Rollerdrome è un titolo frenetico che si impone l’arduo obiettivo di fondere assieme due generi estremamente differenti, lo sparatutto in terza persona e il gioco sportivo.
Nato dalla mente creativa di Roll7, già noti per OlliOlli, il titolo ci catapulterà in un futuro in cui il Rollerdrome, un brutale sport su pattini, è seguito da milioni di spettatori.
Sarà riuscito Rollerdrome a convincerci?
Scopriamolo insieme!
Trama
La trama di Rollerdrome sarà raccontata attraverso dei brevi intermezzi in prima persona all’inizio di ogni capitolo.
Nel corso degli eventi interpreteremo Kara Hassan, una ragazza divenuta atleta per conto della corporazione che gestisce il Rollerdrome, in competizione con i diversi atleti che partecipano alle gare in qualità di rivali.
La narrazione non è che un elemento di sfondo per il titolo, non venendo mai considerata molto nelle fasi di gameplay e risultando quindi abbastanza fine a sé stessa.
Fatte queste considerazioni, le sezioni in prima persona sono comunque molto dettagliate e piacevoli da giocare, e ci daranno modo di esplorare alcuni elementi della vita passata della nostra protagonista e dell’ambientazione distopica del titolo.
Gameplay
Nonostante la trama interessante, il focus del titolo rimane il gameplay, che viene reso ottimamente in tutte le sue sfumature. L’accoppiata di generi che caratterizza il titolo è espressa alla perfezione, riuscendo a valorizzare l’accoppiamento di generi per creare un gameplay frenetico e spettacolare.
I movimenti risulteranno semplici e molto veloci e, uniti ai vari trick che sarà possibile eseguire, ci permetteranno di costruire coreografie mozzafiato.
Al fine di raggiungere un punteggio migliore, sarà necessario muoverci il più velocemente possibile e sfruttare le diverse mosse per schivare i colpi dei nemici e per mantenere attiva la nostra combo.
Oltre alla velocità delle nostre gambe, anche la schivata potrà aiutarci ad evitare i colpi letali, e quest’ultima si farà sempre più necessaria mano a mano che proseguiremo nei livelli e il numero di avversari andrà ad incrementarsi.
A sottolineare ancor di più l’importanza di questa funzione nel loop di gameplay, eseguire una schivata perfetta all’ultimo minuto ci permetterà di ricaricare le munizioni dell’ultima arma utilizzata.
Volendo analizzare l’altra faccia di questo titolo, lo shooting si rivelerà sin da subito reattivo ed immediato e, grazie all’utilizzo alternato delle quattro armi che sbloccheremo nel corso del gioco, sarà sempre più soddisfacente uccidere un gran numero di nemici e ad eseguire lunghe e spettacolari combo.
Le armi, pur essendo poche, riusciranno a brillare di una notevole versatilità che le rende situazionali ed estremamente differenti fra loro.
Una delle principali meccaniche di cui il titolo si serve è il rallenty, che ci permetterà di alterare lo scorrere del tempo per qualche secondo al fine di ottenere una mira più precisa o di schivare un proiettile particolarmente pericoloso.
Mano a mano che proseguiremo nella storia, incontreremo nuove tipologie di nemici che non si faranno scrupoli nell’ucciderci con una certa rapidità. Ogni avversario risulterà molto diverso dagli altri, ed il progressivo aumento del numero di questi non farà che aumentare vertiginosamente il livello di sfida.
Lungo il corso della storia ci ritroveremo ad affrontare undici stage divisi per capitoli ed ambientazioni.
I setting di cui il gioco si serve a rotazione saranno tre: una palestra, un centro commerciale ed una stazione immersa nei ghiacci, ognuna con le proprie sfide progressivamente più difficili da portare a termine.
In modo non dissimile dai più famosi giochi sportivi su ruote, per sbloccare i capitoli successivi sarà necessario completare un determinato numero di sfide dalla totalità degli stage precedenti.
Molte di queste, anche nei primi stage, potranno risultare alquanto difficili e fastidiose, ma per proseguire nella trama sarà tranquillamente possibile decidere di affrontarne di altre.
Nel susseguirsi degli stage avremo modo di affrontare 2 Boss Fights contro il medesimo nemico, lo Spider Tank MK I, dovendo salirvi sopra per mirare ai punti deboli mentre saremo impegnati a schivare gli attacchi dei soliti avversari e i missili che il mecha scaglierà contro di noi.
A differenza dei normali livelli, queste boss fights si riveleranno sorprendentemente facili e poco ispirate, lasciando una sensazione di incompiutezza e disappunto.
Per i giocatori meno completisti la modalità storia del titolo potrà essere completata in circa 5 ore, dando accesso ad un ulteriore modalità di gioco specifica per l’endgame, sete di sangue.
In questo caso interpreteremo Kara Hassan dopo la conquista del titolo di campionessa del Rollerdrome, dovendo affrontare una versione molto più complessa dei livelli originali, con meno sfide ma con un livello di difficoltà molto più elevato.
Comparto artistico e tecnico
Il comparto artistico di Rollerdrome è contraddistinto da uno stile in cell shading molto originale e ricercato.
L’efficacia di questa scelta artistica unita alla semplicità degli ambienti e dei design riesce ad evitare la creazione di eccessiva confusione a schermo, riuscendo allo stesso tempo a risultare in un titolo meraviglioso agli occhi del giocatore.
Un ulteriore aspetto in cui Rollerdrome riesce a brillare è il suo splendido accompagnamento musicale, caratterizzato da un incalzante musica elettronica che ci darà la giusta carica anche durante gli sconti più difficili.
È possibile ascoltarla integralmente su Spotify:
Quanto al comparto tecnico, durante tutto il corso del titolo non si sono verificati grossi problemi, rimanendo sempre stabile e granitico nel framerate.
Inoltre, grazie all’essenzialità dello stile grafico, il titolo riesce a girare senza fatica su qualsiasi configurazione e a mantenere una buona estetica anche con le impostazioni grafiche impostate al minimo.
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