Nella recensione di oggi parleremo di Hazy Mind, una nuova visual novel horror realizzata grazie al raggiungimento dell’obiettivo prefissato su Kickstarter in poco meno di 24 ore.
Il titolo contiene argomenti molto pesanti e delicati come il suicidio, l’ansia e i disturbi mentali, trasportando lo spettatore in situazioni molto poco piacevoli da vivere.
Sarà riuscito Hazy Mind a raccontare la propria storia trasportando il giocatore in questo mondo crudele?
Scopriamolo in questo nuovo articolo dedicato!
Trama
Veniamo proiettati immediatamente nei pensieri di una protagonista senza nome, tormentata da conflitti interiori, tra farmaci antidepressivi e contro l’insonnia e che combatte nel crepuscolo tra la vita e la morte, da sola. Ci sveglieremo nella nostra stanza e saremo molto disorientati, non ricorderemo nulla di ciò che abbiamo fatto in precedenza, cercando risposte attraverso una persona che noi non riconosceremo, pronta ad accoglierci e a spiegarci la situazione.
Il suo nome è Morana, una ragazza assunta da nostra madre per controllarci e monitorare il nostro stato di salute, nonché la nostra guida all’interno di questa storia intrisa di pericoli e di pensieri vicini al suicidio.
Nulla è semplice e dovremo cercare la verità dentro la nostra mente, piena di confusione e di allucinazioni che ci perseguitano e ci torturano.
Saremo noi a scegliere la via da intraprendere grazie alle varie opportunità che ci si presenteranno davanti, cercando la verità e accettandola nella sua interezza, magari con rassegnazione, ma permettendoci di sperimentare una sorta di profonda pace.
Gameplay
Parlando del gameplay non può essere detto molto in merito anche dato il suo genere di origine, però ci sono diversi elementi che possono essere messi in evidenza.
Lo sviluppatore ha dato la possibilità di salvare e caricare in modo rapido i salvataggi tramite il menù di pausa che presenta un’occhio (che seguirà con lo sguardo il cursore nel momento in cui andremo a selezionare un’opzione) al centro dello schermo che ci rimanderà alla pagina iniziale del gioco.
La possibilità di poter ripartire da uno specifico momento ci permette di fare scelte diverse da quelle che abbiamo intrapreso nella nostra run principale, così da poter esplorare al meglio tutte le possibili opzioni date dall’aver preso una scelta piuttosto che da un’altra.
C’è anche una sezione all’interno della run dove possiamo andare a visualizzare tutto il testo che abbiamo letto, così da avere una visione più ampia.
Comparto Artistico e Tecnico
La componente che accompagna l’eccelsa componente narrativa è sicuramente quella artistica, che spazia da disegni molto semplici fino a vere e proprie illustrazioni a colori che evocano perfettamente le emozioni che Hazy Mind vuole trasmettere.
Lo stile manga giapponese che sfrutta bene il bianco e nero alternato a tinte molto fredde che colpisce nei momenti giusti, evidenziando l’orrore e l’ansia che la protagonista va a provare in quasi tutto il suo viaggio.
Da prendere nota il grande lavoro svolto dai doppiatori che prestano le proprie voci ai personaggi principali di questa storia oscura, riuscendo a farci venire la pelle d’oca.
Molto importante è anche la soundtrack, ricca di piccole tracce adatte a ogni situazione in cui imbatteremo, così da aggiungere quell’ultimo tocco che serviva a rendere più completa e avvolgente l’atmosfera del gioco.
Unica nota negativa è il bilanciamento dell’audio, poiché le OST che sono presenti possono prendere il sopravvento sul doppiaggio, ma si può risolvere semplicemente abbassandone il volume.
Per quanto riguarda il comparto tecnico, il titolo può essere avviato su qualsiasi configurazione dato il suo peso irrisorio a livello grafico, e non abbiamo notato glitch e bug che possano rovinare l’esperienza e l’immersività di Hazy Mind.
Ringraziamo Keymailer per averci fornito una chiave del gioco per realizzare questa recensione.
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