I rhythm game, sin dalla loro prima apparizione con PaRappa the Rapper nel 1996, si sono sempre tenuti stretti al dito una grande fetta del mercato, soprattutto con la diffusione dei cabinati arcade. Tra i capostipiti del genere vi è Taiko No Tatsujin, edito da Bandai Namco, che dalla sua prima apparizione nel 2001 è divenuto uno dei rhythm game più apprezzati, soprattutto grazie al suo stile unico e alla varietà di canzoni giocabili.
Oggi vi parleremo di Taiko No Tatsujin: Rhythm Festival, primo gioco della serie a sbarcare su PC sotto forma di un porting decisamente ricco di aggiunte e miglioramenti rispetto alla versione per Nintendo Switch del 2022.
Sarà riuscito Taiko No Tatsujin ad affinare le nostre abilità con il taiko?
Scopriamolo insieme!
Gameplay
Il gameplay segue la classica formula che caratterizza l’intera serie: Una volta scelta la canzone, appariranno a schermo 2 tipi di note, rosse e blu, che dovremo colpire una volta arrivate nello spazio designato. Oltre alle note standard, ce ne saranno altri tipi ad aumentare la complessità di ogni traccia.
Ogni canzone avrà quattro diverse difficoltà: facile, media, difficile ed estrema, ma non ognuno di queste sarà la medesima per tutte le canzoni. Infatti, tramite il numero di stelline posto sotto alla selezione della difficoltà, vedremo se una canzone è più complessa o meno delle altre appartenenti alla medesima modalità, questo per garantire un livello di difficoltà variegato.
Nonostante non sia mai cambiato particolarmente dalla prima iterazione del 2001, il gameplay di Taiko No Tatsujin riesce sempre ad essere divertente e coinvolgente, e la presenza di diverse difficoltà riesce a donare un’ottima esperienza sia ai giocatori alle prime armi che a quelli più competitivi.
Oltre a quella classica, vi è anche la modalità party, che include 3 mini giochi che non sono mai stati visti in altri titoli della serie. Questi sono:
- La band di Don-Chan: 4 giocatori giocheranno tutti insieme e ognuno di questi dovrà eseguire delle note specifiche..
- La grande Guerra dei tamburini: scontro 1 vs 1 classico con l’aggiunta di diversi malus che potremmo sbloccare nel corso della partita e utilizzare contro il nostro avversario per distrarlo. Prima di ogni partita dovremo scegliere la nostra squadra di giocattoli, ognuno dei quali avrà un tipo di abilità diverso.
- Corri! Dojo Ninja: sfida tra quattro giocatori che introduce un nuovo design delle note e numerose distrazioni per mettere alla prova i riflessi dei partecipanti.
Nonostante ogni modalità risulti giocabile da due a quattro giocatori, è possibile anche giocare in solitaria senza perdere troppo dall’esperienza.
Il problema principale del titolo è il suo prezzo davvero elevato.
Oltre ad essere il porting di un titolo uscito 2 anni fa venduto a prezzo pieno, vi saranno una miriade di DLC più o meno costosi a fare da contorno. Infatti, l’acquisto del gioco base dà accesso a sole 100 delle 700 canzoni disponibili, mentre le altre sono bloccate sotto paywall.
Oltre ai classici DLC contenenti dalle 4 alle 6 canzoni, vi è anche il Taiko Pass, un abbonamento che aggiunge nuove canzoni disponibili ogni mese, ma che diventano inaccessibili una volta scaduto. La quantità ridotta di canzoni potrebbe non essere un problema per chi conta di giocarci occasionalmente, ma per i fan che hanno intenzione di dedicarci più tempo potrebbe facilmente diventare fastidioso.
Nonostante il prezzo sicuramente alto, molte delle canzoni disponibili tramite DLC sono giocabili gratuitamente nella modalità online, se non fosse per il fatto che quest’ultima risulta essere veramente poco accessibile e mal gestita. Accedendo a questa, verremo assegnati alla prima lega, la C, e vincendo partite con altri giocatori potremo avanzare di lega, arrivando a B +, poi A-, A, A+ e via dicendo.
Tuttavia, la presenza di leghe minori come la B- o la A+ restringe ancor di più il campo di giocatori con i quali potremo giocare, essendo che questi dovranno necessariamente appartenere alla nostra lega per il matchmaking, arrivando a rendere l’online davvero frustrante per via della scarsa presenza di giocatori.
Dopo ogni canzone giocata in singleplayer, otterremo delle monete e dei gettoni che potremo utilizzare per l’acquisto di cosmetici, colori per il nostro personaggio e altro nel negozio. I gettoni in particolare potranno essere usati per sbloccare monete, nuovi costumi e nuove parti della storia.
“La trama” sarà molto semplice e avrà dei toni molto teneri, trattando del protagonista della serie, Don-Chan, alle prese con il suo percorso per diventare una rock star grazie all’aiuto del suo amico Kumo-Kyun. Avanzare nella storia ci permetterà anche di ottenere delle nuove canzoni giocabili nella modalità base.
Comparto artistico e tecnico
Il comparto artistico di Taiko No Tatsujin è caratteristico e senza dubbio unico nel suo genere.
Infatti, fonde un’estetica kawaii con creature, costumi ed usanze della tradizione giapponese, arrivando a creare un grande tripudio di colori a schermo che sarà sempre presente in ogni nostra partita.
Trattandosi di un titolo musicale, un grande impegno è stato dedicato nel repertorio di tracce disponibili, che spazia fra generi completamente differenti fra loro. Tra le canzoni giocabili troveremo infatti musica classica, canzoni J-POP, opening anime, OST dei videogiochi e canzoni realizzate da Vocaloid, fornendo al giocatore un’ampia gamma di scelte.
Quanto al comparto tecnico, per la prima volta nella storia della saga è stato introdotto il refresh rate a 120hz, una grande novità per la serie.
Mentre in merito a bug e crash, non ne abbiamo riscontrati di alcun tipo durante l’interezza del nostro provato.
Ringraziamo Bandai Namco per averci fornito una chiave del gioco per realizzare questa recensione.
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