Recensione GPD Win Mini 2024 – Non chiamatela (solo) handheld!

Il 2024 è stato caratterizzato dall’uscita di un sempre maggior numero di console portatili, mini PC da gaming, o come spesso vengono definite, handheld.
Il successo di Steam Deck ha generato l’interesse di aziende come Lenovo, Asus e più recentemente MSI, grandi nomi del gaming che si sono avvicinati a questa tipologia di intrattenimento multimediale.

Accanto a loro si trovano poi tutta una serie di brand cinesi che hanno proposto dispositivi più o meno validi e performanti, come AyaNeo, OneXPlayer e AYN solo per citarne alcuni.  
Tra queste ultime, esiste un azienda che da anni, ben prima che Valve presentasse Steam Deck, sviluppa e mette in commercio ciò che attualmente chiamiamo handheld; il suo nome è Game Pad Digital.  

Nel corso del 2024, GPD (questo l’acronimo) ha lanciato quello che considero, a mio avviso, una delle migliori, se non la migliore, console portatile da gaming: il Win Mini (vers. 2024).
Dopo aver provato diversi dispositivi (tra cui Steam Deck, Rog Ally e Legion Go) mi sento di consigliare proprio il modello di Game Pad Digital. Il motivo? Scopritelo in questo articolo dedicato che, oltre che una recensione, vuole essere una condivisione di esperienza d’uso della macchina.

Il GPD Win Mini 2024

PREMESSA

Prima di addentrarmi nelle specifiche di Win Mini vers. 2024, credo sia necessario fare una doverosa premessa sia per quanto riguarda lo sviluppatore e anche per ciò che concerne l’idea di base che sta alle radici di una console/PC portatile da gaming.

La storia di Game Pad Digital

GPD nasce a Shenzhen nel 2013, in Cina, e fin dagli albori ciò che ha contraddistinto questa azienda è lo sviluppo e commercializzazione di piccoli dispositivi adatti al retro gaming basati su piattaforma Android e, successivamente, a prodotti in ambito Windows che potessero essere il più possibile meno ingombranti.
Tra questi, il Win nel 2016 fu il primo vero tentativo.

Questo modello non si poteva definire una vera e propria console da gaming, in quanto l’hardware era solo sufficiente a gestire software basici come office, navigazione internet, e giochi retro/indie.
Tuttavia, il fatto che implementasse Windows e tutto il suo ecosistema in una scocca decisamente minimal, tracciò la via su cui l’azienda continuò a lavorare ed acquisire esperienza fino ad oggi.

Un breve accenno sulle console handheld

Oggi ci ritroviamo in un mercato in cui questo tipo di dispositivi, gli handheld, sono ormai molto conosciuti e ne vengono commercializzati sempre di nuovi.  
L’idea di base che deve (o dovrebbe) stare dietro ad una console portatile da gaming è appunto la portabilità, leggerezza, compattezza unita a delle prestazioni che permettano di fruire di contenuti videoludici.

Se guardiamo al passato e pensiamo a prodotti come Game Boy, Sony PSP o Nintendo DS, le caratteristiche sopra citate erano fondamentali e permettevano a chi le acquistava di avere un dispositivo da portare in tasca, nel marsupio, o nello zaino e quindi subito pronto per essere utilizzato.  
Anche il successo di Switch, sia nella versione classica (con i controller sganciabili, che quindi ne riducono il volume) che quella Lite (più compatta), ha cercato di mantenere le medesime caratteristiche fondamentali dei predecessori.


ANALISI TECNICA

Entrerò ora nel merito del Win Mini 2024, l’ultima nata di GPD, cercando di fare un analisi soprattutto dimensionale e costruttiva.
Non parlerò specificatamente di benchmark, FPS e prestazioni con software e giochi, per i quali piuttosto vi indirizzo ad altri siti .

Ovviamente qualche numero verrà dato, ma il focus su cui mi voglio concentrare è proprio il rapporto dimensioni/portabilità e prestazioni, oltre a farvi comprendere cosa esattamente vi portate a casa per circa 900 euro (che comunque pochi non sono).

Dimensioni e portabilità senza eguali

Nelle specifiche tecniche possiamo notare come Win Mini 2024 sia estremamente compatta (168x109x26mm.) e anche decisamente leggera (520gr.).  
Per farvi comprendere meglio, ci troviamo di fronte ad un dispositivo che, tranne per lo spessore ed il peso, potrebbe essere affiancato tranquillamente ad uno smartphone con ampio display o a un piccolo tablet.

