Subito dopo avervi parlato approfonditamente delle Hifiman Svanar Wireless nella precedente recensione, è giunto il momento di trattare i modelli più economici Svanar JR e Svanar LE in una doppia riesamina. Questi particolari modelli condividono alcune caratteristiche con la loro controparte di fascia alta, dovendo però sottostare ad alcune limitazioni che finiscono inevitabilmente per penalizzare il valore complessivo dell’esperienza.

Sarà l’ennesima grande vittoria di Hifiman?
Scopriamolo in questa recensione!


Packaging

Il packaging delle JR, come quello delle LE, è virtualmente identico a quello del modello da 500 dollari, e contiene al suo interno:

  • Le TWS in esame
  • Il case di ricarica e trasporto
  • 14 ear tips di varie dimensioni e tipologia
  • Il cavo di ricarica USB-C per il case
  • Garanzia e manuale

Ancora una volta possiamo apprezzare l’inclusione di una buona varietà di ear tips per soddisfare ogni preferenza e necessità (non che non possiate utilizzarne una comprata separatamente), e torna anche il case di ricarica dalla forma spigolosa e curiosamente futuristica.
La principale differenza fra questo case e quello esaminato in precedenza sarà il colore, marroncino per le LE e bianco per il modello Jr.
I materiali sono gli stessi, così come le dimensioni non proprio favorevoli al trasporto in tasca, i quali permettono al case di svolgere comunque il proprio dovere nel proteggere il dispositivo da cadute e caricarlo allo stesso tempo.

Si tratta di una dotazione di tutto rispetto, che restituisce le medesime sensazioni premium avute nella recensione delle Svanar Wireless e che stupisce soprattutto quando si ci trova ad analizzare la versione JR.


Design

Il design delle Svanar LE e delle Svanar JR è sostanzialmente il medesimo, e riprende le forme e le dimensioni piuttosto importanti del modello più costoso. La principale differenza sta ancora una volta nella colorazione e soprattutto nei materiali utilizzati, qui decisamente plasticosi e meno raffinati per aderire ad un fattore necessario di risparmio.

Curiosamente, la colorazione del modello LE è sostanzialmente la stessa dell’ originale Svanar, mentre la Jr è, come anticipato, bianca. Possedendo tutti e tre i modelli, il modo più semplice di riconoscere la LE dalla Wireless è stato osservare le texture della parte anteriore dell’auricolare, completamente assente nella prima.

Fatte queste breve considerazioni, si tratta di un design originale e tutto sommato apprezzabile, seppur possa risultare ingombrante e scomodo per alcuni utenti che valutano maggiormente la vestibilità.

Stessa cosa per il comfort, gli auricolari non sono pesanti e la loro forma aderisce correttamente alle orecchie, tuttavia, a seconda dell’ear tips utilizzate, l’esperienza potrebbe risultare più o meno scomoda dopo qualche ora di utilizzo.


Specifiche tecniche e prezzo

SpecificaSvanar Wireless JRSvanar Wireless LE
Dimensioni32.2 x 20.4 x 29.1 mmSimili al JR
Peso (singolo auricolare)8 g8 g
BluetoothVersione 5.2Versione 5.2
Codec Audio SupportatiSBC, AAC, LDACSBC, AAC
DACCustom (nessun Himalaya R2R DAC)Himalaya R2R DAC integrato
DriverDinamico 9.2 mm con Topology DiaphragmDinamico 9.2 mm con Topology Diaphragm
ANCFino a 35 dBFino a 35 dB
Modalità AudioANC, Trasparenza, High FidelityANC, Trasparenza, High Fidelity
Autonomia (HiFi)Circa 6 oreCirca 4 ore
Autonomia (ANC)Circa 7 oreCirca 6 ore
ResistenzaCertificazione IPX5Certificazione IPX5
Prezzo90150

Nello scorso articolo ci siamo impegnati nel dare una definizione di alcuni tecnicismi che caratterizzavano la costruzione del modello Wireless, e che si ripresentano di conseguenza anche queste varianti.
Se infatti entrambi i modelli fanno uso della tecnologia Topology Diaphagm¹ sviluppata da dr.Feng, solo le LE possiedono al loro interno il DAC R2R Hymalaya².
In questo caso, il modello Jr economico fa utilizzo di un amplificatore custom meno performante ma comunque di buona qualità.

