Durante l’intero ciclo vitale di Nintendo Switch abbiamo assistito a una continua rivoluzione delle saghe più iconiche della grande N, con alcune che hanno imboccato strade completamente nuove e distanti da quanto mai fatto prima, mentre altre, dopo qualche iniziale deviazione, hanno finito con il ritornare alle proprie radici.
Tra tutte, la serie che ha forse subito le maggiori trasformazioni è quella dell’idraulico italiano più famoso al mondo: Mario Odyssey e Super Mario Wonder ci hanno lasciato a bocca aperta grazie alla loro creatività sfrenata, mentre i remake di Paper Mario: Il Portale Millenario e Super Mario RPG ci hanno riportato indietro, facendoci rivivere le storie che ci hanno fatto innamorare del personaggio sin dagli albori della sua creazione.
Ora, con l’avviarsi della console verso la fine del suo servizio, Nintendo ha deciso di riportare sotto i riflettori un’altra delle sue IP più amate, e a tratti sottovalutate, con Super Mario Party Jamboree.
Il party game per eccellenza è pronto a fare il suo ritorno, per ricordare a tutti che anche i legami più longevi non sono che effimeri di fronte a un tabellone e qualche tiro di dado. Come redazione, abbiamo avuto la fortuna di giocare insieme a questa piccola gemma, e vi possiamo garantire che anche la nostra amicizia è stata messa a dura prova!
Ma ora bando alle chiacchiere, e vediamo insieme se il ritorno del nostro eroe in rosso in versione “Gioco dell’Oca” è in grado di riprendersi il trono che gli spetta.
Ecco la nostra recensione!
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Benvenuti nella Piazza Party!
Che sia per una gara di kart, una partita di golf o, come in questo caso, per un esplosivo party, il Regno dei Funghi è pronto a riunirsi sotto un solo tetto per incoronare la prossima superstar.
E infatti questa volta è nientemeno che Kamek ad organizzare la nuova edizione del party game più celebre al mondo, in cui Mario e Bowser decidono di sospendere i loro eterni conflitti e scendere in campo fianco a fianco.
Siamo così accolti nella vivace Piazza Party, un hub centrale che, impersonando uno dei 22 personaggi disponibili, ci offrirà un vero e proprio spazio esplorabile in cui invitare amici online o perdersi tra i vari negozi.
Tra questi, troviamo uno store di timbri per personalizzare il nostro profilo giocatore, uno dedicato agli sticker da usare nelle partite online e ancora uno che offre un’ampia selezione di tracce musicali da collezionare.
Sarà presente anche un archivio per rivedere i nostri dati di gioco e una mongolfiera che ci permetterà di accedere a tutte le altre modalità.
Una lobby che, sebbene possa venire tranquillamente sostituita da un semplice menù rapido, offre fin da subito un piccolo e iniziale assaggio della vivida personalità che questo titolo porta con sé.
Aiutante in arrivo
Sebbene la serie Mario Party non abbia mai puntato su una trama complessa (non che ce ne sia stato davvero bisogno, in fin dei conti), questa volta Nintendo ha deciso di aggiungere un tocco narrativo piccolissimo, ma gradito e ben inserito.
Nella Piazza Party, infatti, troveremo lo stesso Kamek impegnato fino al collo in preparativi e apparentemente alle prese con qualche intoppo: in evidente ritardo sui suoi compiti, lo storico assistente del re dei Koopa avrà bisogno del nostro aiuto per portare a termine la preparazione dei tabelloni.
Inizia così una sorta di modalità storia improvvisata, che ci vedrà esplorare i vari tabelloni questa volta completamente navigabili dove, oltre a completare minigiochi e trovare oggetti nascosti da restituire ai loro proprietari, dovremo raccogliere stelle a sufficienza per avanzare nelle zone successive.
