere sfruttati al meglio richiederanno non poca attenzione, riprendendo da vicino ciò che accadeva nei vecchi titoli della saga Resident Evil.


Abbiamo poi a che fare con un grosso albero delle abilità, che servendosi di skill point contribuisce nel dare al giocatore un senso di lenta ma appagante progressione.

Sensazione che viene enormemente amplificata dalla presenza di malus stackabili ad ogni morte su varie statistiche come vitalità, stamina e l’efficacia dello stealth.

Lo stealth è infatti il cuore pulsante del gioco, che pur offrendo un sistema di combattimento appagante e ben studiato, costringe il giocatore ad un approccio estremamente cauto e silenzioso in totale contrasto con la maggioranza dei boomer shooter.

Il risultato è un gioco difficile e a tratti estremamente punitivo, non adatto quindi ad una buona parte degli utenti e neppure a tutti gli appassionati di questo sottogenere.
Si tratta tuttavia di un ottimo gioco, in grado di appagare l’utente e di offrire numerose ore di divertimento a chi è in grado di gestire le sue tante sfide.

Degno di menzione anche il comparto estetico, fortemente retrò ma sorprendentemente dettagliato nei particolari.


INCISION(PC)


INCISION è un FPS adrenalinico e sfrenato, che fa della sanguinolenza irriverente il suo cardinale punto di forza.
Nonostante si tratti di un early access sviluppato da una singola persona, questo titolo è stato già in grado di offrire una buona quantità di contenuti ed una discreta varietà di armi e nemici, rendendolo a nostro avviso uno dei boomer shooter più promettenti sul mercato, almeno in quanto a potenzialità.

Del resto poco si può criticare dell’incredibile lavoro svolto sullo shooting, non meno divertente e frenetico dei titoli più blasonati del suo sottogenere.

Nonostante le buone impressioni iniziali ci sentiamo comunque di criticare la struttura dell’open map dei livelli, che rischiano a tratti di essere troppo dispersivi e contorti, spezzando irreparabilmente il ritmo altrimenti serrato dei combattimenti.

Esteticamente parlando, il dev ha svolto un lavoro impeccabile nel catturare nella sua essenzialità tutto ciò di cui un titolo così violento e spietato ha bisogno.
Le ambientazioni sono oscure e putrescenti, i nemici sono orribili e spaventosi e la palette ricorda molto da vicino quella dell’otherworld di Silent Hill.

Da menzionare anche il comparto sonoro che grazie a delle OST industriali, talvolta folli e dissonanti, riesce a dare il giusto contributo all’atmosfera del titolo.


Turbo Overkill(PC)


Turbo Overkill è un FPS stiloso e adrenalinico che può vantare di una ambientazione cyberpunk semplicemente stupenda ed un sistema di combattimento appagante ed immediato.

Laddove i precedenti titoli protendevano per l’una o l’altra estremità di questo sottogenere, Turbo Overkill è il perfetto bilancio fra le due e probabilmente il più vicino all’offerta di un classico FPS degli anni 90.

Il gameplay è divertente, veloce e adrenalinico e le mappe sono abbastanza grandi per non risultare eccessivamente dispersive.
La presenza di modifiche e potenziamenti contribuisce a dare al titolo la giusta profondità, permettendo al giocatore una certa libertà di approccio nonostante l’impronta poco ragionata del gameplay.


Il risultato è un’esplosione di divertimento dall’enorme carisma, soprattutto grazie alle trovate folli dei dev per quanto riguarda gli impianti e i modificatori del corpo e delle armi.

Da sottolineare che anche in questo caso ci troviamo ad affrontare un titolo difficile e punitivo, un po’ a causa degli sbilanciamenti che un gioco in early access tende a presentare in questa fase dello sviluppo, ma anche grazie al numero e alla varietà eccellente di nemici sempre pronti a dar freno alla nostra furia omicida.

Anche in questo caso vorremmo dare la giusta rilevanza alla soundtrack composta da Chapman Hammond e Nikola Jeremic per accompagnare i ritmi estremamente elevati di questo gioco, ipnotica e perfettamente adatta al suo difficile scopo.


Blood West è acquistabile su Steam al prezzo pieno di 12,49€ al seguente link:

https://store.steampowered.com/app/1587130/Blood_West/

INCISION è acquistabile su Steam al prezzo pieno di 13,99€ al seguente link:

https://store.steampowered.com/app/1734680/INCISION/

Turbo Overkill è acquistabile su Steam al prezzo pieno di 16,79€ al seguente link:

https://store.steampowered.com/app/1328350/Turbo_Overkill/


Ringraziamo Apogee e Hyperstrange per averci fornito le chiave dei giochi per realizzare questo articolo.

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Di Mario Ricerni

Appassionato di videogiochi, cinema e musica, ha creato STWGames per condividere il sogno di entrare in diretto contatto con l'industria che ha ammirato sin dall'infanzia.