Gli RPG a turni rappresentano un genere videoludico che vive da sempre in una dimensione sospesa tra passato e presente. Se da un lato il loro appeal sembra affievolirsi di fronte a una generazione di giocatori cresciuta con l’adrenalina degli action game, sempre più rapidi e dinamici, dall’altro la loro eredità è innegabile, con giochi che hanno scolpito la storia del medium e hanno plasmato l’identità stessa dei videogiochi.

E mentre le tendenze di mercato possono suggerire il contrario, ci saranno sempre sviluppatori – dai colossi dell’industria ai team indie – che scelgono di non voltare le spalle a un genere che ha definito un’epoca, reinventandolo e adattandolo ai gusti di un pubblico moderno senza però tradirne l’essenza.
Il 2024 ha dimostrato che i giocatori, di fronte a opere curate e realizzate con passione, sono ancora pronti ad abbracciare questo tipo di esperienze: basti pensare a successi come Persona 3 Reload, Dragon Quest III HD-2D Remake o Metaphor, che non solo hanno incantato milioni di fan ma hanno anche conquistato spazio ai Game Awards.

Una scena di Sea of Stars

Eppure, la nostra storia inizia un anno prima, nel 2023, con un titolo che ha saputo attingere ai migliori elementi del passato per dare vita a qualcosa di nuovo e straordinario.
Parliamo di Sea of Stars, sviluppato indipendentemente da Sabotage Studio, che non solo ha conquistato critica e pubblico dimostrando che gli RPG a turni non sono affatto da archiviare, ma ha anche reso palese che il genere può ancora raggiungere vette inaspettate.

Con l’uscita di un aggiornamento gratuito che aggiunge nuove meccaniche, pezzi di trama e persino una modalità multiplayer—sì, avete letto bene, multiplayer in un RPG a turni—è il momento perfetto per tornare su questa gemma per invitarvi a scoprire, o riscoprire, uno dei migliori esempi del genere disponibili oggi.
Che siate veterani dello stile di gioco o neofiti curiosi, Sea of Stars promette un viaggio indimenticabile, capace di ricordarci perché a volte vale la pena rallentare, riflettere e lasciarsi trasportare dalla bellezza di un’avventura costruita con il cuore.


TRAMA

I destini intrecciati dei guerrieri del solstizio

In un mondo dove le forze cosmiche della Luna e del Sole guidano il destino, la leggenda della Grande Aquila narra di un evento raro e straordinario: se nell’arco di un anno, due bambini vengono portati nei rispettivi solstizi d’inverno e d’estate, questi nasceranno con poteri magici, predestinati a diventare i nuovi Guerrieri del Solstizio.
Così inizia il destino di Valere e Zale, due giovani scelti per purificare il mondo dai detriti del Carnefice, un’entità malvagia esiliata in passato ma mai completamente sconfitta, il cui unico scopo è sempre stato quello di distruggere gli universi attraverso i Dimoranti.

Queste creature demoniache, se lasciate prosperare, evolvono in Divoratori di Mondi, esseri praticamente inarrestabili e che possono essere feriti unicamente attraverso la magia del Sole e della Luna, ma solo durante l’effimero istante di un’eclissi.

Il nostro compito sarà quindi quello di accompagnare Valere e Zale in questa missione epica che si snoda attraverso una narrativa vecchio stile, che ci trascinerà verso i confini del mondo accompagnati da Garl il cuoco guerriero, un amico d’infanzia il cui spirito indomito e cuore generoso diventano una vera e propria bussola nel viaggio dei due giovani.
Guidati dagli insegnamenti dei precedenti Guerrieri del Solstizio, il trio di amici si dirige verso l’isola dove è stato avvistato l’ultimo dei Dimoranti, con l’unico obiettivo di concludere una guerra che dura da troppo tempo e restituire al mondo la speranza perduta.

Quello che vi abbiamo appena raccontato è solo un assaggio delle prime ore di un gioco che prende le basi di un classico racconto epico e le trasforma in un viaggio che, ogni volta che sembra avvicinarsi alla conclusione, rilancia con colpi di scena inaspettati e sviluppi narrativi mai forzati.
Abbiamo apprezzato profondamente la progressione della storia che evita il classico “raccogli sette cristalli per sconfiggere il cattivo”, per proporre invece una vera e propria epopea in cui ogni tappa del viaggio ha un senso e una necessità che si percepiscono chiaramente.

