La lotta al cambiamento climatico e la distruzione che il genere umano causa alla natura espandendosi sono temi molto attuali e discussi, tanto da portare sempre più persone a parlarne e sensibilizzare anche attraverso diversi tipi di media.
Frutto degli sforzi di Herobeat Studios e pubblicato da HandyGames, Endling mira a consegnare al giocatore un messaggio tanto potente quanto importante, facendolo immedesimare nell’ultima madre volpe di un mondo distopico, ispirato da un possibile futuro reale.
TRAMA
Endling ha come punto cardine la trama stessa, la quale si svolge in maniera lineare e costante indipendentemente dalle azioni che il giocatore intraprenderà, se non per qualche piccolo dettaglio o interazione secondaria.
Data l’entità del gioco ed il significato che vuole trasmettere, è chiaro fin da subito che il percorso che intraprenderemo non sarà dei più semplici, in quanto, impersonando una volpe madre di quattro cuccioli, dovremo costantemente fare i conti con la fame e con l’animale più pericoloso e territoriale: l’essere umano.
La storia, come ci si poteva immaginare, non ha dialoghi e viene narrata perlopiù dall’ambiente stesso e da alcune interazioni che avremo con determinati personaggi, o diventando testimoni oculari di eventi significativi.
In Endling il mondo di gioco si plasma continuamente in seguito alla corruzione dell’habitat naturale per colpa dell’uomo, rendendo quest’ultimo l’elemento decisivo in grado di dare sia l’inizio che la fine ad una storia dalle note tragiche, segnando al contempo anche tutti gli avvenimenti al suo interno.
Già dai primi minuti si può infatti percepire la crisi verso cui il mondo intero sta andando, vedendo la foresta che prima ci faceva da casa venire arsa al suolo dai dipendenti della Care Corp, solo una delle tante industrie che tormenteranno il territorio in cui proveremo a sopravvivere (e a fare crescere i nostri cuccioli durante le settimane successive).
Il tema generale tende a voler toccare profondamente la coscienza del giocatore, senza però fornirgli un modo attivo per contrastare il cambiamento o agire, confinandolo alla cruda e realistica prospettiva di una volpe e limitandolo ad osservare impotente mentre la vita attorno a lui cessa lentamente di esistere.
La prima delle difficoltà si palesa già nei primi minuti di gioco, ovvero quando, poco dopo avere dato alla luce i nostri quattro cuccioli, ne vedremo uno venire adescato e rapito da un bracconiere, dando inizio ad una lunga e pericolosa ricerca.
GAMEPLAY
Per quanto l’ambientazione di Endling possa sembrare estrema ed ostile, il gameplay risulta invece estremamente semplice sia meccanicamente che per difficoltà, rendendo il gioco più simile ad una storia interattiva rispetto ad un vero survival.
Potendoci muovere solamente tramite scorrimento laterale, la tridimensionalità della mappa viene resa perlopiù da delle sorta di “incroci”, che ci permetteranno di cambiare altitudine o profondità alla visuale.
Questo sistema, sebbene limiti l’errore umano e sia piuttosto innovativo, tende a rendere l’esplorazione un processo estremamente labirintico e tedioso, portando il giocatore a dovere consultare la mappa molto spesso qualora non sia familiare con i dintorni della zona in cui si trova.
Una meccanica che Endling implementa con successo è invece quella del fiuto, dato che possedendo il sopraffino olfatto di una volpe ci sarà la possibilità di seguire gli odori, sostanzialmente “bypassando” il problema dell’orientamento.
Grazie a questo indicatore visivo da seguire, non ci sarà infatti più bisogno di doversi fermare ad ogni incrocio o dislivello per poi valutare con la mappa quale sia la strada giusta da percorrere, rendendo il gameplay un po’ più fluido, piacevole e meno macchinoso.
Gli odori sono divisibili in due tipi, indicando rispettivamente gli elementi commestibili utili a sfamarsi e le tracce del cucciolo rapito, guidando il giocatore a destinazioni sempre utili ai fini della sopravvivenza o dello svolgimento narrativo.
Le insidie
Durante le esplorazioni notturne, si noterà presto che l’espansione dell’uomo sul terreno naturale comporterà anche una sempre maggiore presenza di pericoli che potrebbero porre fine prematuramente al nostro viaggio o portarci via definitivamente uno dei nostri cuccioli.
Questi si presenteranno sotto le forme più varie, da trappole piazzate per catturare animali di piccola taglia, a buste di plastica che potrebbero soffocare il giocatore mentre rovista nella spazzatura in cerca di cibo, fino a rapaci notturni che in seguito ad una massiccia deforestazione coglieranno l’occasione per ampliare il loro terreno di caccia.
Endling introdurrà anche due antagonisti principali nel corso della storia, i quali saranno in grado di rendere alcune zone della mappa difficili da attraversare, o addirittura punire il giocatore con una morte istantanea qualora commettesse un passo falso in loro presenza.
La sensazione di pericolo crescente è molto ben resa, tenendo con successo il giocatore costantemente sulle spine e nell’incertezza di cosa potrebbe accadere nei giorni successivi (andando così anche a riempire il “vuoto” che altrimenti permeerebbe le fasi esplorative).
COMPARTO ARTISTICO…
Dal punto di vista artistico Endling si presenta con un design minimalista che risulta di semplice lettura agli occhi, senza però mancare di dettagli che possano trasmettere la cura che il team di sviluppatori ha avuto nella creazione del mondo di gioco.
Dall’uso dei colori all’audio spaziale, Endling riesce ad arricchire il mondo di gioco (seppure quest’ultimo sia molto limitato da un sistema di movimento su binari), rendendolo un ambiente piacevole da navigare ed osservare, facendo anche attenzione ai sottili ma costanti cambiamenti quotidiani.
Ogni singolo ambiente muterà drasticamente nel corso della narrazione, con gli accesi colori della natura che gradualmente perderanno la loro lucentezza in favore di tonalità più urbane e spente, instillando un enorme senso di preoccupazione e tristezza nel giocatore.
…E TECNICO
Purtroppo, il comparto tecnico in Endling lascia piuttosto a desiderare perchè, sebbene non ci siano problemi di performance o crash, nelle 4 o 5 ore che servono per completare il gioco dall’inizio alla fine è stato molto facile riscontrare numerosi bug, dai più piccoli a quelli che comportano un riavvio forzato e perdite di progressi.
Non è raro infatti vedere uno dei propri cuccioli rimanere “incastrato” in angoli stretti o nelle zone in cui dovrebbe usare una sua abilità, bloccandosi sul posto e spammando notifiche a tutto schermo.
Gli sviluppatori hanno pensato ad una soluzione per problemi simili, consentendo alla volpe madre di prendere per la collottola i propri cuccioli tramite una specifica interazione. Tuttavia, questa funzionalità non sempre risulta efficace, soprattutto quando i cuccioli rimangono bloccati in spazi troppo stretti e “tremano” a causa di problemi di pathfinding, rendendo impossibile il loro recupero.
Oltre a ciò, Endling presenta sporadicamente anche altri piccoli bug e problemi minori che, seppure facilmente risolvibili o del tutto ignorabili, intaccano l’esperienza complessiva dell’utente riducendo moderatamente l’immersione.
Ringraziamo Keymailer per averci fornito una chiave del gioco per realizzare questa recensione.
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