Recensione Lamzu Maya X – Lamzu colpisce ancora!

Non è la prima volta che scriviamo la recensione di un prodotto dell’azienda cinese Lamzu, avendo avuto il piacere di testare l’Atlantis e il Thorn lo scorso anno.


La qualità si è dimostrata costante e nonostante qualche piccolo difetto, non c’è nessun aspetto in cui la manifattura Lamzu non eccella.

In occasione dell’articolo di oggi tratteremo di uno degli ultimi modelli rilasciati nel 2024, il Maya X.

Sarà l’ennesima rivelazione?
Scopriamolo in questa recensione!


Packaging

Il packaging dei prodotti Lamzu è sostanzialmente rimasto invariato negli ultimi anni e, in tutta onestà, la cosa non stupisce. La presentazione di questi mouse è semplicemente eccezionale, con una struttura ad “armadio” personalizzata per ciascun modello e una varietà di accessori interessanti.

La tematica stavolta, come intuibile, è quella dei Maya, la ben nota civiltà della Mesoamerica di cui ricordiamo numerose invenzioni ed architetture.

Aprendo entrambe le finestre tramite l’apposito laccetto troveremo:

  • Il mouse
  • Dei piedini PTFE di ricambio
  • Un dongle USB per l’utilizzo del 8k
  • Un cavo USB Type C da 1.8m ultra-flessibile
  • Un sacco in velluto per trasportare al sicuro il mouse
  • Dei grip adesivi da applicare manualmente sul prodotto


È quindi davvero impossibile non rimanere soddisfatti di questa dotazione, che include tutto ciò che si potrebbe sperare di ottenere in un mouse di fascia premium.
Se fare uso o meno degli sticker per abbellire il mouse è una scelta personale, e noi abbiamo preferito mantenere le linee eleganti e pulite del prodotto nel suo stato originale.

Ad ogni modo, a differenza dei modelli che abbiamo recensito in passato, il Maya X viene affiancato di base ad un dongle che gli consente di raggiungere 8k di polling rate a discapito dei consumi.
Si tratta di un’inclusione non scontata per quanto situazionale, che farà la gioia dei giocatori più competitivi e dediti agli sparatutto, in cui riflessi e precisione appaiono assolutamente fondamentali.


Specifiche e prezzo

Di seguito le specifiche del mouse Lamzu Maya X

CaratteristicaDettaglio
Dimensioni124 x 64 x 40 mm
Peso47 ± 2 grammi
SensoreOttico 3950
Polling RateFino a 8.000 Hz
Connettività2.4G Wireless + cablata
Batteria250 mAh, fino a 70 ore (1K Hz)
Pulsanti principaliOmron micro-interruttori leggeri
EncoderLamzu Custom
SoftwareConfigurabile tramite WEB-UI dedicata

Il modello Maya X è attualmente acquistabile dal sito del produttore per 120 euro, o per 130 euro dallo store italiano di Amazon.

Una tale scelta di marketing lo mette in diretta competizione con i migliori mouse da gioco sul mercato e troviamo che non si tratti di una strategia mal calcolata, considerando la qualità strutturale del prodotto e le sue specifiche tecniche di assoluto pregio.


Design

Il Lamzu Maya X è un mouse dal design simmetrico, semplice ed elegante, adatto agli utenti ambidestri e prevalentemente per chi fa uso del cosiddetto claw grip.
Ci teniamo a sottolineare che questa non deve essere vista come una limitazione, siccome nella nostra prova abbiamo tenuto un più rilassato palm grip senza incorrere nel minimo ostacolo.

Le colorazioni in cui il mouse si è reso disponibile sono varie, seppur nel nostro caso ci sia stato inviato il modello bianco in occasione di questa recensione.
Come accennato in precedenza, il mouse si conferma mantenere uno stile piuttosto elegante e morbido nelle forme, caratteristica che si può apprezzare sostanzialmente in tutta la lineup di prodotti Lamzu analizzati ad oggi.

Anche il posizionamento dei pulsanti mappabili è rimasto sostanzialmente lo stesso, assumendo però una forma diversa e leggermente più contenuta sulla parte laterale della scocca.
Torna anche il pulsante hardware dedicato al cambio di DPI, che si trova nella superficie inferiore del mouse ed è quindi inaccessibile durante l’ordinario utilizzo.

A tal proposito, l’azienda ha optato ancora una volta per una scocca inferiore cava, molto piacevole esteticamente ma non l’ideale se consideriamo la facilità con cui si rischia di catturare sporco e residui nel corso del tempo.
Il nostro consiglio è di tenere la vostra superficie di gioco sempre pulita e di prestare particolarmente attenzione alla zona dedicata allo scroll, o altrimenti di tenere montata la pellicola plasticosa con cui il mouse viene spedito per evitare queste eventualità.

In sostanza, si tratta di un design classico e sempre apprezzato, ancora di più quando affiancato da un peso davvero molto basso, che lo rende assieme alle forme sinuose della scocca, una scelta adatta a chi cerca nel prodotto un’invidiabile comodità d’utilizzo.


Componentistiche e feeling

Con questo prodotto, Lamzu continua la sua esplorazione nel mercato dei mouse di fascia altissima, proponendo delle soluzioni caratterizzate da componentistiche all’avanguardia.
Il sensore utilizzato in questo caso è il Pixard 3950, capace di raggiungere fino ai 30.000 DPI e di offrire un grado di precisione davvero impressionante.

