Dopo anni di attesa ritorna uno dei run’n’gun più amati di sempre, seppur in una forma radicalmente diversa.
Metal Slug Tactics, annunciato nel lontano 2021, riprende lo spirito frenetico ed ironico nonché la magnifica grafica pixel-art superdeformed dello storico coin-op, e lo traspone in una forma decisamente inusuale, quella dello strategico a turni.
Sarà riuscita Dotemu a trasformare così profondamente questo classico senza tempo evitando di snaturare le sue radici, offrendoci un RTS degno di nota? Scopriamolo subito!
CAN CHE ABBAIA A VOLTE MORDEN:
LA TRAMA.
Nell’universo narrativo di Metal Slug ci sono poche certezze, una di queste è che, inevitabilmente, Donald (nomen omen) Morden, storico villain della serie, tornerà alla testa di un’esercito immenso e pieno di improbabili e giganteschi veicoli pronti a minacciare la libertà.
In Metal Slug Tactics, il baffuto dittatore evade di prigione e si rifugia in un paese mediorientale e, aiutato dal suo alleato Abul Abbas, rovescia il governo locale e organizza un nuovo e terribile esercito aiutato da truppe di mujaheddin, indigeni della vicina giungla, non morti vari ed eventuali e chi più ne ha più ne metta.
A fronteggiarlo, la storica squadra dei Peregrine Falcons : Marco, Tarma, Eri, Fio, Nadia e Trevor, aiutati dagli Ikari Warriors di King Of Fighters, cioè Ralf, Clark e Leona.
Esattamente come nella tradizione della serie, tutta la narrativa di Metal Slug Tactics si esaurisce praticamente con questo breve incipit, a cui vanno aggiunti alcuni dialoghi tra i membri dei due team e con i personaggi secondari che ci aiuteranno a contestualizzare gli avvenimenti, i luoghi e i vari personaggi che incontreremo nella nostra avventura.
Abbiamo parlato di personaggi secondari perché ad aiutare la nostra squadra nella logistica (in pratica ci daranno accesso ai menù dell’armeria e ai potenziamenti dei vari eroi) troviamo alcune vecchie comparse della saga di Metal Slug: Rumi e Margaret, ossia le due Prisoner Of War che i Peregrine Falcons avranno salvato nei giochi precedenti.
Ritorna invece nel suo solito ruolo di P.O.W. Hyakutaro Ichimonji, che potremo occasionalmente salvare durante le nostre per un po’ di soldi ed esperienza.
HEAVY MACHINEGUN!
IL GAMEPLAY
Dei nostri eroi inizialmente solo tre saranno disponibili alla selezione: Marco, Eri e Fio.
Gli altri verranno sbloccati tra una run e l’altra; verremo infatti chiamati a fronteggiare la scombinata armata di Morden in quattro regioni ben distinte, e a ogni sconfitta dovremo ripartire dalla prima area di gioco, esattamente come in un roguelike.
Allo stesso modo, dopo una sconfitta ci verranno consegnati, in base alle nostra prestazione, dei crediti utili a sbloccare potenziamenti, abilità e armi, oltre che a rifornirci di munizioni per i nostri strumenti offensivi primari.
Avremo infatti la possibilità di usare all’infinito tutte le armi bianche o di ”piccolo” calibro come coltelli, tonfa e pistole di ogni genere, mentre tutto il nostro repertorio di mitagliatrici, lanciarazzi, fucili a pompa e lanciafiamme avrà dei colpi limitati.
Come si può già intuire da queste premesse, Metal Slug Tactics si presenta come uno strategico a turni decisamente atipico, e non lo intendiamo in senso negativo.
I ragazzi di Dotemu sono riusciti a prendere la formula tradizionalmente ”cerebrale” e ragionativa degli RTS a turni e a svecchiarla, rendendo di importanza fondamentale due caratteristiche tipiche della serie di Metal Slug: ritmo e velocità.
In Metal Slug Tactics sarà infatti essenziale muovere i nostri personaggi il più possibile nel corso del nostro turno, poiché meno statici saremo e più attacchi potremo schivare nel turno avversario, riducendo di molto o addirittura annullando del tutto i danni, soprattutto in prossimità di una zona di copertura.
Oltre ad aumentare la nostra difesa, il costante movimento farà salire i punti adrenalina dei vari character, spendibili per abilità attive e attacchi speciali.
Oltre alla difesa e al movimento, sarà essenziale sincronizzare i nostri attacchi, posizionando gli eroi in maniera ottimale. Ogni volta che uno di essi attaccherà un bersaglio che gli altri avranno a tiro, il suddetto bersaglio riceverà essenzialmente tre attacchi, e gli unici punti azione spesi saranno quelli del personaggio a cui avremo ordinato di attaccare.
