Nell’attuale panorama videoludico, dove i confini tra arte e intrattenimento si fondono sempre di più, Europa, l’ultima creazione di Helder Pinto, Chozabu, Novadust Entertainment e Future Friends Games, emerge come un omaggio delicato all’estetica e alla narrazione evocativa dello Studio Ghibli.
In un’epoca in cui i giochi tendono a puntare sull’azione frenetica e sul fotorealismo, il titolo si distingue per il suo approccio artistico e poetico, evocando atmosfere che sembrano uscite da film come Laputa: Castello nel cielo o Nausicaä della Valle del vento.
Ispirato alle opere del celebre studio giapponese, il gioco abbraccia una filosofia che mette al centro la bellezza della natura, il rapporto tra tecnologia e ambiente, e un senso di malinconia per un mondo ormai passato.
Sarà riuscito il titolo a trasmettere l’arte di Hayao Miyazaki e i suoi meravigliosi mondi?
Andiamo insieme a scoprirlo in questa nuova recensione!
Narrativa
La trama di Europa si sviluppa proprio su una delle lune di Giove, un luogo di struggente bellezza naturale terraformato da enormi e arrugginiti robot, ormai abbandonata da tempo immemore dagli esseri umani.
Il giocatore veste i panni di Zee, un androide il cui compito è quello di esplorare questo mondo paradisiaco e desolato seguendo le tracce di un passato ormai sbiadito, ammirando i lasciti di una civilizzazione che ha lasciato dietro di sé non solo le sue creazioni, ma anche storie e un’eredità di natura e tecnologia profondamente intrecciate.
Il nostro protagonista, programmato per un compito apparentemente semplice, comincia lentamente a interrogarsi sulla propria esistenza e sul suo ruolo in questo mondo vuoto. Attraverso la raccolta di frammenti di dati e fogli sparsi per il corpo celeste, Zee inizia a ricostruire la storia degli abitanti, in particolare quella del suo creatore, Adam. Le pagine dei diari di Adam offrono uno sguardo su una civiltà umana che ha cercato di rendere vivibile un ambiente alieno, ma che alla fine è stata costretta a lasciarlo.
Questa narrazione sottile è arricchita dalla scelta di non appesantire il gioco con lunghi dialoghi o spiegazioni, ma piuttosto di lasciare al giocatore il compito di unire i pezzi e di scoprire la verità.
La storia di Zee è una riflessione sulla solitudine e sul desiderio di trovare uno scopo, un tema ricorrente che si intreccia alla perfezione con l’esplorazione del mondo, rendendo ogni minima scoperta non solo un passo verso la comprensione della trama, ma anche un momento di introspezione che invita il giocatore a meditare sulle proprie esperienze e su temi importanti, come il rispetto verso la natura e l’abuso delle risorse naturali.
Gameplay
Il gameplay di Europa è costruito attorno a un’esperienza di esplorazione tranquilla e meditativa, che si svolge in un ambiente aperto e privo di minacce.
La meccanica principale è per tanto il movimento, e uno degli aspetti più distintivi del gioco è il sistema di volo tramite jetpack, che consente al giocatore di librarsi liberamente tra le vaste aree del mondo di gioco.
Questa feature aggiunge una certa sensazione di libertà, rendendo il planare molto più di semplicemente un mezzo di trasporto superficiale.
Il volo è fluido e ben calibrato, e il giocatore può esplorare le rovine e i paesaggi di Europa con grande facilità, passando senza soluzione di continuità dal terreno all’aria.
L’interazione con l’ambiente è un altro elemento centrale del gameplay, sebbene non sia particolarmente complesso. Il protagonista si ritrova a risolvere piccoli enigmi ambientali che richiedono l’uso delle abilità di Zee, combinando l’osservazione attenta degli ambienti con l’esplorazione aerea.
Questi enigmi non sono mai troppo impegnativi, il che contribuisce a mantenere l’esperienza di gioco rilassante ma che allo stesso tempo potrebbe deludere chi cerca una sfida maggiore.
Alcune delle interazioni riguardano la manipolazione di macchinari o l’attivazione di dispositivi sparsi per il mondo di gioco, richiedendo spesso di osservare e comprendere l’ambiente circostante per procedere.
Un elemento che spicca nel titolo è l’assenza di un sistema di combattimento.
Mentre molti giochi pongono una discreta enfasi sugli scontri, Europa si concentra sull’esplorazione e sull’interazione con il mondo senza la costante pressione di dover affrontare nemici o pericoli. Questa scelta permette al giocatore di godersi pienamente i paesaggi e l’atmosfera, con un ritmo che incoraggia l’osservazione attenta e minuziosa, trasformando il gioco in un viaggio di scoperta piuttosto che in una sfida basata sull’abilità.
Un altro aspetto notevole del gameplay è la sua accessibilità, poiché i controlli risultano semplici e intuitivi, rendendo il gioco facilmente fruibile da qualsiasi giocatore, anche perché la difficoltà è calibrata per essere accogliente. Questo approccio rende Europa un titolo accessibile e appagante, specialmente per chi è alla ricerca di un’esperienza più rilassata e meno impegnativa.
Comparto artistico e tecnico
Uno degli aspetti che rende Europa un’esperienza così memorabile è il suo comparto artistico, il cui mondo di gioco risulta straordinariamente dettagliato e visivamente affascinante, con paesaggi che spaziano da rigogliose colline verdi ad imponenti rovine abbandonate.
Ogni ambiente sembra essere stato attentamente realizzato per evocare un senso di meraviglia e malinconia, una combinazione che ricorda le atmosfere dei film di animazione giapponese come quelli dello Studio Ghibli.
E’ piuttosto evidente come la direzione artistica si ispiri fortemente a titoli come The Legend of Zelda: Breath of the Wild, con ampi spazi aperti che invitano il giocatore a esplorare e a perdersi nei dettagli visivi, adottando un approccio minimalista e facendo uso di una palette di colori delicata.
Il mondo non è sovraccarico di dettagli inutili, ma ogni elemento sembra essere al suo posto per raccontare una storia silenziosa e sottile.
Nonostante l’impatto dello stile artistico, il titolo si appoggia fin troppo al mondo già ben noto di Hayao Miyazaki, senza riuscire a distaccarsene e a trovare una propria identità.
Dal punto di vista tecnico, Europa propone un’esperienza piacevole grazie alla fluidità dei controlli e alla solidità generale del suo motore grafico ben ottimizzato, comportandosi egregiamente anche su configurazioni di fascia bassa-media.
La stabilità del frame rate, anche in ambienti ampi e dettagliati, dimostra un lavoro ben curato, che consente di godere appieno dell’esperienza visiva e di gameplay senza interruzioni o problematiche di sorta.
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