Sin da quando esistono i videogiochi, numerose aziende si fanno carico del compito di provare a riproporre in questo formato film, libri e serie TV, spesso con scarsi risultati. Questo perché non ogni opera è propriamente adattabile, e i tempi ristretti e il basso budget che spesso vengono assegnati finiscono inevitabilmente per comprometterne la qualità.

Oggi parleremo di Shin chan: Shiro and the Coal Town, adattamento del noto anime per bambini Crayon Shin-chan del 1992. La casa di sviluppo giapponese h.a.n.d., Inc. si è occupata dell’adattamento, trasportando lo stile della serie nel genere videoludico dei life simulator.


Di seguito, la nostra recensione!


Trama

Vestiremo i panni di Shinnosuke Nohara, un vivace bambino di 5 anni appena arrivato in un villaggio del Giappone rurale dove passerà le sue vacanze. Qui incontreremo anche il nonno di Shin chan, che si impegnerà ad insegnarci come catturare gli insetti e pescare, e tante altre persone, dalle più tranquille alle più particolari.

Le nostre giornate procederanno normalmente, finché non troveremo di fronte alla porta di casa una strana pietra viola. Dopo averla presa, il nostro cane ci porterà in una stazione del treno abbandonata, dalla quale arriverà un piccolo treno giallo che ci porterà a Coal Town, una città mineraria che nessuno sembra conoscere.
Lì incontreremo Sumi, una ragazzina che ci spiegherà che il nostro arrivo non è dovuto al caso, bensì siamo destinati a salvare la cittadina mineraria dalla sua imminente rovina. Con il suo aiuto e quello dell’inventrice Yuri, dovremo viaggiare per la città aiutando quante più persone possibili nelle loro faccende quotidiane, per ridare loro il sorriso e far ritornare Coal Town com’era un tempo.

La storia è molto semplice e non ci offrirà mai delle evoluzioni particolarmente originali o imprevedibili, ma questo non le impedisce affatto di essere godibile.
Anche i personaggi non sono particolarmente ben caratterizzati, e sfortunatamente non avremo mai la possibilità di approfondire le loro storie tramite le missioni secondarie.
La scrittura dei dialoghi riprende in tutto e per tutti lo stile della serie originale di Shin Chan, riutilizzando alcune delle trope più famose della serie.


Gameplay

Shin Chan: Shiro and the Coal Town è un titolo dal gameplay estremamente semplice e privo di particolari sfide, che mira principalmente a creare un’esperienza rilassante per il giocatore. Per molti suoi aspetti, il gioco che gli si avvicina maggiormente in termini di gameplay è Boku no Natsuyasumi, progetto uscito in esclusiva giapponese per Playstation 2, e che peraltro condivide i medesimi sviluppatori.

Appena aperto il titolo, verremo catapultati nella città di Akita, luogo centrale in cui sarà ambientata praticamente l’intera avventura.
La mappa sarà suddivisa in numerose sezioni realizzate in 2.5D, ognuna delle quali presenta una propria struttura più o meno articolata. Esplorando potremo trovare numerosi NPC con cui parlare e insetti o pesci da catturare, ed in ogni zona sarà possibile raccogliere degli oggetti per terra che potranno essere utilizzati all’interno delle missioni. In Akita però non troveremo gli stessi oggetti che potremo raccogliere visitando Coal Town, seppur in quest’ultima non ci sia la possibilità né di pescare, né di catturare insetti.

La primissima meccanica che viene introdotta nel titolo è la cattura degli insetti, abilità che ci tornerà utile nel tutto il corso del gioco. Nella zona rurale, infatti, a qualsiasi ora del giorno, potremo trovare diverse creature che vivono tranquillamente in ogni area. Catturandole, potremo farle vedere a Kazuko, una ragazza appassionata di insetti, così da avere la possibilità di ottenere delle ricompense, o scambiarli per soldi e altri oggetti tramite la bacheca delle richieste.
Per quanto riguarda la pesca, la mancanza della possibilità di vendere tutte le nostre catture o di poterle usare in modi differenti è una grande perdita, poiché ci ritroveremo ad avere l’inventario pieno di oggetti senza mai avere la possibilità di poterli davvero utilizzare.

Sia Akita che Coal Town saranno colme di NPC e molti di questi ci daranno delle semplici missioni da eseguire. Tuttavia, ognuna di queste sarà molto simile alle altre, e quasi tutte ci richiederanno semplicemente di trovare oggetti e di portarli al personaggio che li ha richiesti, risultando alquanto blande.


Comparto artistico e tecnico

Il comparto artistico del titolo è una chicca inaspettata.
Alternati al classico stile del cartone di Shin Chan usato per i personaggi, potremo ammirare degli sfondi realizzati magnificamente, capaci di lasciarci spesso a bocca aperta.
La soundtrack, principalmente caratterizzata da tracce ambient molto semplici, non è nulla di speciale, e non sarà mai più di un semplice sfondo per le nostre avventure.

Parlando del comparto tecnico, è doveroso dire che allo stato attuale la versione PC è praticamente ingiocabile. Dopo pochi minuti di gioco, ogni volta che ci muoveremo, assisteremo a notevoli cali di frame che finiranno per rovinare notevolmente la nostra esperienza.
Ciò ci ha portati a giocare su Steam Deck, dove, al contrario, il titolo può essere giocato fluidamente.

Un ulteriore problema presente su tutte le piattaforme è la presenza di eccessivi micro caricamenti, ad esempio quando si passa da una zona ad un altra durante i dialoghi con i personaggi.


Ringraziamo JF Games PR per averci fornito una chiave del gioco per realizzare questa recensione.
Seguiteci sul nostro sito per altre recensioni e articoli in arrivo nei prossimi giorni.

Shin chan: Shiro and the Coal Town (PC)
In conclusione...
Shin chan: Shiro and the Coal Town è un gioco delicato che, con una trama priva di pretese e un gameplay leggero e molto semplice, riesce a offrire un'esperienza molto piacevole al giocatore. Tuttavia, il titolo non è privo di problemi, anche piuttosto gravi, soprattutto sul fronte tecnico.
Pregi
Artstyle magnifico
Tante cose da fare nel corso del gioco
Difetti
Ingiocabile su pc per via dei cali di frame
Missioni ripetitive
8
Voto

Di MariaRosaria Cozzolino

Grande appassionata di videogiochi, specialmente retro, e cinema. Moglie amorevole e mamma di molti peluche che la accompagnano nella scrittura degli articoli per questo piccolo e caldo spazio nel grande oceano di internet.