Nella primavera del 2020, Arc System Works rilasciò uno spin-off picchiaduro basato sul gioco mobile “Granblue Fantasy” di Cygames. Il titolo, però, che fosse per la pandemia globale o la scarsissima quantità di personaggi giocabili al rilascio, non ebbe mai il successo sperato e il compito di tenere in vita la sua scena competitiva era rimasto in mano a pochi giocatori.

Nonostante i numerosi tentativi di aggiungere personaggi e aggiornare il gioco con nuove funzionalità, GBVS rimase nel dimenticatoio fino all’annuncio del suo seguito: Granblue Fantasy Versus: Rising, che ha suscitato notevole interesse nella Fighting Game Community. Rising è stato rilasciato il 14 Dicembre 2023, portando con se la promessa di innovare e arricchire il capitolo precedente con una marea di nuove aggiunte.

Nell’articolo di oggi andremo dunque a recensire Granblue Fantasy Versus: Rising, constatandone pregi e difetti, nella speranza che abbia un futuro più brillante rispetto al suo predecessore.


Rising prende in prestito le sue meccaniche direttamente dal Versus originale, ma modificandole in modo tale da offrire al giocatore molteplici nuovi modi per approcciarsi alle battaglie. ArcSys non si è però fermata a ritoccare il lavoro già svolto quattro anni fa, portando una valanga di innovazioni tra cui un sistema netcode rollback, che mancava disperatamente al titolo del 2020, e due nuove modalità nelle quali ci inoltreremo più avanti.


Modalità Versus

Le solide fondamenta stabilite dal team di sviluppo nel 2020 fanno sì che il gioco funzioni splendidamente negli scontri uno contro uno. La peculiarità di Versus è, sin dal primo capitolo, quella di creare un picchiaduro accessibile ma complesso da padroneggiare, cosa che resta vera anche in Rising.
Il gameplay si presenta nel classico formato a quattro pulsanti tipico del genere, con attacchi leggeri (L), medi (M), pesanti (H) e unici (U) mappati sui tasti frontali del controller. Gli attacchi LMH possono essere continuati in un’auto-combo da tre colpi, mentre quelli unici sono spesso mosse extra messe a disposizione per tutti i personaggi.

Per quanto riguarda le mosse speciali, è possibile attivarle in due modi; il primo, quello più classico, è attraverso gli input delle freccette più il tasto della mossa corrispondente. Il secondo, nonché uno dei motivi che rende Versus molto accessibile, è l’esistenza di un pulsante dedicato per chi trova gli input tecnici troppo difficili da eseguire.

Un problema a cui tutti i picchiaduro vanno incontro, Versus 2020 compreso, è il bilanciamento dei personaggi, che spesso e volentieri risulta essere stato realizzato in maniera approsimativa. Rising risulta invece stranamente bilanciato per essere un titolo Arc System Works, dato che ogni combattente ha le sue caratteristiche e peculiarità, che lo rendono utile a modo suo.

Il roster del primo capitolo fece parlare di sé a causa della scarsa quantità di personaggi disponibili al lancio, e lo spropositato numero di DLC aggiunti con i successivi aggiornamenti. Per fortuna, Rising include l’intero elenco del gioco precedente e delle nuove aggiunte, che lo rendono in tutto e per tutto un pacchetto più conveniente nel rapporto quantità-prezzo. Ovviamente, però, è già stata confermata la presenza di numerosi DLC anche per GBVSR, due dei quali arriveranno rispettivamente a Gennaio e Febbraio.

Per quanto riguarda la modalità online, ArcSys ha finalmente incluso il sistema di netcode rollback, che permette partite multigiocatore decisamente più stabili a livello di connessione. Si tratta di un’aggiunta che ha favorito incredibilmente la scena competitiva del titolo, che sarà presente da quest’anno ai tornei picchiaduro “EVO”. Da quel che ci è parso di capire, inoltre, il sistema di classifica è stato migliorato ed è adesso più semplice trovare altri giocatori del proprio livello.