Lungo il percorso incontreremo vari personaggi del Regno dei Funghi, che potremo aiutare o sfidare, ottenendo così il loro supporto in uno scontro finale contro un boss (in pratica, un altro minigioco a squadre), la cui sconfitta ci permetterà di proseguire nella storia.
Questa modalità è perfetta per preparare i giocatori ai vari minigiochi, offrendo l’opportunità di fare pratica con la CPU prima di lanciarsi in competizioni online, dove raramente si ha la voglia di leggere e studiare tutte le regole.
Inoltre, dopo aver sperimentato questa modalità, abbiamo trovato muoversi nei tabelloni della modalità Party molto più semplice, con la mappa ormai familiare e i percorsi più chiari.
Aiutare Kamek però non è solo una questione di altruismo! Completando i vari incarichi, possiamo ottenere oggetti esclusivi per personalizzare la Piazza Party, trasformandola in uno spazio unico e su misura che riflette il nostro stile, allineandolo completamente ai nostri gusti.
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La 13esima edizione di MARIO PARTY!
La vera anima di Super Mario Party Jamboree risiede tuttavia, come prevedibile, proprio nella modalità Mario Party!
Qui i personaggi iconici del franchise, controllati dalla CPU, amici, familiari o giocatori online provenienti da ogni parte del mondo, si sfidano su otto tabelloni dai meccanismi sempre diversi che vi regaleranno svariate ore di puro divertimento.
Questi includono sei mappe completamente inedite e due classici ripresi, per dare un tocco di nostalgia, Mario Party 1 e Mario Party 2, offrendo al giocatore una varietà eccellente di scenari, ognuno con obiettivi secondari e strategie uniche da adattare in base alla situazione, mantenendo il gioco sempre fresco e imprevedibile.
Non possiamo che elogiarne il design, con alcuni scenari che sicuramente spiccano più di altri ma con tutti che riescono a offrire un equilibrio soddisfacente tra meccaniche e complessità di gioco, facendoci ogni volta divertire come se li stessimo giocando per la prima volta.
Il resto del gameplay riprende l’intramontabile formula della serie che gli appassionati conoscono bene: si tira un dado per avanzare sulle caselle, e l’obiettivo è raggiungere le stelle disseminate lungo il tabellone per accumularne il più possibile.
Per questo scopo avremo a disposizione diversi strumenti che si possono acquistare nei negozi sparsi qua e là, dandoci vantaggi cruciali come tirare più dadi, rallentare gli avversari o addirittura raggiungere immediatamente una stella!
Ogni casella ha inoltre un effetto unico basato sul suo colore o l’icona che porta, dalle semplici caselle blu e rosse che aggiungono o sottraggono monete, fino a quelle evento e Bowser che portano a situazioni decisamente più imprevedibili.
In particolare, gli spazi evento possono regalare grossi vantaggi o al contrario pesanti penalità che stravolgono il corso della partita, mentre quelle di Bowser richiamano una versione finta e gigante del re dei Koopa, che non si farà scrupoli a privare i giocatori di monete o persino delle preziose stelle.
Un dettaglio interessante è la possibilità di scegliere tra le regole classiche, ormai familiari per ogni fan di Mario Party, ed una serie di regole “per esperti” pensate per chi cerca un livello di sfida più alto.
Queste ribaltano completamente le dinamiche di gioco, permettendoci di partire con un oggetto scelto in precedenza e modificando gli effetti di quasi tutte le caselle, aggiungendo così un tocco di strategia in più che rende i tabelloni decisamente più interessanti.
Ci siamo davvero divertiti con queste regole che, oltre ad aggiungere una maggiore profondità di gameplay, rendono le partite ancora più intense e coinvolgenti migliorando così notevolmente anche il pacing del gioco.
Il punto debole maggiore dell’intera esperienza, infatti, è la lentezza complessiva degli eventi: nonostante ci siano opzioni per velocizzare alcune sezioni, animazioni lunghe e tempi di attesa prolungati rischiano di appesantire il ritmo, rendendo a volte difficile mantenere alto l’interesse per tutta la durata della partita.
