Scarlet Nexus fa parte di quella categoria di giochi che troppo spesso viene penalizzata a causa del suo stile poco universale ma apprezzato da un numero sempre crescente di persone, riuscirà l’ultima fatica di Bandai Namco a liberarsi da questo destino?


Due fili che si intrecciano

La trama e il world building

La componente narrativa di Scarlet Nexus si articola in due campagne che riprendono punti di vista diversi su eventi che vanno spesso ad intrecciarsi nel corso dell’avventura.
La scelta iniziale impone infatti di giocare nei panni di Yuito, un cadetto volontario delle FSE o nei panni di Kasane, parte involontaria della medesima organizzazione.

Seppur come accennato le storie convergano spesso in scene comuni alle due parti, le vicende e i personaggi saranno trattati in modo completamente diverso offrendo di fatto un’enorme quantità di materiale inedito per ciascuna scelta.

Il setting di Scarlet Nexus si presenta come un particolare post-apocalittico cyberpunk/brainpunk caratterizzato da una massiccia dose di world building che saremo in grado di approfondire semplicemente seguendo lo scorrere della trama.
Il mondo che ci viene presentato si trova invaso da creature misteriose conosciute come “Estranei”, prontamente tenute a bada dagli squadroni della FSE, organizzazione composta da individui dotati di una varietà di poteri legati allo sfruttamento dell’attività cerebrale.

La relativa tranquillità del paese sta però per essere stravolta da alcune importanti rivelazioni sull’ormai millenario governo e dall’imminente compimento di un antico complotto che vede coinvolto l’intero pianeta.
Ed è così che entreranno in gioco i nostri protagonisti, destinati ad avere un ruolo centrale in entrambi gli avvenimenti.

Nonostante un incipit apparentemente non molto originale, la trama di Scarlet Nexus riesce a convincere grazie ad una grande quantità di colpi di scena e al tempo dedicato all’esplorazione del carattere dei personaggi del nostro team, vero fulcro emotivo del gioco.


Un labirinto di dati


A ciascuno dei nostri compagni verranno infatti dedicate una serie di quest opzionali che ci permetteranno di approfondirne la conoscenza e di aumentare il livello di bond, meccanica di cui tratteremo a più riprese in seguito.
Unico vero punto debole della trama è rappresentato dal modo in cui viene narrata, limitandosi spesso a lunghe schermate di dialogo quasi completamente statiche, ibridate raramente ad alcune brevi cutscenes.
La frequenza con cui i dialoghi appaiono a schermo rischia di spezzare il ritmo creato dalle fasi di combattimento e di annoiare i giocatori meno pazienti, desiderosi di una soluzione narrativa più dinamica.

Per chi volesse approfondire ulteriormente il background narrativo, il gioco fa un grande uso della componente di messagistica integrata al menu e del database contenuto nella sezione “Storia”.
Non nascondiamo un certo interesse nel mondo creato dal team di Bandai Namco per questo titolo, a nostro dire uno dei più interessanti del suo genere.
Per quanto riguarda la longevità, sarete contenti di sapere che l’insieme delle due campagne offre una gigantesca mole di contenuti, estendendo la durata del titolo ad oltre 60 ore se completato ad una velocità normale (considerando entrambe le campagne disponibili).

Nell’aggrovigliarsi degli eventi che compongono la trama di Scarlet Nexus , Bandai strizza l’occhio agli amanti di una grande varietà di generi, dal cyberpunk, al sci-fi al post-apocalittico, senza mai tradire quella sensazione di familiarità offerta solo dai prodotti di animazione giapponese.
L’atmosfera che si respira è infatti quella di una avventura vissuta in gruppo, valorizzata dalla personalità di ciascun nuovo personaggio conosciuto e dal costante accrescere dell’importanza della nostra missione.
In linea generale ci sentiamo di promuovere a pieni voti questa componente, invitando coloro che dovessero trovarsi particolarmente interessati a dare un’occhiata anche all’adattamento anime tutt’ora in rilascio settimanalmente.

