Recensione BlockBuster.Inc – Un tentativo (quasi) riuscito

Nel corso della nostra carriera da recensori, ci è capitato più volte di rimanere intrappolati nell’assuefacente loop dei titoli gestionali di ogni genere e categoria. Fra i ricordi più cari di chi fra noi si è avventurato in questo oceano di piccole e grandi produzioni, spicca un nome in particolare: The Movies.

Titolo del 2005 sviluppato dai compianti Lionhead Studios, The Movies non era un gioco perfetto, ma certamente grandioso, offrendo al giocatore la possibilità di costruire, passo dopo passo, il proprio impero cinematografico, un casting improbabile alla volta.
Tra le ragioni del suo successo c’erano una cura eccezionale per i dettagli, un loop di gameplay incredibilmente divertente e, soprattutto, tantissimo charme. Quel tono leggero, quel non prendersi troppo sul serio, unito all’ironia pungente che permeava la vita disastrata degli attori e si rifletteva nelle nostre produzioni di serie Z, sono le stesse caratteristiche che oggi rendono i capitoli di Two Point altrettanto invitanti.

Il titolo che recensiremo oggi tenta di riprendere per direttissima le orme di The Movies, sfruttando il modernizzarsi del medium per espandere quanto già visto e dare una nuova linfa vitale ad un concept immortale.

Sarà riuscito BlockBuster.Inc a sfondare al botteghino? Scopriamolo in questa recensione!


Il gameplay

Come da aspettativa, in Blockbuster.Inc verremo ricoperti dal difficile compito di costruire e curare il nostro studio cinematografico nel minimo dettaglio, a partire dal casting per arrivare allo shooting delle singole scene. Ciò che il team di Super Sly Fox ha messo in campo con il rilascio di questo titolo è incredibilmente complesso, talmente tanto che non è difficile immaginare che alcuni giocatori possano sentirsi scoraggiati o confusi nell’entrare a contatto con le varie meccaniche.

Curva di difficoltà e ricerca

Sin dai primi minuti, dopo un lungo tutorial e la personalizzazione del nostro alias, verremo lanciati con forza in una particolare era dell’industria cinematografica (selezionabile prima dell’avvio della partita), avendo a disposizione un budget limitato e le strumentazioni più basilari. Sopravvivere a questa prima fase del gioco non è affatto semplice, ed ottenere delle votazioni positive dalla stampa potrebbe non bastare a salvare il nostro studio da una chiusura prematura.

Anche facendo queste considerazioni, è davvero difficile considerare il gioco universalmente difficile, poiché può capitare di ottenere un successo strabiliante e sovvertire completamente il ritmo del gioco, fino al prossimo flop.
Ci troviamo insomma davanti ad un titolo piuttosto sbilanciato, che penalizza e premia il giocatore in base a dei principi difficili da prevedere o giustificare.

Non esiste una formula decisiva per il successo, e le variabili su cui potremo mettere le mani sono talmente tante che francamente è davvero complicato trovare quella del successo assicurato.
Gestendo la totalità delle attività della nostra compagnia, avremo il compito di scegliere il cast, creare una schedule e curare eventuali bisogni e necessità, un po’ come si faceva nel vecchio The Movies, con alcune differenze cruciali su cui torneremo in un secondo momento.
Altrettanto importante sarà la gestione degli spazi, avendo per la prima volta l’opportunità di costruire ciascuna location a nostro gradimento tramite il sistema di freebuild (esistono comunque i prefabbricati per i giocatori meno interessati). Curare i set e la relativa attrezzatura non solo sarà fondamentale per realizzare un buon film, ma anche per procedere lentamente in quella che è la naturale evoluzione tecnologica che dovremo tentare di seguire con il passare degli anni.

Avremo in tal senso un albero della ricerca estremamente dettagliato, con tantissime telecamere, tecnologie e oggetti di scena da sbloccare in cambio dei nostri investimenti.

Il girato e la post production

Che sia un film oppure una serie televisiva, concepire la pellicola e girarne le varie parti rimane l’aspetto più dettagliato e divertente di questo titolo.
Mentre in una prima fase avremo il compito di assegnare lo staff, gli attori, il budget ed abbozzare uno script bilanciando i vari aspetti della produzione (sfortunatamente tramite un noioso sistema di barre), il girato si sviluppa in maniera sorprendentemente manuale e dinamica.

