Al giorno d’oggi, i fumetti giapponesi sono diventati un fenomeno culturale diffuso in tutto il globo. I manga sono sempre più conosciuti, apprezzati e, di conseguenza, sempre più destinati a far parte di ciò che in futuro sarà la letteratura giapponese, nonostante parecchi scettici continuino ad affermare il contrario.
Ed è proprio dal riconoscimento culturale che nasce Manga Issho, l’ambizioso progetto nato dall’unione delle forze creative dei quattro rinomati editori europei: Star Comics (Italia), altraverse (Germania), Kana (Francia e Belgio) e Planeta Cómic (Spagna).
Non a caso, la parola Issho in giapponese significa “insieme” ed è la cooperazione stessa ad essere il fulcro della rivista, come affermato recentemente da Claudia Bovini, direttore responsabile ed editoriale di Star Comics.

Qualcuno di voi forse ne ha già sentito parlare, dal momento in cui il progetto è stato annunciato allo scorso Lucca Comics & Games 2024. Inoltre, per festeggiarne l’uscita, è stata tenuta una presentazione presso lo store Mondadori Duomo il 25 marzo, nel quale hanno presenziato i principali fumettisti italiani presenti nel progetto, per parlare del proprio background ma anche per dare consigli e segreti sulle tecniche di disegno.
L’unione fa la forza
Fin dalle prime sfogliate, Manga Issho si è presentato ai nostri occhi come l’equivalente di ciò che in Giappone è Weekly Shonen Jump. Un progetto eterogeneo, nel quale vengono raccolte e pubblicate le storie inedite di diversi mangaka, con ogni capitolo capace di distinguersi dagli altri per tematiche, genere, personaggi e soprattutto stile artistico.
C’è da dire che non tutti gli autori sono nuovi nel mondo dei manga, ed alcuni contano possono contare addirittura altre pubblicazioni in corso. È sicuramente il caso di Gin Zarbo, la mangaka svizzera che ha avuto l’onore di disegnare la copertina del primo volume, oltre all’aver pubblicato un breve spin off autoconclusivo che funge da prequel per la sua opera principale, The Secret of Scarecrow – The Armorer. Pur non conoscendo il contesto della saga principale, siamo riusciti ad apprezzare lo stile semplice del suo tratto.
Troviamo inoltre anche artisti “nostrani” come Federica Di Meo, che insieme al disegnatore Cab ci portano a scoprire Oneira, Path of The Bleeding Star, il primo capitolo di una storia cruda e violenta, ambientata nel cuore di un deserto. Il dualismo tra i due protagonisti del racconto non ha potuto fare a meno di riportarci alla mente la contrapposizione tra Gatsu e Griffith in Berserk, il capolavoro senza tempo – e senza fine, per ora – della buonanima di Kentaro Miura al quale si ispirano i due artisti. Un tratto elegante e raffinato, che mette in primo piano l’espressività dei volti dei personaggi.

Un violenza non solo fisica, ma anche mentale quella che viene perpetuata nel primo capitolo di “La Sposa Sirena”, scritta da Ivana Murianni e disegnata da Denise “Zanuse” Coraggioso, che reinterpreta il mito tutto italiano della sirena di Taranto e pone l’attenzione sulla condizione femminile dell’Italia meridionale agli albori del diciannovesimo secolo. Oltre ad aver apprezzato il focus su determinate tematiche, siamo stati incuriositi da ciò che verrà nei prossimi mesi.
Naturalmente, non è nostra intenzione sminuire i lavori degli artisti provenienti dal resto dell’Europa. Ognuno dei quattro Paesi ha avuto pari spazio dedicato alla proprie opere, così da rappresentare le diversità e il potenziale creativo della scena manga europea: lavori come Black Sand, Mother Jack, Scho Djinn+ e Kenshiro sono a nostro avviso dei prodotti pienamente riusciti.
Inoltre, è da premiare la varietà dell’offerta propostaci dai vari editori. C’è di tutto e per tutti, dal classico shonen Scho Djinn+ all’avventura romantica di Bloodmancer, dal lavoro con artwork curatissime di Next Stop: Afterlife ai disegni più stilizzati di Arrivano le meduse.


Insomma, c’è l’imbarazzo della scelta e Manga Issho è un prodotto capace di accontentare ogni tipo di pubblico, anche grazie alle ispirazioni orientali ritrovate all’interno delle 14 storie. Dragon Ball, Berserk, Pokémon, My Hero Academia, Street Fighter e Fairy Tail sono solo alcune delle influenze che possiamo notare nei lavori dei nostri artisti europei.
Ispirarsi da altre opere non è un difetto e nemmeno una novità, soprattutto nel campo letterario, e gli stessi giapponesi ce lo hanno mai nascosto: Eichiiro Oda, per scrivere One Piece, si è ispirato tantissimo da Akira Toriyama e a sua volta Hiro Mashima si è ispirato da Eiichiro Oda per scrivere Fairy Tail; stesso discorso per Gege Akutami, che per scrivere Jujutsu Kaisen ha preso a piene mani da Naruto.
E potremmo continuare all’infinito, perché in fin dei conti le opere di oggi serviranno come solida base per far nascere le opere di domani.
Disponibilità e prezzo
Il primo volume di Manga Issho è già disponibile sugli scaffali e negli store online dal 25 marzo. Il prezzo della prima uscita sarà di 4,90€, mentre i numeri successivi avranno un costo di 6,90€, con una cadenza trimestrale.
Un prezzo che reputiamo adatto, se consideriamo il fatto che aggiungeremo alla nostra libreria un volume di circa 330 pagine e soprattutto se consideriamo il fatto che le pagine hanno un formato di 165x240mm, più grande dei tradizionali manga.
Ma quindi, com’è Manga Issho?
Con Manga Issho, anche l’Europa ha la certezza di potersi affermare nel panorama fumettistico odierno, con una valida offerta in grado di rappresentare un’alternativa al monopolio giapponese. Non mancano però alcuni dubbi, legati alla periodicità: forse tre mesi sono troppi e nel mentre le persone rischierebbero di dimenticare completamente l’esistenza di una rivista simile. Con questo non intendiamo assolutamente affermare che debba necessariamente essere a cadenza settimanale come la controparte giapponese, dal momento in cui siamo consapevoli che ogni tavola necessita del suo tempo.
In definitiva, nonostante alcune storie siano più sottotono di altre, possiamo affermare che il progetto ideato dalle quattro case editrici può essere promosso a pieni voti. I diversi stili e generi contribuiscono a creare un prodotto vario ed eterogeneo che può essere apprezzato da tutti gli amanti dei manga, a prescindere dai propri gusti.
Ringraziamo GDG PR e Star Comics per averci dato in anteprima il primo volume in digitale per realizzare questo articolo.
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