Vi siete mai chiesti come sarebbe vivere in una città isolata dal resto della società, un luogo dove il concetto stesso del tempo sembra essersi fermato? Con queste affascinanti premesse veniamo catapultati nell’affascinante mondo di Ghostpia, una visual novel ricca di sfumature che si focalizza in particolare sul significato della vita in una realtà in cui è impossibile morire.


INCIPIT

In una città fantasma dove tempo e invecchiamento non esistono, seguiremo le vicende di Sayoko, una giovane giapponese alla ricerca costante di una ragione per alzarsi dal letto ogni mattina. La vita di Sayoko prenderà una svolta inaspettata quando riceverà l’annuncio dell’arrivo di un nuovo “fantasma” (così come sono chiamati gli abitanti di questa enigmatica città), una ragazza con un’età apparentemente simile a quella della nostra protagonista.

Dopo essere rimasta sola per un periodo così immenso che risulta impossibile da quantificare, la giovane protagonista sarà finalmente in grado di riallacciare i legami con le sue vecchie amiche, con le quali aveva dovuto interrompere i rapporti a causa di un incidente avvolto nel mistero e del quale nessuno conserva memoria. Durante le sue avventure, e grazie all’arrivo della nuova abitante, incontrerà sempre più persone, portandola a riflettere sul proprio scopo nella vita e su come desidera che il futuro si sviluppi. 

Il vero obiettivo della nostra protagonista sarà tuttavia quello di lasciare la città per intraprendere un’avventura nel mondo esterno, alla ricerca delle sue origini di cui non ha alcun ricordo. Questo sogno sembra però destinato a rimanere un desiderio inattuato, dato che fuggire da quel luogo si rivelerà molto più arduo di quanto previsto non solo per le condizioni climatiche perennemente avverse, ma anche a causa dei frequenti conflitti con la Chiesa che governa la città e che si oppone ferocemente ad ogni forma di ribellione.

Accompagneremo Sayoko nel suo percorso di rinascita e crescita, immersi in una narrazione profondamente introspettiva che ci porterà ad esplorare le psicologie dei molteplici personaggi con cui entreremo in contatto.


PERSONAGGI

All’interno della città fantasma incontreremo una varietà di personalità, ognuna con peculiarità che renderanno ogni incontro unico e piacevole. Nonostante ogni individuo con cui interagiremo avrà una storia più o meno affascinante, ma sempre coinvolgente, il cuore pulsante del gioco rimarrà sempre il gruppo di ragazze con cui trascorreremo la maggior parte del tempo:

  • Sayoko, la nostra protagonista di cui abbiamo già parlato in precedenza, spesso scambiata per un ninja a causa delle sue notevoli abilità fisiche e della sua incredibile agilità. Avremo accesso ai suoi pensieri, svelando una psiche introversa ma non per questo debole, con desideri e speranze che spera di realizzare.
  • Anya, una giovane ingegnere con un carattere forte ma che nasconde anche un profondo lato emotivo.
  • Pacifica, la più grande (probabilmente) e matura del gruppo, con un aspetto elegante ma capace di mostrare ferocia e freddezza quando necessario. Sarà un personaggio estremamente affidabile, fungendo da collante per l’intero gruppo.
  • Yoru, inizialmente senza nome, sarà la nuova arrivata e diventerà subito un membro inseparabile. Con un carattere eccentrico e caotico, sarà circondata da misteri che influenzeranno in modo significativo la trama.

Per quanto alcuni dei loro gesti o comportamenti possano risultare controversi e creare delle difficoltà nell’identificarsi con loro, le dinamiche di queste quattro amiche rappresentano il punto più riuscito dell’intera esperienza. Ciascuna avrà il suo momento per brillare, e passare del tempo insieme per scoprire di più sui loro caratteri e le loro storie sarà ciò che ci terrà incollati allo schermo più di ogni altra cosa.

Naturalmente anche gli altri personaggi che incontreremo nella città si riveleranno spesso interessanti, sebbene alcuni siano meno riusciti di altri, specialmente nel caso dei “cattivi” che mostreranno il lato più oscuro e perverso di questo ambiente apparentemente privo di malizia.

L’unico difetto che abbiamo riscontrato è la poca contestualizzazione nella trama delle diverse figure, con molti personaggi che mostrano atteggiamenti e caratteri che non vengono adeguatamente spiegati, anche tra le protagoniste stesse. Questo aspetto potrebbe essere intenzionalmente lasciato in sospeso per una potenziale seconda stagione, ma un maggiore approfondimento avrebbe sicuramente migliorato l’esperienza attuale.


