Anteprima Ultra Mega Cats – Un’inarrestabile furia felina

Quello dello Steam Next Fest è uno degli eventi più interessanti per chiunque sia un abituale videogiocatore PC, in quanto, grazie al massiccio rilascio di demo gratuite, apre a chiunque la possibilità di provare una miriade di giochi nuovi in uscita, alcuni grossi e riconosciuti ma anche molti altri minori e nascosti.

Ultra Mega Cats è proprio uno di questi ultimi, e, parallelamente alla demo, ci è stata offerta la possibilità di provarne una versione in anteprima, e ora siamo pronti a darvi le nostre prime impressioni.

Il nostro provato

Il titolo si propone come un action in terza persona roguelite fortemente basato sulla cooperazione, nel quale i giocatori potranno scegliere vari personaggi di natura felina, che assumeranno i panni di veri e propri “eroi”. In questo caso, abbiamo avuto modo di provarne solamente due, un agile e scattante arciere e un grosso e pesante robot da combattimento: questi avranno un fuoco primario ed uno secondario unici, due abilità speciali ed una “ultimate”, che ne andranno a definire a conti fatti il ruolo (tank, DPS e così via).

Una volta fatta la nostra scelta, attraverseremo un portale situato in un curioso covo felino tecnologicamente avanzato nonchè HUB centrale, che ci teletrasporterà nelle sale tecniche di una sorta di macrostruttura industriale. Qui ci attenderanno una sequenza di arene consecutive nel quale ce la dovremo vedere con diverse tipologie di macchinari e unità robotiche, tutte molto aggressive nei nostri confronti.

In questo senso, il gioco non si preoccuperà quasi per nulla di offrire una chissà quale forma di contestualizzazione narrativa, in quanto preferirà buttare i giocatori direttamente nel vivo dell’azione. Dopo aver completato gli scontri, potremo scegliere uno tra tre potenziamenti estratti  casualmente dal sistema, e acquistarne di specifici presso il negozio.

Questi ultimi potranno essere “momentanei” e varranno quindi solo per tot. arene o per tot. uccisioni eseguite, mentre le altre, più costose, saranno valide per tutta la run. Come di consueto, i suddetti apparterranno a categorie ben differenti, e andranno a definire a grandi linee il percorso della nostra build per quella partita e, di conseguenza, un’approccio di gameplay ben specifico.

Migliorie parametriche, applicazione di effetti elementali, buff momentanei e quant’altro sono solo alcune delle scelte possibili, al quale si andranno ad aggiungere alle abilità che saranno uniche per ogni eroe. Una volta terminata la partita, faremo ritorno all’HUB centrale, dove potremo spendere alcune delle risorse ottenute per migliorare permanentemente alcune caratteristiche dei vari personaggi, la resa dei potenziamenti in game ed aumentare la possibilità di trovare vantaggi sempre più rari.

C’è un ma…

Qui sorge il primo grande dubbio, e riguarda più nello specifico i fattori di originalità: nelle varie run da noi eseguite, non abbiamo notato un qualcosa di veramente distintivo dato che, in un modo o nell’altro, sa tutto di già visto. Dalle meccaniche, al sistema di shooting, alla struttura roguelite e persino passando dal comparto estetico, si ha la sensazione che possa immediatamente perdersi nel marasma di altri giochi simili.

In tal senso, l’idea di giocare nei panni di un gatto non basta neanche lontanamente. Un altro fattore che ci ha lasciato un po’ perplessi riguarda il bilanciamento della difficoltà.
Avendo sempre giocato in solitaria, abbiamo avuto enormi problemi nella gestione delle orde, che risultano sin da subito numerose ed aggressive, specialmente considerando che, essendo le arene ambientate al chiuso, non si hanno quasi mai chissà quali margini di manovra, il che ci ha portato più volte a rimanere incastrati in angoli e vicoli ciechi.

Al contempo, è bastato acquisire un singolo potenziamento relativo al recupero della salute per permetterci di arrivare senza pressoché alcun problema fino alla fine. L’idea di dare ad un roguelite un’impronta da hero shooter così rilevante rappresenta un valore aggiunto da non sottovalutare in quelle che sono le logiche cooperative, ma va a minare per forza di cose l’esperienza in singolo, che, a nostro avviso, andrebbe ribilanciata e ricalcolata con maggiore attenzione.
Per il resto, il titolo si fa giocare con discreto piacere: i comandi sono precisi, il gunplay divertente (anche se permangono dubbi sul feedback degli impatti), e si percepisce in generale una certa piacevolezza nell’andamento delle partite, che risultano rapide e compatte.

A ciò si aggiunge uno stile grafico che, seppur ricordi da vicino l’estetica cartoonesca di Fortnite e quindi non brilli di originalità, fa il suo dovere senza troppi intoppi. Segnaliamo anche la presenza di un cast nutrito di doppiatori, fra cui l’inimitabile Roger Clark (Arthur Morgan in Rdr2).


In conclusione… per ora

In definitiva, Ultra Mega Cats rischia di perdersi per sempre negli angusti anfratti del sottobosco di Steam, a causa di una carenza in quelli che sono sia gli aspetti caratteriali che in quelli più ludici, che, per giochi del genere, dovrebbero essere fondamentali.
Inoltre, vi sono svariati interrogativi sulla gestione delle difficoltà, della progressione e di tutto ciò che riguarda il bilanciamento generale, che sembrerebbe fare distinzioni un po’ troppo nette tra l’offerta dell’esperienza in singolo e quella invece cooperativa.

Nonostante ciò, non si può negare che vi sia una solidità di fondo che, in un certo senso, risulta tutt’altro che scontata, e che, almeno nella versione finale, potrebbe da sola farvi divertire per qualche manciata di ore.


Ringraziamo Keymailer per averci fornito una chiave per questa anteprima.
Potete inserire il titolo in wishlist direttamente dalla pagina steam.
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