L’unione fa la forza!
Un altro elemento che rompe la monotonia della corsa alle stelle, e che può ribaltare completamente il corso della partita, è sicuramente rappresentato dai Partner di Jamboree.
Durante la partita, 10 dei 22 personaggi giocabili potranno apparire in spazi casuali del tabellone, pronti ad offrire il loro aiuto al giocatore che dimostrerà di meritarlo.
Una volta raggiunti, questi innescheranno un minigioco speciale in cui i giocatori competono per guadagnare il loro supporto, con un vantaggio spesso non indifferente offerto a chi li ha raggiunti per primo.
Abbiamo apprezzato immensamente queste sfide più lunghe e complesse del solito, che riflettono in modo unico la personalità di ogni personaggio e si trasformano in vere e proprie battaglie all’ultimo sangue.
Una volta conquistato, il partner si unirà a noi portando benefici diversi a seconda del personaggio, con Waluigi, per esempio, che sottrarrà monete ogni volta che sorpassa un avversario, mentre Peach dimezzerà il costo delle stelle.
Ma il vero aspetto intrigante è che ogni alleato raddoppia gli effetti delle caselle, positive o negative che siano, rendendo a tutti gli effetti la loro presenza un’arma a doppio taglio
Se riusciamo ad arrivare alla stella con sufficienti monete, inoltre, potremo persino raccoglierne due in un colpo solo, creandoci un vantaggio sostanziale che ci distanzierà notevolmente dai nostri avversari.
Attenzione, però: dopo tre turni o se superati da un avversario, il nostro partner ci abbandonerà senza esitazione, lasciandoci senza il suo prezioso supporto.
Insomma, una rifinitura di una meccanica già nota nella serie, ma che in Super Mario Party Jamboree trova una nuova luce, portando maggiore strategia ad una sfida che storicamente si basa sulla fortuna, ampliando al contempo l’imprevedibilità e il divertimento come solo Mario Party riesce a fare.
Nuove sfide da affrontare
A fine turno, dopo che ogni giocatore ha lanciato almeno una volta il dado secondo un ordine stabilito ad inizio partita, inizia la sfida nei minigiochi, dividendo i partecipanti in squadre a seconda della posizione sul tabellone e premiando i vincitori con monete extra.
Prepariamoci quindi a cavalcare Pallottolo Bill, fotografare Toad nel parco e attraversare ponti instabili! Super Mario Party Jamboree offre minigiochi per tutti i gusti, che spaziano da sfide mnemoniche a prove di riflessi e abilità nel platforming.
E se non abbiamo i Joy-Con, nessun problema, in quanto è presente un’opzione per disattivare i minigiochi che li richiedono, in modo da rendere il titolo accessibile proprio a tutti.
A tal proposito dobbiamo però segnalare una piccola nota dolente che, per quanto comprensibile, ci ha lasciato un po’ con la bocca asciutta: La varietà, o meglio, la disponibilità dei minigiochi durante la modalità Mario Party.
Sebbene il numero complessivo sia all’altezza, se non addirittura superiore rispetto agli altri titoli della serie, e che la qualità stessa sia tra le migliori dell’ultimo decennio, ci sono alcune considerazioni che vanno fatte.
In Super Mario Party Jamboree, infatti, sono state aggiunte numerose modalità (che esploreremo nel dettaglio a breve) oltre alla classica Party, comportando una suddivisione del lavoro degli sviluppatori che si sono trovati impegnati nel creare sfide divertenti e sempre diverse per tutte le modalità incluse.
Il risultato? Durante i tabelloni ci si ritrova spesso con un numero limitato di minigiochi rispetto a quanto Nintendo ci ha sempre abituati, portandoci a rigiocare frequentemente gli stessi.