STRUTTURA NARRATIVA

L’intera storia sarà narrata attraverso gli occhi di Sayoko che svolgerà un ruolo attivo come narratrice delle vicende, raccontandole con un tono che rimane sempre leggero (talvolta anche troppo) e accessibile a tutti.

Nei primi 3 capitoli di questa prima stagione, il gioco si focalizzerà sull’introdurre i personaggi principali e sul spiegarci le dinamiche della città e dei suoi abitanti, approfondendo anche il loro burrascoso passato.
Questa fase introduttiva non sempre riesce a svilupparsi nel modo migliore, risultando a tratti particolarmente lenta e poco interessante, con una eccessiva attenzione a routine dei personaggi che non hanno rilevanza all’interno della storia.

La vera trama inizia sostanzialmente nel corso del quarto capitolo e si sviluppa ulteriormente nel quinto e ultimo, offrendoci anche qualche indizio su dove la storia si dirigerà successivamente. Anche se abbiamo apprezzato questi due capitoli finali, nel corso del gioco abbiamo notato sin dal primo episodio una costante anticipazione di eventi e punti della trama che però non vengono sviluppati in alcun modo, rimandando il tutto al futuro.

Avremmo preferito scoprire almeno un paio dei numerosi misteri che circondano l’intera città durante questa prima stagione, invece di rimanere in attesa fino alla fine senza ricevere risposte concrete. Questa sensazione ci ha lasciati con la percezione di aver assistito principalmente a vicende non rilevanti per la trama generale, contribuendo solo in minima parte o addirittura nulla alla storia complessiva.


ATMOSFERA

Dobbiamo ammettere di essere rimasti particolarmente perplessi riguardo al tipo di atmosfera che il gioco intende creare nei suoi 5 capitoli. Non possiamo negare che, nella maggior parte dei casi, questa sia ben realizzata e consenta di trasmettere perfettamente al giocatore le emozioni provate dal resto dei personaggi, tuttavia il repentino cambio di tono che si verifica frequentemente ci ha fatto più volte chiedere a chi fosse rivolta questa storia.

Da un lato, troviamo una forte enfasi sui temi dell’amicizia e dell’amore, sottolineando come con questi sentimenti ogni ostacolo possa essere superato. Dall’altro, ci sono forti critiche sociali e momenti cruenti che devono essere addirittura censurati nel gioco.

Anche se avere una vasta gamma di temi può arricchire l’esperienza, il modo in cui vengono trattati e spesso mescolati può creare confusione senza dare l’impatto adeguato alle scene che ne avrebbero bisogno.
Molto spesso il titolo per esempio cercherà di generare ansia nel giocatore mettendo a rischio la vita dei protagonisti, ma in una storia in cui nessuno può morire e dove lo stesso concetto viene spesso utilizzato per creare battute leggere, queste intere scene risulteranno praticamente prive di qualsiasi significato ed emozione.


COMPARTO ARTISTICO E SONORO

C’è poco da dire, Ghostpia si presenta come una delle visual novel visivamente più gradevoli degli ultimi tempi! Con uno stile adorabile che si adatta perfettamente sia alle scene tranquille e pacifiche, conferendo una grande personalità ad ogni personaggio, sia alle scene più cruente che richiedono un dettaglio più marcato, l’estetica del gioco ci ha entusiasmati grazie alle animazioni e ai disegni perfettamente realizzati che rappresentano visivamente tutto ciò che viene narrato. 

Una scena del gioco Ghostpia

Anche dal punto di vista sonoro, i temi musicali risultano estremamente accattivanti e piacevoli da ascoltare, persino al di fuori del gioco. Troveremo un eccellente sound design unito ad un’ottima soundtrack che si adattano in modo impeccabile ad ogni atmosfera.

Peccato tuttavia per la presenza di un numero limitato di tracce, che ci costringono a riascoltare gli stessi temi molte volte anche in contesti in cui potrebbero non risultare particolarmente appropriati.


Ringraziamo Keymailer per averci fornito la chiave del gioco per realizzare questa recensione.

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Ghostpia (PC)
IN CONCLUSIONE
Ghostpia è un’eccellente visual novel che ci ha conquistato grazie ai suoi disegni e ai suoi personaggi, suscitando in noi il desiderio di scoprire di più sulla trama. Speriamo che una futura seconda stagione possa risolvere la confusione nel tono dell'ambientazione e approfondire quei personaggi che finora sono rimasti in secondo piano.
PREGI
Personaggi profondi e affascinanti
Disegni spettacolari
Ottima soundtrack
DIFETTI
Trama attualmente incompleta
Incertezze sull’atmosfera
Limitato numero di tracce musicali
7.8
voto