In questi ultimi anni di cambio generazionale, noi videogiocatori siamo stati abituati al ritorno, sia sottoforma di remastered che di remake, di tanti titoli del passato.
Queste riproposizioni hanno pescato a piene mani da tanti e vari generi e, per quanto riguarda la particolare categoria dei videogiochi-rompicapo, mancava all’appello un’opera tanto particolare quanto complessa: The Talos Principle.

Questo titolo, sviluppato da Croteam ed uscito nel sempre più lontano 2014, è riuscito nel tempo a raggiungere il cuore di una solida schiera di appassionati, tanto da essere riproposto anche sulle console della precedente generazione.
Mancava, però, una versione per le attuali piattaforme ed il team di sviluppo ha deciso finalmente di proporre una nuova versione sotto il nome di The Talos Principle Reawakened.

Potevamo quindi esimerci dal risvegliare la nostra passione per questa particolare ed affascinante opera?
Per scoprire ciò che abbiamo provato durante questa splendida e particolare esperienza, ecco la nostra recensione!
UNO SGUARDO AL PASSATO
– DI COSA PARLA THE TALOS PRINCIPLE? –
Prima di proiettarci verso il futuro è indispensabile conoscere il nostro passato, ed è per questo che, prima di giungere alle novità introdotte da questa versione, è indispensabile provare a spiegare la vera natura di questo intrigante progetto.
Una voce rassicurante ma misteriosa ci sveglia dal nostro sonno, ci affacciamo ad un mondo familiare ma decadente, formato da antiche rovine, all’apparenza romane, che ci ricordano un’epoca lontana.
Elohim, così si presenta colui che sentiamo, ci indica un percorso all’apparenza leggero e spensierato, mostrandoci come, risolvendo degli intricati enigmi, arriveremo infine ad un obiettivo per ora poco definito. Da queste premesse inizia il nostro viaggio all’interno di The Talos Principle Reawakenend, e già possiamo notare come questo si presenti criptico, misterioso, poco chiaro.
Questa oscurità di fondo si ripercuote sul mondo di gioco, che trasmette tranquillità ma anche un senso di incomprensibile inquietudine.
La storia narrata prende spunto da tanti costrutti della mitologia e filosofia, andando a creare una fitta rete di teorie e misteri che sveleremo nel procedere dell’avventura, con una serie di rimandi e citazioni, come ad esempio lo stesso Elohim (nome ebraico di Dio), davvero inaspettati e di gran livello.

Dopo il criptico inizio, entriamo a piene mani nel gameplay di The Talos Principle Reawakened, che si presenta accessibile fin dalle prime battute. Il nostro protagonista, tramite l’ausilio di speciali macchine, dovrà risolvere degli interessanti enigmi dalla difficoltà crescente, il cui completamento ci ricompenserà con dei pezzi simili a quelli del Tetris, utilizzabili per accedere a nuove aree.
Il susseguirsi di prove è stata un’esperienza semplice da metabolizzare, per quanto alcuni punti siano effettivamente nebulosi, ma nel complesso è stata avventura stimolante e brillante, con picchi di soddisfazione raggiunti ad ogni risoluzione degli enigmi davvero inaspettati.
Il solido gameplay è incorniciato da un’ambientazione quasi imperturbabile ma al tempo stesso decadente, basata, come abbiamo visto, su alcune strutture storiche realmente esistenti, come ad esempio l’area iniziale ispirata a Pompei.
LE NOVITA’ INTRODOTTE DAL RISVEGLIO
Dopo aver descritto The Talos Principle è arrivato il momento di presentare le novità inserite all’interno di questa remastered, che non sono affatto poche!
Il primo aspetto che salta all’occhio è la presenza di una trama ampliata e resa più “profonda” da particolari linee di dialogo, che vanno a sommarsi a quelle già presenti nell’avventura originale.
Questi piccoli ma pesanti dettagli rappresentano un grande approfondimento per quanto riguarda la mitologia di gioco, di cui però non faremo alcuna anticipazione per non rovinare il senso di scoperta.

Trama di gioco che è stata ulteriormente approfondita anche grazie ai due contenuti aggiuntivi, presenti fin da subito nella remastered, Road to Gehenna e In The Beginning:
- Road To Gehenna ci mette nei panni di Uriel, un messaggero di Elohim, intento a dover salvare altri robot intrappolati in una strana ed oscura sezione del mondo di gioco.
- In The Beginning, a differenza della prima espansione, è la prima, vera novità di questa remastered: una storia inedita in cui, tramite gli occhi di Alexandra Drennan, una delle voci che ci accompagnerà durante la storia principale, vivremo in prima persona le origini del mondo di The Talos Principle .
Nonostante il gameplay dei due DLC sia pressoché identico a quello dell’avventura principale, siamo rimasti stupiti dalla quantità di enigmi presenti (circa un 20 per ogni DLC) e dalla complessità degli stessi, leggermente superiore a quanto già affrontato.

Partendo dalla trama ci possiamo dirigere ad uno dei tasti dolenti della produzione: se nella demo provata qualche mese fa era presente un particolare balzo del doppiaggio in italiano a quello in inglese durante i nuovi dialoghi, nella versione definitiva è stata completamente eliminata la lingua italiana, sia per quanto riguarda il doppiaggio che l’effettiva localizzazione testuale.
Per quanto il titolo sia comprensibile, la mancanza della lingua italiana potrebbe essere un ostacolo per coloro i quali vogliano comprendere appieno la complessa mitologia di gioco, impresa resa più arcigna anche dalla quantità di informazioni da apprendere dai documenti nascosti nel mondo di gioco.

Le novità, però, non finiscono qui, ed infatti si rende evidente un vero e proprio rifacimento che ha colpito il motore grafico di The Talos Principle.
Il titolo originale è stato completamente re-immaginato in Unreal Engine 5, ed il cambio di passo per quanto riguarda la grafica è evidente, tanto che le aree di gioco sono più nitide e piene di dettagli rispetto all’originale.
Un appunto che ci sentiamo di sottolineare riguarda l’illuminazione ed i colori, che appaiono diversi rispetto al titolo originale, aspetto che potrebbe far storcere il naso agli appassionati di vecchia data. Ad esempio, per quanto riguarda i colori, sembra siano quasi più saturi, più oscuri rispetto agli originali, ma nel complesso il risultato è godibile e di grande impatto.

Durante la prova su Xbox Series S, svolta in modalità prestazioni, non abbiamo notato rallentamenti o bug di grave entità, se non in un caso isolato in cui è capitato di dover ricominciare l’enigma a causa di un glitch inatteso.
Nel complesso, a livello tecnico il lavoro svolto è tangibile, e non mancherà di soddisfare i vecchi e nuovi appassionati, desiderosi di cimentarsi, di nuovo o per la prima volta, in questi appassionanti enigmi!
Ringraziamo Cosmocover e Devolver Digital per averci fornito una chiave del gioco per realizzare questa recensione.
Seguiteci sul nostro sito per altre recensioni e articoli in arrivo nei prossimi giorni.