Quindi, all’interno dello stesso turno, tre personaggi potranno potenzialmente attaccare per nove volte, e tra armi con effetto ad area, abilità e potenziamenti vari riusciremo a concatenare delle combo devastanti, in grado di decimare l’esercito di Morden con rapidità e precisione.
Tutte le abilità e i potenziamenti in Metal Slug Tactics si sbloccano, tranne quelli già presenti in partenza, negli shop dell’avamposto.
Possono però essere selezionati solamente quando, accumulando abbastanza punti XP alla fine delle missioni, i vari Peregrine al nostro comando passeranno di livello.
Visto che Metal Slug Tactics è un gioco profondamente influenzato dalle componenti roguelike, sarà inevitabile per i nostri personaggi morire, questo però non dev’essere per forza un problema. Affronteremo tante situazioni in cui sarà indispensabile sacrificare uno o due dei nostri eroi per concludere una missione, per poi ritrovarli perfettamente sani e in grado di combattere in quella dopo.
Esiste anche la possibilità, previa la spesa di punti rifornimento limitati, di rianimare i vari eroi nel mezzo di una missione, se lo riteniamo strategicamente vantaggioso.
L’unico modo di arrivare al game over e dover riniziare da capo con un’altra run, a patto di non aver esaurito i punti rifornimento, sarà perdere tutti e tre i nostri soldati in un solo turno.
UN GIOCO FACILE?
Se leggendo le ultime righe avete pensato che Metal Slug Tactics sia una passeggiata però, dovrete cambiare idea.
Prima di tutto, bisogna tenere in conto che i nemici vi soverchieranno in ogni missione, e nella stragrande maggioranza di queste ne arriveranno di nuovi a ogni turno, andando a rimpinguare le fila appena falciate dai vostri attacchi.
A questo si aggiunge il fatto che suddetti avversari non sono per niente deboli, anzi, la maggior parte di essi ha gli stessi vostri punti ferita. Inoltre, anche se si lanceranno al massacro ignorando qualsiasi tattica che possa salvaguardare la loro salute, dovrete essere davvero fortunati per trovarli nella posizione vantaggiosa che vi consenta di ucciderne più di due/tre per turno.
Fortunatamente, ad aiutarci nelle missioni potrebbe capitare di trovare due dei classici Slug che hanno contribuito al successo di questa saga, il Super Vehicle-001, ossia lo storico tank presente sin dal primo episodio della serie e il Mecha bipede Slugnoid.
I due mezzi saranno utilizzabili finché non esauriremo la benzina (consumabile con i vari attacchi e con i movimenti o finché gli attacchi del nemico non consumeranno tutti i punti armatura del veicolo, se in quel momento il pilota sarà ancora al suo interno, verrà automaticamente messo K.O.
Sebbene non indistruttibili, i due mezzi vi aiuteranno enormemente nelle missioni in cui sono presenti, le potentissime mitragliatrici Vulcan di entrambi i veicoli e il devastante attacco ad area del cannone dell’SV-001 rappresentano infatti le armi più potenti a nostra disposizione.
Inoltre, nonostante la natura estremamente dinamica di Metal Slug Tactics, avremo modo di ragionare e sperimentare ogni nostra mossa prima di dare l’OK al nostro soldato ed eseguirla, evitando quindi di commettere errori fatali.
Sarà davvero importantissimo controllare ogni possibile mossa e annullare il movimento appena eseguito se questo non ci porterà nella posizione migliore, soprattutto all’inizio della nostra avventura, quando avremo ancora bisogno di prendere la mano con le nuove meccaniche.
MAPPE DI GIOCO E MISSIONI
Ognuna delle quattro regioni di Metal Slug Tactics corrisponde a un bioma diverso: villaggio mediorientale, deserto, giungla e città. La mappa è divisa in caselle, ognuna delle quali rappresenta una missione.
Queste missioni appartengono a diverse tipologie, si va dal dover scortare Rumi fino a un checkpoint al resistere per un certo numero di turni con almeno un personaggio in vita, fino alla classicissima uccidi tutti i nemici nella mappa.
Come ricompensa per il completamento di ogni casella otterremo una ricompensa primaria di vario tipo, rifornimenti di munizioni, modifiche per le nostre armi, valuta di gioco, stratagemmi tattici usa e getta (medikit, lancio di veicoli in qualsiasi momento della partita, corazzatura per i nostri personaggi) e punti esperienza aggiuntivi.
In Metal Slug Tactics potremo poi sbloccare anche una ricompensa aggiuntiva dei tipi sopracitati, completando determinati obbiettivi secondari, come far in modo che alcuni personaggi non subiscano danno, o che partecipino a un certo numero di uccisioni.
