Nella recensione di oggi tratteremo di The Awakened King, primo contenuto aggiuntivo di Remnant 2, titolo RPG soulslike che abbiamo già riesaminato nel dettaglio in un articolo precedente.
Potendo avvalersi di un prezzo d’accesso modesto e decisamente attraente, il lavoro del team di Gunfire Games ci ha riportato nelle tenebrose terre di Losomn per affrontare la minaccia dell’Unico Vero Re.
Sarà riuscito The Awakened King a dimostrarsi un contenuto all’altezza degli standard impostati dalla release principale?
Scopriamolo in questa recensione!
Narrativa
Una volta fatto il nostro ritorno nel Ward con il nostro personaggio verremo indirizzati dall’immancabile cristallo verso l’inizio di una nuova avventura “one-shot”, per sua natura da considerarsi parallela e separata dagli eventi del titolo base.
Per questo motivo, almeno da un punto di vista narrativo, gli eventi del DLC e quelli della main quest non si collegheranno in alcun modo, rompendo sfortunatamente quella sensazione di coerenza che tanto si rivela necessaria per l’immersione in un mondo di gioco così complesso.
La narrativa di The Awakened King ci riporterà in dei luoghi familiari, stavolta assediati dall’imponente figura dell’Unico Vero Re che sorvola la città con il suo enorme castello.
Il nostro compito sarà quindi di risalire dai bassifondi di Losomn, stringendo alleanze con vari NPC e affrontando ogni tipo di minaccia per raggiungere la cima del castello e sconfiggere la minaccia risvegliata.
Abbiamo apprezzato la semplicità della trama di questo DLC, che seppur fastidiosamente scollegato dagli eventi principali, riesce a restituire la medesima sensazione di austerità che abbiamo imparato ad apprezzare dalla release originale.
Contenuti
Volendo esaminare l’impatto di questo DLC sulla longevità del titolo possiamo stimare che la maggior parte dei giocatori non impiegheranno più di 5/6 ore per esaurire i contenuti proposti dalla nuova area.
Si tratta a tutti gli effetti di un “more of the same” che non mira ad aggiustare gli elementi critici di cui abbiamo parlato in sede di recensione, tentando piuttosto di espandere quanto il gioco ha già dimostrato di saper offrire fra elementi rielaborati e sporadiche aggiunte.
Primo fra tutti, il riutilizzo della mappa di Losomn, una delle ambientazioni più interessanti ed accattivanti del gioco base, riesce a rimanere un compromesso accettabile considerando le aggiunte di nuove aree e dungeons che sembrano comunque non volersi discostare più di tanto da quelli esplorati in precedenza.
Non abbiamo apprezzato particolarmente l’espansione delle parti nell’apparato fognario di Losomn, una ripetizione che speravamo di non dover affrontare dopo la già frustrante esperienza del lancio.
Al contrario, ciò che è riuscito a stupirci in positivo è l’aggiunta di diversi boss eccezionali, ricchi di moveset unici e piuttosto divertenti da affrontare sia da soli che in gruppo.
A condire l’esperienza di contenuto, l’aggiunta di alcune nuove armi, amuleti ed anelli utili a potenziare ulteriormente le capacità del nostro protagonista.
Sarà infatti fondamentale non sottovalutare le insidie di questo DLC, talvolta anche vittima di alcuni sbilanciamenti che sicuramente verranno sistemati con il futuro rilascio di patch ad-hoc.
La nuova classe
Fra le aggiunte più rilevanti con il rilascio di questo primo DLC c’è senza dubbio la nuova classe del Ritualista, forse il più peculiare e divertente fra gli archetipi disponibili nel gioco ad oggi.
Questo potrà vantare di un assetto di combattimento basato sull’utilizzo di effetti di stato, devastando i nemici attraverso l’utilizzo di una serie di spells uniche:
- Il Beneficio primario della classe, “Spregevole” rende i nemici più suscettibili ai danni di stato e propaga i loro stati ai nemici vicini alla loro morte;
- “Eruzione” fa detonare nemici vicini e infliggendo inoltre danni bonus a quelli che già soffrono da effetti di stato;
- “Miasma” applica istantaneamente Emorragia, Bruciatura, Sovraccarico e Corrosione a tutti i nemici a portata;
- “Desiderio di morte” porta il nostro PG ad ignorare la guarigione normale e a soffrire un prosciugamento costante di salute, conferendo però un grosso buff al danno e uno status da rubavita.
Un’avventura da vivere in compagnia
Grazie ad una particolare scelta degli sviluppatori, chiunque possieda il DLC potrà invitare i propri amici in partita senza obbligare quest’ultimi all’acquisto del prodotto.
Seppur questa opportunità venga segnata da alcune limitazioni sul loot e sulla progressione condivisa, non possiamo che rimanere piacevolmente colpiti dal gesto generoso di Gunfire Games nei confronti della sua playerbase.
Ringraziamo Press Engine e Gearbox per averci fornito una chiave del DLC per realizzare questa recensione.
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