Qui trovate un confronto con alcune handheld lanciate sul mercato recentemente, che mette ancora più in evidenza questo aspetto.
L’immagine dimostra che sia come dimensioni, che come peso, GPD è la più compatta.

Il confronto con Steam Deck ha quasi dell’incredibile, in quanto l’ultima nata di Valve, in termini di larghezza e spessore, è grande quasi il doppio.
Questo fa comprendere che, per portabilità, Win Mini non abbia rivali e, a mio avviso soprattutto per come io intendo questi dispositivi, fa molta differenza nell’utilizzo quotidiano.

Mi trovo spesso in viaggio e poterla trasportare in un borsello o all’interno di uno zaino, senza togliere molto spazio a tutto il resto, è per me fondamentale. In alcune occasioni sono anche riuscito a metterla nella tasca di una giacca o dei pantaloni… subito pronta all’uso, fantastico!

Dotazione: non si rinuncia (quasi) a nulla

La compattezza di Win Mini non deve però far credere che allora GPD abbia dovuto rinunciare a features o componenti ma, anzi, ne ritroviamo alcuni completamente assenti in altre handheld.  

Nei 26mm. di spessore, Game Pad Digital è riuscita ad inserire una tastiera fisica a membrana, retroilluminata, più che sufficiente per la scrittura di brevi mail, per la ricerca su internet o di piccoli documenti, ma assolutamente non paragonabile a quella di un notebook (in quanto tasti risultano infatti un po’ duri alla pressione).

Troviamo poi un trackpad che, anche se di ridotte dimensioni, risulta ottimo per la navigazione, implementando tutte le scorciatoie di Windows; i pulsanti DX e SX del mouse vengono qui sostituiti dai tasti L2/R2 del gamepad integrato.

Tramite un apposito switch posto nella parte posteriore del dispositivo, sarà possibile scegliere tra appunto la modalità gamepad o mouse, abilitando quindi la funzione ai pulsanti sopra citati, in alternativa si potrà “cliccare” direttamente sul monitor touch.

Facendo riferimento proprio allo schermo, ci troviamo di fronte ad un ottima unità LCD touchscreen da 7 pollici con 500nits di luminosità, 314ppi, Full HD (1080p) e refresh rate fino a 120hz.

Si tratta dello stesso modello che troviamo su ROG Ally, una dimensione secondo me perfetta per l’utilizzo in mobilità e con una risoluzione che, considerata la distanza di visione, permette di avere un immagine ben dettagliata; purtroppo non è presente l’HDR.

Un Gamepad accurato e preciso

Va data una menzione importante relativa al joystick integrato nel dispositivo: l’esperienza accumulata in 12 anni, nella creazione di questo tipo di prodotti, ha permesso a GPD di fornire all’utente un’esperienza di gioco estremamente soddisfacente.

I mini joystick della WIN Mini hanno un design “incassato” e supportano la pressione verso il basso per i pulsanti L3 e R3. Grazie al pannello di controllo dedicato, si può usufruire di un ottima calibrazione, e presentano un aumento del 37,5% nell’accuratezza del ritorno e del 25% nella divisione della tensione rispetto ai joystick standard.

Questo riduce al minimo le zone morte al centro, migliorando la precisione del controllo per un funzionamento più fluido.

Ottimi anche i grilletti L2/R2 che, come scritto in precedenza, hanno anche la funzione di poter essere utilizzati per simulare il tasto destro e sinistro del mouse.
Possono avere diverse intensità per azioni precise, come sparare e accelerare, migliorando l’immersione e il realismo nel gioco e permettendo una migliore esperienza videoludica.

Comoda anche per lunghe sessioni di gioco

Ma come si tiene in mano il Win Mini 2024? Credo che il titolo dia già la risposta; l’esperienza, sia nell’utilizzo PC che soprattutto in quello gaming, è tra i migliori che ho provato. Sicuramente serve un po’ di adattamento e abitudine iniziale, ma già dopo alcuni giorni si avrà la netta percezione di trovarsi di fronte ad un ottimo dispositivo.

Complice la compattezza e peso, ho potuto giocare anche per più di due ore consecutive senza sentire fatica, appesantimento ai polsi o fastidio alle dita. Inoltre, la sensazione di solidità della scocca esterna e cura nell’assemblaggio di stick, pulsanti e grilletti, la rendono un’ottima compagna da gaming in mobilità.

