Sono finalmente uscite entrambe le parti dell’atteso DLC “Il tesoro dell’Area Zero” per Pokémon Scarlatto e Violetto: La maschera turchese e Il disco indaco.
Questa espansione promette di risolvere tutti i buchi di trama rimasti in sospeso, riprendendo i misteri lasciati appositamente da Gamefreak nella versione base dei due giochi.

Vediamo quindi insieme, in questa recensione, se son riusciti a mantenere la parola.

La storia della Maschera Turchese

Ormai uscita quattro mesi fa, la prima parte del DLC si svolge a Nordivia (o Kitakami), un piccolo paese al di fuori di Paldea in cui il nostro protagonista sarà richiamato per un viaggio di studio.

Ad accompagnarci nella nostra avventura troveremo Rea, una curiosa professoressa dell’Istituto Mirtillo, il cui obiettivo è quello di sfatare le false voci negative che girano sul suo antenato, Callugaris.
A Nordivia incontreremo anche Rubra e Riben, due fratelli e studenti originari del posto, con cui faremo squadra durante le missioni che ci daranno da svolgere come compiti per il viaggio scolastico.

Durante questi incarichi ci avvicineremo sempre di più al personaggio di Riben, un ragazzino molto chiuso e insicuro, e grazie a lui verremo a conoscenza della storia della regione e di come sia stata salvata da tre eroi, soprannominati Beneamici, che la liberarono da un presunto orco cattivo.

Gameplay – La maschera turchese

Il gameplay della maschera turchese mantiene lo stesso stile di gioco del gioco base: un monster collector openworld, stavolta ambientato in una nuova zona molto più piccola di Paldea.

Esattamente come accadde nei precedenti DLC di Spada e Scudo, anche qui vedremo il ritorno di circa 200 Pokémon provenienti da vecchi titoli, con le solite differenze dettate dalla rispettiva versione del proprio gioco.

Ovviamente le lotte saranno comunque l’aspetto centrale del gameplay, permettendoci di affrontare numerosi allenatori che, tuttavia, non si porranno comunque mai come una vera sfida per il giocatore.
Questa limitazione della difficoltà è probabilmente dovuta al fattore che questa prima parte dell’espansione sarà accessibile a tutti i giocatori fin dalle prime due ore di gioco, impedendo ai Pokémon (selvatici e non) di superare il livello 65 e mantenendo spesso anche la loro forma base.

Le aggiunte che spiccano di più sono tuttavia essenzialmente due:

La caccia all’orco: un minigioco avviabile sia in singleplayer che in multiplayer, il cui obbiettivo principale sarà quello di raccogliere bacche sottoforma di palloncini in groppa a Koraidon, per poi portarle in un piatto.

La modalità fotografica: un evento accessibile solo dopo aver catturato un certo numero di Pokémon, che ci permetterà di catturare un Ursaluna speciale. Dovremo scattare numerose foto con una particolare macchina fotografica affidataci da Litha, una fotografa arrivata a Nordivia proprio per fotografare questa misteriosa creatura.

Nonostante il gameplay di questo primo DLC non sia riuscito a brillare particolarmente a causa dei pochi contenuti e di problemi tecnici non irrilevanti, ho al contrario apprezzato enormemente la componente narrativa della maschera turchese, che si pone allo stesso livello qualitativo delle battute finali della storia di Scarlatto e Violetto.

La storia del Disco Indaco

la seconda parte del DLC, uscita il 14 dicembre 2023, avrà invece come centro una nuova scuola: l’Istituto Mirtillo(o Blueberry Academy), un’istituzione gemellata all’accademia Arancia/Uva situato ad Unima, a cui accederemo grazie ad un progetto di scambio studenti.

Stavolta la selezione non avverrà per la pura fortuna del nostro protagonista, come succede invece nella precedente parte, bensì per aver stuzzicato la curiosità del preside Bluebert (Preside dell’Istituto Mirtillo) grazie ai nostri precedenti a Paldea. Difatti, questa seconda fase dell’espansione, sarà affrontabile solo dopo aver finito la storia del gioco base e completato la maschera turchese.

Dopo una breve introduzione fatta dai due presidi, verremo immediatamente catapultati all’esterno dell’Istituto Mirtillo, dove ci attenderà il primo nuovo personaggio: Rupi, Superquattro della scuola e figlia di un Capopalestra di Unima non meglio specificato (probabilmente Rafan).