Il governo di New Himuka nasconde molti segreti

“Mind-Breaking” Action

– Il gameplay –

Il gameplay di Scarlet Nexus alterna frequenti fasi action alla componente più manageriale riguardante il team e la sua composizione.
Di seguito un’analisi generale degli elementi di gameplay proposti nel gioco:


◉ Bond e squad management

L’intera struttura narrativa e di gameplay di Scarlet Nexus si basa sull’interazione costante con il nostro team.
Proprio allo scopo di approfondire questo aspetto del titolo, al termine di ogni missione principale avremo una sessione di pausa in cui dedicarci alle relazioni con i nostri compagni e all’esplorazione delle mappe scoperte in precedenza.
Sostanzialmente avremo la possibilità di aumentare il nostro legame con ciascun personaggio in due modi:

  • Portando avanti gli eventi legame narrativi che ci verranno proposti durante le varie sessioni di pausa (12 in totale).
  • Tramite la cessione di regali scambiabili/droppabili, in maniera similare a quanto visto in Code Vein. Questi regali andranno inoltre ad abbellire il nostro HUB, talvolta offrendo ai nostri compagni delle nuove interazioni con l’ambiente circostante.

Approfondire il livello di bond permette non solo di arricchire la componente narrativa del gioco ma anche di espandere le nostre possibilità in termini di gameplay, a volte stravolgendo completamente il rimo del combattimento e la navigazione degli ambienti.
Rimanendo sulla funzione decorativa, avremo anche modo di personalizzare il nostro personaggio e i suoi compagni tramite un’apposita categoria nel menu del gioco.

Un’ulteriore componente di gameplay, purtroppo male implementata, è rappresentata dalle missioni secondarie che avremo modo di accettare per conto dei vari NPC incontrati nelle zone cittadine.
Si tratta perlopiù di eseguire degli abbattimenti utilizzando uno specifico tipo di potere, tuttavia questo tipo di azioni viene ben presto dimenticato nella frenesia del combattimento, assumendo un ruolo marginale se non totalmente ignorabile.

Altre ricompense uniche possono essere ottenute inserendo dei codici presenti negli episodi settimanali dell’adattamento animato di Scarlet Nexus, un modo interessante di spostare l’interesse su entrambi i medium.

Tsugumi pollice verde


◉ Combattimento e abilità

A differenza dei precedenti RPG di Bandai Namco, Scarlet Nexus propone un sistema di combattimento per nulla derivativo e piuttosto divertente, soprattutto grazie ad una buona dose di meccaniche e all’ottima sensazione di spettacolarità offerta dalle animazioni.
I due personaggi principali offrono un gameplay simile, con l’unica vera differenza data dallo sfruttamento dei poteri dei compagni di squadra, attivabili temporaneamente tramite l’utilizzo del “SAS” e potenziabili attraverso il bonding.

I poteri sono diversi, dall’invisibilità alla manipolazione del tuono e permettono di sfruttare i punti deboli dei vari nemici e di navigare più efficacemente la mappa.
Anche il nostro protagonista è dotato di un poter ben specifico, avendo la possibilità di concatenare l’utilizzo dell’arma bianca con la psicocinesi, lanciando vari oggetti presenti nello scenario verso i nemici per danneggiarli o stunnarli.

Dopo aver combattuto per un certo periodo di tempo si sbloccherà automaticamente il brain drive, ottenendo un potenziamento del personaggio e la possibilità di accedere al brain field, uno stato di furia temporaneo da sfruttare nei momenti di maggior necessità a causa della sua caratteristica autodistruttiva.
Il ritmo del gameplay è frenetico, calzante ed estremamente divertente e viene ulteriormente raffinato dall’introduzione dell’albero di abilità.

l’albero delle abilità

Le abilità sbloccabili con l’avanzamento di livello offrono varie ramificazioni, coprendo di fatto ogni aspetto del combattimento e della navigazione della mappa.
Fra le tante statistiche influenzabili è chiaramente presente la barra PSI, comunemente chiamata barra dell’energia, ricaricabile eseguendo un certo tipo di attacco corpo a corpo.
Il gioco offre anche un sistema di potenziamento tramite plugin (per bonus ed effetti particolari sui singoli companion) ed una sezione dedicata all’armamento del team.

Entrambe le categorie sono ottenibili tramite lo shop/salvataggio in cambio di denaro accumulabile dai drop dei nemici o dell’esplorazione della mappa.
Come già detto in precedenza, il potenziamento del bond risulta importantissimo ai fini del combattimento poiché ci darà la possibilità di potenziare l’abilità legata al singolo compagno, offrendo anche delle opzioni di attacco e di difesa aggiuntive. Un esempio potrebbe essere la possibilità di utilizzare i nostri companion per sferrare dei potentissimi attacchi single target, molto utili contro boss e nemici potenti.

