Texas Chain Saw Massacre è un survival horror multiplayer basato sul film omonimo.
Il gioco mantiene la massima fedeltà al materiale originale sin dai primi minuti del gioco, riportando molte caratteristiche del film, tra le quali i personaggi, vale a dire Latherface, l’autostoppista, Cook e il nonno, e le ambientazioni del film originale.
Il gameplay riprende lo stile di giochi come Friday the 13th: The Game e Dead by Daylight, ma sarà riuscito a farsi valere tra questi? Scopriamolo insieme!
Gameplay
Il gameplay riprende il classico dei videogiochi del genere hide and seek.
In caso scegliessimo di giocare nei panni di uno dei membri della famiglia Sawyer, ci dovremmo occupare di non far scappare le vittime che abbiamo intrappolato in casa, invece se vestiremo i panni delle vittime, dovremo cercare in tutti i modi di fuggire dalle mani dei killer.
Le vittime tuttavia avranno un malus: essendo che sono state da poco torturate, continueranno a perdere sangue irrimediabilmente, potendo solamente rallentare il loro dissanguamento con delle cure che troveremo per la mappa. Se non riusciremo a rallentare l’emorragia o ad uscire, finiremo per morire dissanguati.
Come vittime, avremo modo di trovare innumerevoli oggetti che ci aiuteranno nella nostra fuga, come cure per rallentare l’emorragia, coltelli per disattivare le trappole e per rallentare i killer e vari oggetti per aprire le porte che ci permetteranno la fuga.
Inoltre, durante una partita sarà essenziale utilizzare scorciatoie e armadietti per fuggire o nascondersi.
Molti killer avranno modo di infilarsi nelle nostre stesse scorciatoie, come l’Hitchhiker e Sissy, e ciò farà di loro degli avversari temibili. Altri killer, come Latherface, potranno anche distruggere alcune di queste scorciatoie per ostacolare i sopravvissuti.
Per i killer è stata introdotta una meccanica assente in molti giochi di questo genere: il nonno.
Il nonno ci permetterà di sbloccare abilità utili per scovare le nostre vittime fuggite.
Lungo il corso della partita, sia grazie ai secchi posizionati per la mappa che alle vittime che feriremo, avremo modo di raccogliere del sangue che daremo al nonno per farlo aumentare di livello e per migliorare le sue abilità. In caso si giocasse come le vittime, sarà possibile danneggiare il nonno per peggiorare le sue abilità e avere un vantaggio sui killer.
Nel gioco al momento ci sono tre mappe giocabili, ognuna di queste risulterà essere alquanto dispersiva durante le prime partite, sia nei panni delle vittime che dei killer, ma col tempo si acquisirà padronanza dell’ambiente di gioco. Tuttavia, è innegabile il fatto che al momento le mappe siano decisamente poche e potrebbero finire per annoiare in poco tempo.
Il gioco riesce a risaltare tra le sue controparti grazie ad alcuni aspetti centrali del suo gameplay.
La presenza di più di un killer porta un grande cambiamento nello stile di gioco, dato che ci dovrà anche essere una buona collaborazione per assicurarsi la vittoria. Inoltre, ogni killer ed ogni sopravissuto avrà a disposizione delle proprie abilità selezionabili all’inizio di ogni partita, che sono uniche e diverse per ciascuno. Le abilità includono la possibilità di mettere trappole, poter migliorare il proprio udito per sentire a grandi distanze, analizzare le tracce ed altro. Per le vittime ci sarà anche la possibilità di affrontare ogni partita in maniera differente, dato che vi è più di un modo per uscire dalla casa in ogni mappa.
Nel gioco, ad ogni inizio partita, partiranno dei video tutorial atti a spiegare le meccaniche di gioco ad i nuovi giocatori. Questi però non sono tra i più invoglianti da seguire, dato che saranno decisamente troppo lunghi e sarà impossibile mandarli avanti o indietro a proprio piacimento.
È doveroso far notare che negli ultimi giorni il gioco sta affrontando dei grossi problemi dovuti alla grande presenza di cheater in molte partite, problema che ha portato gli sviluppatori del gioco a disattivare il crossplay per i giocatori PC fino alla sua soluzione.
Un aspetto inaspettato che noi della redazione abbiamo particolarmente apprezzato è la vasta quantità di contenuti sbloccabili all’interno del gioco.
Mano a mano che avanzeremo di livello o che conseguiremo determinati obiettivi avremo modo di sbloccare i dietro le quinte del film originali, bozzetti e costumi per alcuni dei personaggi.
Comparto artistico
The Texas Chain Saw Massacre utilizza uno stile realistico che non salta particolarmente all’occhio. Tuttavia, sia per i modelli dei personaggi che per quelli delle mappe è stato fatto un ottimo lavoro per renderli il più fedeli possibili a quelli del film originale e allo stesso tempo adattarli al tipo di gioco, ed il risultato è decisamente lodabile.
La soundtrack è pressoché assente, ma nei momenti in cui possiamo ascoltarla riuscirà ad incuterci il terrore del contesto.
Comparto tecnico
Il gioco sfrutta ottimamente le potenzialità dell‘Unreal Engine 4, donandoci un titolo pressappoco privo di instabilità di alcun genere.
Nonostante ciò, non tutte le configurazioni potrebbero essere ottimali per giocalo ad un buona qualità e framerate, ma la presenza del DLSS e del FSR potrà aiutare ad ottenere prestazioni migliori.
Ringraziamo Terminals.io per averci fornito le chiavi del gioco per realizzare questa recensione.
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