In seguito a determinati eventi scolastici, verremo a conoscenza che il nostro vecchio rivale, Riben, è cambiato notevolmente, mostrando un atteggiamento molto aggressivo verso gli studenti del suo club che considera ora troppo deboli.
Il nostro compito in questo secondo DLC sarà quindi quello di salvarlo e riportarlo alla normalità, scalando i vertici della Lega Mirtillo per rubargli il titolo di Campione.

Il nostro viaggio non si fermerà però alle sfide in superficie dell’Istituto Mirtillo, portandoci invece nelle profondità più nascoste dell’Area Zero sotto invito della professoressa Rea, dove ci scontreremo con numerose creature per scoprire la verità celata dietro alla storia del passato.

Gameplay – Il disco indaco

Il Gameplay del disco indaco si distingue leggermente da quello della maschera turchese, grazie ad alcune migliorie e aggiunte che elevano notevolmente alcuni aspetti dell’esperienza.

La difficoltà risulta maggiore rispetto a prima, con i livelli dei Pokémon selvatici che si mantengono tra il 60 e il 70. Tutte le lotte con gli allenatori saranno inoltre oltre il livello 72 ed esclusivamente in doppio, portando così il giocatore a ponderare con più attenzione le strategie da adottare nelle battaglie.

Il Bioterarium (la zona dell’Istituto Mirtillo in cui si svolgeranno le attività principali) sarà diviso in 4 zone completamente artificiali, che si differenziano per clima e ambiente. Qui potremo partecipare alle “ricreattività“, piccole missioni che ci premieranno con una valuta utilizzabile solo all’interno della scuola chiamata Punti Mirtillo.
Sarà anche presente il Club Lega, una speciale stanza completamente personalizzabile in cui potremo invitare i professori, Capipalestra e Superquattro per lottarci e scambiarci Pokémon al costo di PM.

Avremo inoltre la possibilità di realizzare il sogno di numerosi appassionati con il sincronizzatore, un particolare oggetto che permette di trasformarci nel primo Pokémon del party a patto che il giocatore sia nel bioterarium.

Uno dei cambi più notevoli che avvengono in questa seconda parte del DLC riguarda sicuramente la possibilità di evolvere la nostra planata in un vero e proprio volo, accessibile solamente dopo il completamento della storia, grazie a delle speciali pillole prodotte dalla Superquattro Erin.
Infine possiamo acquistare delle speciali caramelle dal buffo Mr. Merenda, con cui potremo attirare determinati leggendari in specifichi luoghi della mappa, a patto che venga raggiunta la giusta quantità di PM.


Comparto tecnico

Purtroppo anche in questo DLC possiamo notare i soliti problemi tecnici che si porta dalla versione base, trovandoci davanti ad intere sezioni di gioco con non pochi problemi di framerate e di lag, a cui si sommano anche i continui crash che interromperanno la nostra avventura.
In aggiunta alle complicazioni precedentemente elencate, ho riscontrato anche disturbi di “screen flickering”, rintracciabili sin dai primi minuti nelle cutscene di apertura dell’espansione.

Per quanto riguarda l’aspetto sonoro, invece, anche questa volta Gamefreak ha svolto un lavoro eccellente, lasciandomi piacevolmente colpito dalle numerose ost che si dimostrano ancora il lato migliore del titolo, soprattutto grazie agli ottimi remix delle colonne sonore di Nero e Bianco che troveremo per tutto il disco indaco.


Ringraziamo Nintendo e GameFreak per averci fornito una chiave del DLC per realizzare questa recensione.

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DLC Pokémon Scarlatto e Violetto: Il tesoro dell'Area Zero (Switch)
IN CONCLUSIONE
Il tesoro dell'Area Zero, composto dalla maschera turchese e dal disco indaco, si propone come un DLC dalle enormi potenzialità ma che viene notevolmente limitato dai numerosi problemi tecnici presenti nel gioco base e da una mancanza complessiva di cura nelle diverse modalità, che appaiono realizzate in maniera frettolosa. Nonostante ciò rimane da premiare l'ottima colonna sonora e la generosa quantità di contenuti, che arricchiscono ancora di più i diversi sbocchi narrativi che sebbene siano interessanti, avrei preferito vedere maggiormente esplorati.
PREGI
Grande quantità di contenuti aggiuntivi
Colonna sonora eccellente
DIFETTI
Trama incompleta
Difficoltà poco elevata
Scarsa ottimizzazione grafica
Numerosi problemi tecnici
6.8
voto