Tra tutte le handheld che ho avuto modo di provare, solo Steam Deck ha restituito un risultato migliore in termini di comodità, ma di contro la grandezza e peso di quest’ultima, rispetto a Win Mini 2024, fa alzare la bilancia in favore di GPD.

Ingressi ed uscite

La dotazione di ingressi ed uscite è più che soddisfacente, e tutte sono allocate nella parte posteriore del dispositivo. Tra queste si possono menzionare:

  • 1 porta USB-C Thunderbolt 4 che può essere utilizzata per ricarica, segnale video e soprattutto, grazie alla velocità di trasferimento, per collegare una eGPU esterna (la stessa GPD ne ha creata una ad hoc che potete visionare qui);  
  • 1 porta USB-C 3.2 per ricarica, segnale video o trasferimento dati;  
  • 1 porta USB-A 3.2 molto utile per collegare la classiche pen-drive, ricevitori bluetooth o hard disk esterni;  
  • Slot MicroSD molto veloce sia in scrittura che lettura;  
  • Ingresso jack audio da 3.5mm;

Una dotazione di tutto rispetto (maggiore in confronto ad altre handheld), e che soprattutto evita in mobilità di doversi portare ulteriori HUB/lettori USB.

Processore, memoria, batteria e connettività

Game Pad Digital ha carrozzato la versione 2024 di Win Mini con i processori Ryzen Zen 4 di 7a Generazione 8840U (5.1Ghz) che integrano la GPU AMD 780M (12 CUs che lavorano a 2700Mhz);
CPU/GPU estremamente veloci che in ambiente Windows non temono confronti anche con macchine desktop.
A questo si aggiungono 16/32Gb di memoria RAM DDR LPDDR5x (6400MT/s) e uno storage da 1/2Tb M.2 2230 NVME

Componentistica di assoluto livello che, come vedremo nella sezione successiva, permettono alla macchina non solo di essere stabile e veloce con qualsiasi applicazione e software, ma anche decisamente performante in ambito gaming.
Il tutto viene alimentato da una batteria da 44.24Wh, che però rappresenta sicuramente uno dei punti deboli del dispositivo, anche se in linea con altri analoghi prodotti.

Per quanto riguarda la connettività, invece troviamo il WiFi 6.0 (stabile e veloce) oltre al Bluetooth 5.2 che permette la connessione con auricolari a bassa latenza. Inoltre, il chip audio integrato ha il pieno supporto a Dolby Atmos e DTS:X ultra.
Al netto quindi di dimensioni, peso e compattezza, va fatto un plauso a GPD per quello che è riuscita a inserire all’interno di questo dispositivo, che in mobilità non farà sentire la mancanza di dotazioni, connettività e prestazioni.

Le novità del modello 2025

A integrazione di quanto scritto sopra, segnalo che a dicembre GPD ha annunciato l’aggiornamento Win Mini alla versione 2025 con i nuovi processori.

Al modello attuale con 8840U, si affiancano quelli con Ryzen 9 AI HX365/370 che integrano rispettivamente la iGPU 880/890M.

Nessuna variazione per ciò che concerne invece il display, la RAM, SSD, o la dotazione e batteria; inoltre, anche sotto il profilo estetico e dimensionale, nulla cambia rispetto alla macchina da me provata in questi mesi.

I nuovi modelli, non ancora acquistabili, saranno disponibili a partire da marzo 2025.


PRESTAZIONI

Vediamo ora come si comporta nel concreto Win Mini 2024.
Come avevo anticipato all’inizio dell’articolo, non mi soffermerò troppo sulle prestazioni del portatile, limitandomi invece a riportare alcuni risultati con software e giochi; successivamente, vedremo quello che concerne la durata della batteria.

PCMark

È il benchmark che si occupa di testare questo tipo di prodotti con attività quotidiane, come navigazione WEB, editing di immagini, e visualizzazione di contenuti multimediali.  
Il punteggio ottenuto da Win Mini 2024 è di 6827 punti; un ottimo risultato che conferma quanto questo non sia solo un prodotto da utilizzare in mobilità, ma anche come computer di casa.

