Quando si pensa a Nintendo, le serie di giochi che spiccano immediatamente sono senza dubbio “Super Mario” o “The Legend of Zelda”. Tuttavia, all’interno del ricco catalogo della rinomata azienda giapponese ci sono gemme meno conosciute ma altrettanto meravigliose, capaci di offrire esperienze di gioco davvero straordinarie. Tra queste si distingue Pikmin, una serie che, nonostante sia spesso passata inosservata dal grande pubblico, ha in realtà una storia ricca e duratura nel panorama di Nintendo.
Questa saga videoludica ha infatti preso il via con un primo capitolo pubblicato su Gamecube, seguito poi da un sequel che ha apportato miglioramenti significativi in ogni aspetto qualitativo. Entrambi sono stati ampiamente elogiati dalla critica ma, nonostante i loro altissimi punteggi, non sono riusciti a raggiungere le vendite desiderate, penalizzati anche dal momento in cui sono stati lanciati sul mercato e da una campagna marketing che non ha saputo sfruttare appieno il loro potenziale.
Tutto ciò non ha però impedito a Nintendo di continuare a investire sulla serie donandoci due port per Wii con controlli migliorati, fino ad arrivare al titolo di cui tratteremo oggi, Pikmin 3 Deluxe.
Pertanto, nella nostra recensione affronteremo in modo dettagliato i punti di forza e le criticità di questo titolo, concentrandoci soprattutto sull’evoluzione e il miglioramento nel corso degli anni di questa serie, mettendolo a confronto sia con gli aspetti positivi che quelli negativi dei suoi predecessori.
INCIPIT
In questa nuova avventura vestiremo i panni di due coraggiosi astronauti di nome Alph e Brittany e del loro goffo capitano Charlie, in missione per prevenire una terribile catastrofe sul loro pianeta d’origine Koppai, afflitto da una grave carenza di risorse che rende impossibile nutrire la sua popolazione.
Sarà quindi nostro compito aiutare questi adorabili personaggi nella ricerca disperata di cibo, che li condurrà verso un distopico pianeta Terra ormai abbandonato da ogni forma di vita intelligente, dove ci imbatteremo solo in resti di ciò che un tempo era una fiorente civiltà umana.
Sfortunatamente, come accade spesso nella serie, il nostro atterraggio non è stato affatto impeccabile e per qualche motivo misterioso perderemo completamente il controllo della nostra navicella, che si schianterà inesorabilmente. Questo incidente non solo ci porterà a perdere la chiave di attivazione necessaria per tornare a casa, ma dividerà anche i tre protagonisti che finiranno ognuno in punti diversi del pianeta.
La situazione si fa ancora più complicata quando ci rendiamo conto che il pianeta è infestato da creature ostili di ogni genere e la nostra dimensione, approssimativamente equivalente a quella di una ciliegia, rende persino un semplice incontro con un insetto potenzialmente mortale.
In questo scenario, apparentemente senza possibilità di soppravvivenza, saranno i preziosi Pikmin a ridarci speranza. Queste minuscole creature si mostreranno pronte ad aiutarci in ogni modo possibile, consentendoci di affrontare anche le creature più spietate e di recuperare frutta e oggetti che, da soli, sarebbero stati impossibili da gestire.
Con queste premesse iniziamo il nostro incredibile viaggio, inizialmente nei panni di Alph, con cui ci avventuriamo nell’esplorazione di un pianeta misterioso ma ricco di preziose risorse che ci consentiranno di salvare la nostra amata popolazione.
TRAMA E PERSONAGGI
Con nostra totale sorpresa, la trama di Pikmin 3 è l’aspetto che più ci ha sorpreso in positivo dato che in passato la serie si era limitata ad una storia banale e lineare, ma in questo capitolo il team di sviluppo ha deciso di alzare l’asticella.
Siamo stati infatti travolti da una narrativa in cui i personaggi interagiscono tra loro e con l’ambiente circostante e che, sebbene conservi la sua semplicità, risulta ben strutturata e coinvolgente creando situazioni sempre nuove e inaspettate.
· Personaggi
Quello che ci ha colpito maggiormente è stata la coraggiosa scelta, non sempre adottata da Nintendo, di allontanarsi dall’idea del protagonista silenzioso che si esprime solo attraverso versi. In Pikmin 3 tutti i personaggi, inclusi i protagonisti stessi, hanno un’ampia quantità di dialoghi che donano una profondità unica a ciascun individuo.
