Nella recensione di oggi andremo a trattare di un titolo indie horror che è riuscito grazie alle sue premesse narrative e alla sua estetica accattivante ad attrarre su di sé l’attenzione di un attivo pubblico di appassionati e di un publisher disposto a curarne il rilascio su Steam.
Chasing Static è infatti un titolo estremamente particolare che prende fortemente ispirazione dai titoli dall’era PSX, applicandone gli stilemi ad un genere che ne rappresenta alcuni dei più grandi traguardi, l’horror psicologico.


LA TRAMA

-quando l’horror incontra l’investigazione-

Il comparto narrativo di Chasing Static è senza dubbio il cuore pulsante della produzione ed è croce e delizia di un’esperienza che si prende i suoi tempi nonostante la breve durata complessiva.
Parliamo infatti di un titolo che è riuscito ad offrirci poco più di 3 ore di gioco senza risultare particolarmente rigiocabile.

La primissima parte, accessibile già attraverso la demo tempo fa, sembrava mettere le fondamenta ad un’esperienza ricca di momenti di forte intensità, ma questa impressione non si è rivelata del tutto confermata.
Avremo infatti a che fare con una trama dalle tinte investigative che ben presto cambia soggetto dal paranormale ad una ricerca più umana e personale.

Durante l’avventura seguiremo le istruzioni di un sopravvissuto nel tentativo di fuggire

Ci ritroveremo dunque a vestire i panni di Chris, un uomo che viaggiando di ritorno dal funerale di suo padre, decide di fermarsi in un cafè venendo coinvolto in un misterioso evento che lo porterà ad indagare sul suo passato e su quello della sua famiglia.

A fare da background alla nostra ricerca, per quanto molto ingombrante e a prima visto poco secondario, vi è il ritrovamento di un meteorite che apparentemente sembra aver portato alla pazzia e alla morte quasi tutti gli studiosi impegnati nella sua analisi.

Il modo in cui i fatti ci vengono raccontati è strettamente legato al gameplay in quanto saremo in grado, tramite un particolare macchinario rileva-frequenze radio, di ascoltare e osservare alcune vicende accadute in passato per ricostruire pezzo per pezzo la terribile storia del luogo e dei suoi mortali incidenti.

Una delle rare anomalie che possono essere incontrate durante l’avventura


Seppur la trama rimanga piuttosto interessante per tutta la durata dell’opera, lo scorrere degli eventi lascia una sensazione generale di piattume, in mancanza di qualcosa che svolga la funzione di effettivo climax, se non il finale che risulta tuttavia piuttosto scollegato dai nostri iniziali interessi investigativi.

Ulteriore approfondimento alla trama è rappresentato dalle note che troveremo in giro nella varie ambientazioni, fra cui figurano diversi report degli studiosi e racconti degli individui rimasti coinvolti nella diffusione degli effetti del meteorite.


IL GAMEPLAY

-ricomporre il puzzle-

Il gameplay di Chasing Static non si allontana troppo dagli standard del genere e propone un’avventura lineare che decide tuttavia di non guidare il giocatore per mano, dando la possibilità effettiva di perdersi nelle varie ambientazioni prima di arrivare ad una soluzione concreta.

Non è raro infatti ritrovarsi a vagare in cerca di uno specifico oggetto per poter progredire nel nostro obiettivo, nonostante quest’ultimo sia sempre mostrato comodamente all’interno del nostro inventario.

Lo strumento per rivelare le frequenze radio

L’inventario in particolare è estremamente rievocativo dei vecchi titoli PSX, primo fra tutti il celebre Silent Hill.
Per quanto il riferimento al passato risulti effettivamente ben riuscito e gradito dal più dei giocatori, è stata inevitabilmente sacrificata gran parte dellimmediatezza offerta da un inventario più comodo e moderno.
Lo scorrere lento e ragionato della trama non lascia quasi per nulla spazio ad una componente horror d’impatto, limitandosi ad inquietare costantemente grazie al macabro stile delle ambientazioni e a qualche sporadica comparsa di “minacce” ostili.

Come accennato nei precedenti paragrafi, il nostro principale scopo sarà ricomporre gli eventi passati utilizzando un particolare macchinario in grado di rilevare le onde radio, la cui presenza eventuale indica un ricordo da analizzare.
Meccanica peculiare che va ad arricchire un gameplay altrimenti molto tradizionale, basato sulla classica ricerca di un oggetto chiave necessario per accedere alla zona successiva.
Se quindi vi aspettavate un titolo frenetico e ricco di tensione, non possiamo consigliarvi l’acquisto, più adatto ad un utente paziente e interessato alla narrazione.

Nota di pregio per i salvataggi accessibili attraverso le foto scattate dalla polaroid, un tocco di classe geniale per un gioco che fa di queste piccole chicche uno dei suoi migliori pregi.


COMPARTO TECNICO/ARTISTICO

-lunga vita alla PSX-

Il comparto tecnico di Chasing Static è sicuramente un elemento fondamentale per l’intera produzione, che decide volontariamente di piazzarsi in quella categoria di indie horror interessati a rivangare l’estetica e le sensazioni offerte dai leggendari titoli horror per PS1 e PS2 che hanno profondamente segnato la storia del genere e dell’intero mercato videoludico.

L’atmosfera è sicuramente un punto forte della produzione

In questo specifico caso parliamo di un comparto tecnico che nonostante le premesse di cui abbiamo appena parlato, raggiunge sicuramente un livello di dettaglio superiore a quello che una console di vecchissima generazione sarebbe stata in grado di offrire, mantenendo tuttavia perfettamente intatto il feeling generale.

Il lavoro svolto nell’omaggiare queste produzioni è di grandissimo pregio e risulta fin da subito evidente l’impegno dello sviluppatore nel curare l’aspetto grafico e sonoro della sua creatura videoludica.

Avremo infatti a che fare con una serie di luoghi dall’aspetto spettrale quanto intrigante, per nulla scalfiti in impatto dall’evidente essenzialità ed economia di poligoni e pixel.

Non c’è da stupirsi che una scelta del genere riesca a rendere il gioco particolarmente leggero e stabile su gran parte delle configurazioni PC, non dando nessun problema di sorta nella versione da noi testata già nei giorni subito successivi al rilascio.

Per quanto riguarda il comparto sonoro siamo stati felici di notare una certa qualità nel doppiaggio inglese così come nella scelta delle poche ma interessanti tracce musicali presenti all’interno del gioco.


Chasing Static è acquistabile su Steam al prezzo pieno di 12,49€ al seguente link:

https://store.steampowered.com/app/1319420

Ringraziamo gli sviluppatori per averci fornito una chiave del gioco per realizzare questa recensione.

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Di Mario Ricerni

Appassionato di videogiochi, cinema e musica, ha creato STWGames per condividere il sogno di entrare in diretto contatto con l'industria che ha ammirato sin dall'infanzia.