Cinebench

Questo software si occupa di eseguire dei test abbastanza impegnativi sulla CPU.  
Nella prova da me eseguita in Single Core ho ottenuto un punteggio di 1785 punti, mentre in Multi Core 11.576 punti.  
Risultati in linea con le ultime handheld uscite nel 2024 e comunque assolutamente positivi.  

Emulazione

Partendo dalla PS1, fino alle piattaforme più recenti, sono riuscito a giocare a 30/60FPS granitici, attivando anche opzioni come il filtro Anti Aliasing FXAA con una risoluzione impostata a 1080p, quindi 2/3 volte maggiore rispetto a quella delle console originali.  
Nessun rallentamento, nessuna incertezza o calo di prestazioni.

Giochi Indie

Per quanto concerne i titoli indie, capolavori come Hollow Knight, Neva, o anche i titoli più recenti come The Spirit Of The Samurai, girano fluidamente a 60FPS in Full HD.
Questa macchina è semplicemente perfetta per la tipologia di giochi sopra elencati; il form factor, peso e comodità del gamepad integrato, la rendono la miglior soluzione per questo tipo di intrattenimento videoludico in mobilità.

Giochi AAA

Infine, per i più “pesanti” AAA ho selezionato, dal pannello di controllo GPD, il TDP (Thermal Design Power) di 20W/h; inoltre per tutti i titoli testati, ho impostato una risoluzione a 900p con dettagli su medio, e soprattutto sfruttato l’FSR di AMD che, attraverso l’intelligenza artificiale, è in grado di intervenire sul carico della GPU, generando frame superiori.  
L’Anti Aliasing viene quindi gestito dall’applicazione, e non ho preso in considerazione le opzioni relative al Ray Tracing.

Di seguito i risultati ottenuti con i giochi presi in esame

I risultati che ho ottenuto sono più che buoni, e confermano, oltre che la qualità del prodotto in ambito gaming, anche la peculiarità di potersi godere i propri titoli preferiti fuori dalle mura domestiche.  
Avrete modo di constatare, visualizzando altri test, confronti e comparazioni in rete, che le ultime handheld (mi riferisco in particolar modo a ROG Ally X e Aya Neo Kun), hanno avuto punteggi leggermente superiori.
Quelli raggiunti da Win Mini 2024 restano comunque assolutamente positivi.


CONSUMI

In merito ai consumi, purtroppo, non si può pretendere molto dalla batteria integrata da 44.24W/h, e le ridotte dimensioni di Win Mini 2024 non hanno permesso a GPD di poter inserire un unità più grande.

Nell’utilizzo quotidiano e basico, con un TDP che spazia tra  i 5 ed i 15W/h, grazie anche al processore che limita i consumi e al display non OLED (impostato con luminosità al 70%), si possono raggiungere anche oltre le 6 ore di utilizzo: non un dato eccezionale, ma ricordiamoci che ci troviamo al cospetto di un prodotto che fa della portabilità il proprio punto di forza.
Con i giochi indie, emulazione e l’utilizzo di software per editing di immagini, ci attestiamo intorno alle 3/4 ore al massimo.

Utilizzando applicativi più pesanti e giochi AAA, la durata della batteria, impostando un TDP di 20W/h, arriva a poco più di due ore.
Questi risultati sono in linea con le altre handheld uscite nel corso del 2024, rendendo chiaro quanto purtroppo l’autonomia resta ancora qualcosa su cui le aziende dovranno lavorare e migliorarsi.
In ogni caso, il piccolo e leggero alimentatore da 60Watt, incluso nella confezione, può sempre venirci in aiuto.  


SISTEMA OPERATIVO

GPD adotta come O.S. su tutta la serie Win Mini (e non solo) l’ultima versione di Windows 11.  
Sicuramente, un sistema operativo che permette di avere molta libertà per ciò che concerne l’installazione di applicativi, giochi, ed emulazione ma che di contro, poco si addice a console portatili da gaming e più in generale a dispositivi che dovrebbero avere nella leggerezza e immediatezza del software uno dei principali punti di forza.

Sappiamo per esempio molto bene che il successo di Steam Deck è da ricercarsi soprattutto in quello Steam OS che rende la navigazione desktop molto più veloce e intuitiva grazie all’utilizzo del gamepad, senza contare il fattore stand by/risveglio, che su Windows non è molto efficiente.
GPD ha deciso quindi di correre ai ripari e, tramite i suoi canali ufficiali, ha reso disponibile l’O.S. Bazzite per i possessori di Win Mini. Ma di che cosa si tratta?

