Dreamscaper è un’esperienza di gioco indie che si distingue per la sua capacità di fondere elementi rogue-lite con una narrativa emotivamente coinvolgente che raramente si nota in progetti dello stesso genere. Primo ed al momento unico gioco sviluppato da Afterburner Studios, questo titolo ha affascinato i giocatori con il suo mondo onirico e la storia personale di Cassidy, la protagonista.


TRAMA

Uno dei punti di forza di Dreamscaper è la sua narrativa emotiva in quanto storia è raccontata attraverso ricordi, memorie e dialoghi ben scritti, che gettano luce sulla complessità del personaggio principale senza risultare pesanti o noiosi. La narrazione è coinvolgente e (senza spoiler) spesso toccante, con temi di perdita, crescita personale e perseveranza che emergono in modo potente.

I personaggi che Cassidy incontra nelle vie di Redhaven (la città presso la quale la protagonista si è trasferita) sono altrettanto interessanti, con ciascuno di loro che aggiunge un pezzo al puzzle della sua storia. Questi ultimi sono ben sviluppati e contribuiscono in modo significativo all’immersione nel mondo di gioco e nella mente di Cassidy, oltre che influire notevolmente sul gameplay.

Ogni singolo personaggio presente in città viene considerato uno sconosciuto all’inizio dell’avventura e, col tempo, si possono vedere dei legami formarsi e rafforzarsi mano a mano che Cassidy impara a conoscerli. Ognuno ha la propria personalità, le proprie passioni e le proprie storie di vita da raccontare, solleticando la curiosità del giocatore e al contempo riempiendo le giornate tra una run e l’altra.

Quando si fa sera, il giocatore segue Cassidy attraverso i suoi incubi mentre cerca di affrontare i demoni interiori e affrontare le sfide della sua vita, navigando nei meandri del proprio subconscio. Di conseguenza, Il ciclo sonno/veglia, oltre ad essere un importante elemento narrativo, costituisce anche la base su cui si fonda il gameplay di Dreamscaper.


GAMEPLAY

Come specificato in precedenza, durante la notte Dreamscaper passa dall’essere un calmo life-sim ad un action rogue-lite che combina una fusione di elementi di combattimento e progressione in modo da offrire una sfida gratificante e coinvolgente. Nella veste di Cassidy, i giocatori si immergono nei suoi sogni, dove affrontano una varietà di nemici e rompicapo, unendo abilità, strategia e riflessi per progredire.

Una delle caratteristiche più notevoli del gioco è la flessibilità nell’approccio ai combattimenti. Cassidy può utilizzare diverse armi da mischia, a distanza, scudi ed incantesimi, ciascuno con un proprio stile di gioco unico che permette ai giocatori di trovare la combinazione perfetta per il proprio playstyle. Ogni pezzo d’equipaggiamento possiede il proprio grado di maestria, spingendo quindi il giocatore a sperimentare con le diverse opzioni a disposizione per potenziare l’intero arsenale.

Inoltre, è presente anche un sistema di elementi, ognuno dei quali può apparire come variante di armi o incantesimi, offrendo una gamma ancora più ampia di sinergie e combo se mischiati, andando così a creare reazioni uniche e letali. Ad esempio, mischiare attacchi d’acqua con incantesimi elettrici su un singolo nemico creerà scariche in grado di colpire anche nemici adiacenti, inzuppare un nemico d’olio e dargli fuoco aumenterà il danno nel tempo o ancora infliggere un colpo critico su un nemico congelato lo manderà istantaneamente in frantumi.

Tipica dei rogue-like, la generazione procedurale delle mappe contribuisce a mantenere la freschezza dell’esperienza di gioco dato che ogni partita presenta una configurazione unica di stanze, corridoi e nemici, creando un dungeon sempre diverso. Tuttavia, in Dreamscaper, questa casualità può occasionalmente portare a dover affrontare stanze molto difficili o a mancate opportunità di potenziamento, il che può risultare piuttosto frustrante se si sta cercando di raggiungere i livelli più avanzati. Inoltre, nelle fasi iniziali del gioco, molte stanze speciali come la forgia o l’arsenale (necessarie a prepararsi per affrontare i nemici più forti) non sono accessibili in quanto non ancora sbloccate, rendendo le partite più difficili.