Non sono più semplici esecutori degli ordini senza voce, ma vere e proprie personalità che si esprimono attraverso la trama del gioco e, talvolta, attraverso simpatici intermezzi che si susseguono tra un giorno e l’altro.
Questa scelta ha decisamente arricchito la nostra esperienza di gioco, permettendoci di conoscere meglio i personaggi e immergendoci ulteriormente nella storia, creando un legame più forte con il mondo di Pikmin.
· Struttura narrativa
Insieme alla missione principale di raccogliere frutta per salvare il nostro pianeta, il gioco non manca di offrire un’esperienza avvincente anche grazie a obiettivi secondari più brevi ma altrettanto importanti, come per esempio impegnarci nel ricongiungimento con i nostri compagni dispersi o investigare le zone in cui vengono inviati segnali anonimi.
Questi incarichi minori coinvolgono attivamente il giocatore, spingendolo a seguire attentamente gli eventi e a pianificare le proprie giornate in modo diverso a seconda dell’importanza data a ogni obiettivo, aprendo le porte tra l’altro ad un gameplay più vario e stratificato.
In questa sede per preservare l’elemento sorpresa preferiamo evitare di svelare troppi dettagli, ma siamo pienamente fiduciosi che la trama di questo titolo riuscirà a catturare la vostra attenzione proprio come ha catturato la nostra. Vi attende un fantastico viaggio, che si sviluppa in circa 10 ore di gioco, e che saprà coinvolgere tanto i nuovi arrivati quanto i veterani della serie, offrendo numerose sorprese lungo il percorso.
GAMEPLAY
Come nei capitoli precedenti, in Pikmin 3, il gameplay si basa sulla strategia in tempo reale, in cui avremo il compito di gestire un gruppo di massimo 100 Pikmin, utilizzandoli per raccogliere oggetti, affrontare nemici e costruire strutture e ponti vitali per il nostro progresso.
– Tipologie di Pikmin –
Oltre ai Pikmin classici di colore rosso, blu e giallo, in questa avventura avremo a disposizione anche due nuove varianti: i Pikmin roccia, robusti e capaci di distruggere ostacoli, e i Pikmin alati, in grado di volare e raggiungere luoghi altrimenti inaccessibili.
Anche se la tipologia dei Pikmin roccia non ci ha entusiasmato particolarmente, siamo stati completamente conquistati dai Pikmin alati e dalla loro straordinaria versatilità in battaglia.
Seppur vero che mancano di potenza in combattimento, questi adorabili esserini volanti si rivelano fondamentali grazie alla loro capacità di muoversi liberamente nella mappa, volando in alto e raggiungendo luoghi altrimenti irraggiungibili per gli altri Pikmin e persino per il giocatore stesso.
Questo aspetto introduce un cambiamento completo nel gameplay, aprendo le porte a innumerevoli nuove possibilità e ad un’esperienza di gioco più creativa, divertente e stimolante.
Siamo invece rimasti delusi dalla decisione di escludere le due tipologie di Pikmin introdotte in Pikmin 2:
- I Pikmin viola, che sebbene simili ai Pikmin roccia nel provocare danni considerevoli, si erano rivelati molto più utili grazie alla loro abilità unica di valere quanto 10 Pikmin normali nel trasporto di oggetti.
- I Pikmin bianchi, che grazie alla loro principale capacità di individuare tesori nascosti sottoterra e alla loro immunità all’elemento veleno, aggiungevano un’ulteriore dimensione all’esplorazione di cui si sente la mancanza.
Siamo del parere che la reintroduzione di queste due varianti avrebbe arricchito ulteriormente l’esperienza di gioco, offrendo più varietà, sfide e opzioni strategiche.
– Gestione dei Pikmin –
Il controllo dei Pikmin è sempre stato un aspetto chiave del gameplay poiché la sua gestione efficace influisce direttamente sull’attuazione delle nostre strategie in battaglia.
· L’aggancio
Pertanto è con grande piacere che possiamo confermare che in questo capitolo il comando dei Pikmin è notevolmente migliorato, offrendo un’esperienza di gioco eccezionale grazie soprattutto all’introduzione dell’aggancio, una funzione che ci consente di mirare automaticamente a nemici e oggetti lungo il nostro cammino.
Questo significa che non dobbiamo più preoccuparci di mirare manualmente, permettendoci di concentrarci unicamente sulle decisioni tattiche e sulle strategie da adottare.
