Nell’articolo di oggi parleremo di un dispositivo DAC portatile realizzato da iFi, azienda inglese con cui abbiamo già collaborato in passato in occasione della recensione dell’eccezionale Zen V2.
Se il modello Zen mirava a soddisfare un’esperienza desktop, l’hip-DAC 3 è progettato invece per migliorare la qualità audio dei dispositivi mobili come smartphone e computer portatili.
Questi tipologie di dispositivo solitamente non offrono una qualità audio eccellente, ed è per questo che l’hip-DAC di iFi ha potuto farsi forza delle sue dimensioni ridotte per offrire un validissimo strumento per tutti gli audiofili che non vogliono rinunciare all’aria aperta ed alle gite fuoriporta.
Potendo vantare di una serie di solide evoluzioni tecniche che hanno portato alla realizzazione di questo ultimo modello, l’hip-DAC 3 promette risultati apprezzabili ad un prezzo discretamente competitivo per il costoso mercato dell’Hi-Fi.
Sarà questo il vostro prossimo acquisto?
Scopriamolo in questa recensione!
Packaging e prezzo
Come previsto, il packaging dell’hip-DAC 3 appare notevolmente ridotto e contenuto rispetto all’alternativa desktop.
Al suo interno una dotazione essenziale e perfetta per l’utilizzo più immediato:
- L‘Hip-DAC 3
- Un cavo USB-C
- Un cavo USB A a USB-C
- Il manuale
Ancora una volta manca un caricatore incluso per il dispositivo, che può fornire al seguito della ricarica dalle 7 alle 12 ore di utilizzo. Per ovviare a questa mancanza basterà utilizzare un qualsiasi adattatore AC/DC da 5V.
Fra gli accessori non inclusi, l’hip case in pelle scamosciata può proteggere e abbellire il dispositivo con l’aggiunta di 30 euro.
Il dispositivo può invece essere acquistato a 200 euro direttamente dal sito del produttore.
Design e connettività
L’hip-DAC 3 mantiene il medesimo design e lo stesso telaio delle generazioni precedenti della serie, già molto apprezzabili per il loro look elegante e curvilineo, stavolta in un’inedita colorazione oro.
La dimensione ridotta del dispositivo lo rende adatto al trasporto e all’utilizzo all’esterno, specialmente se portato nelle tasche del proprio abbigliamento.
E’ tuttavia bene specificare che esistono soluzioni molto più compatte e trasportabili sul mercato, rendendo questa particolarità un vantaggio abbastanza discutibile quando confrontato alla competizione.
La presenza di varie opzioni di connettività sia sul lato anteriore che su quello posteriore del dispositivo lo rendono piacevolmente versatile.
Mentre nella parte posteriore sono presenti le entrate USB-C per la ricarica e per il collegamento al dispositivo, nella parte frontale figurano le uscite da 4.4 e 3.5mm, una bilanciata fino a 400mW a 32Ω e 6.3V a 600Ω, e l’altra sbilanciata fino a 280mW a 32Ω e 3.2V a 600Ω.
Questa dotazione permette al dispositivo di gestire cuffie dell’impedenza molto elevata senza alcun tipo di problema.
Accanto alla manopola LED destinata al controllo del volume, sul lato sinistro della parte frontale, due pulsanti permettono l’utilizzo delle funzionalità Power-match e del XBass+, le cui funzionalità spiegheremo in seguito.
Infine, un piccolo switch incastonato nel telaio del DAC permette l’utilizzo della tecnologia iEMatch, che scopriremo molto utile in alcune occasioni più specifiche.
Molto gradito anche in questo caso l’inserimento del feedback visivo attorno alla rotella del volume che indica il formato audio attualmente in utilizzo dal dispositivo.
Grazie al suo design solido, elegante ed alle sue molteplici funzionalità e connessioni, l’hip-DAC 3 riesce a restituire tutte le sensazioni ricercate in un prodotto premium di altissima qualità, pur senza richiedere un budget eccessivo.
Specifiche e features
Da un punto di vista tecnico, l’iFi hip-DAC 3 rappresenta un potenziamento significativo rispetto al suo predecessore, mantenendo al contempo il prezzo accessibile che caratterizza più o meno tutti i prodotti dell’azienda.
