I giochi appartenenti al genere horror sono spesso vittime della spietata caccia alle streghe nei confronti dei cliché che li caratterizzano, archetipi abusati ma sempre efficaci nel raggiungere senza troppi sforzi l’obiettivo di terrorizzare il giocatore.

Mundaun rigetta quegli stereotipi proponendosi come un titolo che nell’industria cinematografica saremmo abituati a chiamare horror “d’autore”, dimostrandosi un progetto che stupisce grazie alla sua originalità e che non rinuncia ad esplorare a fondo il concetto di orrore psicologico grazie alle peculiarità che lo rendono unico ed innovativo.

I rimorsi di un male meritato

Il gioco ci mette sin da subito nei panni di un giovane uomo di nome Curdin che riceve una lettera dal parroco locale nella quale viene informato della morte del suo caro nonno invitandolo a non attendere ai suoi funerali.
Quest’ultima richiesta incuriosisce il giovane che si ritroverà da subito interessato a scoprire le dinamiche che hanno portato alla morte del parente.
Da quel momento Curdin si troverà ad affrontare un crescendo di situazioni strane ed inquietanti che talvolta sfoceranno nel puro terrore.
Passo passo il protagonista rimetterà insieme i pezzi di una storia che vede coinvolto suo nonno in un patto con una entità oscura che anni dopo è tornata a riscattare il costo dei suoi servigi ai danni del povero villaggio ormai semideserto di Mundaun.
I luoghi della sua infanzia seppur ancora suggestivi come un tempo nascondono un’anima ormai marcia e corrotta che durante la notte esplode con l’apparizione per le strade di creature ostili e maledette che cercheranno di ostacolare il nostro cammino verso la verità.

Il cuore pulsante di Mundaun

Mundaun è ambientato in una località di montagna sperduta tra le Alpi, resa ancora più cupa e misteriosa dalla realizzazione a matita dell’intero scenario e dai numerosissimi rimandi al folklore svizzero.
La realizzazione manuale degli sfondi che in un primo momento potrebbe risultare una scelta titanica ma inopportuna, ben presto si trasformerà in un elemento necessario per ricreare la sensazione di smarrimento e perdizione che caratterizza il titolo nel corso di tutta la sua durata.
Mundaun viene quindi rappresentata in un modo unico ed originale nel panorama videoludico, risultando bellissima ed allo stesso tempo spaventosa grazie alla scelta tonale limitata ad un range che va dal bianco della neve al nero della notte.
Le figure bizzarre ed intriganti che andremo ad incontrare durante l’avventura lasciano sempre un senso di misteriosa ed inadeguata familiarità, molto simile alla sensazione che si prova nel sentire parlare delle nostre antiche tradizioni popolari, ormai rinnegate ma sempre ricordate dai nostri anziani.
Durante il nostro playthrough non abbiamo potuto fare a meno di avvertire una certa affinità del gioco con alcuni dei migliori film horror del cinema recente, primi fra tutti The Lighthouse e The Witch di Robert Eggers.
L’unione del folklore straniero ad un contesto orrorifico ed a tratti onirico rappresenta un’accoppiata assolutamente azzeccata che ci piacerebbe poter vedere più spesso in titoli di questo genere.

Un’avventura fra luci ed ombre

Mundaun è un gioco d’avventura che pur presentando una certa varietà di interazioni rispetto al classico “walking simulator” non brilla come divertimento e rigiocabilità.
Di base ci ritroveremo per girovagare nelle mappe che compongono Mundaun ( molto più grande di quanto ci aspettassimo ), a piedi o a bordo del nostro veicolo, alla ricerca di un filone narrativo che seppur lineare lascia spazio all’esplorazione dell’ambiente.
Il gioco non si limiterà a questo, esprimendosi attraverso brevi fasi di combattimento e frequenti puzzle da risolvere.
Questi ultimi saranno piuttosto godibili, ma a tratti fin troppo dispersivi nello svolgimento, avendo richiesto nella nostra esperienza più di un giro a vuoto nella mappa prima di giungere ad una soluzione.
Ben pensata l’introduzione dei collezionabili così come la possibilità di fare il caffè, interazione inaspettata che in qualche modo sottolinea ancora di più la natura folkloristica ed estremamente personale del titolo.
Ottima anche la gestione dell’inventario, rappresentato da un grande zaino in cui sarà possibile raccogliere vari oggetti trovati durante l’esplorazione.


In conclusione

Mundaun è un titolo che meriterebbe molte più attenzioni, proponendo di fatto un’esperienza horror diversa dal solito che è riuscita a catturarci sin dai primi istanti.
E’ assolutamente consigliato a tutti coloro che cercano un’avventura dal sapore particolare che difficilmente verrà dimenticata dai suoi fruitori.

Potete acquistare il titolo su Steam ad un prezzo di 16,79 euro cliccando qui.

Di Mario Ricerni

Appassionato di videogiochi, cinema e musica, ha creato STWGames per condividere il sogno di entrare in diretto contatto con l'industria che ha ammirato sin dall'infanzia.