Se fino ad ora il nostro editoriale si è dedicato principalmente a stilare recensioni di monitor in risoluzione 1080p, questa volta abbiamo avuto la fortuna di poter testare un monitor 4k di fascia enthusiast, il Philips Evnia 32M2N6800M.
Potendo vantare un pannello MiniLED con risoluzione 4K, refresh rate di 144Hz e certificazione HDR1000, questo prodotto sembra volersi proporre a tutti gli utenti in cerca di un’esperienza di visione che riduca al minimo i compromessi, ad un prezzo molto elevato ma tutto sommato ragionevole.
Sarò questo il vostro prossimo investimento?
Scopriamolo in questa recensione.
Packaging
Il packaging del Philips Evnia 32M1N6800 è, come potreste aspettarvi, piuttosto ingombrante, e contiene al suo interno una varietà di cavi che garantiscono il montaggio e il funzionamento flessibile del monitor:
- Cavo HDMI
- Cavo DisplayPort
- Cavo da USB-C a C
- Cavo di alimentazione
- Il manuale
- Il monitor con piedistallo
Superate le limitazioni della grandezza, la fase di montaggio è in realtà estremamente semplice, richiedendo all’utente di convergere il piedistallo con il pannello tramite un semplice meccanismo a molla.
Il design
L’aspetto di questo monitor è quanto di più funzionale ed al contempo ricercato si possa trovare, distinguendosi perlopiù per delle aggiunte decorative di cui discuteremo in seguito.
Con delle specifiche del genere, è chiaro che il prodotto vada a proporsi principalmente al frammento di mercato formato dai giocatori più esigenti; tuttavia, il design si mantiene abbastanza pulito ed elegante da non sfigurare neppure in ambito lavorativo.
I contorni del pannello risultano perlopiù sottili, tranne nella parte inferiore, che comunque non viene utilizzata per la gestione delle impostazioni rimanendo completamente vuota. Quel compito viene invece delegato a un pulsantino posizionato nella parte posteriore a destra del monitor, il quale può essere utilizzato a mo’ di levetta per scorrere comodamente fra i menu.
La base, di forma angolare, mantiene lo stesso colore scuro del resto del pannello, mostrando però una curiosa texture puntinata. Nella parte posteriore, il gambo permette lo spostamento in verticale, rendendone invece impossibile la rotazione.
Infine, il monitor si distingue per la presenza di una varietà di LED posteriori personalizzabili, il cui funzionamento può facilmente essere gestito attraverso l’applicazione dedicata. Seppur non particolarmente potenti, questi si comportano piuttosto bene in ambienti scarsamente illuminati, contribuendo alla creazione di un’esperienza multimediale piacevole ed immersiva.
Nonostante queste premesse, l’integrazione non è perfetta e la approfondiremo ulteriormente nel capitolo dedicato al software.
Per quanto riguarda l’OSD, ci troviamo di fronte ad un layout semplice e facilmente navigabile, nel quale, sfortunatamente, abbiamo individuato uno spigolo fastidioso.
L’HDR non viene menzionato da nessuna parte finché non lo abilitiamo manualmente dal sistema operativo, occasione in cui tutti i preset SDR verranno sostituiti dalla relativa controparte.
Le specifiche tecniche e il prezzo
Di seguito le specifiche tecniche del monitor:
Caratteristica | Dettagli |
---|---|
Dimensione dello schermo | 31.5 pollici |
Risoluzione | 3840 x 2160 (4K UHD) |
Tipo di pannello | Mini-LED IPS |
Refresh Rate | 144Hz |
Tempo di risposta | 1ms GTG |
Luminosità | 1250 nits (HDR), 700 nits (tipico) |
Contrasto | 1000:1 |
Gamut di colori | 9DCI-P 3: 99,5%, NTSC 129%*, sRGB 166%* |
Profondità di colore | 8-bit + FRC |
Certificazione HDR | VESA DisplayHDR 1000 |
Zone di retroilluminazione | 1152 zone indipendenti |
Connettività | 2 x HDMI 2.1, 1 x DisplayPort 1.4, 1 x USB-B (upstream), 3 x USB-A |
Funzionalità | Ambiglow, VRR, PIP/PBP |
Come avrete letto dalla tabella, abbiamo a che fare con un monitor dalle specifiche piuttosto promettenti, che promettono un’esperienza di visione eccezionale e priva di compromessi.
L’unico dato che ci ha lasciato un po’ delusi riguarda la profondità di colore di 8-bit+FRC anziché di 10 bit nativi. Si tratta di una mancanza che in molti non noteranno neppure; tuttavia, in un pannello dal prezzo di quasi 900 euro, ci saremmo aspettati una maggiore copertura.