Ci saranno all’incirca una decina di missioni selezionabili per mappa, ma non sarà necessario portarle tutte a termine per liberare il territorio in questione. Basterà infatti concludere tre missioni all’interno di un’area per attirare l’attenzione del potente boss di fine livello, cioè una delle quattro macchine mortali che il comandante Morden ha messo a guardia delle rispettive regioni.
NEMICI E BOSS
Tutti i nemici, così come qualsiasi asset del gioco, sono ripresi dai vecchi capitoli del gioco.
Troverete quindi gli storici soldati in verde che ci accompagnano sin dal primo Metal Slug, i vari guerrieri del deserto e mummie del secondo capitolo con pochissime variazioni estetiche.
Lo stesso discorso vale per i boss, tutte torreggianti macchine di morte già viste (e distrutte) tantissimi anni fa, affiancate da alcuni miniboss classici come Allen O’Neill, Abbul Abbas e il guerriero indigeno Paqar, che affronteremo durante le nostre run a patto di aver compiuto determinate azioni. Sarà indispensabile sconfiggerli tutti per sbloccare il vero finale di gioco.
CONTINUE?
I PROBLEMI DI METAL SLUG TACTICS
Metal Slug Tactics è sicuramente un gioco interessante, ma sfortunatamente non perfetto.
Ci sono poche mappe di gioco, un numero non eccezionale di nemici e davvero troppo pochi boss e miniboss, che dovrebbero invece rappresentare una delle ”attrazioni” principali di un qualsiasi Metal Slug.
Capiamo benissimo che la natura di questo titolo è quella di essere un piccolo gioco a basso budget (e basso prezzo di vendita), e l’idea di un gioco completabile in poche ore non è assolutamente un difetto.
Il problema vero e proprio deriva dal fatto che abbiamo 9 personaggi unici, delle meccaniche non facilissime da padroneggiare, tantissime abilità attive/passive e ben 4 set di armi per eroe per un titolo che dall’altra parte presenta davvero poca varietà nelle situazioni.
Questo porta inevitabilmente a dover giocare a lungo per sbloccare tutto e padroneggiarlo al meglio, ma ahinoi a venire frustrati nel dover ripetere sempre le stesse poche missioni e a combattere sempre gli stessi nemici comuni e boss.
Insomma, tantissime potenzialità limitate, potremmo definire Metal Slug Tactics come inutilmente complesso.
Un altro problema sta nel fatto che dopo ogni run i nostri eroi perderanno i livelli e le abilità acquisite, e i progressi nello sbloccare le varie abilità ed armi nell’avamposto sono molto lenti.
Quindi dovremo sempre riiniziare tutto da capo senza una vera sensazione di progresso, e anche se le missioni sono abbastanza veloci, completare una run intera richiederà circa due ore, facendoci dunque venire velocemente a noia il lato roguelike di Metal Slug Tactics.
Ci auguriamo che questi problemi vengano risolti con il rilascio di contenuti dedicati al gioco, perché è indubbio che Metal Slug Tactics beneficerebbe tantissimo di nuove ambientazioni, nuovi tipi di missione e nuovi nemici.
Grafica, Sound Design e Prestazioni
Il lavoro dei Dotemu spicca per qualità sia dal punto di vista grafico che nell’aspetto sonoro, ed entrambi contribuiscono enormemente a mantenere intatto lo spirito di Metal Slug in questa nuova versione.
Il passaggio a una visuale isometrica non ha intaccato minimamente il fascino dei grossi sprite cartoonosi che da sempre rendono immediatamente riconoscibile questo franchise.
Lo stesso dicasi per gli epici brani della colonna sonora, che riprendono tantissimo dalle sonorità dei capitoli run’n’gun della serie senza però dare una sensazione di dejà vu, anzi, di dejà entendu.
Dal punto di vista prestazionale, Metal Slug Tactics perde alcuni punti, nella versione PC da noi testata prima del lancio non ci sono stati crash, e anzi l’esperienza è stata abbastanza liscia, a differenza di quanto si legge per la versione Playstation.
I problemi (piccoli) sono sorti quando abbiamo provato il titolo su Steam Deck, la complessità dei calcoli (e ritorniamo a delle meccaniche inutilmente complesse) portava a tantissimi microfreeze, soprattutto durante il turno avversario.
Metal Slug Tactics è disponibile per: PC, Xbox, Ps5, Ps4, Switch ed è un titolo verificato Steam Deck.
Ringraziamo Cosmocover per averci fornito una chiave del gioco per realizzare questa recensione.
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