Inoltre sarà possibile portarsi fisicamente 2 persone del nostro team in battaglia, avendo quindi un supporto effettivo sul campo che risulta il più delle volte piuttosto inefficiente.
La UI è abbastanza chiara nella sua composizione, anche se avremmo preferito una posizione più comoda per i dialoghi trasmessi a livello neurale, spesso fonte di distrazione durante le fasi più concitate.


◉ In sostanza sul gameplay…

Nonostante tutto, il problema principale rimane nella longevità, poiché seppur interessante, il combattimento non riesce a mantenere la stessa freschezza per tutta la durata del gioco, arrivando inevitabilmente a stagnare nel corso della seconda campagna.

La stessa sfida offerta dal dover continuamente cambiare stile di combattimento per sfruttare i punti deboli dei nemici viene meno di fronte al numero insufficiente di tipologie in cui essi vengono suddivisi, spesso ricorrendo a delle semplici variazioni di elemento.
Si tratta quindi di un grosso passo avanti rispetto alle soluzioni meno creative di gameplay adottate in precedenza, che però non riesce a tener piede all’enormità degli eventi che formano la narrazione.

Il brain field, figo no?

Il gioco-anime per definizione

Comparto tecnico e sonoro

Scarlet Nexus rappresenta esteticamente l’ideale gioco in stile anime, curato e privo di sbavature tecniche.
L’ambientazione futuristica post-apocalittica è resa molto bene ed esplode completamente nel design degli Estranei, creature misteriose ed estremamente stilose che dovremo affrontare moltissime volte durante tutta la durata del gioco.

Le mappe, d’altro canto, non appaiono sempre interessanti, anche a causa di un level design eccessivamente lineare e sviluppato esclusivamente in maniera orizzontale … un vero peccato trattandosi di un’ambientazione cyberpunk e quindi adatta ad un’esplorazione verticale.
Ciononostante dobbiamo assolutamente premiare la diversità dei luoghi che sarà possibile esplorare, non possiamo infatti nascondere di aver provato un certo stupore nell’appurare che la prossima missione ci avrebbe portato su un’incantevole cima innevata.

La città di Seiran

Notevole anche l’utilizzo degli effetti particellari per quanto concerne l’utilizzo dei vari poteri, un vero spettacolo per gli occhi quando si ci ritrova nel pieno dell’azione. Indubbiamente risultato di un ottimo utilizzo dell’Unreal Engine 4, ormai totalmente maturo e prossimo all’evoluzione.
Probabilmente è stata proprio l’introduzione di questi poteri a far si che le mappe non risultino mai vuote, in quanto sempre cariche di “munizioni” per la nostra psicocinesi.

Avremmo forse gradito un LOD un più generoso per evitare alcuni effetti di popup nelle mappe più estese, nulla di irrisolvibile armeggiando con le guide della comunità.
La versione PC da noi testata è risultata del tutto esente da bug e da problemi di natura tecnica, girando ad un framerate molto alto in 4k a dettagli massimi su una RTX 3080 ed un I9 di decima generazione.


Il comparto sonoro di Scarlet Nexus è semplicemente eccezionale, grazie ad un doppiaggio in originale ed inglese di alto livello e delle musiche realizzate magistralmente.
Il lavoro di Hironori Anazawa sulla soundtrack è stato impeccabile, riuscendo a catturare pienamente la frenesia del combattimento cibernetico senza tralasciare l’emozione delle fasi narrative ed il chill dell’esplorazione cittadina.

Di seguito “Welcome to the Musubi’s” dalla Digital Soundtrack di Scarlet Nexus, inclusa nel pacchetto inviatoci dallo sviluppatore
– il download è stato ovviamente disattivato per cui se doveste trovarvi interessati potete ottenere la OST acquistando la Deluxe Edition del gioco –


Il gioco è acquistabile su Steam al prezzo pieno di 49,99€ al seguente link:
https://store.steampowered.com/app/775500/SCARLET_NEXUS/
Ringraziamo Bandai Namco per averci fornito una chiave del gioco per realizzare questa recensione.


Di Mario Ricerni

Appassionato di videogiochi, cinema e musica, ha creato STWGames per condividere il sogno di entrare in diretto contatto con l'industria che ha ammirato sin dall'infanzia.