L’aggiunta dell’aggancio ha introdotto un gameplay significativamente più fluido e reattivo, rendendo più semplice e migliorando notevolmente il controllo della mira. Nei capitoli precedenti la meccanica di puntamento era completamente manuale, il che poteva causare problemi in situazioni in cui era necessario colpire punti specifici con precisione.
Nonostante i numerosi vantaggi introdotti da questa funzione, ci sono anche alcuni aspetti negativi che è giusto considerare, infatti mentre nel complesso ottimizza significativamente l’esperienza di gioco, l’aggancio non sempre funziona in modo impeccabile. Soprattutto in situazioni in cui ci troviamo di fronte a molti nemici potremmo incontrare difficoltà nel selezionare il bersaglio desiderato, dovendo saltare da un nemico all’altro finché non riusciamo a individuare quello giusto.
Tale complicazione diventa ancora più evidente quando ci sono anche oggetti o cadaveri nell’area di gioco, rendendo il controllo estremamente irritante.
Questi problemi con l’aggancio non si verificano frequentemente e non rovinano completamente l’esperienza di gioco, tuttavia possono rappresentare un punto di frustrazione occasionale e richiedono un po’ di pazienza e adattamento da parte del giocatore.
· Mancanze e difetti
Una funzione della quale abbiamo invece sentito la mancanza è quella di poter muovere i Pikmin intorno a noi tramite l’analogico, presente in Pikmin 1 e 2. In Pikmin 3 questa caratteristica è stata sostituita dalla “carica“, con la quale potremo ordinare ai nostri Pikmin di affrontare un ostacolo specifico, che sia un nemico o un muro da abbattere. Purtroppo questa nuova meccanica non offre tutte le stesse qualità della precedente, che ci permetteva anche di muovere i nostri piccoli compagni per farli schivare attacchi o raccogliere oggetti, cadaveri e liquidi dal terreno con maggiore precisione.
Un altro aspetto problematico che caratterizza la serie fin dalle sue origini è l’intelligenza artificiale dei Pikmin. Nonostante in questo capitolo si sia registrato un miglioramento, ancora ci metteremo spesso in situazioni ridicole in cui i nostri amici colorati pur di seguirci si getteranno in acqua o su terreni avversi, portandoli alla loro inevitabile morte.
· Miglioramenti
Realizzata con grande cura è invece la gestione dei Pikmin presenti in squadra, con una revisione completa delle meccaniche di base e un notevole miglioramento da ogni punto di vista. È possibile suddividere i Pikmin per tipo come nei capitoli precedenti, ma con una disposizione più ordinata e la possibilità di dividere il gruppo tenendo in squadra un solo tipo di Pikmin. Questa piccola aggiunta migliora notevolmente il gameplay, conferendogli un ritmo più rapido ed eliminando le frustrazioni che sorgono quando si desidera gestire un unico gruppo, ma si finisce per reclutare involontariamente Pikmin di diversi tipi a causa delle dimensioni dell’area del fischietto.
Allo stesso tempo, abbiamo enormemente apprezzato la notevole velocità con cui i Pikmin si muovono in questo titolo. Nei precedenti capitoli erano estremamente lenti, costringendoci spesso a rallentare o addirittura a tornare indietro solo per aspettarli. Tuttavia ora, sebbene possano verificarsi ancora situazioni del genere, sono decisamente più rare e difficilmente ci troveremo lontani dai nostri affidabili alleati, rendendo il gameplay nettamente meno frustrante.
Inoltre l’implementazione di una gestione simultanea di tre protagonisti, combinata con la capacità di assegnare percorsi specifici sulla mappa ai personaggi non controllati, consente ai giocatori di massimizzare l’efficienza delle proprie giornate offrendo un controllo creativo ottimale sulle strategie da adottare.
– Problematiche con i Boss –
Purtroppo le battaglie contro i boss si rivelano essere il tallone d’Achille dell’intero titolo, con una serie di problematiche che influiscono negativamente sull’esperienza di gioco complessiva.
Rispetto ai capitoli precedenti della serie, dove queste battaglie rappresentavano momenti ben costruiti di grande tensione, in Pikmin 3 si riducono a semplici scontri poco memorabili.
Nella vivace serie ricca di personalità di Pikmin, i boss si sono sempre contraddistinti per le loro caratteristiche fuori dall’ordinario e dal design unico, in grado di rendere sempre le battaglie coinvolgenti e affascinanti.
Tuttavia, in questo capitolo ci troviamo di fronte a boss dal design banale e scontato, spesso rappresentati come insetti ingigantiti rispetto alla nostra statura ma privi di originalità.