A bordo del mouse troviamo anche l’MCU Nordic 52840 che abilita il supporto al dongle da 8000hz che troverete incluso nella dotazione.
Il polling rate influenza la frequenza con cui il mouse segnala la posizione al computer ed in questo caso è davvero fuori scala, andando incontro alle “necessità” di chi utilizza monitor a refresh rate altissimi in titoli altamente competitivi. Questa funzione è attivabile tramite il software dedicato di Lamzu (di cui parleremo in seguito) ma teniamo a sconsigliarne l’utilizzo costante, dal momento che consuma la batteria ad una velocità molto elevata.

Per quanto concerne il feeling dei click, Lamzu ha optato per degli switch ottici Omron D2FP-FN2. Si tratta di una scelta ben pensata, che permette un utilizzo soddisfacente e reattivo senza incorrere nel rischio di click accidentali.
Per quanto riguarda invece la rotellina, l’encoder è una creazione proprietaria di Lamzu (F-Switch, core bianco/verde) che abbiamo trovato assolutamente all’altezza degli standard qualitativi del brand.

I piedini del mouse sono realizzati ancora una volta in PTFE e consentono al dispositivo di effettuare movimenti fluidi e costanti sulla maggior parte delle superfici.
Fra i mouse che abbiamo testato ad oggi, il Maya X è forse il più leggero in assoluto, con un peso di soli 47 grammi che lo rende ideale per chi lo utilizza con costanza.

Ovviamente, il mouse supporta sia il collegamento wireless che quello wired, rinunciando al polling elevato e appesantendo notevolmente i movimenti.
Ad ogni modo, ci troviamo di fronte ad un mouse eccezionale e privo di particolari compromessi, contribuendo alla legacy di un’azienda che continua a selezionare solo il meglio del meglio per realizzare i propri prodotti.


Utilizzo e software

Abbiamo utilizzato questo mouse come periferica principale per un paio di mesi prima di scrivere questa recensione, ed adesso non abbiamo alcun dubbio nel confermare le nostre impressioni positive.
In questo periodo di tempo lo abbiamo messo alla prova in task quotidiane e in sessioni di gaming molto impegnative, talvolta anche in titoli come Counter Strike, Call of Duty e Apex Legends.

L’esperienza d’utilizzo è assolutamente priva di difetti per quanto concerne latenze o click duplicati, se solo non fosse per la confusione nel cercare il software dedicato sul sito del produttore.
Dopo averlo scaricato su un PC differente non siamo infatti riusciti a rintracciarlo da nessuna parte, finché finalmente non siamo venuti a conoscenza della scelta del team di non utilizzare più un app tradizionale quanto piuttosto una WEB UI denominata Aurora ( https://www.lamzu.net/#/project/items ).

La durata della batteria viene influenzata molto pesantemente dalle impostazioni, tanto che settando 1000hz di polling rate potrete usufruire del dispositivo anche 80 ore senza doverlo ricaricare, mentre utilizzando la modalità 4k o 8k potreste ritrovarvi a doverlo ricaricare dopo 15-18 ore di utilizzo.
La situazione peggiora ulteriormente se tenete costantemente attivate le opzioni relative al Motion Sync¹ e alla modalità competitiva, che vi consiglieremo di spuntare soltanto quando necessarie.

Per il resto, la WEB UI è molto intuitiva ed offre una buona varietà di funzioni utili (anche se in minor numero rispetto al solito), fra cui anche la possibilità di registrare macro e aggiornare il mouse ed il dongle all’ultima versione resa disponibile dal produttore.
Sfortunatamente, anche in questo caso si sente abbastanza forte la mancanza di un indice in grado di spiegare le opzioni, e il livello di batteria riportato dal software potrebbe molto spesso rivelarsi incorretto o approssimativo.

Se non altro si tratta di una soluzione più leggera e meno invasiva, togliendo al giocatore la necessità di installare un app in più sul proprio dispositivo.

¹Una tecnologia che si occupa di sincronizzare le letture del sensore con gli eventi del polling per garantire un feeling di maggior consistenza.


Ringraziamo Lamzu per averci fornito un sample del prodotto per realizzare questa recensione.
Seguiteci sul nostro sito per altre recensioni e articoli in arrivo nei prossimi giorni.

Lamzu Maya X
In conclusione...
Il Lamzu Maya X si conferma come un mouse di altissima qualità, pensato per i giocatori competitivi più esigenti grazie a componenti all'avanguardia e al supporto al polling rate di 8kHz. La leggerezza e l'ergonomia sono solo alcuni dei punti di forza che lo rendono particolarmente comodo per lunghe sessioni di gioco. Il design elegante e la dotazione completa lo rendono inoltre un prodotto ben bilanciato, ideale anche per chi cerca un prodotto affidabile e dall'aspetto sobrio.
Pregi
Presentazione sempre al top
Design elegante e comfortevole
Componentistiche di prima scelta
Preciso, affidabile e persino esagerato
Difetti
Qualche imprecisione con il software
La parte inferiore della componentistica è esposta e potrebbe essere un rischio a lungo termine
9
Voto