In vista dell’uscita del nuovo DLC “Everspace Titans” (del quale sarà a breve disponibile una recensione sempre sul nostro sito) di uno dei titoli a nostro parere più importanti nel genere dei simulatori spaziali, abbiamo deciso di recuperare il gioco base per analizzarlo nei suoi pregi e difetti, tenendo anche in considerazione i miglioramenti apportati da quando è stato rilasciato.

Stiamo parlando proprio di Everspace 2 (sviluppato e pubblicato da ROCKFISH Games), un sequel che ha preferito reinventarsi completamente rispetto al primo capitolo, cambiando moltissime meccaniche di gameplay ma mantenendo lo stesso “feeling” arcade che ha caratterizzato la serie.


THE STORY SO FAR

Ancora una volta ci immedesimeremo nei panni di Adam Roslin, un clone illegale che dopo un periodo iniziale in cui ha cercato di mantenere un basso profilo, lavorando come scorta per convogli minerari, si ritrova nuovamente coinvolto nei peggiori circoli che la DMZ ha da offrire.
Dopo aver abbandonato definitivamente l’idea di trascorrere il resto della nostra esistenza nella zona demilitarizzata, ci impegneremo attivamente nella ricerca di una soluzione concreta che ci consenta di trovare una via d’uscita, finendo presto per infiltrarci in corporazioni minerarie, affrontare minacce interstellari ed essere coinvolti in affari condotti da boss della criminalità.

A farci compagnia per l’intera durata della nostra avventura (oltre ai vari personaggi secondari che incontreremo), ci sarà la cinica e spiritosa I.A. di bordo HIVE che, con le sue costanti frecciatine e riflessioni stranamente filosofiche per un robot, renderà le numerose ore di solitudine nello spazio un po’ più leggere da sopportare.
Va detto che chiunque non avesse giocato il primo titolo potrebbe trovarsi in difficoltà con alcuni personaggi o elementi menzionati nell’universo di Everspace 2, banalmente come il concetto di clone militare, le caratteristiche della DMZ (nominata precedentemente) o anche solo i nomi delle vecchie conoscenze che il nostro protagonista ha fatto nel primo capitolo.

Fortunatamente, nei menù è disponibile un’intera sezione informativa dedicata ai luoghi e ai personaggi che troveremo durante il nostro viaggio, approfondendo la lore e fornendo dettagli tali da permettere a chiunque di recuperare il contesto necessario per capire pienamente il mondo di gioco.
La trama di Everspace 2 presenta sicuramente momenti di spicco che la rendono interessante da seguire, premiando chiunque approfondisca l’ecosistema galattico in cui è ambientata e mostrando una narrativa intrecciata molto facile da interpretare come superficiale, qualora non si prestasse attenzione al contesto in cui ha luogo.


GAMEPLAY

Sotto il lato gameplay, Everspace 2 ha avuto l’audacia di rinnovarsi totalmente rispetto al titolo precedente, sacrificando la formula roguelike in favore di diverse meccaniche più tipiche di un rpg looter shooter, lasciando inoltre la libertà al giocatore di esplorare un vasto mondo aperto.

Gli aspetti migliori sono stati tuttavia conservati, come i frenetici combattimenti contro ondate di nemici dall’ampio arsenale, o la soddisfacente semplicità con la quale si possono effettuare manovre precise anche ad altissima velocità.

PIÙ ESPLOSIONI, MENO PAROLE

Rispetto ad altri titoli simili, Everspace 2 sacrifica la profondità simulativa in favore della pura e semplice azione in stile TPS/FPS spaziale, presentando combattimenti frequenti e rapidi, il cui esito verrà deciso in una manciata di secondi (o minuti, nelle battaglie più grandi).
Utilizzando al meglio le armi, i gadget e i moduli speciali che avremo a nostra disposizione, dovremo farci strada attraverso sistemi solari ostili e densamente popolati dalle varie bande di deviati, fuorilegge senza pietà ai quali dovremo mostrarne ancora meno.

Anche le attività secondarie come il commercio o l’estrazione di risorse attraverso gli asteroidi sono rese in maniera piuttosto semplice, evitando dettagli troppo complessi o tediosi espedienti che andrebbero a rompere il flusso del gioco.
Questo ragionamento si applica a quasi tutti gli aspetti del titolo tranne uno in particolare che, in alcune occasioni, ci ha fatto storcere il naso a causa della sua innecessaria lentezza: Il sistema dei puzzle ambientali.

MENO PAROLE, PIÙ PUZZLE…?

In moltissime occasioni, che siano missioni primarie, secondarie o semplice esplorazione dei luoghi scoperti, si presenteranno diversi rompicapo da risolvere sparando ai giusti bersagli o procurandosi fonti energetiche per sbloccare container e porte.
Sebbene la difficoltà di questi puzzle sia piuttosto bassa, e offrano una sorta di “tregua” rispetto alle sezioni più ricche d’azione di Everspace 2, ci siamo trovati fin troppe volte di fronte ad ostacoli che richiedessero elementi sparsi nell’area, costringendoci ad esplorare ogni angolo con la sensazione di stare cercando un ago in un pagliaio, nella speranza che il nostro radar (dalla gittata piuttosto limitata) riuscisse ad individuarli.

Molti di questi obiettivi facoltativi potrebbero essere tranquillamente ignorati dalla maggior parte dei giocatori, tuttavia, chi come noi decidesse di giocare ad una difficoltà più elevata o puntasse ad ottenere tutti gli achievement, si ritroverebbe a fare i conti con situazioni tanto lente quanto noiose, necessarie per ottenere oggetti potenti o completare le sfide per il platino.
Essendo un gioco moderatamente basato sulle statistiche, ottenere un arsenale al top di gamma è senza dubbio uno degli elementi più importanti (nonché soddisfacenti) del gameplay di Everspace 2, scandendo con un ritmo sufficientemente elevato e costante la crescita del nostro personaggio.

