Che fine ha fatto Beyond Good & Evil 2? – Tutte le informazioni sull’ambizioso progetto di Ubisoft

Quando si pensa a giochi di cui l’uscita sembra impossibile, andiamo subito a pensare ad Half-Life 3 o a The Elder Scrolls VI, e si tende a dimenticare un promettente titolo di Ubisoft di cui ancora oggi si sa poco o nulla: Beyond Good & Evil 2. Dopo ben 17 anni di sviluppo e pochissime informazioni sull’andamento del progetto, oggi vi parleremo della sua evoluzione e del perché, dopo tutto questo tempo e i tanti problemi, Ubisoft si ostini a non cancellarlo. 


Cos’è Beyond Good & Evil 2

Beyond Good & Evil 2 ha una storia decisamente travagliata, composta da costanti cambi di direttori e salti generazionali che hanno inevitabilmente contribuito alla sua situazione attuale. 

Il titolo che conosciamo noi oggi non è sempre stato rappresentativo di quell’incredibile trailer mostrato all’E3 dell’ormai lontano 2017, ma mette le sue radici nel remoto 2008. Agli Ubidays dello stesso anno venne mostrato un breve teaser con protagonisti Jade e Pey’j, i medesimi del primo gioco, e venne menzionato che Michel Ancel sarebbe tornato come lead designer del progetto. Oltre a questo, venne anche mostrato un trailer che vedeva Jade intenta a scappare dai militari in un mondo dal comparto grafico moderno, per l’epoca, ma allo stesso tempo fedele all’originale. Oltre a queste informazioni, non si ha molto al di fuori di un’analisi approfondita della mappa che appariva nel trailer e di alcuni video che mostrano dei bozzetti e dei footage in-game fatti vedere ad una conferenza privata di Ubisoft, avvenuta anni dopo.

Con il tempo, il team si sciolse e Michael Ancel iniziò a lavorare a quello che all’epoca doveva essere Rayman 4, ma che oggi conosciamo come Rayman Raving Rabbids. Ma Ubisoft non aveva finito con il brand e, nell’E3 del 2017, ben 8 anni dopo, mostrano il primo trailer dell’ambizioso Beyond Good & Evil 2 che oggi ricordiamo. 

Il titolo doveva essere un prequel del suo predecessore e vedeva come protagonista non più l’amata Jade, ma un gruppo di bracconieri impegnati a cercare l’emblematico portale di Moksha. Nei tre anni successivi vennero mostrati diversi trailer che andavano a mostrare in maniera più approfondita i veicoli che sarebbero stati usati sia in combattimento che negli spostamenti, le fasi di esplorazione a terra, concept art per i personaggi e il fiore all’occhiello del gioco: Il suo universo narrativo.

In modo simile a come successo con No Man’s Sky, Beyond Good & Evil 2 viveva delle sue promesse. Un vasto Open World con numerosi pianeti interamente esplorabili e con transizioni fluide e prive di caricamenti fecero sognare i giocatori, anche quelli che non avevano mai sentito parlare del brand. Inoltre, le parole di Michel Ancel, che lo definiva un titolo mastodontico e troppo ambizioso per uscire su Playstation 4 e Xbox One, aumentarono notevolmente l’aura di hype che si venne a creare attorno al progetto. Tuttavia, i diversi cambiamenti fatti allo stile grafico, ai personaggi e alla storia non convinsero i fan del primo capitolo, dato che lo vedevano troppo lontano anche dal prototipo mostrato nel 2008.


I problemi 

Come detto precedentemente, dopo l’annuncio ufficiale vennero rilasciati vari trailer, con una buona quantità di footage in-game, che davano l’idea al pubblico che lo sviluppo stesse andando a gonfie vele, ma le difficoltà dovevano ancora arrivare.

