In questo articolo vi mostreremo il ritorno di una duratura serie nata nel 1995 con i cabinati, arrivando quest’anno su Steam dopo una pausa di più di dieci anni dal suo ultimo titolo.

Premetto che avevo ottime aspettative per questo gioco: il revival di un titolo sopravvissuto a quasi trent’anni di videogiochi; un puzzle game arcade che, nonostante il suo charme, ha dovuto fare spazio a case editrici più apprezzate come la Taito (che nel 1994 rilasciò il famosissimo Puzzle Bobble), ma riuscito comunque a farsi strada in un mondo videoludico in costante cambiamento.

C’è da dire che sin da Magical Drop III, lo sviluppo della serie è stato passato di compagnia in compagnia. il primo segno infausto è stato il fallimento di Data East nel 2003, lo studio che si era occupato della serie fino a quel momento; la stessa sorte toccò allo studio Golgoth nel 2016, quattro anni dopo il rilascio di Magical Drop V (Il loro unico gioco pubblicato).
Di lì in poi, MD è stato trasferito a Highball Games, con Forever Entertainment, un distributore di massa di titoli per Switch. Speravo che questa fosse l’occasione giusta per far riprendere la serie con una forte spinta, soprattutto dopo la reazione negativa al suo precedente. Purtroppo, sembra che le aspettative non siano state ripagate.
Vediamo il perchè.


LA STORIA

Come in tutti i titoli della serie, i personaggi saranno rappresentati dalle carte dei tarocchi.
Nella modalità storia, inizieremo con la rappresentazione della carta degli amanti, Lovers, avanzando di livello in livello e interagendo con il resto del casting. I Magical Drop non hanno mai eccelso per originalità nelle loro storie, e di sicuro questo non fa eccezione. World, la carta dei tarocchi che dovrebbe governare Magical Land, ha perso il controllo del suo regno, rischiando una guerra tra due fazioni rivali. Una volta convinta da Justice, World cercherà di riaggiustare le cose.

A questo punto il percorso si dividerà in base alla scelta del giocatore, dovendo scegliere quale fazione aiutare. Se la storia vi lascia ancora delle aspettative, non preoccupatevi! I dialoghi inconcludenti le seppelliranno. con la presenza scarsa di qualche gag, la loro unica funzione sarà quella di dare un motivo per affrontare un livello. Avremo però la possibilità di saltare il testo per concentrarci unicamente sul gioco.


IL GAMEPLAY

Nonostante il livello di concentrazione e abilità richiesti varieranno in base al livello di difficoltà che sceglieremo, il gioco avrà comunque uno standard di difficoltà piuttosto alto, tanto che Highball Games ha rilasciato una patch per il ridimensionamento dell’easy mode.
Detto ciò, sono sicuro che ci saranno fan accaniti della serie e giocatori esperti che apprezzeranno un livello di sfida consistente.

L’aspetto centrale di MD rimarrà invariato, dovremo connettere quattro o più palloncini dello stesso colore per liberare spazio nella nostra parte di schermo, mentre il nostro avversario riceverà palloncini di cui dovrà liberarsi in base alle combo da noi realizzate. Chi riesce a finire la quota per primo o fa riempire lo schermo dell’avversario vince.

Quando si gioca a un Magical Drop, ci si aspetta che il lanciare i palloncini e fare combo stratosferiche sia soddisfacente, ma il gioco fallisce nell’esecuzione. Le animazioni mancanti del nostro assistente, la carenza di qualsiasi tipo di power-up o elementi che possano aumentare le possibilità di gioco, la sistemazione del testo sbagliata per ricompensare il giocatore delle sue mosse: si ha l’impressione che questo titolo non si ponga obiettivi; né un gioco per possibili nuovi fan della serie, né un titolo per cui i veterani del franchise torneranno. La modalità survival sarà una delle più godibili, dove non avremo a che fare con quote o una CPU troppo potente.


ESTETICA E COMPARTO AUDIO

È apprezzabile il rendimento moderno del casting, che subirà un leggero re-design. Nonostante non sia parte integrante del gioco, l’ambiente sterile dietro i personaggi salterà comunque all’occhio. Il comparto audio è abbastanza standard; non ci infastidirà né sarà particolarmente fantasioso. La combinazione di un’ estetica e audio di questo tipo mi ricordano molto le ambientazioni dei classici giochi fatti in RPG maker.

In conclusione, Magical Drop VI è un titolo che poteva funzionare, ma le sue fin troppe pecche lo rendono un gioco fastidioso da giocare. Questo non vuol dire che rimarrà così per sempre! Gli sviluppatori stanno ancora ascoltando il feedback dei giocatori e cercano di soddisfare il più possibile le loro esigenze. Ci auguriamo che entro qualche tempo riusciranno a risolvere i problemi sopra elencati.


Ringraziamo Forever Entertainment per averci fornito una chiave del gioco.
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