Potremo però stare tranquilli sull’aspetto della difficoltà (perlomeno in tutte le difficoltà tranne “incubo”), poiché il livello dei nemici non sarà mai troppo alto rispetto al nostro, spaziando di uno o massimo due livelli di differenza nelle situazioni più estreme.
Che si preferisca sfrecciare tra i nemici infliggendo ingenti danni critici, bombardare con salve di missili o rottamare i relitti per creare droni che possano assisterci in combattimento, una delle nove classi principali di navicelle che Everspace 2 mette a disposizione risulterà sicuramente essere la scelta perfetta.

Ovviamente, gli indecisi o coloro che vorranno sperimentare più stili di gioco potranno acquistare sulle diverse stazioni tutte le tipologie di astronave, con la possibilità di conservarle nell’hangar della propria base personale per sostituirle ed utilizzarle a piacimento.

MOLTI POSTI DA VISITARE, MOLTE COSE DA FARE

Come menzionato in precedenza, a differenza del primo capitolo di Everspace, in questo titolo avremo a disposizione un’intera mappa galattica da esplorare, comprensiva di diversi sistemi solari ricchi di punti d’interesse e missioni secondarie.
Navigare da un sistema all’altro è reso semplice da un pilota automatico che ci eviterà la frustrazione di doverci destreggiare attorno ai pianeti o altri ostacoli (come invece accadeva su “Rebel Galaxy”), ispirandosi ad esso solamente per i numerosi eventi randomici che potrebbero comparire lungo il tragitto.

Mappa Everspace 2

Ognuno di questi settori ha inoltre il proprio elenco di sfide da completare, gare di velocità da vincere e zone ad alto pericolo da affrontare, rendendo l’esplorazione un’attività più longeva della stessa storia principale, qualora ci venisse in mente l’idea di completare il gioco al 100%.


COMPARTO ARTISTICO E TECNICO

La direzione artistica di Everspace 2 è senz’altro uno dei suoi maggiori punti di forza, in grado di stupirci con le sue ambientazioni create a mano ricche di dettagli e dall’aspetto univoco, che sia un semplice asteroide minerario o un avamposto commerciale orbitale.
I diversi giochi di luce, spesso influenzati dalle vicine stelle o nebulose, aggiungono inoltre una profondità ed atmosfera agli scenari, invidiabile dalla maggior parte di altri titoli ambientati nello spazio incapaci di rendere altrettanto efficacemente il senso di immensità e meraviglia che il cosmo dovrebbe evocare.

Sia le navicelle (ad eccezione di quelle giocabili) che gli edifici adottano invece uno stile più classico e meno complesso, sacrificando qualche dettaglio a favore di una silhouette più riconoscibile e funzionale che evita comunque di stonare con gli elementi circostanti.

LA PERSONALIZZAZIONE

In Everspace 2 la personalizzazione si spinge oltre ai semplici colori ed adesivi con i quali modificare la propria astronave, dandoci la possibilità di alterare completamente l’aspetto della navicella per soddisfare il critico estetico che è in ognuno di noi.

Le diverse opzioni cosmetiche sono disponibili come comuni drop rilasciabili dai nemici o completando le diverse sfide che il gioco ci offre, rendendo anche il processo di collezione delle decorazioni qualcosa di intrinsecamente soddisfacente.

UNA “NOTA” DOLENTE

Sfortunatamente la soundtrack ci ha lasciato un po’ di amaro in bocca poiché, nonostante la dinamicità che adegua l’intensità della musica a quella della situazione in cui ci troviamo, alcune tracce mancano di personalità ed unicità, risultando quindi piuttosto generiche.
All’effettivo, i brani che abbiamo gradito rappresentano una ristretta percentuale rispetto alla totalità di canzoni presenti in Everspace 2, concludendo l’esperienza senza che ci ricordassimo neppure di un singolo motivetto.

Le esplosioni spettacolari piacciono a tutti, ma non alla GeForce 3070Ti utilizzata per giocare questo titolo, facendoci registrare grandi cali di framerate (da 100 fps stabili in circostanze normali fino a meno di 40) proporzionali alla vicinanza con gli elementi più ricchi di effetti particellari, come il fuoco o i fulmini.
Fortunatamente, in una cinquantina di ore di gioco non ha subito crash né sono stati trovati bug di alcun tipo, dimostrando come (fatta eccezione delle situazioni citate sopra) Everspace 2 sia un prodotto tecnicamente rifinito e stabile.


Ringraziamo BXDXO per averci fornito una chiave del gioco per realizzare questa recensione.
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EVERSPACE 2 (PC)
IN CONCLUSIONE
Everspace 2 si reinventa quasi completamente rispetto al suo predecessore, puntando su un gameplay più orientato all'azione in stile RPG e affiancato da controlli intuitivi, rendendolo accessibile anche a chi non è particolarmente appassionato di simulatori spaziali. Tolti alcuni piccoli problemi di ottimizzazione ed una gestione dei puzzle ambientali che a tratti risulta mediocre, il titolo si afferma comunque come una delle migliori proposte nel suo genere.
Pregi
Gameplay rapido, ricco di azione e soddisfacente
Controlli intuitivi ed estremamente fluidi
Scenari visivamente mozzafiato
Trama semplice ma interessante
Grande quantità di contenuti secondari e alta rigiocabilità
Difetti
OST occasionalmente blanda
Piccoli problemi di ottimizzazione
Alcuni puzzle risultano estremamente tediosi da risolvere
8.5
Voto