
I primi mesi del 2025 hanno visto la comparsa sulla scena videoludica di titoli molto attesi, e mentre alcuni di questi si sono rivelati veri e propri successi in termini di visibilità, appeal e vendite, altri lo sono stati decisamente meno.
Mettendo da parte questa fetta di mercato, si sono aggiunti anche titoli di cui si è poco chiacchierato, prodotti non molto conosciuti ma comunque in grado di essere apprezzati, e Atomfall appartiene proprio a questa categoria.
Lo sviluppatore Rebellion, noto negli ultimi anni per la serie di Sniper Elite e con esperienza trentennale nel settore, è stato in grado di proporre al pubblico qualcosa in grado di sorprenderci positivamente.
Ovviamente non è tutto perfetto e scintillante, anzi, ma riconosciamo di esserci trovati di fronte a un diamante grezzo, di indubbia bellezza, che sarebbe dovuto essere intagliato e lavorato per poter brillare al meglio.

Disponibile dal 27 marzo su PC, XBox Series X/S, PS5 e gratuito per i possessori di GamePass Microsoft, se volete saperne di più, preparatevi per questo viaggio post-apocalittico e seguiteci nella nostra recensione completa.
TRAMA E NARRAZIONE
La storia fa riferimento a un episodio realmente accaduto in Inghilterra nel 1957, e meglio conosciuto come l’incidente di Windscale .
A dieci anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, lo sviluppo del nucleare era diventato di primaria importanza per molti paesi europei, ma non se ne conoscevano probabilmente ancora per bene tutti i rischi correlati.

Quello che viene storicamente narrato come un guasto in una centrale nel nord della Gran Bretagna, e più precisamente nella contea di Cumbria, viene “mutato” abilmente dallo sviluppatore in un vero e proprio evento catastrofico che interesserà gran parte del paese.
In questo clima e ambiente decisamente nuclearizzato e trasformato dalle radiazioni, il nostro protagonista si risveglia all’interno di un bunker sotterraneo.
Confuso, perso e completamente ignaro di ciò che ha causato il disastro atomico, si ritrova così a indagare, cercando di comprendere ciò che è successo e, soprattutto, di trovare una via di uscita da una zona divenuta ormai estremamente pericolosa.
Narrativamente parlando, Rebellion è stata in grado di proporre al pubblico una trama che, se da una parte sa di già visto e sentito (pensiamo a giochi come Fallout e Stalker), dall’altro è in grado di stupire per contenuti, immersività e colpi di scena.

Il nostro eroe avrà la possibilità di provare a svelare tutti gli aloni di mistero che si celano dietro al drammatico evento, scoprirne solo una parte oppure pensare soltanto a mettersi in salvo nel minor tempo possibile.
Questa “libertà narrativa” è interessante, e siamo certi che, come è successo a noi, sarete spinti ad indagare a fondo per cercare di trovare quante più risposte possibili su quanto è realmente accaduto.
Oltre ai vari scienziati, medici presenti nell’area e la popolazione in quarantena colpita dal disastro, farete la conoscenza anche di altre tre tipologie di fazioni:
- il Protocollo: l’esercito locale inviato dal governo per gestire la crisi;
- i Druidi: fanatici religiosi dediti all’adorazione dell’evento nucleare;
- i Fuorilegge: banditi anarchici che vivono di saccheggi, furti e quindi decisamente poco raccomandabili;