Per ciascuna scena dovremo scegliere il set, prendere possesso della telecamera e gestirne i movimenti, così come scegliere il posizionamento degli attori nel set ed eventuali azioni che questi dovranno inscenare. Dalla stessa schermata è anche possibile attivare eventuali FX pratici che avremo sbloccato per i vari set da noi selezionati.

Una volta girate tutte le scene ed ottenuto il materiale per il montaggio si passa alla post produzione in quella che sembra ricordare una classica schermata di Windows Movie Maker.
Le possibilità sono moltissime e potremo decidere di tagliare, allungare e ritoccare scene (potremo addirittura rigirarle se non saremo soddisfatti), ma soprattutto potremo inserire effetti sonori e tracce audio fra i preset del gioco o fra i file del nostro computer.
Inutile dire che i risultati delle nostre sperimentazioni con questa funzionalità sono stati a dir poco esilaranti, e fortunatamente il gioco ci ha concesso di estrarre i video per poterli salvare.
Tirando le somme, si tratta di una struttura di gameplay piuttosto complessa e ricca di opportunità, per quanto inevitabilmente soggetta alla ripetitività soprattutto nelle fasi di gioco più avanzate.

Ma allora cosa manca?

Per quanto futile o stantia possa sembrare come critica in termini puramente professionali, ciò che manca maggiormente a questo titolo è l’inconfondibile charme che caratterizzava invece The Movies.
Tutto ciò che concerne i personaggi, il loro carattere e le loro disavventure durante le riprese appare sfortunatamente piatto e privo di mordente, al punto che sarà molto difficile avere a cuore il prodotto a cui stiamo lavorando e il relativo staff.

Il vagare dell’AI all’interno del lotto e il comunicare empio e privo di eventi che ne caratterizza la routine non giustifica minimamente la difficoltà che esiste effettivamente nell’approcciarsi alle varie meccaniche di cui prima. Non c’è alcun pathos nell’affrontare dei rivali cinematografici che sembrano scriptati e indifferenti alle nostre imprese, né tantomeno ci sentiremo emozionati nel pubblicare l’ultimo film in attesa delle valutazioni.

Insomma, il titolo manca di anima e non è difficile immaginare che il giocatore si senta poco incoraggiato nel macinare centinaia di ore in mancanza di un contesto convincente e divertente. L’impressione è che i devs si siano concentrati molto più nel fornire al giocatore degli strumenti con cui operare, piuttosto che inseguire ciò che ha reso così celebre la loro fonte d’ispirazione.


Comparto artistico e tecnico

Il comparto artistico di Blockbuster.inc non è nulla su cui valga la pena spendere troppo tempo, essendo caratterizzato da un mix fra il realismo ed il minimalismo che non lascia molto spazio per l’interpretazione. Gli ambienti sono curati e dettagliati in maniera sufficiente per riflettere la quantità elevata di contenuti unici disponibili, ma i personaggi e la resa tecnica generale del gioco lasciano abbastanza a desiderare.
In questo senso avremmo preferito la ricerca di un’estetica più stilizzata e cartoon, oltre ad essere più colorata e coesa per offrire un’esperienza visivamente gratificante.

Per quanto riguarda le prestazioni non abbiamo individuato alcun tipo di problema, mentre ci è capitato più volte di incorrere in bug di vario genere dopo aver ricaricato la partita.
Ad ogni modo, i devs sono ancora a lavoro su patch aggiuntive e si sono rivelati anche abbastanza sensibili ai feedback della community, motivo per il quale ci sentiamo fiduciosi sul futuro prossimo del progetto.


Ringraziamo Keymailer per averci fornito una chiave del gioco per realizzare questa recensione.
Seguiteci sul nostro sito per altre recensioni e articoli in arrivo nei prossimi giorni.

Blockbuster.Inc (PC)
In conclusione
BlockBuster.Inc si fa forza di un'idea comprovata e, almeno su carta, irresistibile, imbastendo una tavolata ricca di meccaniche e trovate interessanti. Ciò che sfortunatamente lo separa dal suo obiettivo è un bilanciamento discutibile, uno stile scialbo e la mancanza dell'ironia e dello charme che hanno reso grandi i suoi predecessori.
Pregi
Un'idea sempre sul pezzo
Il sistema di freebuild è una buona introduzione
Tante, tantissime meccaniche
Difetti
Bilanciamento discutibile
Diventa ripetitivo
Manca di animo
Graficamente poco interessante
6
Voto