Nel florido mercato dei titoli city builder continuano a venire esplorate idee inedite e sorprendenti, basti pensare al magnifico Timberborn o al recente Against The Storm, che abbiamo avuto il piacere di analizzare in questa sede di recensione.
Ciò che, tuttavia, non si è ancora visto, è un city builder in grado di soddisfare o quantomeno stuzzicare la fame di tutti coloro che adorano l’ambientazione gotica e oscura, allontanandosi dal tipico fantasy fatto di castelli e cavalieri per favorire enormi cattedrali e palazzine slanciate verso il cielo.

Worshippers of Cthulhu, opera prima del team polacco di Crazy Goat Games, non è propriamente la risposta alle nostre preghiere, ma è quanto di più vicino ci si avvicini al momento e, perché no, anche la potenziale realizzazione del sogno totalmente inaspettato di tutti i cultori del grande maestro dell’horror H.P. Lovecraft (me compreso).

Riuscirà Worshippers of Cthulhu a dimostrarsi un’offerta degna del Grande Sognatore?
Scopriamolo in questa prima impressione!


I contenuti dell’Early Access

Nella sua prima versione, il titolo offre due capitoli sostanzialmente completi, fra storia, quest, tutorial e meccaniche varie che vengono introdotte gradualmente con l’avanzare delle ore.
La base di gameplay, così come gran parte delle meccaniche uniche, appare già perfettamente definita e delineata, sebbene gli sviluppatori si siano dimostrati apertissimi ai feedback e abbiano già messo mano al bilanciamento di queste ultime.

La narrativa

Da un punto di vista narrativo, possiamo ritenerci piacevolmente sorpresi da quanto esplorato durante il nostro provato. Interpreteremo il leader di un culto di Cthulhu, che, giunto alle sponde di Ryl’eh, si prepara a stabilire la propria base in prossimità del Dio Dormiente per compiere sacrifici e, con il giusto tempo e fanatica dedizione, risvegliarlo.

Tentativo che verrà ovviamente osteggiato dalle numerose forze militari che presiedono la zona, ma che dovremo sconfiggere sotto la guida attenta dell’insaziabile messaggero dell’Antico. La trama non va molto oltre il compito di fornire un contesto valido alle nostre azioni e alla progressione nei vari obiettivi proposti, ma trattandosi di un city builder non avremmo davvero potuto chiedere di più.

Di tanto in tanto, alcune schermate a scelta multipla (presentate alla maniera di Frostpunk) interromperanno la parte gestionale per presentare piccole situazioni la cui risoluzione potrebbe premiarci o meno a seconda delle casistiche. È soprattutto in queste occasioni che si rende evidente come gli sviluppatori siano riusciti a catturare alla perfezione le atmosfere e gli stilemi tipici di Lovecraft negli argomenti, quanto nella scrittura dei dialoghi ed eventi.

Il gameplay

Come accennato in precedenza, le basi di gameplay impostate in questa versione ad accesso anticipato di Worshippers of Cthulhu vanno ben oltre il semplice abbozzo, ed includono un numero sorprendente di meccaniche avanzate che incidono profondamente sull’esperienza.

Il sistema di costruzione è semplice e intuitivo: la presenza di un determinato edificio implica delle necessità e delle possibilità che si completano a vicenda in un ciclo costante. Parallelamente a queste meccaniche non troppo atipiche, lo sblocco degli edifici utilizza come valuta la soddisfazione di Cthulhu, ottenuta in cambio di rituali di vario genere.

Per esemplificare la struttura circolare congegnata nel titolo, inizialmente scolpiremo idoli in legno (proveniente dal falegname) per ottenere valuta e sbloccare ulteriori edifici. Questi edifici sono necessari per incrementare la soddisfazione nella comunità e, di conseguenza, aumentare la disponibilità di valuta per i rituali. Alcune strutture, inoltre, richiedono cittadini di livello superiore, che necessitano di una varietà di comodità offerte da individui dello stesso rango, i quali sbloccano la produzione di risorse avanzate e rituali più efficienti.

Se il sistema può apparire complesso sulla carta, vi assicuriamo che in gioco non lo è, ed imparare a gestire la città sarà un processo relativamente semplice, una volta superati una manciata di popup tutorial invasivi. Questa struttura, unita alle piccole meccaniche come l’incisione rituale di segni sui corpi dei cultisti per specializzarli nelle varie produzioni, rendono il titolo unico nel suo genere, nonostante la fortissima e crescente competizione sul mercato.