Oltre agli umani, ci sono altre minacce causate delle radiazioni: creature mutanti dall’aspetto umanoide, strane formazioni fungine, allucinazioni sonore e fenomeni inquietanti.
A chiudere il cerchio e mettere ancora più angoscia al giocatore, ci pensa una voce distorta che ascolteremo dal telefono pubblico di alcune cabine dislocate lungo il percorso, che ci invita a fidarci solo di lei senza però rivelarne il motivo.
Scoprire i misteri di Atomfall è come ricostruire un puzzle frammentato, con indizi che emergono a poco a poco, rivelando giusto il necessario per incuriosire, ma mai abbastanza da dare tutte le risposte.
Questo equilibrio perfetto tra tensione e scoperta, rende l’esperienza incredibilmente avvincente e possiamo quindi affermare che storyline e narrazione sono uno dei maggiori punti di forza del prodotto.
GAMEPLAY
Atomfall è un classico sparatutto in prima persona, decisamente immersivo, e quello che lo contraddistingue è sicuramente il suo particolare mondo di gioco e level design.
Non ci troveremo all’interno di un normale open world, bensì in un open map; avremo a disposizione cinque grandi aree, da subito quasi interamente esplorabili e saremo quindi liberi di muoverci all’interno di esse, cercando di raggiungere gli obiettivi (piste) correlate.

Le mappe sono sufficientemente articolate, diversificate e soprattutto riprendono le caratteristiche ambientazioni inglesi di metà anni 50.
Si passerà dal classico villaggio con muretti e case in sassi, a prati e boschi intervallati da corsi d’acqua e laghetti; insomma, tutto molto bello ma anche estremamente pericoloso, in quanto quella che dovremo affrontare non sarà una gita fuori porta ma una complicata fuga verso la salvezza.
Non mancheranno ovviamente strutture come bunker, depositi militari o altre aree costruite per contenere la crisi atomica e in cui potremo anche recuperare vario tipo di materiale sia bellico che sanitario.
Il gioco prevede infatti un interessante formula di crafting attraverso il quale sarà possibile creare oggetti come bende curative oppure vari tipi di granate e bombe artigianali.



Avremo a disposizione uno zaino per portare con noi armi e articoli vari, e il suo spazio limitato ci costringerà a ponderare bene ciò che è necessario trasportare, per non dover essere poi costretti a lasciare qualcosa lungo la strada.
La componente survivor , a differenza di titoli come ad esempio Fallout, è solo abbozzata e dovremo soprattutto prestare attenzione ai battiti cardiaci, che in situazioni di sforzo fisico o panico aumentano pericolosamente e possono causare un calo della nostra energia.
E’ presente anche un albero, con inclusioni del tipo sopravvivenza o combattimento corpo a corpo che, attraverso l’acquisizione di punti durante l’avventura, potremo sviluppare e migliorare.
Per sopravvivere durante i combattimenti avremo a disposizione un nutrito numero di armi come fucili classici o a pompa, pistole, mitragliatrici (molto rare e difficili da recuperare), oltre a vari tipi di coltelli, asce e mazze.
La formula di combattimento non ci ha convinto appieno in quanto, se è vero che l’impatto di un colpo sull’avversario risulta molto realistico, va segnalata la poca reattività e la lentezza del nostro protagonista nel cambiare arma o ricaricare.

Non mancheranno fasi stealth in cui sarà necessario nascondersi e cogliere di sorpresa i nostri nemici per cercare di raggiungere alcuni punti strategici, evitando di dover affrontare un numero troppo elevato di fuorilegge o druidi impazziti.
L’intelligenza artificiale degli avversari in realtà non è molto approfondita, in quanto basterà nascondersi in delle zone in cui risulteremo non visibili (sarà sufficiente anche un prato con l’erba un po’ alta) e magicamente, anche se l’avversario si troverà a mezzo metro da noi, non sarà in grado di vederci.
Ci troviamo quindi di fronte ad un gameplay sicuramente solido, che si fonda su dinamiche che lo sviluppatore ha saputo ben implementare, ma che negli aspetti sopra elencati, avrebbe meritato un po’ più di cura e attenzione.
LONGEVITÀ
Come scritto in precedenza uno dei punti di forza di Atomfall è la sua storia ricca di mistero, di tante piste da seguire e di segreti da svelare per comprendere al meglio quello che è successo.
Il titolo non avrà un missione primaria e tante altre secondarie, ma un’unica grande quest nella quale il giocatore sarà libero di scoprire quanti più misteri possibili, e ognuno di essi porterà il protagonista a svelare un pezzo del puzzle.