A distaccare il nuovo modello dal suo predecessore, un chip XMOS a 16 core molto potente, responsabile della gestione dei segnali digitali e della conversione dei dati in segnale analogico. Questo nuovo IC offre tra le tante cose il doppio della velocità di clock (2000MIPS) e quattro volte la memoria (512KB), oltre allo standard USB SuperSpeed più recente.
Grazie a questa innovazione e all’integrazione con il DAC Burr-Brown, il dispositivo può supportare la decodifica completa MQA oltre ai più classici PCM fino a 284kHz, DSD128 e DSD256.
Pur non essendo un formato troppo comune, alcune soluzioni di streaming musicale come Tidal e Deezer mirano ad offrire una libreria di tracce audio in qualità MQA, rendendo questa introduzione un vantaggio situazionale ma sicuramente molto gradito dal pubblico Hi-Fi.
Fra i miglioramenti sostanziali, il design del circuito proprietario di iFi è stato rinnovato, permettendo di ridurre la distorsione del segnale e offrendo un suono puro e cristallino.
Parlando invece di funzionalità, XBass+ è progettata per migliorare la risposta dei bassi, donando all’ascolto di un certo tipo di musica un suono più definito e corposo.
Si tratta di una feature interessante il cui rendimento può variare parecchio a seconda delle cuffie utilizzate e della tracce a cui viene applicata, vi consiglieremo in tal senso di testarne personalmente gli effetti per trovare la vostra preferenza.
Fa il suo ritorno la tecnologia PowerMatch, utile per l’adattamento di guadagno in base alla cuffia utilizzata, mentre per la prima volta viene utilizzata la funzione iEMatch, fondamentale per rimuovere il rumore di fondo quando si utilizzano auricolari IEM particolarmente sensibili e a bassa impedenza.
Infine la batteria da 2200mAh rappresenta un miglioramento notevole rispetto alla scorsa generazione di Hip Dac, offrendo un autonomia che varia dalle 7 alle 12 ore a seconda del volume e dal tipo di cuffie utilizzate.
Fra le mancanze più spiacevoli, l’impossibilità di collegare il dispositivo via Bluetooth che potrebbe allontanare alcuni utenti dall’acquisto, specialmente considerando la varietà di soluzioni analoghe sul mercato che supportano già da tempo questa feature.
Suono e Test
Durante questo periodo di prova, ci siamo serviti di un paio di cuffie Beyerdynamic DT-770 Pro e delle IEM Kimura Duo di Antlion per formare un’idea completa e precisa sull’esperienza di utilizzo di questo dispositivo in scenari d’uso tipici.
Come già accaduto nella scorse riesamina di un DAC, teniamo a sottolineare come l’acquisto di un dispositivo di questa tipologia possa influire in maniera decisiva sulla qualità di ascolto, a patto che possediate un buon paio di cuffie. Si tratta per tanto di un’acquisto quasi doveroso per tutti coloro che si ritengono appassionati di musica o addirittura si dedicano alla produzione di quest’ultima.
Mentre l’Hip-DAC 3 è perfettamente in grado di restituire prestazioni di alto livello quando si fa utilizzo di cuffie più tradizionali, l’utilizzo con le IEMs a bassa impedenza diventa problematico fin quando non si decide di utilizzare la funzionalità iEMatch, utile a ridurre il rumore di fondo altrimenti insopportabile.
Generalmente parlando tuttavia, il suono restituito dall’utilizzo dell’hip-DAC 3 risulta piacevolmente liscio e bilanciato, con un tocco di calore analogico che permette ai dettagli di essere messi in risalto evitando qualsivoglia perdita.
In sostanza siamo rimasti piacevolmente soddisfatti dal lavoro di iFi nella realizzazione di questo terzo modello di hip-DAC, in grado di soddisfare gli audiofili più esigenti ad un budget competitivo.
Pur non brillando in portabilità rispetto a soluzioni analoghe, il dispositivo si è dimostrato versatile, ricco di feature e perfettamente capace di svolgere le sue mansioni.
Ringraziamo iFi per averci fornito una review sample del prodotto per realizzare questa recensione.
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