La trama di Sea of Stars è tanto ambiziosa quanto brillante, crescendo in intensità e profondità senza però perdere il proprio tono leggero e scanzonato, riuscendo a mantenere un’atmosfera leggera e accattivante che si permette di prendersi gioco dei cliché del genere con un tocco di autoironia e omaggi ai titoli passati.
Tra momenti di comicità e svolte drammatiche inaspettatamente profonde, Sea of Stars è riuscito nella difficile impresa di creare un equilibrio emotivo capace di sorprendere e coinvolgere anche i giocatori più esigenti.

L’arte della narrazione di Sea of Stars

Sea of Stars si presenta con una narrazione semplice ma funzionale, dove gli eventi si sviluppano principalmente attraverso dialoghi in-game che si susseguono durante l’esplorazione e il combattimento.
A impreziosire questa struttura troviamo brevi cutscene animate di ottima qualità, prive di dialoghi parlati ma perfettamente in grado di enfatizzare i momenti più cruciali della storia, come l’introduzione di un nuovo personaggio o l’attivazione di un potere straordinario.

Pur non reinventando la ruota, questa scelta stilistica risulta efficace, arricchendo la trama con un tocco visivo che spicca nel panorama indie.
Tuttavia, ciò che più merita attenzione è la costruzione del mondo di gioco e il modo in cui questo si intreccia con la nostra avventura, offrendo una narrazione sorprendente che premia i giocatori più curiosi.

Un ruolo cruciale in questo senso è svolto da Teaks, una giovane storica che si unisce al nostro viaggio con uno strumento davvero particolare: un libro magico che si aggiorna autonomamente con storie e dettagli ogni volta che esploriamo determinate aree o scopriamo manufatti specifici.
Questo ci permetterà di approfondire l’universo di gioco ben prima che molti eventi vengano esplicitati dalla trama principale, creando una narrazione organica in cui i protagonisti esplorano un mondo vivo e stratificato, piuttosto che uno costruito artificiosamente intorno a loro.

È stata proprio questa attenzione al dettaglio e alla coerenza narrativa a conquistarci. Vedere come piccoli elementi, apparentemente insignificanti, si rivelino fondamentali nel quadro più grande è un vero e proprio piacere, e questo approccio, che invita il giocatore a immergersi nel mondo e a decifrarne i misteri, rappresenta secondo noi uno degli aspetti migliori della narrazione di Sea of Stars.

Le lacune narrative di un viaggio dal retrogusto incompleto

Anche le opere migliori non sono però immuni da imperfezioni e Sea of Stars non fa eccezione, con uno dei punti più deboli della sua narrativa rappresentato purtroppo dalla caratterizzazione e dalla scrittura di alcuni personaggi chiave.

Non fraintendiamoci, abbiamo adorato figure come l’intrepido Garl, che incarna il cuore e l’anima dell’avventura, o il misterioso Resh’an, la cui backstory ci ha completamente catturato, spingendoci a continuare il viaggio anche solo per scoprire di più sulle loro storie.
La quasi totalità del cast secondario si distingue per personalità e unicità, con alcune comparse che riescono persino a lasciare il segno più dei protagonisti stessi.

Ed è proprio qui che emerge il problema. Zale e Valere, i nostri eroi, mancano di spessore e, nonostante qualche timido accenno di personalità, si limitano a reagire agli eventi senza mai influenzarli davvero, restando ancorati a ruoli statici e privi di sviluppo.
Dall’altra parte, gli antagonisti, pur caratterizzati da una forte presenza scenica e da un design eccellente, peccano in motivazioni: le loro azioni si riducono spesso a un generico desiderio di distruzione o al servilismo cieco verso un culto, senza una reale profondità o contestualizzazione che li renda credibili e apparendo invece come nemici stereotipati, ben lontani dalle sfumature che ci saremmo aspettati in una trama così ambiziosa.

Un altro elemento critico è il finale. Senza entrare nei dettagli per evitare spoiler, il climax lascia una sensazione di incompletezza, come se mancasse un vero senso di chiusura. Anche se il true ending riesce in parte a mitigare questa mancanza, è discutibile la scelta di nascondere un tassello così essenziale dietro la raccolta di tutti i collezionabili, che rischia di escludere molti giocatori dalla vera conclusione del gioco.