Ed è qui che andiamo ad incappare nel primo vero problema e controsenso di questa coppia di auricolari, nel supporto specifico a quei codec improntati tradizionalmente ad una migliore esperienza sonora.
Per qualche motivo, mentre la versione economica supporta lo standard LDAC, la sua sorella maggiore può contare solo su AAC e SBC.

Questo non rappresenta una problematica grave ed influenzerà la qualità audio solo entro dei limiti accettabili. In particolare, gli utenti che hanno intenzione di utilizzare gli auricolari su dispositivi Apple non dovrebbero minimamente preoccuparsi dal momento che il LDAC non è supportato da Mac ed iPhone.

Ad ogni modo, entrambi gli auricolari supportano la tecnologia ANC ENC, oltre allo standard IPX5 di resistenza all’acqua.

Per quanto concerne il prezzo, abbiamo a che fare con un piazzamento di mercato di gran lunga più accessibile ed adatto alle esigenze degli utenti. Mentre le JR sono acquistabili per il prezzo onestissimo di 90 euro, il modello LE sarà disponibile intorno ai 150 euro, laddove si trovano altre soluzioni di fascia alta molto comuni fra gli appassionati.

¹“la tecnologia proprietaria Topology Diaphragm consiste nel rivestire la membrana del driver di microparticelle per ottenere un’esperienza sonora più stabile e priva di distorsioni.”

² “il DAC Hymalaya è un particolare convertitore digitale-analogico che fa uso della tecnologia a scala di resistori R2R e di un chip FPGA. Il DAC si distingue per un rapporto segnale-rumore di 120 dB e una distorsione armonica veramente bassa (0,0022% stando a Hifiman). Stupisce anche l’efficienza energetica, con un consumo di soli 20 mW, che lo rende uno dei dispositivi del suo genere con minore consumo sul mercato.


Funzionalità

Entrambi i modelli aderiscono alla categoria di prodotti improntati all’utilizzo smart, dotandosi di comandi touch e funzionalità extra molto interessanti.

Ancora una volta le modalità che avremo modo di alternare sono Hi-fi, ANC e Trasparenza, accessibili tenendo premuta per qualche secondo la superficie laterale dell’auricolare.
In tal senso, tutti e tre i modelli analizzati si sono rivelati egualmente sensibili, con una tendenza abbastanza fastidiosa a registrare una miriade di tocchi anche solo nel tentativo di indossarle e riporle nel case.

Ad ogni modo, in modalità ANC otterremo un’apprezzabile soppressione dei rumori di fondo a discapito della qualità sonora, con risultati più o meno simili a prescindere dal modello analizzato. E’ interessante notare come facendo uso di questa funzione, la batteria della nostra LE si sia allungata radicalmente, superando persino quella del modello più costoso durante l’utilizzo della stessa.

Risultati discreti si ottengono anche in modalità trasparenza, seppur realisticamente parlando, difficilmente riuscirete a comprendere ciò che vi si sta dicendo mentre siete in ascolto di musica ad un volume alto.

Infine, la modalità Hi-fi rimane il fiore all’occhiello del prodotto Hifiman, permettendo un ascolto molto più dettagliato e gradevole. Pur portando ad un maggiore consumo di batteria, mentiremmo se non dicessimo di aver passato la maggior parte del nostro tempo ad ascoltare musica in questa modalità, l’unica in grado di permetterci una valutazione corretta dei dispositivi dal punto di vista sonoro.


Utilizzo

Prima ancora di parlarvi dell’esperienza di ascolto però, è necessario dedicare qualche parola ad alcuni degli aspetti fondamentali che si sono andati a delineare durante il nostro provato, in particolare riguardo alla connettività dei dispositivi.

Godzilla non è incluso nella confezione*

Il collegamento al nostro Find X5 di Oppo si è rivelato di per sé rapido e privo di qualsivoglia problematica, rimanendo piuttosto stabile entro i limiti di 15 metri riportati dalla confezione.
Permane, ovviamente, la spiacevole assenza di un’applicazione proprietaria per la gestione degli auricolari ed un eventuale loro upgrade dal punto di vista software, che già si era dimostrata penalizzante durante la recensione delle Svanar Wireless.
Ancora una volta ci siamo cimentati nel ritocco sonoro attraverso l’utilizzo dell’app Poweramp Equalizer, che può di certo dare dei buoni margini di miglioramento a tutti gli utenti smanettoni.

