Recensione Farewell North – Un viaggio di riscoperta attraverso un border collie

Nel vasto panorama videoludico indipendente possiamo individuare dei titoli che riescono ad unire una grande storia da un forte impatto emotivo con un’esperienza ludica all’altezza e soddisfacente.
Possiamo dire che Farewell North, sviluppato da Kyle Banks e distribuito da Mooneye Studios, è uno di queste perle rare da trovare, in grado di andare oltre la superficialità e toccare corde emotive profonde, lasciando nel giocatore un’esperienza unica; infatti, lo scopo del titolo non è soltanto quello di intrattenere chi lo gioca, ma anche di fornire degli spunti di riflessione.


Attraverso la sua atmosfera malinconica e affrontando tematiche importanti come il lutto e la compagnia di un’altra persona, Farewell North sarà riuscito a trasmettere il suo messaggio?
Scopriamolo insieme in questa recensione dedicata!


Narrativa

La storia di Farewell North ruota attorno ad una coppia composta da Chesley, un border collie adorabile e fedele, e la sua padrona Collie, che intraprendono insieme un grande viaggio attraverso un mondo avvolto da un grigiore deprimente e pervasivo. Per come viene raccontato e vissuto, non è semplicemente un percorso fisico ma un cammino interiore complesso e articolato, in cui ogni passo va a rappresentare un tentativo di riconciliarsi con il passato, guarendo le ferite con la speranza in un futuro radioso e pieno di opportunità.

Cailey deve affrontare una perdita importante nella sua vita e un dolore che difficilmente può essere completamente risanato, portandola a distanziarsi emotivamente dal mondo e dal suo posto d’origine, ovvero le lande un tempo meravigliose della Scozia.
La lotta interna della protagonista come detto in precedenza si riflette anche nel mondo circostante, creando un paesaggio alternativo senza colori e molto opprimente, e coinvolgendo anche il suo fidato compagno Chesley in qualità di compagno e guida in questa esperienza.

Il viaggio si divide in diverse regioni o sezioni delle lande scozzesi, ognuna caratterizzata da un’atmosfera unica ed enigmi ambientali unici che il nostro cucciolo deve risolvere per riportare il calore e le tonalità dei colori nell’ambiente circostante.

L’intera narrazione di Farewell North è piena di simbolismo intrinseco, poiché le sfide proposte dal titolo non sono state realizzate in maniera casuale, ma rappresentano metafore delle varie difficoltà interiori di Cailey, come i costanti blocchi emotivi e l’enorme necessità di accettare la perdita per andare oltre.
Il gioco, senza usare azioni e dialoghi molto espliciti, riesce a trasmettere il legame profondo tra il cane e la sua padrona, mostrando come Chesley non sia solo una guida fisica ma anche un catalizzatore per il cambiamento.


Gameplay

Dal punto di vista del gameplay, Farewell North adotta uno stile semplice che si affianca perfettamente con l’ambientazione e l’atmosfera nordica della Scozia, facendo il cuore pulsante dell’esperienza l’esplorazione in terza persona in un simil open world, dove esiste un percorso prestabilito e guidato tramite checkpoint.
La meccanica principale, come abbiamo già descritto precedentemente, è quella del recupero dei colori, un’idea semplice ma efficace. Ogni area esplorata inizia con una scala di grigi che va a rappresentare lo stato d’animo iniziale della ragazza, con l’avanzare nell’area e il completamento di determinati enigmi e attività, il mondo ritorna a prendere colore.

Questo processo di presa di coscienza e di rinascita emotiva della protagonista rinvigorisce un legame emotivo con il cucciolo e il giocatore, portando sempre di più ad una sintonia naturale.

Gli enigmi presenti nel titolo non rappresentano una sfida particolarmente impegnativa, ma sono ben strutturati e integrati all’interno dell’ambiente di gioco, offrendo una varietà sufficiente per mantenere l’attenzione del giocatore e l’interesse nel procedere verso la fine.
Questi puzzle sono dunque realizzati in maniera tale da richiedere una collaborazione tra la protagonista e il suo border collie, anche se Chesley si occuperà di tutta la parte “sporca” della risoluzione degli intoppi presenti durante il percorso. Nel complesso questa dinamica va a mettere in risalto ancora di più la sensazione di calma del gameplay, portando agli occhi del giocatore delle meccaniche basilari che non vanno a stonare con l’intenzione del prodotto finale.

Parliamo ora della durata del gioco, che si aggira intorno alle 5 ore se si va a completare solamente la trama principale, poiché esistono anche vari achievements e zone extra da esplorare che allungano di molto la durata del titolo. Il ritmo lento proposto da Farewell North potrebbe risultare stucchevole a chi non è abituato a titoli fortemente narrativi, ma in questo caso è una scelta ponderata e calibrata, intrapresa per non annoiare lo spettatore.


Comparto Artistico e Tecnico

Per quanto riguarda il comparto artistico. Farewell North riesce a portare forti emozioni grazie alla sua estetica minimalista. Da menzionare soprattutto la realizzazione dei paesaggi scozzesi, con un livello di dettaglio che riesce a evocare una sensazione quasi onirica, plasmando un luogo sospeso tra realtà e fantasia. L’uso dei colori è stato gestito in maniera intelligente, dove il grigio rappresenta la tristezza e una tavolozza di colori vivaci racconta un particolare pensiero o ricordo.

La colonna sonora, realizzata da John Konsolakis, si integra perfettamente con l’atmosfera e le emozioni che Farewell North vuole trasmettere.
Anche gli effetti sonori non sono da meno, con la vegetazione parla al giocatore, come il vento che soffia tra gli alberi oppure il canto degli uccelli e delle onde che aggiungono ulteriore enfasi e profondità all’esperienza.

Dal punto di vista tecnico, Farewell North si comporta in maniera sufficiente, tuttavia, ci sono alcuni piccoli problemi che potrebbero creare un senso di fastidio durante il gameplay, ad esempio alcune collisioni ambientali non sempre risultano essere precise e ben realizzate.
È presente anche qualche incertezza nelle animazioni che, anche se realizzate bene, talvolta risultano essere un po’ rigide, sia nella protagonista che nel nostro cucciolo Chesley.
Ad ogni modo, nessuna di queste problematiche va a compromettere in maniera significa l’esperienza di gioco.


Ringraziamo Mooneye Studios per averci fornito una chiave del gioco per realizzare questa recensione.
Seguiteci sul nostro sito per altre recensioni e articoli in arrivo nei prossimi giorni.

Farewell North
FAREWHELL NORTH (PC)
IN CONCLUSIONE...
Farewell North si rivela essere una grande esperienza, toccante e unica, capace di intrecciare una narrazione emotiva con un gameplay che, pur nella sua semplicità, riesce a coinvolgere e a trasmettere pensieri profondi. Nonostante qualche piccolo limite tecnico e un ritmo che potrebbe non adattarsi a tutti, il titolo emerge grazie al suo comparto artistico. È un gioco che invita il giocatore a riflettere, a immergersi in un mondo simbolico e a lasciarsi toccare dalle emozioni.
PREGI
Narrativa profonda ed emozionante
Gameplay semplice ma efficace
Colonna sonora che arricchisce l'avventura
DIFETTI
Enigmi molto semplici
Problemi tecnici rari che non compromettono l'esperienza
8
VOTO