Per quanto questa scelta risulta completamente necessaria per offrire un numero elevato di contenuti, e pertanto non ha influito in modo significativo sulla nostra valutazione, non possiamo al contempo ignorare che questa limitata varietà possa portare una certa monotonia al giocatore, specialmente nelle sessioni di gioco più lunghe.
Durante i nostri stessi test, già nei primi due tabelloni che abbiamo provato, ci siamo trovati a ripetere più volte gli stessi minigiochi.
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Un arcipelago di nuovi contenuti!
Eppure, ciò non dovrebbe distrarre dalla straordinaria quantità di contenuti che Super Mario Party Jamboree ha da offrire, andando ben oltre ciò che la serie ci ha abituato finora.
Se dovessimo infatti mai stancarci dei tabelloni principali con sempre le stesse dinamiche dei minigiochi, potremo immergerci in una serie di modalità aggiuntive che si distinguono per quantità e originalità, ben lontane dall’essere semplici contenuti “extra”.
Divertimento in movimento
Tra le coloratissime e variegate Isole disponibili in Jamboree, ne potremo trovare tre in particolare che ci permetteranno di sfruttare appieno le funzionalità dei Joy-Con della nostra cara Switch.
Queste sono:
- Piatti Ritmati: In questa modalità, vestiremo i panni di uno chef, con il compito di cucinare deliziosi piatti sotto l’occhio attento di tre critici gastronomici.
Ogni ricetta è suddivisa in tre o quattro fasi, e saremo valutati in base a precisione e velocità, con un punteggio finale su una scala da 0 a 5 stelle.
Anche se breve e priva di uno scopo vero e proprio, questa modalità è perfetta per chi ama mettersi alla prova cercando di migliorare continuamente i propri punteggi. - Campo Scuola dei Paratroopa: Impugnando entrambi i Joy-Con, potremo librarci in volo in tre modalità diverse: raccogliere più coccinelle possibili, collaborare nel minigioco Taxi Paratroopa, oppure esplorare in volo libero senza limiti di tempo. Quest’ultima opzione in particolare è stata una delle nostre preferite, offrendo una pausa rigenerante dalla frenesia del resto del gioco e consentendoci di esplorare il cielo per completare persino alcuni obiettivi opzionali.
Dopotutto, chi è che da bambino non ha mai sbattuto le braccia per simulare il battito d’ali degli uccelli?
- Fabbrica di Toad: A completare il trio troviamo questa modalità, dove dovremo aiutare i Toad nella loro catena di montaggio completando alcuni rompicapo, inizialmente semplici ma con una difficoltà che vi garantiamo aumenterà rapidamente.
La Fabbrica di Toad non solo è divertente, ma richiede anche una buona dose di ingegno, offrendo una sfida stimolante per gli appassionati di puzzle.
Squadra anti-Bowser
Tra tutte le modalità che ci hanno conquistato, sicuramente Squadra anti-Bowser si posiziona tra le più avvincenti: in questa sfida, otto giocatori devono unire le forze per sconfiggere un gigantesco Bowser fasullo che semina il caos in città.
Armati di cannoni da caricare, i partecipanti devono rompere casse cadute dal cielo, sia a mani nude che con strumenti speciali, per trovare le bombe necessarie e trasportarle attraverso la mappa evitando ogni tipo di ostacolo.
La partita è scandita da un timer, e al termine di ogni intervallo i giocatori affrontano un minigioco collaborativo il cui punteggio più alto è premiato con strumenti gradualmente sempre più efficaci per indebolire il boss.
In più, raccogliere 100 monete ferma temporaneamente il tempo e trasforma tutte le bombe in versioni dorate, facendogli infliggere danni devastanti.
Abbiamo trovato questa modalità appagante sia in solitaria che online, e la sfida di collaborare in squadra contro un nemico comune è un piacevole cambio di ritmo rispetto alla tipica competizione delle altre sezioni di gioco.
Anche se il rischio di ripetitività è innegabilmente ben presente, Squadra anti-Bowser offre un’esperienza più rilassata dove la cooperazione diventa essenziale per la vittoria.