GAMEPLAY

Sea of Stars offre un gameplay loop che si rifà alle basi più classiche del genere RPG, con un’esplorazione di livelli ricchi di casse e nemici, alternata a momenti nei villaggi in cui progredire la storia, fare rifornimenti e interagire con NPC.
Tuttavia, ciò che distingue il gioco non è tanto la sua struttura tradizionale, quanto il modo in cui riesce a reinterpretare i cliché del genere, rendendoli più accessibili anche per un pubblico maggiormente eterogeneo.

Uno degli elementi più interessanti è infatti l’introduzione dei manufatti, strumenti che consentono di personalizzare l’esperienza, adattandola alle preferenze del giocatore e permettendo di calibrare diversi parametri del gioco.
Potremo così semplificare l’avventura, scegliendo un’opzione che cura automaticamente il party al termine di ogni scontro, oppure aumentare la difficoltà, riducendo il danno inflitto ai nemici.

Questa flessibilità non solo amplia il range di accessibilità del titolo, rendendolo ideale anche per chi ha poca esperienza con il genere, ma aiuta anche a mitigare alcuni difetti intrinseci del gioco.
Un esempio è il bilanciamento economico: il costo di armi e armature nei negozi risulta spesso sproporzionato rispetto alle poche monete guadagnate durante le battaglie, ma con uno specifico manufatto sarà possibile ridurre i prezzi e aggirare queste limitazioni, migliorando l’esperienza generale.

COMBAT SYSTEM

Un mix perfetto di tattica e dinamismo

Uno degli aspetti che ci ha davvero conquistato in Sea of Stars è il sistema di combattimento, che riesce a stravolgere le basi classiche del genere RPG con un mix di meccaniche già note ma integrate in modo innovativo, creando una sinergia impeccabile e offrendo un’esperienza di gioco dinamica e coinvolgente.

Il core base resta quello tradizionale a turni con ogni personaggio e nemico che agisce in ordine, con il round che si conclude solo dopo che tutti i membri del nostro party hanno eseguito le loro azioni.
A differenza di molti giochi simili, possiamo scegliere liberamente con quale personaggio iniziare, mentre i nemici agiscono secondo un timer che scandisce i loro attacchi una volta terminato il conto alla rovescia.

Ciò che rende tutto più interessante è però l’introduzione delle azioni interattive: premere il pulsante d’attacco al momento giusto permette di eseguire mosse extra o mitigare i danni subiti, aggiungendo una componente di abilità che rompe la staticità tipica dei combattimenti a turni, rendendo ogni scontro più stimolante e spingendoci a mantenere alta la concentrazione.

A questo si aggiunge la brillante meccanica dei blocchi nascosti, in parte molto simile a quanto visto nella celebre serie di Octopath Traveler, in cui ogni serie di blocchi rappresenta una combinazione di attacchi (fisici o magici) necessari per neutralizzare l’azione nemica. Riuscire a individuare e applicare i danni corretti permette non solo di indebolire i nemici ma anche di bloccare i loro attacchi più devastanti, particolarmente necessario per sopravvivere negli scontri contro i boss.

Questo aspetto introduce una profondità strategica sorprendente al gameplay, spingendo il giocatore a utilizzare tutti i membri del gruppo per sfruttare al massimo le loro abilità uniche e rendendo essenziale saper gestire il team in modo equilibrato, pianificare ogni mossa e adattarsi rapidamente alle esigenze dello scontro.
Il risultato è un sistema di combattimento che bilancia perfettamente tattica, azione e strategia, elevando l’intera esperienza di Sea of Stars e distinguendolo nettamente nel panorama dei moderni RPG.

Un’altra caratteristica che abbiamo apprezzato nel sistema di combattimento è la possibilità di modificare la formazione del gruppo in qualsiasi momento durante una battaglia, a patto di avere più di tre membri disponibili.
Questa opzione, implementata senza alcun costo in termini di turni, consente di adattare la strategia a seconda delle esigenze dello scontro, offrendo al giocatore una libertà totale nel gestire i propri personaggi.

A rendere il tutto ancora più accessibile è il sistema di progressione degli stessi, che sfrutta un’unica barra dell’esperienza condivisa.
Ciò significa che tutti gli eroi crescono di livello simultaneamente, indipendentemente da quanto spesso vengano utilizzati in battaglia, eliminando completamente la preoccupazione di dover bilanciare costantemente l’uso di ogni personaggio per mantenerli di pari forza.