Questo impatterà notevolmente sulla longevità del gioco in quanto chi vorrà completarlo al cento per cento impiegherà intorno alle trenta ore, chi invece si accontenterà di conoscere solo parte della storia, e dare priorità alla fuga, terminerà il titolo in una quindicina di ore; infine a chi non è interessato alla trama, ma vuole soltanto “scappare” nel minor tempo possibile, basteranno quattro/cinque ore di gioco per vedere i titoli di coda.
Una range di sfida che ci ha convinto e che, in termini di rigiocabilità, permette anche di poter rivivere l’avventura nel caso si fosse optato in precedenza per le opzioni un po’ meno longeve.

Abbiamo anche apprezzato l’interessante sistema di impostazione che riguarda il livello di difficoltà, in quanto avremo a disposizione tre diversi parametri (combattimento, sopravvivenza ed esplorazione), su cui potremo agire impostando un grado differente per ognuno tra i cinque disponibili.
Questo approccio permette di avventurarsi nel gioco secondo i gusti preferiti del giocatore o sulla base anche delle proprie capacità, e sono regolazioni che è possibile modificare soltanto prima di iniziare l’avventura.
COMPARTO TECNICO
Sotto il profilo tecnico, abbiamo potuto apprezzare Atomfall solo in parte; se da un lato
le ambientazioni risultano abbastanza dettagliate e anche decisamente accattivanti, in altri frangenti abbiamo notato delle texture poco definite.
Il livello di cura degli ambienti interni è in generale buono e il motore grafico, nonostante non sia il più recente sul mercato, è riuscito a restituire scorci e panorami di sicuro impatto visivo.

Lo stesso non si può dire purtroppo per la resa dei personaggi e nemici che risultano poco caratterizzati e anche per quanto riguarda le animazioni, soprattutto quelle facciali, che abbiamo trovato non molto convincenti.
Ombre, luci e riflessi sono di discreta qualità e anche per quello che concerne il lavoro fatto sui particellari il risultato e più che sufficiente; il titolo è praticamente privo di bug e non abbiamo riscontrato nessun tipo di problema nella versione da noi testata.
Molto buono il comparto audio con musiche ed effetti che aiutano a immergere ancora di più il giocatore nell’avventura, ed è sempre apprezzata la presenza dei sottotitoli in lingua italiana.
Abbiamo provato il gioco sia in 4K su PC con processore i7 13a Gen, 32Gb RAM, RTX4080, che in Full HD con handheld Ryzen 7, 16Gb RAM, Radeon 780M e, in entrambi i casi, si sono raggiunti i 60FPS stabili.
UN GIOCO DA PROVARE
Al netto di alcuni difetti che interessano soprattutto il gameplay e un comparto tecnico che non sempre ci ha convinto appieno, riteniamo che Atomfall sia un titolo che consigliamo fortemente di provare.
La sua storia, seppur non aggiunge nulla a quanto già visto su altri esponenti del genere, riesce a catturare l’attenzione per l’alone di mistero che l’avvolge e che spinge il giocatore a sviscerare quanti più segreti possibili.

L’ambientazione accattivante e il level design ben strutturato invitano l’utente all’esplorazione finalizzata non solo alla propria sopravvivenza, ma anche ad approfondire la storia che si cela dietro il disastro atomico.
Anche sul fronte longevità e rigiocabilità il gioco ci ha convinto appieno e, grazie ai parametri interamente modificabili, sarete in grado di selezionare un livello di sfida in linea con le vostre preferenze.
In definitiva, lo sviluppatore è uscito dalla propria zona di comfort in cui si trovava da forse troppo tempo con Sniper Elite, e ha saputo proporre un prodotto che possiamo definire come una delle sorprese più accattivanti di questi primi mesi del 2025.
Se a questo si aggiunge che sia gli utenti PC che XBox Serie X e S con abbonamento GamePass potranno giocarlo gratuitamente, non avete più scuse per concedergli una possibilità e tuffarvi nel mondo post apocalittico targato Rebellion.
Ringraziamo Fireshine Games per averci fornito una chiave del gioco per realizzare questa recensione.
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