Bazzite è un sistema operativo basato su Linux Fedora, che riprende le medesime caratteristiche e meccaniche di SteamOS.  
Ha nella leggerezza, semplicità di utilizzo, veloce navigazione e sospensione/attivazione rapida i propri punti di forza.

Ovviamente, oltre alla piena compatibilità con gli hardware delle handheld, l’O.S. si integra perfettamente anche con tutte le varie piattaforme online (oltre a Steam, anche EA, Epic, GOG, Ubisoft, ecc).
Inoltre, per ricreare al massimo l’impressione di usare SteamOS, gli sviluppatori hanno incluso anche i temi usati da Valve: non c’è pertanto alcuna differenza dal punto di vista grafico tra Bazzite e SteamOS.

La community ha creato inoltre degli strumenti e fornisce un supporto ad hoc per andare incontro agli utenti che desiderano provare l’O.S. sul proprio dispositivo, creando quindi una seconda partizione che ci darà la possibilità di decidere se avviare la propria handheld con Windows 11 o Bazzite.  
Sicuramente una valida alternativa che avvicina ancora di più GPD a Valve in termini di immediatezza e semplicità di utilizzo della propria console portatile da gaming.


VERSATILITÀ

Pensare di utilizzare Win Mini 2024 anche tra le pareti domestiche è secondo me un plus da prendere in considerazione.  Infatti, come scritto in precedenza, l’hardware che troviamo a bordo di questa macchina permette un utilizzo che nulla ha da invidiare ai PC desktop.

Quello che ho provato, visibile nell’immagine adiacente, è semplicemente collegare un monitor e una tastiera/mouse bluetooth, perfettamente riconosciuti da Windows, senza l’ausilio di ulteriori supporti esterni o dock station.

Con l’utilizzo di due soli cavi (quello del monitor e dell’alimentatore), si avrà sostanzialmente una postazione fissa in grado di svolgere non solo le più comuni operazioni quotidiane, ma anche applicazioni più spinte, senza temere di avere cali di prestazioni o problemi di throttling.
Questo è un fattore da considerare soprattutto in relazione al prezzo di Win Mini 2024, dato che, spendendo circa 1000 euro, avrete sia una console portatile ma anche un PC domestico.


QUINDI… NE VALE LA PENA?

Utilizzo Win Mini 2024 da più di 3 mesi, e prima ancora ho avuto modo di provare altre handheld.  
Personalmente considero quella di GPD la migliore per quello che concerne il fattore trasportabilità, comodità e leggerezza.  
Va fatto un plauso alla casa di Shenzhen per essere riuscita ad implementare all’interno di una scocca decisamente minimal un hardware di tutto rispetto, un trackpad ed una tastiera sufficienti alla navigazione e digitazione basica.

In termini di prestazioni è leggermente inferiore ad altri modelli, ma garantisce comunque giocabilità anche su titoli AAA.  
Ottima anche la possibilità di poter usufruire di un O.S. alternativo a Windows 11, e da non sottovalutare il fatto che potrebbe anche essere utilizzata come PC di casa.  

Il vero neo di Win Mini si trova tuttavia nella durata della batteria (problema comune con gli prodotti del settore) e nel prezzo, quasi 1000 euro, che potrebbe allontanare molte persone interessate all’acquisto. Bisogna anche considerare che l’annuncio dei nuovi modelli, previsto per marzo 2025, potrebbe far abbassare il prezzo di quello attuale, rendendolo a tutti gli effetti un best buy. 
Se il fattore costo tuttavia non rappresenta un problema, allora GPD Win 2024 è senza dubbio l’handheld da avere come console portatile da gaming, e non solo.


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GPD Win Mini (2024)
IN CONCLUSIONE
GPD ha fatto centro con un dispositivo che, definire semplicemente handheld è abbastanza riduttivo. Non è esente da difetti, ma attualmente è la miglior soluzione per l'intrattenimento digitale/videoludico in mobilità e non solo.
Pregi
Compattezza, trasportabilità e comoda da utilizzare
Integrazione tastiera e trackpad
Buone prestazioni anche con giochi AAA
Versatilità e O.S. alternativo
Difetti
Durata della batteria
Prestazioni leggermente inferiori rispetto ad altre handheld
Prezzo elevato
8.5
voto