Il sistema di combattimento di Sea of Stars non si limita alla gestione strategica di attacchi e difese, ma introduce anche la necessità di monitorare tre barre fondamentali oltre a quella della salute: mana, combo e attacco finale.

  • PUNTI MANA

Come in molti giochi di ruolo dal setting fantasy, il mana è essenziale per utilizzare abilità speciali uniche per ogni personaggio, ma la particolarità di Sea of Stars risiede nella modalità di ricarica di questa risorsa.
Infatti, oltre ai tradizionali strumenti, il mana si rigenera eseguendo attacchi normali, incentivando un’alternanza tra mosse standard e abilità che garantisce un gameplay fluido e mai ripetitivo, in cui il giocatore può sperimentare con le tecniche disponibili senza temere di esaurire rapidamente le risorse.

  • ATTACCHI COMBO

La barra combo, rappresentata da tre rombi, consente l’esecuzione di azioni combinate tra personaggi, utili per infliggere danni critici o persino per curare il gruppo intero in situazioni disperate.
La particolarità di questa barra è la sua permanenza (aggiunta nell’aggiornamento gratuito, come vedremo in seguito), dato che il progresso accumulato non viene azzerato al termine di un combattimento ma rimane disponibile per le battaglie successive, rendendola una potenziale risorsa strategica da gestire con attenzione.

  • ATTACCHI FINALI

Infine, troviamo il caricamento dell’attacco finale, che si sblocca progredendo nella trama e offre straordinari colpi risolutivi, specifici per ciascun personaggio. Questi, oltre a essere a dir poco devastanti, sono generalmente accompagnati da sequenze animate in pixel art spettacolari, che aggiungono un ulteriore strato di epicità e spettacolo agli scontri.

Un’ulteriore meccanica che distingue il combattimento di Sea of Stars è rappresentata dal rilascio e assorbimento del mana residuo. Dopo ogni attacco base, una parte di mana si disperde sul campo di battaglia sotto forma di energia luminosa, che i personaggi possono assorbire fino a tre volte per turno.

Questa funzionalità offre due vantaggi significativi: in primo luogo, consente di utilizzare attacchi carichi di magia senza consumare punti mana, rendendoli più versatili per distruggere i blocchi nascosti. In secondo luogo, qualsiasi azione offensiva, che sia un attacco standard o un’abilità, viene potenziata se alimentata dal mana assorbito, creando un’opportunità per infliggere danni significativi nei momenti più critici.

Un mondo da scoprire

Il mondo di Sea of Stars è un luogo ricco di dettagli e pieno di sorprese, nonostante una mappa relativamente compatta, con livelli progettati in modo impeccabile attraverso la costruzione di un design di alta qualità che si sviluppa sia in verticale che in orizzontale, creando spazi dinamici che vanno ben oltre il classico “sentiero lineare”.
L’esplorazione è gratificante, con numerose casse piene di tesori da scoprire, luoghi dove fermarsi per cucinare con gli ingredienti che raccoglieremo lungo il nostro viaggio e stanze nascoste che offrono mini-puzzle opzionali, incentivando i giocatori a esaminare ogni angolo del mondo di gioco.

Un altro aspetto che arricchisce l’esperienza esplorativa è rappresentato da alcuni strumenti specifici che otteniamo durante l’avventura, con i quali potremo muoverci in modo più fluido e rapido, migliorando la dinamicità delle sessioni esplorative e aumentando la varietà nelle azioni che possiamo compiere.
Inoltre, non troviamo incontri casuali ma battaglie che si attivano direttamente nell’ambiente circostante, evitando le transizioni verso schermi di battaglia preimpostati in modo da rendere l’esplorazione ancora più immersiva e coinvolgente.

Il mondo di Sea of Stars offre inoltre un’abbondanza di sfide e collezionabili pensati per chi desidera andare oltre la trama principale, con ricompense che spaziano da nuove armi a potenti armature essenziali per affrontare le fasi finali del gioco.
Tuttavia non tutto è impeccabile, come nel caso della navigazione della mappa che richiede di percorrere numerosi sentieri già esplorati per raggiungere la maggior parte dei punti d’interesse, un aspetto che può rivelarsi facilmente monotono.

