Devo essere sincero: all’inizio Haven non mi stava piacendo. Avevo aspettative molto alte su questo titolo e le prime ore di gioco non sembravano soddisfarle. Eppure qualcosa mi ha spinto ad andare avanti facendomi scoprire un ottimo titolo sotto diversi aspetti. Ma andiamo con ordine e iniziamo questa recensione.
- La Fuga di Due Innamorati
Yu e Kay sono una giovane coppia di innamorati che vive nell’Arnia, una colonia spaziale gestita da un rigido regolamento. Ad ogni persona infatti viene assegnato un partner per la vita senza tenere conto di quelli che potrebbero essere i sentimenti e i gusti di ognuno. A Yu e Kay questo sistema non piace, soprattutto perché loro si amano, ma l’Arnia non ha in mente questo per loro. Per cui, appena se ne presenta l’occasione, i due decidono di fuggire in cerca di libertà. Kay, che lavora come ricercatore, scopre infatti un pianeta, Risorsa, che sembra essere stato dimenticato dall’Arnia. Inizia così la loro nuova vita su questo pianeta composto da isole fluttuanti unite tra di loro dal Flusso, un’energia che alimenta macchinari e tecnologie varie.
Ed è proprio quest’energia ad alimentare le speciali calzature indossate da Yu e Kay, permettendogli di fluttuare, scivolare e saltare mentre esplorano Risorsa. Non mi addentro ulteriormente nella trama ma sappiate che proprio durante le fasi di esplorazione i due protagonisti verranno a conoscenza di eventi molto importanti relativi all’Arnia e al suo passato.
- Esplorazione e Relax
Haven si propone quindi come un esplorativo votato molto al relax. Fluttuare tra le varie isole che compongono Risorsa è infatti un piacere alimentato anche dall’ottima colonna sonora che accompagna queste fasi. Sarà interessante quindi trovare non solo risorse come cibo e minerali ma anche strutture abbandonate dalle quali ricavare utili tecnologie per potenziare i nostri personaggi e craftare preziosi strumenti nella nostra navicella chiamata Nido. Risorsa infatti non è disabitata, ma diverse specie animali, tutte bellissime da vedere, vivono pacificamente di ciò che il pianeta offre. A causa di un certo fenomeno però, alcune di queste creature diventeranno ostili e costringeranno Yu e Kay a combattere. Le fasi di combattimento non sono molto complicate ma richiedono un po’ di tempismo e di memoria per ricordarsi quali tattiche sono efficaci contro certi tipi di nemici e quali no. Anche in questo caso poi, il gioco ci tiene a sottolineare quanto sa essere pacifico. Gli animali che ci attaccheranno infatti non moriranno quando li sconfiggiamo ma verranno invece ”purificati” tornando alla loro forma originaria e coccolosa.
- Una Storia D’Amore
Fin qui potremmo dire che Haven ha tutte le carte in regola per essere un gioco discreto sebbene ripetitivo in alcune fasi dopo qualche ora. C’è però una costante nell’intero titolo che lo rende particolarmente degno di nota a mio parere: il rapporto tra Yu e Kay. I nostri due protagonisti interagiscono continuamente tra di loro. Scherzano, litigano, chiacchierano, vivono la loro intimità in una maniera bellissima e rappresentata in modo adulto, si scambiano continuamente frasi e gesti dolci che dimostrano quanto siano innamorati l’uno dell’altro. Perfino durante le fasi esplorative a volte si terranno per mano mentre fluttuano o si scambieranno abbracci e baci affettuosi quando rimangono per troppo tempo fermi. Mi sono incredibilmente affezionato a questa coppia che ha come solo scopo quello di poter vivere liberamente il proprio amore, accettando tutti i lati del proprio partner ed avendo un solido legame con questi. Non ho potuto fare a meno di apprezzare ogni singola scena tra le numerosissime che gli sviluppatori hanno creato per i protagonisti mentre si rilassano nella loro navicella o accampati su una delle isole fluttuanti a guardare le stelle.
- Parere Finale e Conclusioni
Tecnicamente e graficamente il gioco è eccellente. Le ambientazioni non sono molto diverse tra di loro ma i colori e i panorami offrono degli scorci davvero interessanti. I movimenti dei personaggi sono fluidi e piacevoli da osservare, così come i vari effetti visivi.
Haven è quindi un titolo davvero piacevole da giocare, non per dei meriti importanti nel gameplay o nella trama ma per la straordinaria storia d’amore messa in piedi dagli sviluppatori. Yu e Kay mi hanno davvero conquistato con i loro sentimenti incredibilmente reali, le loro insicurezze, la loro paura di essere trovati e la voglia di essere insieme nonostante tutto e tutti. Non posso che consigliarvi vivamente di giocarlo fino in fondo, in particolare se avete un compagno o una compagna col quale vivere l’esperienza grazie alla coop locale che vi permetterà di controllare rispettivamente Yu e Kay ed identificare il vostro rapporto col loro.
Infine, spero che i ragazzi di The Game Bakers (Di cui vi lascio qui il sito e qui l’account twitter) continuino su questa strada e sappiano regalarci altri titoli preziosi come questo negli anni avvenire. Nel mentre, se deciderete di dare una chance ad Haven qui, perdetevi pure nella dolcissima storia d’amore di Yu e Kay, fuggiti dalla società per poter restare insieme.