Dopo 1 anno senza notizie nasce uno dei problemi che ha inevitabilmente condotto allo stato attuale del titolo: L’allontanamento di Michel Ancel, creatore del gioco. I membri del team attribuiscono a lui e al suo atteggiamento il fallimento del progetto, parlando di costanti abusi verbali da parte sua nei confronti degli altri sviluppatori. Nonostante abbia sempre negato la veridicità delle accuse, sostenendo che i problemi di Beyond Good & Evil 2 fossero dovuti a delle “divergenze tra appassionati manager”, viene definitivamente allontanato da Ubisoft e decide di non dedicarsi di più allo sviluppo di videogiochi.

Soli due anni fa, inoltre, viene a mancare uno dei pilastri del team ma anche della storia di Ubisoft: Emile Morel. Creatore dell’incredibile Rayman Legends, il 6 luglio del 2023 lo sviluppatore perde la vita in circostanze misteriose all’età di soli 40 anni, fra i messaggi affettuosi e colmi di tenerezza dei colleghi. Il costante cambiamento all’interno dello staff contribuì a numerosi cambiamenti anche nella gestione dello sviluppo, impedendogli di avere un’effettiva road map.

Il problema principale che ha contribuito alla caduta del progetto, oltre alla perdita di due capisaldi del team, era la sua mancanza di obiettivi precisi e concreti. Partito inizialmente come un action in terza persona interamente single player, con l’uscita di nuovi trailer e informazioni la natura del titolo sembrava cambiare costantemente. Si parlò spesso di renderlo un MMO, ma col tempo si iniziò anche a definirlo un Live Service Always Online, fattore che fece storcere il naso a molti giocatori. Questo cambio repentino di direzione è attribuibile anche alla rampante crescita dei titoli di successo di questa tipologia, che suscitarono un grande interesse ai piani alti di Ubisoft, tanto che da influenzare i piani di sviluppo.


I recenti leak e il futuro del titolo

Con il passare del tempo, Beyond Good & Evil 2 ha acquisito la nomea di un rilascio impossibile, al pari di Half-Life 3, visto che l’ammontare di anni di sviluppo sono ormai diventati superiori a quelli di giochi come Duke Nukem Forever e Dead Island 2.

Tuttavia, Ubisoft si è tirata indietro dall’annunciare l’effettiva cancellazione dell’opera, nonostante i repentini cambi di staff e soprattutto i grandi cambiamenti che stanno avvenendo all’interno della casa di sviluppo. Nel 2024, Gautoz News Source, una testata giornalistica videoludica francese, parla del perché l’ambizioso progetto sia ancora bloccato in un apparentemente infinito development hell.

Fra le numerose motivazioni fornite ne spiccano 2 in particolare. In primo luogo, agli occhi dei manager cancellarlo sarebbe una dimostrazione di debolezza e il titolo viene addirittura definito come un “progetto di vanità”, tanto che Ubisoft non sarebbe disposta ad abbandonarlo nemmeno dopo il recente acquisto del 25% delle quote della software house da parte di Tencent. Inoltre, in seguito ad una sua eventuale cancellazione, ci sarebbe l’obbligo di assegnare i componenti del team ad altri lavori. Numerosi leak inoltre parlano di come, nel 2022, lo stato del gioco fosse il medesimo rispetto a quello dei trailer del 2018, questo perché, nei successivi anni di sviluppo, il team si era concentrato esclusivamente sulla creazione di elementi secondari.

Con il titolo ancora fermo ad un singolo pianeta sui numerosi promessi, peraltro non completo, e sviluppatori che parlano di 1 licenziamento ogni 10 giorni, si può tranquillamente dire che l’uscita del gioco sull’attuale generazione, come precedentemente promesso proprio da Michel Ancel, è assolutamente impossibile. Per quanto si possa dire che vi sia ancora una possibilità d’uscita per l’opera, pensando ad altri titoli ugualmente usciti nonostante i diversi anni di sviluppo, ciò che viene detto ai piani alti di Ubisoft fa pensare che Beyond Good and Evil 2 sarà ancora per molto un progetto fantasma.

Tuttavia, sembra vi sia ancora una piccola possibilità che il gioco approdi sulle nostre console, questo perché Ubisoft ha richiesto dei finanziamenti al governo francese e, per questo motivo, sarebbero vincolati a farlo uscire, in un modo o in un altro.


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