A complicare ulteriormente questa situazione, c’è l’impossibilità di evitare gli scontri con dei nemici che, anche quando il livello del nostro gruppo supera di gran lunga quello degli avversari, ci richiederanno comunque di impegnarci in battaglia per infliggere diversi colpi prima di eliminarli, aumentando il senso di frustrazione durante le sezioni di backtracking. 

Almeno possiamo trovare un elemento di sollievo poco prima della fine del gioco, quando si sblocca un sistema di viaggio molto più efficiente e rapido rispetto a quello classico iniziale, consentendo di recuperare collezionabili e completare contenuti opzionali con maggiore facilità.
Va comunque fatto notare che la maggior parte di queste attività diventano accessibili solo una volta raggiunto il boss finale, spingendo quindi in ogni caso i giocatori a dover investire il loro tempo nelle fasi esplorative solo alla conclusione dell’avventura.


DAWN OF EQUINOX

Uno degli aspetti più significativi da sottolineare in questa recensione, svolta oltre un anno dopo il lancio di un titolo che aveva già trionfato come miglior indie ai Game Awards 2023, è la dedizione di Sabotage Studios nel continuare a migliorare Sea of Stars, nonostante l’enorme successo già ottenuto.
La determinazione del team di sviluppo si è concretizzata non solo attraverso un costante lavoro di ottimizzazione dell’esperienza di gioco, ma anche nel recente rilascio di Dawn of Equinox, che potrebbe essere facilmente scambiato per un DLC a pagamento vista la sua portata.

L’aggiornamento non si limita a risolvere problemi o ad apportare miglioramenti tecnici: Dawn of Equinox introduce nuove sezioni di trama al prologo, modificandolo in modo significativo con l’aggiunta di nuove animazioni, dialoghi e scene.
Inoltre, l’espansione integra elementi di gameplay che modificano radicalmente l’esperienza di gioco, come i blocchi nascosti, una novità già menzionata in precedenza, che permettono ai giocatori di sperimentare liberamente tutte le abilità dei personaggi, rendendo il gioco più impegnativo e appagante dal punto di vista della sfida proposta.

Anche gli attacchi combo, già discussi per la loro importanza strategica, hanno ricevuto un upgrade che ne aumenta la versatilità. Ora, la barra delle combo caricate può essere mantenuta anche fuori dalle battaglie, offrendo maggiori opportunità tattiche e rendendo ogni scontro più dinamico e vario.
A queste novità si aggiungono poi accorgimenti meno visibili ma comunque rilevanti, come la risoluzione di bug, nuove animazioni e una nuova cutscene animata che, a nostro parere, rappresenta uno dei momenti più spettacolari e impattanti dell’intero gioco, dimostrando ancora una volta la maestria artistica del team di sviluppo.

Il vero protagonista dell’aggiornamento Dawn of Equinox è però senza dubbio l’introduzione del multiplayer locale fino a tre giocatori, che riesce a rivoluzionare completamente il modo di vivere l’avventura di Sea of Stars. Questa modalità consente ai giocatori di controllare fino a tre personaggi distinti sulla mappa e di esplorare in modo indipendente, con la possibilità data a ciascuno di risolvere enigmi, attivare meccanismi, e persino avviare scontri o scene di trama.

Durante i combattimenti, invece, ogni giocatore assume il controllo dell’eroe selezionato e si occupa di gestire il proprio turno, mantenendo intatto il sistema di gioco base, con ogni partecipante responsabile di eseguire correttamente il tempismo degli attacchi del proprio personaggio e creando un livello di coordinazione completamente nuovo.
La modalità diventa ancora più avvincente nelle situazioni in cui più giocatori devono eseguire azioni simultanee, come le difese collettive, dove se tutti riescono a rispettare il tempismo richiesto, si ottengono bonus significativi come l’annullamento completo del danno subito, aggiungendo una dinamica cooperativa che premia la precisione e il gioco di squadra.

Questo sistema non solo rende il multiplayer un’esperienza diversa e più intensa rispetto al gioco in solitaria, ma offre anche una motivazione concreta per coloro che hanno già completato l’avventura al 100% di ricominciarla da capo con uno o due amici.
Il lavoro svolto da Sabotage Studios è un esempio brillante di come un gioco già acclamato possa continuare a crescere, mantenendo alta l’attenzione della community e rafforzando la propria identità come capolavoro del genere.