E non è tutto, il gioco presenta infatti un sistema di “combattimento” navale, che prevede la costruzione di difese e la produzione di abomini cosmici per la conquista delle isole limitrofe governate dai miscredenti. Questa meccanica, pur essendo ancora imperfetta, si integra senza problemi nel loop della gestione cittadina attraverso aggiunte dedicate, permettendo inoltre di gestire più insediamenti contemporaneamente, con tutti i vantaggi e le complessità del caso.

Le problematiche

Come ogni titolo in accesso anticipato che si rispetti, anche Worshippers of Cthulhu si ritrova a fronteggiare diverse criticità che, idealmente, verranno perfezionate con il tempo prima della release finale.

Innanzitutto, si evidenzia il bilanciamento non ottimale di alcuni aspetti fondamentali del gioco, i cui ritmi tendono a variare vertiginosamente assieme al livello di difficoltà una volta raggiunte certe isole chiave nel secondo capitolo.

In particolare, la comparsa di eventi a tempo su tutto il perimetro della città porta con sé un numero esagerato di malus che va a inficiare pesantemente sull’avanzamento del gameplay, il quale risulta inevitabilmente rallentato. Fortunatamente, esiste perlomeno un’opzione per fermare l’introduzione di un timer rappresentato dalla “pazienza di Cthulhu”, che una volta esaurita porterebbe all’immediato game over.
Per quanto apprezziamo l’inserimento di questo check, riteniamo che l’idea stessa di inserire un tempo limite per spingere il giocatore a velocizzarsi sia discutibile, e crediamo ci siano strade ben più indicate per raggiungere il medesimo effetto.

Il sistema di combattimento presenta un’altra criticità, essendo composto da un semplice “seleziona e attacca” privo di profondità strategica, ulteriormente vanificato dal fatto che gli abomini reclutati perdono costantemente vita con il passare dei secondi. Si crea quindi una situazione in cui il nostro “esercito” necessita di essere costantemente rigenerato finché il nemico non viene annientato per pura insistenza, poiché questi non riprenderanno mai a reclutare, aspettando inerti la loro inevitabile sconfitta.

Infine, c’è quello che a nostro avviso non è un vero difetto quanto piuttosto un peccato, nonché ciò che impedisce a questo titolo di essere il city builder gotico da noi tanto atteso. L’evoluzione degli insediamenti appare infatti estremamente limitata, priva di un sistema di potenziamento degli edifici, e vincolata allo spazio delimitato di un arcipelago di isolotti per espandere separatamente i vari centri abitati.

Il risultato è comunque apprezzabile sia esteticamente sia dal punto di vista organizzativo, ma non raggiunge quelle vette di soddisfazione e grandiosità che si provano in classici come Age of Empires o il moderno Cities Skyline.


Considerazioni artistiche e tecniche

Dal punto di vista artistico, c’è molto da apprezzare nel lavoro svolto dal team di Crazy Goat Games nel catturare le vibrazioni uniche e ricercate dell’atmosfera lovecraftiana. Da lodare in particolare è il design delle varie mostruosità evocabili, così come la rappresentazione dei personaggi e i numerosi rimandi alle opere originali di cui il titolo si ricopre.

Siamo fiduciosi nel confidare che con il passare del tempo il team possa introdurre tanti altri elementi tipici del vastissimo universo narrativo del maestro della letteratura horror.

D’altro canto, è difficile lodare gli aspetti più tecnici dell’opera, che presenta una varietà di sbavature fra texture in bassa risoluzione e modelli non eccezionali. Fortunatamente, il titolo si è dimostrato piuttosto stabile in termini di performance, sebbene la situazione peggiori sensibilmente nel secondo capitolo e con l’espansione progressiva del nostro insediamento.

Ad ogni modo, il team di sviluppo si è mostrato estremamente attivo e sensibile ai feedback, e già nella prima settimana dall’uscita in Early access è stata rilasciata una varietà di patch mirate a sistemare le principali problematiche che affliggono l’esperienza di gioco.


Ringraziamo Crytivo per averci fornito una chiave del gioco per realizzare queste prime impressioni.
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Di Mario Ricerni

Appassionato di videogiochi, cinema e musica, ha creato STWGames per condividere il sogno di entrare in diretto contatto con l'industria che ha ammirato sin dall'infanzia.