Bowserathlon
La modalità online per eccellenza, Bowserathlon (giocabile anche contro la CPU), ci catapulta in una sfida all’ultimo respiro contro altri 99 giocatori in tempo reale.
Il nostro obiettivo sarà quello di tagliare il traguardo prima di chiunque altro, avanzando lungo un percorso speciale nel quale dovremo completare un determinato numero di giri.
La competizione si sviluppa attraverso tre minigiochi selezionati casualmente ad inizio partita, che aumentano di difficoltà man mano che si progredisce, dove ogni moneta raccolta rappresenta un passo in avanti, rendendo essenziale accumularne il più possibile per mantenere un vantaggio sugli avversari.
Ma la vera sfida arriva a fine turno, quando affrontiamo il minigioco di Bowser. Questa prova di sopravvivenza mette in gioco tutta la nostra abilità: chi non riesce a resistere torna indietro di diverse caselle, con penalità sempre più severe in base alla posizione in classifica.
Bowserathlon è senza dubbio la modalità più intensa e, a nostro avviso, una delle più divertenti di tutto Super Mario Party Jamboree, in cui abbiamo apprezzato ogni singolo momento grazie alla sua capacità di tenere alta la tensione e all’energia frenetica che si respira in ogni partita.
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COMPARTO ONLINE
In tutte le modalità appena descritte, abbiamo anche la possibilità di partecipare a sessioni online, collegandoci con giocatori sconosciuti provenienti da tutto il mondo per scalare la vetta di una classifica globale.
Sarà infatti possibile competere in partite classificate che offrono persino un sistema matchmaking (che, a dire il vero, non sempre funziona al meglio), suddiviso per le diverse modalità del gioco.
Sebbene sfidare degli sconosciuti non potrà mai eguagliare l’esperienza di giocare con amici, la competizione con altri giocatori di livello simile si rivela un ottimo modo per mettersi alla prova e divertirsi in modo alternativo con un titolo effettivamente progettato per il gioco in compagnia.
A tal proposito dobbiamo inoltre elogiare la stabilità della connessione proposta, in quanto in nessuna occasione abbiamo riscontrato input lag o problemi di connessione, rendendo ogni partita sempre piacevole e fluida.
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COMPARTO ARTISTICO E SONORO
Super Mario Party Jamboree è senza dubbio il titolo più esteticamente piacevole dell’intera serie, proseguendo la tradizione degli ultimi giochi dedicati all’idraulico baffuto che ci mette di fronte a un’espressività senza pari.
Se non si fosse capito, abbiamo a dir poco amato l’aspetto visivo del gioco, in cui ogni momento risulta piacevole da guardare grazie anche alle eccellenti animazioni che rendono ogni interazione dinamica e coinvolgente.
L’estetica generale è ulteriormente valorizzata da un HUD intuitivo e accattivante, probabilmente il più efficace dell’intera serie, che resta sempre chiaro e mai troppo complesso, facilitando la fruizione senza sovraccaricare l’utente.
Anche l’aspetto sonoro è di prim’ordine, con una colonna sonora composta da tracce memorabili che si imprimono subito nella mente, accompagnate da un sound design di alta qualità.
L’unica pecca, a nostro avviso, riguarda il volume delle emote, che può diventare eccessivo se ripetute troppo frequentemente.
Infine, da elogiare è anche l’ottimo lavoro di doppiaggio svolto da Kevin Afghani, che dà voce a Mario, Luigi, Wario, e, per la prima volta, anche a Waluigi.
La sua performance si dimostra all’altezza dell’iconico Charles Martinet, conferendo a questi personaggi un’energia e una vivacità che fanno di certo onore alla tradizione della serie.
Ringraziamo Nintendo per averci fornito una chiave del gioco per realizzare questa recensione.
Desidero anche ringraziare il mio collega e amico Carlo Deriu per il supporto nella stesura di questa recensione.
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