Infine, non possiamo non menzionare anche in questo caso il verificarsi di alcuni brevi e fastidiosi “singhiozzi” qualitativi durante l’ascolto, probabilmente causati da una qualche inconsistenza nella capacità di connessione.
Non avendo avuto modo di indagare sul verificarsi di questa problematica anche su altri dispositivi prima di questa recensione, ci terremo dall’inserirlo fra i difetti tenendola invece come un forse soggettivo che ha leggermente macchiato la nostra esperienza d’utilizzo.


Qualità sonora

Ci teniamo a specificare che i test sono stati effettuati in Hi-Fi Mode ed ascoltando una varietà di brani a noi familiari sia su Spotify che in formato lossless.

Da un punto di vista sonoro, LE e JR sono dei dispositivi decisamente diversi, lasciando chiaramente trasparire il vantaggio prestazionale dell’inclusione del DAC Hymalaya e delle sue apprezzabilissime caratteristiche musicali.
Questo avviene a prescindere dal supporto al LDAC, che sì limita la qualità sonora in alcune situazioni, ma non cancella il palese vantaggio offerto dalle componentistiche migliori.

Bassi

I bassi delle LE sono di buon livello, giustamente equilibrati e ricchi di profondità e sfumatura, che li avvicina molto a quanto riscontrato nelle recensione della versione originale, mancando tuttavia dello stesso livello di dettaglio e nitidezza.

La versione Jr d’altro canto offre un’esperienza d’ascolto comunque più che discreta ma decisamente non altrettanto generosa a livello qualitativo, perdendo in dettaglio ma guadagnando in termini di presenza.

Medi

Per quanto concerne le frequenze medie, le LE continuano a dimostrare la loro superiorità tecnica offrendo una riproduzione accurata e neutrale degli strumenti tipica del DAC Hymalaya.
La versione Jr si caratterizza ancora una volta per una resa accentuata di queste frequenze, non altrettanto raffinata ma comunque apprezzabile per una dispositivo di questo prezzo.

Alti

Le frequenze alte erano l’aspetto più sorprendente delle Svanar Wireless, ma non possiamo dirci impressionati allo stesso modo da queste varianti più economiche.
Sia chiaro, gli alti sono ben bilanciati e per nulla sibilanti, ma l’assenza di LDAC da un lato e l’adozione di un hardware più economico dall’altra impediscono ad entrambi gli auricolari di raggiungere quella resa cristallina e dettagliata che tanto abbiamo decantato.

Ancora una volta è chiaro come il modello LE offra un’esperienza migliore, tenendo la frequenza generalmente pulita e di buon impatto a discapito delle limitazioni.

Soundstage

Volendo concludere questa riesamina con una nota positiva, non possiamo che ritenerci piacevolmente colpiti dalla qualità e profondità del soundstage di questa coppia di TWS.
Non si tratta infatti di una qualità scontata in questo particolare tipo di prodotti, ma è possibile che la grandezza importante degli auricolari sia d’aiuto anche in questo caso, offrendo dei risultati che potremmo definire fra i migliori della fascia di prezzo.


Ringraziamo Hifiman per averci fornito un sample di queste cuffie per la recensione!
Seguiteci sul nostro sito web per altre recensioni e articoli in arrivo nei prossimi giorni.

Svanar LE e Svanar Jr
In conclusione...
Le Hifiman Svanar JR e LE si confermano due soluzioni interessanti per chi cerca un’esperienza TWS di qualità senza dover affrontare il costo proibitivo delle Svanar Wireless. Entrambi i modelli offrono una resa sonora valida, con bassi presenti, medi ben bilanciati e un soundstage superiore alla media. Tuttavia, le limitazioni nei materiali, nell’hardware nonché il controverso supporto\non supporto ai codec audio di alta qualità, rendono evidente il compromesso fatto per contenere i costi.In definitiva, le LE si distinguono per il miglior dettaglio e raffinatezza grazie al DAC Hymalaya, mentre le JR, pur meno performanti, mantengono un ottimo rapporto qualità-prezzo.
Pregi
Design accattivante e moderno, con una buona dotazione
Modalità trasparenza e ANC...
Buon rapporto qualità prezzo
Buona qualità sonora per il prezzo
Difetti
Potrebbero risultare scomode per via della grandezza importante degli shell
... ma non al livello della concorrenza
Il modello più costoso non supporta il LDAC
Assenza di un software dedicato
8
Voto

Di Mario Ricerni

Appassionato di videogiochi, cinema e musica, ha creato STWGames per condividere il sogno di entrare in diretto contatto con l'industria che ha ammirato sin dall'infanzia.