Un altro elemento distintivo di queste battaglie è sempre stata la loro difficoltà, creando situazioni in cui i nemici potevano facilmente decimare il nostro gruppo di Pikmin al minimo errore, richiedendo grande attenzione nelle nostre azioni. In questo caso invece i boss si rivelano eccessivamente facili, con un repertorio di mosse facilmente prevedibile e di conseguenza evitabile che rende le battaglie noiose e prive di sfida.
A peggiorare la situazione, il gioco ci fornisce costantemente suggerimenti su come affrontare i nemici, eliminando così completamente il fattore di scoperta. Inoltre la nuova meccanica di schivata non è implementata in modo ottimale e, sebbene possa rivelarsi utile in alcune situazioni, risulta superflua e talvolta scomoda da utilizzare.
Va sottolineato che tutte queste problematiche sono limitate esclusivamente ai boss, e soprattutto a quelli presenti nella prima metà del gioco. Al contrario, abbiamo apprezzato molto di più i diversi mini-boss, trovandoli notevolmente più impegnativi e divertenti da affrontare. Inoltre, gli ultimi boss si sono rivelati vere e proprie sfide che abbiamo affrontato con grande entusiasmo, raggiungendo l’apice con un boss finale assolutamente unico nel suo genere.
Versione “Deluxe”
Il gioco, originariamente rilasciato nel 2013 su Wii U, ha successivamente ricevuto una versione enhanced pubblicata su Switch nel 2020 con il titolo “Deluxe“.
Questa versione rappresenta senza dubbio l’edizione definitiva del titolo, presentando numerose aggiunte che arricchiscono ulteriormente ciò che già era un successo videoludico.
I nuovi contenuti offerti spaziano tra varie novità, includendo QoL come la possibilità di richiamare i Pikmin dispersi alla navicella e l’aggiunta della Piklopedia, un’enciclopedia introdotta in Pikmin 2 che fornisce una vasta gamma di informazioni sui personaggi, gli oggetti e i nemici del gioco.
Inoltre, una volta completata la storia principale, avremo l’opportunità di affrontare numerose sfide più brevi che ci consentiranno di riaffrontare i vari boss del gioco, prolungando notevolmente la longevità del titolo.
È stato anche aggiunto un sistema di scelta tra tre livelli di difficoltà per la modalità storia, anche se le modifiche si limitano principalmente all’aumento del danno inflitto e della salute dei nemici, senza riuscire a risolvere quindi il problema più significativo riguardante la prevedibilità dei loro movimenti.
Tra tutte queste novità, l’aggiunta più entusiasmante riguarda sicuramente la possibilità di giocare l’intera modalità storia in multigiocatore locale con lo schermo diviso.
Va da sé che questa modalità comporterà una significativa riduzione della sfida non solo per quanto riguarda i nemici, ma anche per la gestione delle giornate nel gioco. Nonostante questo compromesso, sarà possibile trascorrere ore di divertimento collaborativo con gli amici, sperimentando il gioco in una prospettiva del tutto nuova.
Come se non fosse abbastanza, a completare questa ricca selezione di contenuti sono state aggiunte addirittura due side-story, che si sviluppano parallelamente alla trama principale.
Queste storie aggiuntive offrono una serie di sfide brevi con una varietà di obiettivi unici, arricchite da cutscene completamente inedite e una colonna sonora totalmente nuova, creata appositamente per questa modalità.
COMPARTO GRAFICO E SONORO
Sotto il profilo grafico, Pikmin 3 si presenta notevolmente più accattivante rispetto ai suoi predecessori e la versione “Deluxe” su Switch ha fatto un ottimo lavoro migliorando ulteriormente la grafica, portandola a livelli più consoni agli standard moderni.
Nonostante ciò, è evidente che l’aspetto grafico non sia il principale punto di forza del titolo, pur riuscendo a trasmettere comunque un’atmosfera affascinante grazie allo stile artistico distintivo e alla cura dei dettagli presenti nelle ambientazioni.
Di notevole interesse è invece il comparto sonoro del titolo, che arricchisce l’esperienza di gioco grazie alla disposizione dinamica della colonna sonora che ci accompagnerà per la nostra avventura.
La musica si adatterà in base alle nostre azioni nel gioco, sia che stiamo esplorando, combattendo o semplicemente trasportando oggetti, offrendo l’ost perfetta per ogni situazione e aumentando considerevolmente l’immersione.
Seguiteci sul nostro curatore e il nostro sito web per altre recensioni e articoli in arrivo nei prossimi giorni.
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