Che sia per il bilanciamento, la quantità di personaggi disponibile sin dal lancio, il rollback o le migliorie apportate al gameplay, il futuro della modalità Versus è più splendente che mai, e attendiamo con ansia ciò che Arc System Works e Cygames hanno in serbo per noi.


Grand Bruise Legends! e Modalità Storia

Come menzionato in precedenza, ci sono altre due modalità oltre quella picchiaduro che esploreremo in questa recensione.

La prima, chiamata “Grand Bruise Legends!”, è sostanzialmente un party game ispirato a titoli come Fall Guys (che ci crediate o no), e vedrà i giocatori sfidarsi attraverso una serie di minigiochi per raggiungere la vittoria in uno scenario alla Battle Royale. Si tratta di un’aggiunta carina ma un po’ fuoriluogo, in un titolo che sarebbe andato perfettamente bene anche senza la sua inclusione.
Ciò nonostante, è apprezzato che gli sviluppatori abbiano incluso un bonus per staccare dalla monotonia della modalità principale.

Per quanto riguarda la storia, purtroppo, non c’è molto da dire in quanto tre quarti di quest’ultima sono stati riciclati dalla modalità RPG del capitolo precedente.
Nella modalità storia di Rising, però, la progressione dei livelli, la scelta delle armi e potenziamenti vari è scomparsa, rendendola una serie di missioni la cui unica ricompensa è data dalla scena di trama successiva. Per fortuna, in caso si avesse già giocato la storia di Versus, è possibile saltare i primi due capitoli e passare direttamente alla parte inedita di Rising.
Riteniamo comunque che si tratti di un modo valido, se si inizia a giocare a GBVS da questo titolo, di godersi la storia senza intoppi.


Trattandosi di un titolo Arc System Works, non c’è da aspettarsi nientemeno che un eccellente comparto grafico. Grazie all’abilità del team di sviluppo di traslare lo stile del gioco mobile in modelli 3D, e di utilizzarli come se si trovassero in un cartone animato a due dimensioni, GBVSR risulta impressionante a livello visivo. I modelli sono ricchi di dettagli, espressivi e fedelissimi al materiale di riferimento, e riescono a portare in vita i personaggi dalle illustrazioni del gioco originale con grande maestria.

Per quanto riguarda il motore grafico, come il suo predecessore, il titolo gira su Unreal Engine 4, anche se stavolta sono state apportate notevoli migliorie al sistema di illuminazione. Alcuni modelli, come per esempio quello del protagonista Gran, hanno subito inoltre cambiamenti nei loro lineamenti facciali per renderli il più simile possibile alle illustrazioni del character designer.

Nonostante siano stati riutilizzati praticamente la maggior parte degli asset del capitolo precedente, riteniamo che non si tratti di una scelta fatta per pigrizia ma che sia perfettamente giustificata dal fatto che Rising sia uscito così poco tempo dopo da Versus 2020. I nuovi modelli mantengono comunque uno stile costante e un livello di qualità altissimo.

Il titolo è ottimizzato benissimo su PS5 e gira in 4K 60FPS senza alcun problema, decisamente un passo avanti persino rispetto alla versione PS4 Pro di GBVS, e non abbiamo notato alcun calo nelle prestazioni, sia nei fotogrammi che nella risoluzione.


Ringraziamo Cygames per averci fornito una chiave del gioco per realizzare questa recensione.

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Granblue Fantasy Versus: Rising - PS5
In conclusione...
Granblue Fantasy Versus: Rising è partito col piede giusto, basandosi su ciò che il suo predecessore ha fatto 4 anni prima e costruendoci sopra qualcosa di nuovo. Riponiamo grandi speranze nel futuro del progetto, che sembra essere sulla strada giusta per il successo e attendiamo con ansia tutti i suoi futuri aggiornamenti.
PRO
Gameplay reattivo e accessibile
Diverse modalità di gioco
Ottima grafica ed ottimizzazione
Netcode Rollback che permette partite online fluidissime
CONTRO
Molti contenuti riciclati
9
Voto