La tecnologia Mini-LED utilizzata in questo pannello si è diffusa negli ultimi anni come alternativa più economica dei modelli OLED, rispetto ai quali si perde un po’ di vivacità dei colori e qualità dei neri in cambio di una maggiore luminosità e dell’immunità al fenomeno del burn-in.
Infine, il supporto allo standard HDR1000 indica la capacità del monitor di raggiungere e superare i 1000 nits di luminosità, garantendo una fruizione di qualità per i contenuti HDR (High Dynamic Range).
Per quanto riguarda il posizionamento nel mercato, questo monitor non è di certo una soluzione adatta a tutte le tasche, proponendosi esclusivamente a tutti quei giocatori in cerca del meglio senza dover necessariamente ricorrere ad un pannello OLED. È infatti da notare che, rispetto a modelli con le stesse caratteristiche ma OLED, questo Philips andrà a costare circa dai 150 ai 300 euro in meno.
Si tratta quindi di una buona soluzione per tutti i giocatori enthusiast che desiderano comunque puntare al risparmio, preferendo un rapporto qualità/prezzo più elevato rispetto all’assoluta qualità visiva offerta dalla concorrenza.
Il pannello e l’utilizzo
Nonostante le considerazioni fatte in precedenza, è davvero difficile non rimanere soddisfatti dalla qualità visiva offerta da questo pannello, le cui mancanze vengono facilmente sovrascritte da una resa dei colori eccellente su tutta la gamma. Nel testare il monitor in tutte le sue potenzialità, ci siamo dedicati alla riproduzione di film e videogiochi che hanno dimostrato di fare un uso ottimale della tecnologia HDR.
Fra le esperienze di visione più riuscite, non possiamo non menzionare Pacific Rim e Dune II, che con le loro caratteristiche palette cromatiche ci hanno offerto una seconda visione immersiva ed impressionante. Stesso discorso per God of War Ragnarok e Horizon: Forbidden West, i cui recenti porting hanno impostato un nuovo standard per l’integrazione su PC di questa tecnologia.
A differenza dei monitor con l’integrazione HDR basilare, questo prodotto offre un’esperienza di visione davvero eccellente in questo contesto, abbastanza da consigliarne l’utilizzo costante. Ciò non toglie la possibilità di godere dell’ottima resa anche in modalità SDR, la cui universalità si addice meglio all’usufruizione di contenuti che altrimenti risulterebbero alterati.
Particolarmente sorprendente in tal senso il supporto allo spazio colore Adobe RGB, che insieme a tutte le altre modalità offre un buonissimo livello di riproduzione della gamma senza bisogno di ritocchi.
Da segnalare anche l’integrazione ottimale della tecnologia di Local Dimming, la quale permette non solo di ottenere una miglior resa del contrasto fra zone chiare e scure, ma anche l’eliminazione di fenomeni fastidiosi come il blooming.
Infine, sebbene non raggiunga i livelli dei pannelli OLED più blasonati, il tempo di risposta rapidissimo di questo monitor, insieme alla risoluzione molto elevata, lo rendono più che adatto al gaming competitivo di alto livello.
Dopo aver tessuto le lodi della qualità di questo pannello, non possiamo far a meno di menzionare alcune problematiche che, sfortunatamente, hanno scalfito un’esperienza di utilizzo altrimenti perfetta. Innanzitutto, il monitor emette spesso uno strano ronzio, nulla di eccessivamente rumoroso ma comunque chiaramente distinguibile in una stanza silenziosa e in assenza di cuffie. Questo fenomeno deve essere in qualche modo legato alla dissipazione del calore, dal momento che abbiamo notato un aumento davvero elevato della temperatura del monitor al tatto.
Una problematica situazionale potrebbe riguardare invece il livello di luminosità minimo del monitor, che anche se impostato al minimo risulterà davvero elevato. Se da un lato la luminosità è uno dei fattori più impressionanti di questo prodotto, raggiungendo livelli che definiremmo addirittura accecanti, in un ambiente completamente buio anche una regolazione adeguata delle impostazioni potrebbe infastidire gli occhi più sensibili.
Un altro problema che abbiamo riscontrato durante l’utilizzo del monitor riguarda la tecnologia Ambientglow proprietaria per la personalizzazione della retroilluminazione a LED. Nello specifico, la modalità “Segui video” sembra non funzionare affatto in modalità HDR, colorando invece i LED di un bianco statico a prescindere dallo scenario di utilizzo. Dopo varie ricerche, sembra che questa limitazione sia riconosciuta dal team di Philips che, tuttavia, non sembra averla segnalata da nessuna parte né tantomeno aver sbarrato la funzione nel software dedicato.
La situazione si risolve facilmente passando alla modalità SDR, limitando però l’utilizzo già situazionale della funzione.
Ringraziamo Philips per averci spedito il review sample per questa recensione!
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