LA DIFFICOLTÀ E LA PROGRESSIONE

La difficoltà in Dreamscaper è un aspetto complicato che richiede una riflessione approfondita. Da una prospettiva puramente ludica, il “grind” richiesto per sbloccare elementi di gioco e potenziamenti risulta alle volte essere quasi eccessivo, in quanto le risorse necessarie ad ottenerli vengono rilasciate raramente ed in modeste quantità. Tale “lentezza” potrebbe scoraggiare i giocatori che preferiscono giochi più brevi, in quanto completare Dreamscaper al 100% possa risultare piuttosto impegnativo per via di questo aspetto.

Senza un’adeguata base di potenziamenti, infatti, statistiche fondamentali come l’efficiacia delle parate con gli scudi, danni inflitti, rarità degli oggetti trovati sono talmente basse da causare situazioni di estremo svantaggio per il giocatore nelle zone più avanzate, andando così a creare una sorta di difficoltà artificiale o “stat-check“.

D’altro canto, gli sforzi commessi ed il tempo impiegato per “migliorarsi” sono interpretabili come un lungo percorso che la protagonista DEVE affrontare per riuscire a domare i suoi demoni interiori. Questo parallelismo tra la crescita del personaggio e la crescita personale di Cassidy crea una connessione emotiva particolare tra il giocatore e la protagonista, enfatizzando la natura interattiva della narrazione presente in questo titolo.

Va comunque detto che è disponibile nelle opzioni per l’accessibilità una “Modalità Lucida” che va a potenziare di molto le statistiche di Cassidy nel caso il giocatore si trovi in difficoltà. Tuttavia quest’ultima sembra quasi un “cheat” che va a rompere la normale progressione del gioco, facendomi chiedere perchè non abbiano semplicemente ridotto la quantità di risorse necessarie per potenziarsi.


COMPARTO ARTISTICO E TECNICO

Il comparto artistico di Dreamscaper è una vera e propria opera d’arte visiva, caratterizzata da uno stile unico disegnato a mano ed una evidente attenzione ai dettagli. I locali di Redhaven trasmettono a pieno un senso di familiarità e accoglienza, mentre i paesaggi onirici catturano perfettamente l’astrazione tipica del mondo dei sogni.

Anche il design particolare dei personaggi è degno di nota, in quanto tutti gli abitanti di Redhaven e Cassidy stessa non presentano dettagli in volto, riuscendo comunque a trasmettere efficacemente le loro emozioni in altri modi e attraverso un linguaggio colloquiale molto ben tradotto in italiano.

La colonna sonora, composta da Dale North, è un’altra componente di grande valore. Le melodie si adattano perfettamente alle diverse situazioni del gioco, contribuendo a creare un’atmosfera dai toni sia speranzosi che nostalgici, aggiungendo un altro livello di bellezza all’esperienza complessiva del gioco.

Unica pecca sono forse alcune animazioni troppo “rigide”, le quali creano delle increspature in ciò che altrimenti potrebbe essere un gioco perfettamente fluido.


Seguiteci sul nostro curatore e il nostro sito web per altre recensioni e articoli in arrivo nei prossimi giorni.

Dreamscaper (PC)
IN CONCLUSIONE
Dreamscaper è un esempio impressionante di come un gioco indie possa affrontare temi emotivi e narrativi con successo, mentre offre un'esperienza di gioco soddisfacente. Nonostante possa non piacere a tutti visto l'impegno richiesto per progredire nelle parti più avanzate della storia, la sua atmosfera visiva coinvolgente, la storia toccante e il gameplay appagante lo rendono un titolo che merita sicuramente l'attenzione dei giocatori in cerca di un'esperienza unica.
PREGI
Narrativa coinvolgente
Stile grafico affascinante
Colonna sonora emozionante
Combattimenti fluidi
DIFETTI
Progressione lenta
Alcune animazioni risultano rigide al punto da stonare con il resto
8.5
voto