Nonostante le numerose migliorie e aggiunte introdotte con Dawn of Equinox, un aspetto che purtroppo continua a far discutere è l’assenza della lingua italiana.
Fortunatamente, grazie al lavoro appassionato e meticoloso del Team Junes, i giocatori italiani possono già contare su un adattamento non ufficiale di altissima qualità, privo di errori e capace di valorizzare appieno l’esperienza narrativa e i dialoghi del gioco.

Per chi però spera ugualmente di vedere un giorno una traduzione ufficiale, ci sono comunque buone notizie: sembrerebbe che i lavori per portare il gioco in lingua italiana siano già in corso, e a noi non resta che attendere, magari sperando che questa tanto attesa localizzazione arrivi in concomitanza con il prossimo DLC gratuito, già annunciato per la primavera del prossimo anno.
Sarebbe un’occasione perfetta per ampliare ulteriormente il pubblico e rendere Sea of Stars un’esperienza accessibile e completa anche per i giocatori italiani.


COMPARTO ARTISTICO

Nonostante la trama ambiziosa, ricca di colpi di scena, e un gameplay spettacolare che combina il meglio dei giochi classici con meccaniche moderne, il vero fiore all’occhiello di Sea of Stars è da ricercarsi nel suo comparto artistico.
La pixel art  del gioco non solo richiama i capolavori che hanno definito la storia del medium, ma li supera con una cura quasi maniacale nella creazione di sfondi mozzafiato, animazioni estremamente fluide per sia personaggi che nemici, e inquadrature che rendono gli scontri ancora più epici e coinvolgenti.

Ogni dettaglio sembra studiato al millimetro per offrire la migliore esperienza visiva possibile, tanto che durante la nostra stessa prova ci siamo trovati più volte a osservare incantati alcuni scenari, rapiti dalla bellezza e dall’atmosfera che trasmettono.
Questa eccellenza artistica viene ulteriormente esaltata da una colonna sonora di altissimo livello, con brani memorabili che si adattano perfettamente a ogni situazione, dai combattimenti alle aree più ordinarie, immergendo completamente il giocatore nel mondo di gioco.

Anche il sound design svolge un ruolo fondamentale, soprattutto considerando che uno degli elementi chiave del gameplay si basa sul “premere il tasto giusto al momento giusto”, e possiamo confermare che il gioco riesce a comunicare in modo immediato, tramite segnali sonori chiari e distinti, quando un attacco o una difesa sono stati eseguiti correttamente.
L’ambiente sonoro si integra armoniosamente con il resto del gioco, anche se purtroppo resta il rimpianto per l’assenza di una qualsivoglia forma di doppiaggio che, se ben curato, avrebbe potuto elevare ancora di più un’esperienza già di suo straordinaria.


Ringraziamo Sabotage Studio per averci fornito una chiave del gioco per realizzare questa recensione.

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SEA OF STARS (PC)
IN CONCLUSIONE
Sea of Stars continua a brillare anche a distanza di un anno dalla sua uscita, dimostrandosi un vero e proprio capolavoro senza tempo con una trama ambiziosa e coinvolgente, un gameplay attentamente curato e divertente, e un comparto artistico straordinario. Il titolo si posiziona tra i migliori esempi del genere, rievocando il fascino dei grandi classici ma, al contempo, modernizzandone gli elementi così da dare un chiaro esempio di come il genere RPG abbia ancora moltissimo da offrire e non merita assolutamente di essere dimenticato o rimpiazzato. L’aggiornamento gratuito Dawn of Equinox, poi, arricchisce ulteriormente l’avventura, introducendo nuovi contenuti, modifiche al gameplay e miglioramenti visivi che rendono il titolo ancora più completo.
Pregi
Trama avvincente e ambiziosa
Personaggi secondari con storie interessanti e ben sviluppate
Gameplay che fonde magistralmente elementi tradizionali e innovativi
Comparto grafico mozzafiato con pixel art di altissimo livello
Colonna sonora memorabile e perfettamente integrata
Difetti
I personaggi principali presentano una scrittura fin troppo semplice rispetto alla profondità offerta dalla trama
Mancanza di un'opzione per fuggire dagli scontri
9.5
Voto