Recensione Chroma Zero – Un universo pieno di colori e puzzle

Chroma Zero, sviluppato da ekorz e pubblicato da ZeroXP, è un titolo particolare che cattura l’attenzione nel contesto dei videogiochi a tema puzzle ed esplorativo grazie alla sua originalità e difficoltà.
Il gioco punta ad abbandonare la solita struttura a livelli a cui gli utenti sono abituati, proponendo invece un mondo dinamico e interconnesso, che premia in modo significativo la curiosità e l’intraprendenza del giocatore.

In questa recensione esploreremo come un titolo all’apparenza semplice possa mettere a dura prova la mente e la pazienza dei giocatori, scoprendo cosa rende questa esperienza così unica e significativa.


Narrativa

La narrativa in Chroma Zero viene trattata in maniera secondaria rispetto a ciò che il giocatore sperimenta nel titolo, rifacendosi in qualche modo a videogiochi già affermati all’interno del panorama videoludico, con un riferimento esplicito dallo sviluppatore stesso a Outer Wilds (potete trovare la nostra recensione qui). Sin dall’inizio, il giocatore viene lanciato in questo luogo misterioso senza alcuna spiegazione immediata, dove ogni passo può rappresentare una marcia verso la verità e la risoluzione di un enigma più grande e misterioso.

Questa scelta narrativa, che si ritrova spesso in titoli simili, apparentemente minimalista e quasi lasciva, si rivela essere un potente strumento capace di portare il giocatore a immergersi completamente nel mondo di gioco, trasformandolo nel protagonista attivo di un viaggio speciale. Giunti in questo luogo ricco di forme geometriche, ci troveremo di fronte a un semplice bottone che ruota il “pianeta” mostrato davanti a noi.

Un’entità ci spiegherà che questo luogo è controllato dal bilanciamento dei colori e che, se uno dei tre colori principali venisse a mancare, l’intera struttura inizierebbe a crollare su se stessa. Questo oggetto, composto da diverse forme geometriche, si chiama Zero e sarà la nostra guida per riportare il colore in tutto il mondo.


Gameplay

Il gameplay di Chroma Zero è il cuore pulsante del titolo, brillando di luce propria grazie alla sua originalità e all’approccio alla risoluzione degli enigmi, che a primo impatto possono risultare tutt’altro che semplici. Il gioco non si affida a tutorial espliciti che preparano il giocatore a eseguire azioni predefinite, ma lascia invece la libertà di esplorare e sperimentare autonomamente le meccaniche, portandolo a scoprire progressivamente le regole che governano questo universo bizzarro e geometrico.

Una delle caratteristiche appena accennate nell’introduzione è l’assenza di una vera e propria suddivisione in livelli. A primo impatto si potrebbe essere tentati di definire alcune sezioni come livelli, ma in realtà l’intero universo di gioco è un gigantesco puzzle interconnesso. Questo permette al giocatore di tornare sui propri passi per risolvere enigmi che, per mancanza di conoscenze pregresse, non era possibile affrontare in precedenza.

La meccanica più apprezzata e riuscita è indubbiamente il sistema basato sui colori RGB (rosso, verde e blu), che non si limita a un semplice aspetto estetico, ma rappresenta la chiave per risolvere gli enigmi e interagire con l’ambiente. Ogni colore può essere utilizzato per creare ponti tra diverse strutture, aprire porte e molto altro, rendendo i puzzle ambientali stimolanti e appaganti. L’implementazione di questa meccanica va oltre gli schemi convenzionali, spingendo spesso il giocatore a cercare soluzioni attraverso combinazioni cromatiche creative.

Parlando della difficoltà dei puzzle, possiamo affermare che non sono affatto semplici; anzi, diversi enigmi possono suscitare nel giocatore un forte senso di confusione e frustrazione. Per fortuna, esistono dei “templi” che, attraverso rappresentazioni visive, mostrano come le meccaniche possano essere sfruttate per risolvere gli enigmi.
Ad ogni modo, la curva di apprendimento rimane comunque molto ripida, rendendo questa avventura meno accessibile a chi è semplicemente affascinato dal mondo o interessato al genere.

Una nota positiva va invece allo sviluppatore e alla community, che mettono a disposizione la loro conoscenza attraverso un server Discord, fornendo ai nuovi giocatori supporto per risolvere i vari puzzle. Non vengono offerte soluzioni dirette, ma piccoli indizi che guidano verso la risoluzione, arricchendo così l’esperienza di apprendimento.


Comparto Artistico e Tecnico

Per quanto riguarda il comparto artistico di Chroma Zero, possiamo affermare con certezza che il titolo riesce a incantare grazie a un’esplosione di colori e forme geometriche, che in qualche modo danno vita a un universo visivamente originale. Come suggerito dall’entità Zero e dal gioco stesso, il colore è il fulcro dell’intera esperienza, con ogni area definita da una palette cromatica che include tutti e tre i colori principali e le loro fusioni. Il design è estremamente minimale, lasciando i dettagli superflui al di fuori dell’universo di gioco per privilegiare elementi essenziali, bilanciando perfettamente funzionalità ed estetica.

Non va certamente trascurata la colonna sonora, che alterna tracce minimaliste a melodie più complesse e soavi, adattandosi in maniera eccelsa all’atmosfera del titolo e alle ambientazioni che ci troveremo ad esplorare.

Dal punto di vista tecnico, c’è ancora molto lavoro da fare, poiché, nonostante l’apprezzato utilizzo di Unreal Engine, si avverte una certa mancanza di ottimizzazione.

Entrando più nello specifico, la fluidità generale del gioco risulta molto buona all’inizio dell’avventura, ma i problemi emergono quando nell’ambiente sono presenti diverse luci dinamiche, che causano stuttering e un calo significativo degli FPS. Nonostante questa gestione un po’ approssimativa delle luci, non abbiamo riscontrato bug in grado di compromettere l’esperienza di gioco.

Ultimo, ma non meno importante, è il tema dell’accessibilità. Chroma Zero offre diversi strumenti dedicati a chi soffre di attacchi epilettici o daltonismo, elementi fondamentali per un gioco in cui il colore è una componente centrale.


Ringraziamo Keymailer per averci fornito una chiave del gioco per realizzare questa recensione.
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Chroma Zero
CHROMA ZERO (PC)
IN CONCLUSIONE
Chroma Zero è un titolo che riesce a distinguersi nel panorama dei giochi puzzle grazie alla sua struttura, al sistema basato sui colori e a un comparto artistico minimalista ma efficace. Gli enigmi si rivelano complessi, e la curva di apprendimento è particolarmente ripida; tuttavia, grazie a una community solidale pronta a offrire piccoli aiuti, i puzzle possono essere affrontati con maggiore serenità. Con un lavoro aggiuntivo sull'ottimizzazione, questo titolo potrebbe affermarsi come un buon punto di riferimento tra i puzzle game moderni indipendenti.
PREGI
Gameplay con enigmi originali...
Un mondo interconnesso e non lineare
Accessibilità presente ed efficace
DIFETTI
...ma a volte troppo difficili
Mancanza di un'ottimizzazione adeguata
Non adatto a tutti
7
VOTO